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Area Prove ADV - 'Ultrasonic Antifouling' - Fase 4
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S8S8 Offline
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Citazione:Edolo ha scritto:
Citazione:S8S8 ha scritto:
L'hai tarato vero? I famosi 5v?
Ciao
...5,00 v e fatta prova con pinza per i consumi 0,23...con picchi max 0,63...adesso mi resta di individuare la giusta posizione...vicino presa a mare motore o dietro in prossimita piede asse...purtroppo i posti scarseggiano...e cmq spero che la scaletta e tutto il vano motore insonorizzato all'inverosimile possano attutire il tatatic..tictata altrimenti...la convivenza sarà difficile e cmq grazie per esserti prodigato a ricordarmelo.
Quando ultimero l'impiato pannelli + terza batteria e faro partire lo schiavetto inviero delle foto della carena che ad oggi ha a ppena fatto un anno di antivegetativo.
28-04-2012 06:08
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IanSolo Offline
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Ho finalmente installato e messo in funzione l'arnese.
Ho leggermente variato le modalita' di incollaggio del trasduttore volendo avere la certezza che la colla non potesse formare grossi grumi all'interno della flangia di fissaggio tali da impedire un buon contatto della faccia del trasduttore con la carena. Per fare questo, dopo aver ben irruvidito e sgrassato con acetone le superfici ho avvitato fino a livello sulla flangia il trasduttore rivestito con un pezzo di plastica (PE) ricavato da un sacchetto da supermercato, ho protetto la faccia della flangia con del nastro adesivo e ho ingrassato ben bene il tutto con grasso di vasellina filante:


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rimosso il nastro adesivo di protezione ho tranquillamente ricoperto la flangia con la colla e la ho posizionata in carena circa in prossimita' del timone fissando il tutto provvisoriamente con nastro adesivo sicuro che la sola flangia possa incollarsi grazie all'effetto antiadesivo del grasso.


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Nel frattempo ho scelto la parete su cui sono installati i caricabatterie come candidata al posizionamento del circuito.



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Trascorso il tempo previsto per l'indurimento della colla ho rimosso il nastro adesivo, ho svitato il trasduttore e, constatato che non vi erano spandimenti di colla lo ho rimontato dopo averlo ricoperto di un'abbondante dose di grasso di vasellina (3-4mm) per garantire il contatto acustico con la carena.


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Ho quindi fissato il circuito e completato il collegamento all'alimentazione prelevandola dall'uscita 'servizi' del regolatore di carica dei pannelli solari in modo da garantire (il circuito ha gia' una sua protezione ma avevo questi terminali inutilizzati ..) che non possa essere scaricata la batteria oltre il suo limite di guardia.


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Nessun problema nell'installazione salvo l'entrare e uscire da questo pertugio:



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Acceso l'apparecchio ho constatato che e' silenzioso (almeno non lo sentiamo ne io ne mia moglie), che e' attivo perche' produce il suo caratteristico disturbo radio a proposito del quale ho notato che e' molto forte nella gamma del Navtex tanto da creare vari problemi alla ricezione, forse (nel mio caso) derivano da una certa vicinanza dell'antenna al circuito (circa 3 metri), provero' prossimamente a spostare l'antenna e a 'filtrare' le linee del circuito antifouling, vedremo.
17-05-2012 21:18
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Edolo Offline
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Ottimo IanSolo!!!
Ora non resta che attendere.

Quindi al momento dovrebbero esserci almeno 3 barche con installato l'aggeggio. La tua, quella di Bompa e quella del Tanza. In arrivo parrebbero esserci quelle di paocon, S8S8, e...?

Beh, la prova si allarga.

Ciao

Birbante di un Frap!!!
18-05-2012 00:50
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tanza Offline
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La prossima settimana,appena terminati i supporti,piazzerò anch'io un pannello solare da 35Watt.Il post di Iansolo precisa che il collegamento con il driver del kit,è stato fatto utilizzando l'uscita dei servizi (luci)del regolatore di carica dei pannelli FV.Ho notato che anche il mio regolatore (non è MPPT)ma riporta anche lui l'uscita servizi (ha 6 Amp.di carico max.)quindi penso di optare per la stessa soluzione di Iansolo.Non combinerò guai?In ultima visita Genova (2 giorni fà)e dopo 49 giorni di stazionamento in acqua,la superfice dei due flaps è ricoperta dalla patina marroncino tipica delle superfici senza AV.Non ci sono denti di cane o serpulidi di vario tipo.Sapendo a priori che i flaps non hanno continuità acustico/strutturale con il resto della carena,avrei fatto cosa saggia dare dell'AV.Lasceremo queste appendici fuori dal conteggio finale sull'effettività del dispositivo stesso.B.V.

Chi desidera vedere l'Arcobaleno,deve imparare ad amare la pioggia!
18-05-2012 03:02
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S8S8 Offline
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...in merito ai disturbi segnale Navtex....purtroppo confermo sia a livello acustico che a livello di errore variabile dal 2...al max 4 % per ogni messaggio,(normalmente sempre ricevuti a 0 errori), ho provato ad utilizzare una alimentazione separata dall'impianto senza notare alcuna differenza,ho provato ad allontare trasduttore e circuito piu che potevo utilizzando delle schermature del cavolo ma niente ...il rumore radio si sente,resta cmq da dire che la mia antenna navtex si trova allinterno del gavone di poppa fissata sullo specchio e non so tirandola fuori quanto la cosa possa migliorare e cmq ....se funziona non me ne faccio un problema....appena lo faccio partire in maniera definitiva allego foto data e ora di start ....mi resta da incollare la flangia del trasduttore e le indicazioni di Iansolo sicuramente mi torneranno utili.
Grazie
19-05-2012 03:12
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tanza Offline
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Fatta prova disturbi radio,con radiolina in onde medie :confermo che trasduttore funziona.Terminata anche installazione pannello FV.per alimentare il banco batterie a cui è collegato il driver.Contrariamente a quanto indicato da Iansolo,ho provato a collegare il driver sull'uscita servizi del regolatore di carica,ma purtroppo sui contatti del regolatore non rilevo tensione.Ricontrollerò meglio,ma per ora non ho trovato di meglio che collegare l'alimentazione del driver sull'uscita 'batteria'del regolatore stesso.B.V.

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01-06-2012 01:09
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Edolo Offline
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Informazione di servizio da non commentare (gli interessati han già ricevuto un MP al quale, se vorranno, potranno rispondere)

Visto che in cassa eran rimasti 255 euro e che la prova economicamente è conclusa, avrei pensato di devolvere la somma all'iniziativa portata avanti da Zandro ed Andros per l'acquisto di una roulotte per i terremotati del recente sisma a Modena e dintorni http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=73277

Ho mandato pertanto un messaggio privato a tutti gli ADV che hanno contribuito economicamente alla prova (Dapnia, edramon, IanSolo, Nico, matteo1783, Frizzz, tommanc, gaggetto, Ami, Beppe_rm, Neptune321, Alx, Pek, ferro53, Petrel II, Mr pendolo, fulvio63, cauro, Madinina II, fulvio1961, irruenza) rendendo nota la cosa, immaginando che a tutti possa andar bene (piuttosto che sapere quei soldi sul mio conto).

Un saluto a tutti ed un 'in posteriore alla balena' agli amici terremutati.

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Beneficiario Trixarc Fabrizio

IBANIT90 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx BIC/SWIFTBCITIxxxxxx BancaIntesa Sanpaolo Spa - Roma - Italy - Roma 74 - 121-123, Via Franco Sacchetti

Data regolamento08.06.2012 Data contabile ordinante08.06.2012 Data valuta ordinante08.06.2012

Descrizione - CausaleRoulotte per Modena - Rimanenza cassa Area Test UA -

Importo 255,00 Euro Commissioni0,00 Euro Totale operazione 255,00 Euro

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08-06-2012 03:06
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paocon Offline
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Ciao ragazzi anche la mia barca e pronta con l'aggeggio in funzione nel Mio caso spero un effetto sulle appendici piedi poppieri flap eliche speriamo bene
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-06-2012 12:59 da paocon.)
08-06-2012 03:47
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paocon Offline
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tanza ti volevo chiedere le prime impressioni di funzionamento sulla tua barca visto che hai tante appendici metalliche pure tu
12-06-2012 03:57
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tanza Offline
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Paocon,le prime impressioni,sono sempre un pò troppo ....impressioni.Per quanto mi è dato vedere dalla plancetta della mia pilotina,i due flaps non sembrano aver beneficiato granchè del dispositivo.Premetto però che gli stessi non hanno continuità strutturale con lo scafo e quindi non li considererò nel giudizio finale.Dalla plancetta vedo abbastanza bene la lama del timone in alluminio che mi sembra ben pulita.Mimanca tuttavia un controllo più serio fatto in acqua,appena sto tempo infame me lo permetterà!Posterò l'esito dell'ispezione (mi interessa sopratutto l'elica) B.V.

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14-06-2012 05:47
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paocon Offline
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Oggi ho fatto un bagno e ho potuto notare che nel fare il carenaggio il cantiere ha dimenticato ha fare i ritocchi alla carena nel punto di appoggio dei cavalletti posteriori quindi ho due rettangoli di circa 60 cm per 10 cm di carena libera di antivegetativa quindi penso che la mia barca potrebbe essere rappresentativa hai fini della prova se non cresce niente in questi due rettangoli di carena nuda siamo apposto speriamo bene anche per i piedi poppieri
17-06-2012 07:08
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S8S8 Offline
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...spero prima della fine del mese di far lavorare anche il mio giocattolo,
ringrazio iansolo per i suggerimenti in merito all'incollaggio della flangia avvenuto in maniera perfetta,ora il dubbio che mi resta se usare gel per ultrasuoni o grasso di vasellina per migliorare il contatto trasduttore scafo.
Grazie
18-06-2012 20:26
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IanSolo Offline
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Non c'e' nessun motivo per preferire il 'gel per ultrasuoni' in quanto si tratta solamente di una preparazione formulata specificamente per essere adatta al contatto con il corpo umano piuttosto che per altro (e' un aspetto piu' importante in quel caso).
Un qualunque prodotto che 'bagni' bene e non abbia basso punto di ebollizione (la cavitazione indotta dagli ultrasuoni puo' far produrre bolle gassose) e' adatto, la vasellina va benissimo, alcuni grassi al silicone non tanto perche' addizionati di solventi bassobollenti per fluidificarli.
20-06-2012 23:12
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IanSolo Offline
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Un passo in piu' e' stato fatto ! Il lavoro non e' ancora proprio completo ma vi raccontiamo lo stato dell'arte nell'operazione di riproduzione del'oggetto (ci vorra' forse anche piu' di un mese e se rimandiamo ancora...).

1) Reperimento dei materiali :
- Circuito stampato : e' stato realizzato caserecciamente utilizzando il sistema dei fogli per trasferimento a caldo a partire dal 'LayOut' disponibile sul sito della rivista su cui comparve il progetto.
- Trasduttore : Ricerca lunga e difficile per via della piccola quantita' richiesta, finalmente trovato un fornitore (cinese) che ce ne ha venduti 2 ad un prezzo accettabile.
- Trasformatore : Autocostruito su nucleo di recupero avvolgendo a mano il filo (non sono molte spire).
- Flange in plastica per incapsulamento trasduttore : Non disponibili presso i comuni fornitori, trovate da un produttore che vende in rete.
- Componenti elettronici : Piu' o meno reperibili da varie fonti.
- Programma per il PIC : disponibile sul sito della rivista su cui comparve il progetto.
- Contenitore stagno : E' un normale prodotto per impianti elettrici da esterno, lo standard e' un po' piu' grande.
- Resina Poliuretanica : Questo e' ancora un problema, in piccola quantita' ha prezzi assurdi, prodotti di rimpiazzo piu' economici si sono dimostrati inadatti perche' non hanno la giusta elasticita' essendo o troppo rigidi o decisamente 'molli'.

2) Preparazione dello stampato :
Si e' preparata un'immagine speculare su carta dello stampato (modificato con l'aggiunta di piazzole adatte ad accettare diverse dimensioni di trasformatore).


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L'immagine e' stata fotocopiata (fotocopiatrice con toner) su foglio blu da trasferimento.


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Un pezzo di 'vetronite' ramata monostrato e' stato tagliato a misura, pulito e sgrassato.


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Il foglio da trasferimento, appoggiato sul rame e riscaldato con un ferro da stiro (140 gradi) ha riprodotto le piste sulla vetronite.


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Il tutto e' stato poi immerso in adatta soluzione di incisione (cloruro ferrico) per asportare il rame in eccesso, poi il circuito e' stato lavato con acetone per rimuovere lo strato di toner che ha protetto le piste durante l'incisione. Il procedimento e' stato completato con la necessaria foratura per il montaggio dei componenti.

3) Preparazione del trasformatore
Si e' recuperato un nucleo di ferrite ricavandolo da un vecchio alimentatore per PC.


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Smontando il trasformatore d'uscita si sono ricavati tutti i materiali necessari compresi i fili smaltati


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Il trasformatore cosi' avvolto ha un aspetto molto simile all'originale


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Di trasformatori ne sono stati realizzati due con sezioni del nucleo abbastanza diverse di cui uno di poco inferiore e l'altro superiore all'originale.

4) Il trasduttore :
E' del tutto simile all'originale, le specifiche corrispondono entro qualche % con l'originale, non abbiamo strumentazione per poterlo verificare, ci crediamo.

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5) I Materiali :
Il PIC e' stato acquistato da uno dei tanti fornitori italiani in rete, e' stato poi programmato utilizzando il file disponibile sul sito della rivista su cui comparve il progetto.
I Mosfet sono stati sostituiti con dei molto piu' economici e reperibili IRF530 che hanno una resistenza in conduzione lievemente superiore ma la riduzione di potenza del 2% circa e' perfettamente tollerabile.
L'alimentatore e' stato rimpiazzato con un piu' reperibile LM350 e 2 resistori (puo' essere anche sostituito da un 7805 che non necessita neanche dei 2 resistori) questo ha evitato la taratura della tensione.
Il resto dei componenti e' facilmente reperibile a prezzi molto bassi.

6) Montaggio :
Nessun problema nell'assemblaggio perche' si e' avuta l'accortezza di modificare lo stampato per poter accettare anche diverse dimensioni di trasformatore.

7) Incapsulamento :
Questo e' il problema residuo, a tutt'oggi non si e' reperita a prezzi accettabili (o quantita' inferiori a qualche kilo) una resina adatta perche' quella originale sembra (qui da noi) un'illustre sconosciuta pur essendo prodotta da una famosa casa che da noi pare distribuire solo il tipo piu' pregiato (e costoso).
Prodotti alternativi con adeguate proprieta' isolanti e impermeabilizzanti (IP68) sono troppo morbidi e non consentirebbero un'adeguata trasmissione delle vibrazioni, di contro prodotti piu' rigidi sarebbero troppo 'smorzanti' mettendo in dubbio l'efficacia.
Le prove sono proseguite con il trasduttore non incapsulato adottando le dovute cautele essendo questo sede di tensioni pericolosamente elevate.

8) Prima fase di prove :
E' stata eseguita una prova di funzionamento con il solo PIC avendo disattivato lo stadio finale, lo scopo della prova era di valutare se effettivamente erano presenti i giusti livelli e se le frequenze stavano cambiando come previsto dal programma.
La prova ha dato esito positivo e sono state rilevate le forme d'onda.


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9) Seconda fase di prove :
Su una versione con il trasformatore a sezione piu' grande e' stato collegato il trasduttore e inserito il fusibile dello stadio finale, acceso l'apparecchio il segnale visto all'oscilloscopio e un lieve clichettio hanno confermato il funzionamento. L'apparecchio consuma come l'originale.
Sono state rilevate le forme d'onda in uscita e sui mosfet dove si e' visto che la potenza erogata e' abbastanza simile a quella a suo tempo osservata sul prodotto originale.


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Sono presenti oscillazioni a frequenza elevata sui fronti di salita e discesa del segnale, cosa che spiega il disturbo radio emesso.


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Il segnale si distorce un po' quando il trasduttore lavora fuori dalla sua frequenza di progetto, cosa gia' vista ma non ben quantificata sull'originale.


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E' stato rilevato lo spettro del segnale (primi 300KHz) da cui si evidenziano rumori e armoniche intense, cosa gia' vista sull'originale.


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10) Altre prove :
E' stato provato un secondo trasduttore, il comportamento e' stato lo stesso.
E' stato provato il secondo trasformatore a sezione piu' piccola, i risultati sono stati molto simili ma si e' notato un consumo un po' piu' alto di circa 5% (difficile da valutare a causa della veloce variabilita' dell'assorbimento).

CONCLUSIONI
Il circuito e' perfettamente riproducibile e, parlando della realizzazione amatoriale, critica e' soprattutto la realizzazione del trasformatore (per chi ne conosce poco i metodi) la cui costruzione da parte di un produttore industriale sarebbe molto costosa trattandosi di pochissimi esemplari (o addirittura di uno solo).
I mosfet scaldano un poco e raggiungono (a regime in scatola chiusa) una temperatura di 95 gradi con il trasformatore 'piccolo' e di 70 gradi con il trasformatore 'grande', un po' piu' alta dell'originale a causa della piu' alta resistenza dei dispositivi, e' bastato pero' un dissipatore realizzato con un semplice pezzetto di lamierino di alluminio di 3x2cm per abbassarne la temperatura sotto i 60 gradi.


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COSTI
Il costo si assesta intorno ai 100 Euro per i materiali necessari, un po' elevato se si considera il lavoro necessario per procurarseli e per avvolgere il trasformatore.


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26-06-2012 05:11
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Bompa Offline
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Stupendo lavoro iansolo.
Oggi dopo tre mesi che bompa e stato femo al porto di ostia (paradisio dei denti di cane ed altro), mi sono buttato sotto ed ho guardato come sta lo scaffo dopo 3 anni sanza av e 1 con il gioccatolo.
Come gia notato l'anno scorso, non protegge l'elica, l'asse e il timone. L'elica e l'asse sembrano una foresta amazonica, ho fatto fatica a capire dove stava l'elica. In compenso lo scaffo erelativamente pulito. Un po di vegetezione sulla linea di gallegiamento.
Globalmente lo scaffo e meno pulito dell'anno scorso ma non ho nemmeno navigato. I miei vicini in quel periodo hanno accumulato fino a 50 cm di alghe ... io solo sull'asse e l'elica. Il resto e pulito.
Ora dobbiamo trovare una soluzione per asse e elica Smile
Bompa
01-07-2012 16:45
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IanSolo Offline
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Bompa, un risultato quasi incoraggiante ! (uso il quasi perche' sono nato pessimista : il pessimismo e' il colmo dell'ottimismo perche' non c'e' nulla che possa andare tanto male quanto il pessimista aveva immaginato).
Direi che facendo un compromesso si puo' pensare di utilizzare l'arnese associato ad una buona antivegetativa con lo scopo di prolungarne a piu' anni l'efficacia (che e' gia' un buon risultato se lo si raggiunge) e, contemporaneamente, avere una qualche protezione sulle appendici acusticamente isolate.

NOTA - La copia realizzata e' a disposizione di chi vuole installarla sulla sua barca, alle solite condizioni :

- Nessun costo per l'oggetto eccettuato, in questo caso, il costo della resina (28 Euro+IVA) necessaria all'incapsulamento del trasduttore che non e' ancora stato fatto mentre il resto e' gia' montato e funzionante (questo in quanto la cifra ancora a disposizione per le prove e' stata devoluta ai danneggiati del recente terremoto e la cassa e' vuota).

- Trasporto a carico di chi riceve l'oggetto (normalmente zero perche' finora fatto 'brevi mano' negli incontri fra ADV per 'pizzetta').

- Installazione a carico o eseguita da parte dell'utilizzatore.

- Impegno a fornire indicazioni sui risultati ottenuti (possono passare mesi e ci vuole molta costanza e pazienza).

- Avere dei pannelli solari installati o collegamento elettrico costante (meglio i pannelli !!) perche' l'oggetto deve lavorare in modo continuativo e le batterie devono restare cariche.

Non saro' contattabile da oggi per un certo tempo (non lunghissimo), chi e' interessato all'oggetto prenda accordi con Edolo (che e' in grado di rintracciarmi telefonicamente ed e' al corrente di tutto) e al mio ritorno potremo fare il resto.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-07-2012 18:05 da IanSolo.)
01-07-2012 17:34
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tanza Offline
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Iansolo,sulla possibilità di realizzare extra kit AU.il dispositivo non avevo dubbi,vista la tua ben nota conoscenza tecnica e professionalità.A mio parere dall'esperimento si evince che,tralasciando la indubbia maggiore complessità di realizzazione del dispositivo ,a livello costo il gioco non vale la candela.Bisogna infatti considerare oltre al puro costo della componentistica,anche il tempo e la strada da fare per reperire quanto non disponibile nel negozio sotto casa!Possibilità di coinvolgere Aziende,visti i quantitativi per ora non ne vedo.Resto per ora personalmente convinto che se qualcuno è interessato al dispositivo,l'unica via sia quella del Kit.La prossima settimana faro una ispezione'subacquea'alla mia barca:spero proprio di trovare (contrariamente a Bompa)le appendici,se non pulite,per lo meno decenti!Posterò il risultatoOcchio nero.V.

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01-07-2012 22:35
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tanza Offline
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Ispezione subacquea effettuata:carena (che ricordo non ha AV)nella prima metà (poppa prua)presenta tappetino di alghe verdi facilmente asportabile,mentre verso prua il tappetino si fà più spesso e anche l'azione pulitrice si fà più faticosa.Il tunnel elica di prua ha qualche dente di cane,anche se quì data la distanza dal trasduttore ò stata data AV.Disastro completo sulle appendici,ma mentre sul timone vi è solo della mucillaggine (che si spazzola via bene),l'elica presenta incrostazioni calcaree di tutti i tipi,che hanno fatto raddoppiare lo spessore delle pale stesse.Calcagnolo,e albero in condizioni similari.Anche sulle appendici,non era stata data AV,ma si era solo provveduto a lucidare il tutto!Azzardo qualche conclusione:probabilmente l'albero e l'elica hanno continuità acustica molto scarsa (il motore è montato sui silentbloc in gomma)e quindi risentono meno la trasmissione degli ultra suoni.Sarà interessante spostare il trasduttore proprio sopra l'elica per osservare eventuali miglioramenti.Per quanto riguarda la carena,penso che si possa arrivare ad allungare i tempi tra un carenaggio e l'altro ma sempre comunque con AV.Poi ripeto che la mia barca è rimasta ferma all'ormeggio dal 23 Marzo u.s.e sappiamo tutti cosa vuol dire.Posterò altre notizie e foto di dove è ora installato il dispositivo.B.V.

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07-07-2012 00:28
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IanSolo Offline
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Tanza dice :
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A mio parere dall'esperimento si evince che, tralasciando la indubbia maggiore complessità di realizzazione del dispositivo, a livello costo il gioco non vale la candela. Bisogna infatti considerare, oltre al puro costo della componentistica, anche il tempo e la strada da fare per reperire quanto non disponibile nel negozio sotto casa! Possibilità di coinvolgere Aziende, visti i quantitativi, per ora non ne vedo.
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Concordo perfettamente, quello che si e' voluto constatare e' proprio questo! E' possibile aggirare molti degli ostacoli ma, se non ci sono i numeri, serve solo a divertirsi sperimentando.

In questi giorni ho alato la barca per alcuni controlli 'di rito' e un piccolo intervento (sostituzione boccola asse arrivata al nono anno di vita) cosi' ho potuto constatare lo stato della carena a circa due mesi dall'installazione del dispositivo. Ricordo che l'antivegetativa e' vecchia di quasi 2 anni e che, per sperimentare l'oggetto, quest'anno non ho fatto carena e nemmeno la ho fatta lavare.


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da cio' che si vede l'antivegetativa che uso lavora piuttosto bene pur nelle acque della laguna veneta ed e' presente solo un leggero strato di 'limo' e qualche 'barba' vicino alla linea di galleggiamento.
Quello che si nota e' che NON e' vera l'affermazione che compare nella pubblicita' e sul manuale di installazione redatti da un venditore di questi apparecchi (non ne posso fare il nome ma cio' che offre ha le stesse caratteristiche tecniche di quello che stiamo esaminando) che il dispositivo, una volta attivato, sia in grado di 'uccidere' in un paio di settimane la vegetazione gia' presente in carena a partire dall'area piu' vicina al trasduttore, si vede benissimo invece che lo stato delle appendici lontane dal punto di installazione del dispositivo e' lo stesso che in tutto il resto della carena.
Continuo pertanto ad avere perplessita' sulla reale efficacia di questo sistema, solo il tempo dissipera' i dubbi.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-07-2012 15:54 da IanSolo.)
10-07-2012 15:52
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...io avrei fatto partire il mio da circa una ventina di giorni,ma solo sabato scorso sono riuscito a pulire lo scafo,antivegetativo vecchio di 14 mesi.....vedremo cosa succedera intorno ottobre /novembre....speriamo bene
10-07-2012 16:12
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