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Cioè i correntini di cedro vengono messi prima vicino gli spigoli ed inserisci dentro il pvc prendendo le misure direttamente sullo scafo. Con piccoli aggiustamenti del pvc con raspa o carta vetrata o cutter riesci ad incastrarli perfettamente?
O dio, il tuo mare è cosí grande e la mia barca cosí piccola.
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Ciao Mario
1) metto il pannello da inserire nei correntini sopra i correntini stessi (li fisso con delle piccole viti )
2)traccio da sotto il pannello con una matita il profilo da ritagliare.
3)Tolgo le viti , prendo il pannello ( che è ancora lungo max 2 metri ) con la sega a nastro lo rifilo più preciso che posso .
4)riposiziono il pannello all'interno dei correntini , se c'e bisogno lo aggiusto un po altrimenti lo lascio cosi .
5)con degli spilli da sarta (quelli con la la pallina colorata da una parte ) fisso il pannello al precedente (controllando l'avviamento delle linee con i correntini stessi e incollo il tutto con una colla poliuretanica per il legno .
E' più semplice a farsi che a spigarlo .
In questo modo eviti tracciature in scala 1:1 non ti impicchi a maneggiare pannelli lunghi 9 metri e il lavoro scorre abbastanza velocemente e soprattutto hai sempre il controllo dell'avviamento delle linee.
Non meno importante , se hai degli ritagli li puoi unire e inserirli nel lavoro fecendo cosi quasi zero sfridi .
Con questo metodo hai sugli spigoli una zona piena che contribuisce molto alla robustezza dell'insieme e soprattutto puoi stratificare con tessuto intero non tagliando le fibre ad ogni corso di fasciame come sul progetto originale.
Saluti
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Non ho capito come dai la continuità longitudinale al pannello (incollaggio di testa ?) per mantenere la curvatura costante.
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Con gli spilli e a volte qualche staffetta Una volta incollato e' perfetto
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Grazie, sei stato chiarissimo. Il metodo é ottimo e veloce. Unica cosa se stratificherai con tessuto sull'intero scafo dovrai evitare che si creino sacche d'aria proprio lungo i correnti in legno perché lì c'è lo spigolo. Dovrai arrotondare o levigando il corrente in legno o aggiungendo resina additivata creando una cordonatura.
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Ciao Mario
hai perfettamente ragione infatti creo un raccordo si tutti i correntini per evitare spigoli vivi ,dove il raggio è convesso creo un raccordo con resina addensata e microsfere in modo fa poter stendere bene il tessuto .
il segreto se vogliamo cosi chiamarlo per far aderire il tessuto al pcv espanso è stendere resina addensata tipo yogurt sul pvc con una spatola dentata e poi stendere il tessuto e impregnare il tutto .
Se li lavora con il vuoto è meglio, il manufatto è piu leggero e privo di difetti, ma il costo sale. Approfitto per augurare buon natale a tutti. a presto
Massimo
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Fai bene perché il pvc ( airex?) beve moltissima resina e soprattutto con il tessuto di carbonio mi è capitato di vedere non incollato il tessuto all'anima pur avendo pressato su tutta la superfice. Il tessuto di vetro è più facile da laminare anche perché vedi che cambia colore quando è bagnato ma comunque il metodo di saturare i pori del pvc prima con resina e microsfere è un ottimo sistema. Io trovo utile anche sovrapporre il peelply alla fine della laminazione bagnandolo da fuori con la resina perché si crea come un effetto ventosa. La superfice finale ottenuta sarà ottima per qualsiasi ulteriore lavorazione.
Ciao e Buon Natale.
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Devo essere . capito solo la meta' di quello che dici, ma sono comunque affascinato dal tuo lavoro. BRAVOOOOOOO
Matteo
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Bella impresa, complimenti, io ti consiglio una cosa che faccio spesso quando lamino, cioè forare i pannelli di termanto con una punta da 4mm.
In questo modo quando stendi la resina addensata si riempiono e collegano la pelle interna alla pelle esterna, impedendo ai tessuti di . consiglierei il vuoto, che tuttosommato non è poi cosi difficile o costoso per quelle dimensioni, ma capisco la tua scelta.
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Ma al dm2 quanti fori fai?
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A occhio piu o meno ogni10/15 cm
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Quando acquisti il termanto o l'airex, tracci sulla confezione un reticolo 10x10 e fori sugli incroci tutto il pacco. Poi però, per godere del vantaggio della foratura devi tirare il vuoto, altrimenti i fori non si riempiono perfettamente. Come dice estrovelico il vantaggio è che si scongiurano le delaminazioni, ma gli svantaggi sono un po' di peso in più e il fatto che dopo la postcura la superficie esterna si presenta leggermente quadrettata (causa il ritiro delle colonnine di epoxi) e va dunque stuccata e levigata prima della verniciatura.
Ciao
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Quindi non si può fare sul sandwich con carbonio a vista?
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in verità non faccio nessun foro sul pacco di . aver tagliato i pezzi che mi servono a volte mi capita di forare se uso il vuoto ( con stampo intero) e sopratutto se stratifico entrambe le facce insieme, (cosa anche un po rara, solo su pannelli piatti semplici a volte la eseguo)
Non sono convinto che i fori risolvano il problema della delaminazione un cilindretto di resina non tiene unito un bel niente a mio avviso, anche perché non ha fibra al suo interno quindi è fragile. Se si vuole utilizzare il vuoto da un solo lato nel caso di una costruzione su manichino come in questo caso, fa comodo non avere fori...
Comunque penso che le tecniche siano molteplici ed entrambe valide , dipende a volta dalle esperienze avute e dai modi di lavorare. Buon anno a tutti e buon vento
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Punti di vista, buon anno a tutti anche da parte mia.
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I complimenti sono d'obbligo ma moltiplicati per mille! Conoscendo quale pigro scansafatiche io sia non mi metterei in una storia del genere. Vorrei provare a fare un'altra ipotesi sull' autocostruito. Se io comprassi i progetti li dessi ad un artigiano che"autocostruisse per mio conto" il costo totale di costruzione sarebbe più alto di quello del nostro amico. Ma sarebbe inferiore il costo rispetto ad un prodotto di cantiere o un usato? E di quanto?
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-01-2016, 13:14 da Mario Falci.)
Secondo me la strada che indichi avrebbe un costo sarebbe superiore all'autocostruito, al prodotto industriale e sopratutto all'usato. I motivi sono diversi. Nel primo caso non conteggi le migliaia di ore del tuo lavoro. Nel secondo caso, l'industria, anche se ha un profitto, paga i materiali molto meno di quanto li pagheresti tu. Nel terzo caso, a parità di tipologia di barca l'usato, sopratutto di questi tempi, ha una quotazione bassissima.
Ti chiederai perchè c'è qualcuno come Cormax66 o come me che si ostina a costruirsi le barche. Semplicemente perchè non è la motivazione economica che ci spinge ma il piacere di costruire e qualche volta anche progettare la propria barca. Non è facile da spiegare a chi non ha questa vocazione ma posso assicurarti che vedere galleggiare ciò che si è costruito non ha niente a che fare con la gioia di chi a semplicemente comprato.
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Potrebbe avere un senso se si trattasse di un "prototipo" oppure di una costruzione in alluminio,posto il fatto che l'artigiano a cui ti affidi fosse più bravo e meno caro del .:
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-01-2016, 10:23 da bistag.)
(02-01-2016, 13:11)Mario Falci Ha scritto: ...[] Ti chiederai perchè c'è qualcuno come Cormax66 o come me che si ostina a costruirsi le barche. Semplicemente perchè non è la motivazione economica che ci spinge ma il piacere di costruire e qualche volta anche progettare la propria barca...[] Verità . devi essere malato di . aggiungere che non solo galleggiare ma anche veleggiare e raggiungere luoghi con una barca autocostruita fa aumentare il piacere di farlo! e cormax avrà anche un'altro piacere: quello di arrivare prima di quasi tutte le barche in circolazione!
Buon Vento!
Giovanni
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