Quello che ho definito collegamento indiretto tramite scaricatore (definizione impropria ma volevo chiarire che non c'e' una normale continuita' elettrica) e' una connessione eseguita interponendo un dispositivo 'scaricatore' che ha la proprieta' di essere isolante fino a tensioni superiori a quelle normalmente presenti nei comuni circuiti elettrici ma di divenire ottimo conduttore a bassa resistenza una volta superata una certa sua tensione di soglia e capace pure di ripristinare la condizione originaria una volta cessata la situazione di eccesso di corrente da scaricare. Tali dispositivi sono capaci di tollerare per brevi tempi correnti estremamente forti dell'ordine di varie migliaia di Ampere (KA) per i piu' comuni.
Sono dispositivi normalmente disponibili presso i fornitori di materiale elettrico (quelli comuni hanno una costruzione che ne rende disagevole l'utilizzo in una barca, meglio i tipi coassiali ma le caratteristiche sono le stesse e costano meno), hanno un costo che varia da 60 a 120 Euro secondo il produttore e le prestazioni, per una media barca a vela basta il tipo economico. Un riferimento a caso :
http://library.abb.com/global/scot/scot2...1C0901.pdf
Per quanto riguarda i cavi osservo che negli edifici arrivano ad utilizzare piattine in rame con sezioni importanti anche di 50 mm quadri ma nella mia barca il cantiere ha montato una treccia da 16 mm quadri, non conosco i precisi criteri di calcolo e immagino (ed e' cio' che ho fatto) che raddoppiando la sezione del cavo che il cantiere ha montato mi sia portato in una condizione di buona sicurezza, ricordo che essendo la scarica di molto breve durata i cavi sopportano correnti molto superiori al normale valore di utilizzo per altre applicazioni. Per la superficie ritengo che quella della pinna di deriva (pure se verniciata se metallica) sia ampiamente sufficiente, in caso diverso posso solo osservare che le paline interrate come picchetti di messa a terra dei sistemi parafulmine hanno ciascuna una superficie di circa 1/8 di metro quadro e ne vegono suggerite tre in parallelo ma sono dell'opinione che in acqua salata (che conduce meglio di molti terreni) basti una superficie molto minore. Un riferimento :
http://www.sicame-ocmei.it/images/Novita...E%2007.pdf (da pag.8 in poi i materiali tipici per gli edifici e qualche sommaria indicazione delle caratteristiche).
Una particolarita' : i collegamenti dei cavi degli impianti parafulmine non devono venire saldati (se non con lege molto altofondenti) ma fissati con robusti morsetti o crimpati pena il rischio che l'ebollizione della lega saldante prodotta dal riscaldamento dovuto alla scarica possa interrompere il collegamento proprio nel momento in cui serve.