Randisti e "vang sheeting"
#21
Ogni tanto bisognerebbe rileggere le vecchie discussioni:
.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
Cita messaggio
#22
(12-03-2015, 11:51)davnol Ha scritto:
(12-03-2015, 11:17)lord Ha scritto: Il vangsheeting, come premesso inizialmente di cui parlo, ha solo il nome della tecnica usata sulle derive.
Aggiungo ...
Spesso " di qua " in inverno si regata con tramontana. Acqua piatta con vento rafficato da 15/18 fino a 25 / 28. Il vento e' pesante e denso, sempre freddo molto rafficato per intensità e direzione.

. e' un nome derivato dalla tecnica utilizzata sulle derive. Il nome e' stato poi utilizzato sul manuale TRIM della N.S., e da li universalmente utilizzato.

la . mio modesto .' utilizzare la regolazione più' pratica e più' veloce per ottenere il risultato voluto.
se non partiamo da qui, non arriviamo da nessuna parte.

nelle condizioni descritte da lord, e a maggior ragione con raffica,
su una barca come il millennium 40, che cade in pieno nella casistica, la soluzione migliore e puntare il vang q.b., e poi lavorare di scotta a decrementi e incrementi di cm. unita all'utilizzo del belin.......

Il risultato che si vuole ottenere e' ottenere uno sbandamento costante con la barca veloce.....

provate la prossima volta a osservare in regata le barche veloci di bolina, l'albero e' fermo rispetto all'orizzonte......

meditate .....

Sono perfettamente d'accordo con . sulle barche leggere e con vento rafficato non c'è . che non fa alzare il boma e in raffica giochi di scotta e belin con il carrello che resta abbastanza alto in modo da far portare solo la parte bassa. Lavorare di carrello risulta più lento e faticoso, oltre a far sventare la randa in tutta la sua altezza, diminuendo così la possibilità di orzare quando non si tiene la barca in raffica.
Personalmente uso il carrello solo nel range 10-15 nodi con vento abbastanza regolare, quando scarrellare ti permette di accelerare con fiocco pieno tenendo costante lo sbandamento.
Ma sono anche d'accordo sul fatto che ci siano molteplici soluzioni per ottenere lo stesso risultato e che il tutto vada fatto in armonia con il fiocco. Smiley64
Cita messaggio
#23
(12-03-2015, 12:36)m4ur0 Ha scritto:
(12-03-2015, 11:51)davnol Ha scritto:
(12-03-2015, 11:17)lord Ha scritto: Il vangsheeting, come premesso inizialmente di cui parlo, ha solo il nome della tecnica usata sulle derive.
Aggiungo ...
Spesso " di qua " in inverno si regata con tramontana. Acqua piatta con vento rafficato da 15/18 fino a 25 / 28. Il vento e' pesante e denso, sempre freddo molto rafficato per intensità e direzione.

. e' un nome derivato dalla tecnica utilizzata sulle derive. Il nome e' stato poi utilizzato sul manuale TRIM della N.S., e da li universalmente utilizzato.

la . mio modesto .' utilizzare la regolazione più' pratica e più' veloce per ottenere il risultato voluto.
se non partiamo da qui, non arriviamo da nessuna parte.

nelle condizioni descritte da lord, e a maggior ragione con raffica,
su una barca come il millennium 40, che cade in pieno nella casistica, la soluzione migliore e puntare il vang q.b., e poi lavorare di scotta a decrementi e incrementi di cm. unita all'utilizzo del belin.......

Il risultato che si vuole ottenere e' ottenere uno sbandamento costante con la barca veloce.....

provate la prossima volta a osservare in regata le barche veloci di bolina, l'albero e' fermo rispetto all'orizzonte......

meditate .....

Sono perfettamente d'accordo con . sulle barche leggere e con vento rafficato non c'è . che non fa alzare il boma e in raffica giochi di scotta e belin con il carrello che resta abbastanza alto in modo da far portare solo la parte bassa. Lavorare di carrello risulta più lento e faticoso, oltre a far sventare la randa in tutta la sua altezza, diminuendo così la possibilità di orzare quando non si tiene la barca in raffica.
Personalmente uso il carrello solo nel range 10-15 nodi con vento abbastanza regolare, quando scarrellare ti permette di accelerare con fiocco pieno tenendo costante lo sbandamento.
Ma sono anche d'accordo sul fatto che ci siano molteplici soluzioni per ottenere lo stesso risultato e che il tutto vada fatto in armonia con il fiocco. Smiley64
Concordo. Sopra i 15 scotta in mano, testa alta a sentire l'arrivo delle raffiche, anticipare lascando qb. per evitare troppa pressione sulla pala del timone. Un bel belin, non c'è che dire, ma il vang è troppo lontano ed il belin spesso è idraulico... Sadsmiley
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
Cita messaggio
#24
(12-03-2015, 12:07)einstein Ha scritto: Ogni tanto bisognerebbe rileggere le vecchie discussioni:
.
ciao

...................
.
Cita messaggio
#25
(12-03-2015, 14:26)albert Ha scritto:
(12-03-2015, 12:07)einstein Ha scritto: Ogni tanto bisognerebbe rileggere le vecchie discussioni:
.
ciao

...................
.
Non mi fate, tu e er Sor Cinghia, come i nostri politici
"art. 5
Al comma 12, seconda alinea, dell'art.5 del DL 69 convertito in Legge n. 23, alla parola vang sostituire scotta
"
siate chiari...! Smiley4

(27-06-2010, 05:53)albert Ha scritto: Tutto bellissimo in deriva o su barchine piccole e leggere con alberelli esili.

Ma:

1) mi dovete spiegare come fate a smagrire una randa su un orc/irc cruiser-racer usando il vang: la randa è a base libera, oppure ma raramente ha uno shelf, per cui la parte bassa non è collegata per tutta la sua base al boma: se questo flette, si accorcia, dunque si ottiene l'effetto di ingrassare la base. Il braccio di leva tra attacco del vang e trozza del boma, considerato poi che l'albero è passante, è così esigua che prima di flettere l'albero è più facile rompere il vang o strappare gli attacchi dall'albero.

2) sempre sugli orc cruiser-racer le torrette del vang sono generalmente sulla . o il randista ha le braccia chilometriche o in bolina deve telefonare a un cinghiatore, farlo girare all'interno e farsi regolare il vang ad ogni raffica ???

Ma mi faccia il piacere........Wink

[.]
Thumbsupsmileyanim
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
Cita messaggio
#26
(12-03-2015, 14:26)albert Ha scritto:
(12-03-2015, 12:07)einstein Ha scritto: Ogni tanto bisognerebbe rileggere le vecchie discussioni:
.
ciao

...................
.

Io il 3D postato l'ho riletto più volte e grazie a Davnol che ho citato la tecnica Vangsheeting.
Volevo capire quanti randisti la usano ed i pro e i contro
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
Cita messaggio
#27
(12-03-2015, 15:40)lord Ha scritto:
(12-03-2015, 14:26)albert Ha scritto:
(12-03-2015, 12:07)einstein Ha scritto: Ogni tanto bisognerebbe rileggere le vecchie discussioni:
.
ciao

...................
.

Io il 3D postato l'ho riletto più volte e grazie a Davnol che ho citato la tecnica Vangsheeting.
Volevo capire quanti randisti la usano ed i pro e i contro
E non ti basta quanto scritto o vuoi un riassunto...? Smiley30
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
Cita messaggio
#28
pare che ci siano 2 scuole di randismo......

facciamocene una .' sempre così'.....

io ha avuto un maestro sul farr40 TWT ..... Flavio . Vangshettava come se non ci fosse un domani, e consumava lo stick collegato alla maniglia della pompa del belin.......

ognuno ha i suoi modelli e i suoi idoli.......
D.
Cita messaggio
#29
(12-03-2015, 16:23)davnol Ha scritto: pare che ci siano 2 scuole di randismo......

facciamocene una .' sempre così'.....

io ha avuto un maestro sul farr40 TWT ..... Flavio . Vangshettava come se non ci fosse un domani, e consumava lo stick collegato alla maniglia della pompa del belin.......

ognuno ha i suoi modelli e i suoi idoli.......
Smiley53
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
Cita messaggio
#30
(12-03-2015, 16:31)lord Ha scritto:
(12-03-2015, 16:23)davnol Ha scritto: pare che ci siano 2 scuole di randismo......

facciamocene una .' sempre così'.....

io ha avuto un maestro sul farr40 TWT ..... Flavio . Vangshettava come se non ci fosse un domani, e consumava lo stick collegato alla maniglia della pompa del belin.......

ognuno ha i suoi modelli e i suoi idoli.......
Smiley53
Come detto da quasi tutti, dipende dal mezzo.
Il Farr 40 è un derivone monotipo non paragonabile ad un crociera regata classico.
Evidentemente il paranco del vang e la pompa del belin sono raggiungibili dal randista (se non ricordo male, la leva della pompa del belin sta nella chiesuola a centro barca, appunto) .
Oppure Favini è Tirammolla Smiley4Smiley4Smiley4
[hide][Immagine: .][/hide]
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
Cita messaggio
#31
certo klaus,

un po' come il millennium, o sir biss, o un mumm 30 o uno swan 42, o uno swan 45........

il belin nella discussione centra comunque marginalmente.....
D.
Cita messaggio
#32
no però mi sembra che qui hai mischiato un po di barche ed alberi molto diversi...
Cita messaggio
#33
(12-03-2015, 16:58)davnol Ha scritto: certo klaus,

un po' come il millennium, o sir biss, o un mumm 30 o uno swan 42, o uno swan 45........

il belin nella discussione centra comunque marginalmente.....
Beh sì, stiamo parlando di vang.
Su barche da corsa o su misure minori con alberi flessibili però il belin si usa e come, i vecchi pennaccini delle "canne da pesca" IOR a quello servivano, ad aprire la randa in alto sotto raffica.
E non solo, ho fatto regate per tre anni su un RO330 regata armato a 9/10 con crocette acquartierate. Anche con vento forte, la scotta ed il trasto randa venivano sempre dopo la scotta del belin, che appunto era rinviata sotto la panca del randista sui due lati, conta molto prevenire. Il vang in bolina io lo uso per limitare l'eccessiva apertura della randa quando lasco la scotta, ma sta lì puntato a misura per permettere il massimo svergolamento in alto e basta.
Su Sir Biss c'ho fatto qualche regata, un paio con ventone. Stesso discorso, al vang non ci arrivo proprio se sono il randista e la leva del belin è nel pozzetto a centro barca, o ci tieni uno a pompare (e Sir Biss ha assoluta necessità di ciccia in falchetta) o è impossibile usarlo come manovra corrente. Smiley6
In deriva il vang si usa e l'ho usato, sui cat non c'è e quindi... Smiley4
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
Cita messaggio
#34
In deriva il vang si usa proprio perchè non c'è il belin e l'albero è anche un po più sottilino.. putroppo poi le barche spesso non permettono ogni tipo di regolazione. Su vag abbiamo belin solo a poppa, e vang sulla tuga. per ovviare in alcune condizioni il tattico va a fare il . è un derivista, non è che sia d'accordissimo...
Cita messaggio
#35
continuate ad affibbiarmi l'asserzione che io usi il vang per piegare l'albero.....

No e ancora . meglio si modifica in parte la parte bassa .... non e' questo il fondamentale......

Ricopio qui da altra discussione quello che e' il mio pensiero:

" il carrello funziona un po' come un flap, per far si che il timoniere riceva la giusta pressione sulla pala e il compromesso tra angolo e velocità sia ottimale.

questo equilibrio e' labile e per ogni barca in condizione di vento esiste un ottimo mix tra carrello scotta e belin.

In caso di grandi variazioni permanenti di intensità o direzione del vento, anche io concordo nel muovere su o giù' il carrello,
in caso di variazioni meno consistenti e fluttuanti e più comodo usare la scotta.
Perché? per sua stessa natura e' servita da winch o paranchi con strozzatori adeguati, e quindi può' essere regolata millimetricamente con efficacia.
l'uso della scotta comporta pero' uno svantaggio, lascandola si tende ad aumentare progressivamente lo svergolamento, cosa non sempre desiderabile, ecco allora che ci viene in aiuto il vang, che una volta regolato alla giusta tensione ci consente di poter scaricare potenza senza perdere completamente il profilo.

con vento medio o forte, una volta ottenuto il giusto compromesso tra angolo, velocità e pressione sul timone agendo su carrello scotta e belin, si calza il vang, in modo che si possa agire efficacemente sulla scotta senza perdere ogni volta che si lasca il profilo.

se l'intensita' o la direzione variano molto, si cerca un nuovo "zero" da cui partire con carrello scotta e belin e da li si riinizia a giocare."

Per quanto riguarda il belin, non averlo a portata di mano, limita fortemente le prestazioni della . per niente e' una delle prime modifiche che si fanno nell'ottimizzazione di una barca.
D.
Cita messaggio
#36
(12-03-2015, 11:51)davnol Ha scritto:
(12-03-2015, 11:17)lord Ha scritto: Il vangsheeting, come premesso inizialmente di cui parlo, ha solo il nome della tecnica usata sulle derive.
Aggiungo ...
Spesso " di qua " in inverno si regata con tramontana. Acqua piatta con vento rafficato da 15/18 fino a 25 / 28. Il vento e' pesante e denso, sempre freddo molto rafficato per intensità e direzione.

. e' un nome derivato dalla tecnica utilizzata sulle derive. Il nome e' stato poi utilizzato sul manuale TRIM della N.S., e da li universalmente utilizzato.

la . mio modesto .' utilizzare la regolazione più' pratica e più' veloce per ottenere il risultato voluto.
se non partiamo da qui, non arriviamo da nessuna parte.

nelle condizioni descritte da lord, e a maggior ragione con raffica,
su una barca come il millennium 40, che cade in pieno nella casistica, la soluzione migliore e puntare il vang q.b., e poi lavorare di scotta a decrementi e incrementi di cm. unita all'utilizzo del belin.......

Il risultato che si vuole ottenere e' ottenere uno sbandamento costante con la barca veloce.....

provate la prossima volta a osservare in regata le barche veloci di bolina, l'albero e' fermo rispetto all'orizzonte......

meditate .....

Mi dovrei autoquotare per quanto ho scritto sopra... Smiley4

Condivido quanto hai scritto, ma condivido pure quanto scrive Testa Cuore e conferma Albert.
A mio avviso si sta facendo una macedonia di frutta fresca.

Una cosa è parlare vi vang sheeting con riferimento alle derive, dove il vang è a portata di mano, ma dove soprattutto, come ricorda il buon Einsten, l'albero si flette facilmente e magari non c'è nemmeno il back. Ecco che con il vang flettiamo l'albero e appiattiamo le sezioni della randa, quindi svergoliamo.

Altra cosa è agevolare il lavoro su una barca grande tenendo puntato il vang per aprire la porta al vento, appiattendo il piano velico totale, senza svergolare la randa. Qui si tratta di una scelta (che a me non dispiace).

Altra cosa ancora è usare il vang puntato su una barca dove il trasto non c'è.

Nella vela ci sono sempre pochi dogmi... Mi è piaciuto una volta sentir Rufo a dire, le migliori prestazioni le abbiamo avute quando abbiamo sbagliato regolazioni... troppo bella...
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
Cita messaggio
#37
Scusate ma non ho capito una cosa fondamentale. Chi decide di lascare la randa sotto raffica?
Se sono al timone sono io che sento la barca e sono io che chiamo, lasca che non la tengo.
Voi come fate?
Con vento non mi piacciono le rande svergolate ma piatte scarellate un pò sotto vento e preferisco che si lavori di carello e non con la scotta, i gusti sono opppppppinioni.
Cita messaggio
#38
In realtà è il timoniere a chiedere di lascare soltanto se il randista è distratto e non sente per primo la raffica, e che cavolo 60
Condivido con davnol che di bolina il vang va tenuto puntato quel tanto per tenere il giusto svergolamento e per non far "saltellare" il boma quando laschi la scotta sotto raffica.
Per quanto riguarda l'uso intenso del belin, . la barca lo consente, il randista dovrebbe di continuo regolare anche quello, è un ulteriore regolazione di fino che alla fine fa la differenza.
Nel . e accelero!
Cita messaggio
#39
(13-03-2015, 01:04)bullo Ha scritto: Con vento non mi piacciono le rande svergolate ma piatte scarellate un pò sotto vento e preferisco che si lavori di carello e non con la scotta, i gusti sono opppppppinioni.-

Si Roberto, come già detto in altre occasioni, questa può essere una tecnica che paga in assenza d'onda; con mare formato e onda di prua hai bisogno di più svergolamento (per dare più tolleranza sul beccheggio) e più grasso (per contrastare le onde).
Poiché dovrai assumere un'andatura più poggiata, non è detto tu perda più angolo rispetto alla regolazione da te sopra descritta, anzi, il miglior passo sull'onda ti permetterà di ridurre lo scarroccio, che certamente soffriresti maggiormente nel beccheggio con vele magre e stracazzate sottovento (vele che portano e non portano). Smiley2
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
Cita messaggio
#40
(13-03-2015, 07:11)utente non attivo Ha scritto: In realtà è il timoniere a chiedere di lascare soltanto se il randista è distratto e non sente per primo la raffica, e che cavolo 60
Condivido con davnol che di bolina il vang va tenuto puntato quel tanto per tenere il giusto svergolamento e per non far "saltellare" il boma quando laschi la scotta sotto raffica.
Per quanto riguarda l'uso intenso del belin, . la barca lo consente, il randista dovrebbe di continuo regolare anche quello, è un ulteriore regolazione di fino che alla fine fa la differenza.
Il radista o regola la randa o regola il belin vorrebbe un'altra persona. Comunque io non ho capito se la manovra che chiamate vangelo sheeting intendete il solo giocare di scotta con vangelo puntato (che per me è manovra fattibile) o stare lì a giocate solo con vang (e belin)
Cita messaggio


Discussioni simili
Discussione Autore Risposte Letto Ultimo messaggio
  consiglio per vang quarto di luna 26 2.535 18-01-2025, 17:44
Ultimo messaggio: megalodon
  Regolazione vang e base in varie condizioni Brunello 27 9.137 08-01-2025, 17:49
Ultimo messaggio: Danilofalabrach
  Bozzello con strozzascotte per vang robbi2020 9 1.713 24-04-2024, 15:37
Ultimo messaggio: lord
  Amantiglio boma e vang rigido Gambetta 29 5.066 03-03-2024, 12:13
Ultimo messaggio: bescafa
  aiuto a Genova [per impiombature vang] vonkapp 23 4.462 30-04-2023, 21:33
Ultimo messaggio: Frappettini
  Mousse 907 paranco vang rigido Wally 4 1.668 14-12-2022, 00:20
Ultimo messaggio: Wally
  Vang Beneteau rumoroso dbk 15 7.772 10-10-2022, 14:36
Ultimo messaggio: ITA-16495
  Walder al posto del Vang mengo 11 2.690 10-02-2022, 18:23
Ultimo messaggio: mengo
  Vang Selden Rodkicker (591-300) ita2282 9 10.700 03-02-2022, 16:32
Ultimo messaggio: rosama
  Bozzelli Vang per beneteau cyclades 39.3 Ado1 16 4.452 16-04-2021, 09:32
Ultimo messaggio: penven

Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: