nuova randa avvolgibile ,che ne dite?
#21
Lo provai e rimasi meravigliato per la comodità e velocità di ridurre tela, a piacimento. Era su una barca degli anni 80 quindi un modello vecchio. Ora saranno anche migliorati.
Rispetto ad un boma tradizionale quanto pesa di più?
E perchè non può essere possibile regolare la base randa?
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#22
La puoi regolare solo quando la vela è tutta aperta. Quando parzializzi no.
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#23
la base sulle rullabili nel boma e' legata in varea con uno stroppo, il rullo ruota, se fosse libera ci si avvolgerebbe.. al massimo a vela aperta puoi giocare un po con lo stroppo sulla mura..
non sono modi per gente con la regolazione nel sangue, vanno bene per quelli che il mezzo nodo se serve si guadagna col motore.
amare le donne, dolce il caffe.
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#24
Si potrebbero mettere delle brancarelle sulla balumina ad altezze delle bende di terzaruolo, poi regolare la nuova base da quelle. Col boma a rullino era stato fatto così.
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#25
(10-04-2020, 10:27)enio.rossi Ha scritto: Si potrebbero mettere delle brancarelle sulla balumina ad altezze delle bende di terzaruolo, poi regolare la nuova base da quelle. Col boma a rullino era stato fatto così.

tanto per capire.. di che dimensioni di barche parli?
questa e' piu o meno di 4 anni fa.. e' Paolo Semeraro che lega la bugna della randa con lo stroppo:
[hide][Immagine: https://i.servimg.com/u/f96/14/82/71/30/paolo_10.jpg][/hide]
amare le donne, dolce il caffe.
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#26
Swan38 prototipo, boma a rullino, anni70. Una volta rullata la parte da ridurre, dalla brancarella sulla balumina ci si attaccava con un paranchino ad un gancio sulla varea e si tendeva la base. La cosa era stata supervisionata da Olin Stephen medesimo a Rimini. Randa, ovviamente, North.
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#27
(10-04-2020, 15:09)enio.rossi Ha scritto: Swan38 prototipo, boma a rullino, anni70. Una volta rullata la parte da ridurre, dalla brancarella sulla balumina ci si attaccava con un paranchino ad un gancio sulla varea e si tendeva la base. La cosa era stata supervisionata da Olin Stephen medesimo a Rimini. Randa, ovviamente, North.

metti due foto o un disegnino che se ne ragiona... dove esce la cima che fa questo lavoro? va bene che ruoti col boma? se ne metti due per caso.. si arrotolano una con l' altra?91
amare le donne, dolce il caffe.
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#28
Ho le brancarelle in corrispondenza delle stecche. Quando si riduce e non ci sono condizioni troppo impegnative teoricamente si può ridurre avvolgendo a piacere, ma è opportuno fermarsi quando la stecca della corrispondente mano è sotto il rullo, in modo che la base rimanga tesata dalla stecca.
Se le condizioni sono impegnative armo la mano come in una tradizionale con una cima dei terzaroli alla brancarella in balumina e un paranchetto (tipo cunningham) in mura.
In questo caso ( raro statisticamente sinora..) rispetto ad una tradizionale:
- non si hanno circuiti rapidi, bisogna sempre andare all’albero con vela semi-aperta ( anche solo per predisporre... e poi prima di riavvolgere del tutto);
- bisogna manualmente sciogliere/sganciare la cima al boma sotto la mano per poter riavvolgere/ridurre maggiormente ( mentre si può lascare da pozzetto come su una tradizionale se si ridà tela);
- la base ridotta rimane bella tesa, come l’inferitura, esattamente come in una tradizionale mentre non si devono prendere matafioni e la tela ridotta è perfettamente riposta (nessuno svolazzamento...).
Non ho capito la preoccupazione per il non poter regolare la base quando terzarolati: non viene forse cazzata (...a ferro o quasi ..) anche con una randa tradizionale ? Smiley2
In un precedente post avevo messo il link ad un filmato YouTube cui mi ero ispirato:
https://youtu.be/w7qBcTXD264

Certo piu complicato, ma di solito basta avvolgere...

Invece mi sto scervellando per trovare una modifica ragionevole per creare il grasso in base. Concettualmente non certo impossibile, soprattutto se ridisegni da 0. Ma non conosco nessun moderno sistema che lo preveda su boma inferiori ai 6mt, salvo circa 1cm di gioco ( non conosco come si possa lavorare sullo stroppo in mura, come accennato da ZK, perché si metterebbe in tensione l’inferitura o il feeder... ) Questo viene assorbito a inizio avvolgimento ( su alcuni modelli una porzione centrale della base, inferita nel boma, è la prima ad avvolgersi e assorbe il grasso, comunque contenuto)

Tutte le idee sono ben accette... Smiley32
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#29
il prefeeder in genere ha un lunghezza superiore al mezzo metro, e' costruito in modo da seguire i non perfetti avvolgimenti, per questo puo andare vero poppa anche di 10 cm o piu sulle barche piu grandi.
non e' che sia la regolazione piu bella che ci sia ma a volte non regoli per la prestazione ma solo per essere sicuro di aver fatto tutto il possibile.
armare "penzoli" sulle brancarelle mi pare una scelta "drammatica" e in genere le rullabili non prevedono la fibratura delle mani o i rinforzi se di dacron che generebbero bei "bubboni" nella sovrapposizione. poi che dire... io ci vedo altri vantaggi, se uno cerca le prestazioni ci sono altre "strade".
comunque sia io dopo aver visto il modo maltese con le rande rullabili nell' labero c'ho fatto pace.. quelle rullabili nel boma.. mi lasciano sempre un po perplesso, che una stecca che lavora a compressione possa fare il lavoro di una cima in trazione la dice lunga sulla voglia di credere che sia un buon modo... mi ricorda la mia in moto che pensavo che tirar fuori il ginocchio agevolasse l' ingresso in curva... poi scoprii che potevo spostare ben altro.
amare le donne, dolce il caffe.
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#30
(10-04-2020, 20:55)ZK Ha scritto: il prefeeder in genere ha un lunghezza superiore al mezzo metro, e' costruito in modo da seguire i non perfetti avvolgimenti, per questo puo andare vero poppa anche di 10 cm o piu sulle barche piu grandi.
non e' che sia la regolazione piu bella....
Il mio prefeeder non avrebbe problemi ad assorbire una mura di qualche cm più a poppa... ma cosa otterrei? Un po di grasso della base... appena sopra il boma... ma dove comincia ad essere inferita nella rotaia (cioè appena sopra il feeder... 80cm sopra la mura?) ovviamente questo “grasso“ sarebbe finito... anzi rischio che l’inferitura cerchi di uscire dalla canaletta in rotaia se c’è un colpo di vento perché li si concentrerebbero gli sforzi longitudinali...
Io invece vorrei poter ingrassare maggiormente almeno per la metà inferiore della randa... come in una tradizionale.. portando avanti la bugna...
Questo non vuol dire che sia “piatta”: come la maggior parte delle rullabili decenti è tagliata per prendere un po di grasso man mano che si sale, ben sapendo che la base rimarrà quasi dritta.... ma in svariate situazioni il grassi in più darebbe maggiori soddisfazioni...
Nei confronti con le altre avvolgibili di contro spesso si sottovaluta la possibilità di regolare il grasso col giro d’albero: l’avvolgitore nel boma non limita infatti di avere effetti grazie alla tensione del belin: una decorosa flessione dell’albero (se le crocette non sono troppo acquartierate... come per una tradizionale...) regala qualche soddisfazione nelle regolazioni... senza la pretesa di rendere queste avvolgibili soluzioni da regata...
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#31
(07-04-2020, 13:58)ZK Ha scritto: a viareggio c'e' un barchino degli anni 50 con la rullabile, credo sia nato prima il rullaranda del rulla ..
Lo posso confermare, c'era perfino su alcune derive, e su una barca da crociera di cui non ricordo il modello, è passato più di mezzo secolo, aveva il boma girevole con una manovella che attraversava l'albero, la scotta partiva da uno snodo in varea ma c'era anche una specie di ferro di cavallo che abbracciava il boma per dare una presa che non impedisse la rullatura.
Non so quanto fosse funzionale e come si gestisse sotto buriana, però quel sistema è sparito ...
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#32
Per quanto riguarda la base randa in questo video si analizza un sistema di gestione interessante (a proposito di applicabilità alle barche "normali" di ricerche spinte, parliamo di coppa America).
Dal minuto 0,58 al 2,40 (ma è interessante, per altro, anche dopo).
Da notare in varea del boma la micro-rotaia dove corre il carrellino, inclinata, per non disturbare la balumina.
Il carrello può essere tirato indietro ma anche in avanti. Questo permette di appiattire ma soprattutto di curvare una stecca presente già nella base randa.
Come viene detto, questo permette di tagliare la vela molto piatta. Il grasso verrà gestito in quella maniera. (oltre agli altri soliti sistemi).
Mi sembra un'ottima trovata.
https://youtu.be/Jpf0eObvDrM
Per rendere la vela avvolgibile.. ci vorrà un altro studioSmiley57
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#33
(10-04-2020, 22:09)Nick Ha scritto: ..... qualche soddisfazione nelle regolazioni... senza la pretesa di rendere queste avvolgibili soluzioni da regata...
...in verità rivedendomi il sito del Merlin di cui avevo mandato il precedente link sembra che l’avvolgibile nel boma Smiley30 in regate, anche impegnative, non gli abbia precluso qualche soddisfazione...
http://yachtmerlin.info/achievements/
18
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#34
Forse il discorso non è perfettamente sovrapponibile al tema della discussione, ma sicuramente in molti ricordano che in molte barche degli anni 60 e 70 si terzarolava con il boma girevole, a rollino. Si staccava il vang . Se non ricordo male c'era proprio una manovella per far ruotare il boma. BV
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#35
esatto, si staccava il vang ..... ed erano anche barche relativamente grandi, poi ci si rese conto che ammainarla nel modo classico era più facile
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#36
Appunto ! Dov'è il vantaggio ?
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#37
Sì, ho un ricordo di piegazze malmesse nei tentativi di rollaggio, le vele di allora erano anche piuttosto
pesantucce, i primi dacron spalmati duri...
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#38
(10-04-2020, 22:21)oudeis Ha scritto: Lo posso confermare, c'era perfino su alcune derive, e su una barca da crociera di cui non ricordo il modello, è passato più di mezzo secolo, aveva il boma girevole con una manovella che attraversava l'albero, la scotta partiva da uno snodo in varea ma c'era anche una specie di ferro di cavallo che abbracciava il boma per dare una presa che non impedisse la rullatura.
Non so quanto fosse funzionale e come si gestisse sotto buriana, però quel sistema è sparito ...

esatto, sul nostro vecchio cutter d'epoca di 12mt (del 1936, barca che al suo tempo fece due giri del mondo prima di finire a noi) il boma era avvolgibile, ovvero tutto il boma, in varea aveva una cremagliera azionabile con due manovelle a dritta ed a sinistra (una sorta di coffee grinder dove servivano du e persone per azionarlo), una volta contammo quanti giri di manovella dovevano essere fatti per un'ammainata completa ....troppo, decisamente troppo!! Abbiamo ammainato a quella maniera giusto un paio di volte, assolutamente fuori luogo farlo tutti i giorni. a poppa c'era un perno con montato un supporto ad Y rovesciato (sotto i due bozzelli e sopra l'attacco dell'ammantiglio che praticamente lasciandolo "fungeva da vang" tanto era peso il boma). Tesa base inesistente, giusto uno stroppo opportunamente cazzato.
Certo, i boma cavi con rullino interno come li fanno ora sono proprio fighi..
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#39
Il problema è quando ti sorprende la sburianata e devi ammainare con onda e vento in poppa ...
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#40
(16-04-2020, 17:27)zankipal Ha scritto: Il problema è quando ti sorprende la sburianata e devi ammainare con onda e vento in poppa ...
Vero: meglio anticipare e comunque mi metto controvento per fare un lavoro decente e senza rischi se devo ammainare tutto o ridurre molto.39
Devo dire che ( miei limiti) preferivo virare controvento anche con la randa tradizionale ( full batten su carrelli senza rotaia e metà superfice... ma era un 33’ ...).
Insomma con onda e sburianata non ho mai trovato agevole ammainare col vento in poppa 27 ma adesso sono ancora più cauto.... 21
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