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La randa quasi al centro boma una 20° più lasco rispetto all'asse longitudinale.
Parlavo di regata, andatura a farfalla con genoa tangonato, si porta giù contemporaneamente l'angolo di scotta e quello di mura, far in modo che non si incattivi sul sartiame e sulle crocette.
Velocità della barca sui 13/14 nodi, sull'onda oltre 20, L'onda non mi raggiunge in poppa ma sono io che corro di più e mi imfilo sull'onda davanti.
E propio quando si ci infila nell'onda davanti che la b arca rallenta e tutta l'attrezzatura va sotto sforzo, bisogna ridurre per non rompere tutto.
Il timoniere deve essere bravo toccare poco il timone e far andare la barca dritta in fil di ruota.
La vela è un'opppppppinione.
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grazie della spiegazione Rob, ora tutto chiaro
inizierò a provare la manovra con poco vento e capire il comportamento
anche la mia ha le crocette in linea ma in compenso ho montato un fiocco 100 tagliato un po' alto simile ad uno yankee, anche se possiedo un 130, 140 e . mi fanno paura
quando le condizioni sono al limite ho sempre timore di rompere e/o farmi male e se il sistema funzionasse anche sulla mia imbarcazione mi renderebbe molto più sicuro
provare per .:
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(28-08-2015, 22:37)burrascaforza5 Ha scritto: provare per .:
sempre, sempre,  provare qualsiasi cosa venga in mente, l'alternativa è l'abc da manualetto, a chi piace, certo è più semplice..
Citazione:anche la mia ha le crocette in linea ma in compenso ho montato un fiocco 100 tagliato un po' alto simile ad uno yankee,
ci è venuto bene anche per sventare 28m di inferitura di randa con una trinchettina
comunque nell'interesse della saggezza collettiva, dopo aver provato, se riporti le tue osservazioni positive o negative puo' essere utile per tutti
bv
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Bullo ..in regata hai l'equipaggio giusto e la ..farfalla con il Genoa tangonato ..vietata e se fai 14 nodi con un 38 piedi ( sull'onda ) il timone e' quasi certamente in stallo o lavora al 30 per cento della propria potenzialita', in quei casi si serrano,le chiappe e si lavora di fino!
Il tema in questione ,a cui però Nessuno da una risposta che mi interessa era ( l'avete sollevato voi mica io ) " con trenta nodi di poppa ,mare bello mosso, e' possibilissimo abbattere la randa senza andare al vento" abbattere significa farla scendere velocemente ,non con la prima mano,poi la seconda ed eventualmente la terza,perché così vien notte ! Con simpatia !
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(29-08-2015, 08:40)mimita Ha scritto: Il tema in questione ,a cui però Nessuno da una risposta che mi interessa era ( l'avete sollevato voi mica io ) " con trenta nodi di poppa ,mare bello mosso, e' possibilissimo abbattere la randa senza andare al vento" abbattere significa farla scendere velocemente ,non con la prima mano,poi la seconda ed eventualmente la terza,perché così vien notte ! Con simpatia !
no.
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Abbattere significa cambiare di mura. Oggi si dice strambare. Strambare è l'abbattuta invonlontaria.
Ammainare è il termine esatto!
La barca un 45 piedi del pesi 4,5 ton..
Il timone in stallo? Non so non capisco, forse perchè corro, non è così più corri e più governi. nell'andatura a farfalla il timone sforza poco in quanto il genoa tangonato porta alla puggia la randa all'orza, la barca non è ardente.
E' difficile capirsi se si usano termini personali.
Pensa che noi Veneziani chiamiamo la randa (la vela) termine sbagliato in quanto tutte sono vele.
Tornando allo stallo del timoneforse per te Stallo ha un'altro significato.
Ricordo che ora esco con 10 nodi di vento e mare piatto.
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Caro Bullo, non confondere con queste tue "esperienze" tutti quelli che navigano sulle normali barche da crociera con altri rapporti, pesi e forme e dunque sforzi.
Il santarelli di cui ci descrivi il comportamento è uno dei due ex libera da lago (nota: sull'altro ci regatavo io) che, nelle condizioni descritte, se portati con un po' di pelo, al lasco ed in poppa con ventone avevano così poca pressione nelle vele che non servivano neppure i winches ..... e la barra più o meno si teneva con due dita......
Ti prego, ritorna tra di noi
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Albert ho solo ricordi, ricordo che tutto fu possibile quando fu montata la rotaia con i carelli. prima no
Mi è capitato di fare la stessa manovra su barche da crociera con la borosa unica da solo andando piano piano mollando un pò di drizza e recuperando la borosa un pò per volta.
Il problema è , anche, capirsi, è la prima volta che sento chiamare l'ammainata col termine abbattuta e l'anemometro = girella. Forse sono io che non ho più fantasia.
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29-08-2015, 21:23
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-08-2015, 21:24 da Edolo.)
Però strambata è sinonimo di abbattuta. A me non risulta che strambata sia sinonimo di abbattuta involontaria o strambata involontaria. Mi pare che l'abbattuta la si possa chiamare anche virata di poppa. Giusto per cercare di capirsi almeno sui termini.
Per la cronica io e l'ADV Friiz abbiamo ridotto la randa con un lasco cazzando un po'di scotta randa e poi uno mollava drizza e l'altro recuperava la borosa.
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In bolina solitamente non arrivi a 30 nodi senza aver preso la mano e comunque e' piu facile sventare la randa. Parlando quindi di andature portanti, in regata difficilmente se stai andandando a lasco torni indietro con la bolina larga per prendere una mano.
Quello che accade nolmalmente e che tu nella speranza che nn aumenti rimandi la presa del terzarolo ; il risultato e che ti trovi spesso sopra i 25 e il mare e' già formato. Condivido chi dice che non e' così facile con onda e vento mettersi di bolina larga. Inoltre spesso la randa in quella situazione e' spalmata sulle crocette. 30 nodi e 2 metri d'onda metteno in difficoltà buona parte delle barche.
Se questa fosse la situazione ( e solo questa, perché in tutte le altre non hai necessita' di comportarti così ) , non vedo molte alternative alla manovra proposta da bullo.
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
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[hide][attachment=11850][/hide]Bullo ...probabilmente tu fai parte " naturalmente" dei membri dell'Accademia della Crusca !
I miei termini erano volutamente scherzosi per sottolineare un momento ...mica facile.
Prendere una o due mani con la randa al lasco ( rririripeto) se hai preparato le manovre non è una operazione impossibile,ma ammainare ( così ti piace ) la randa quando di poppa e con un equipaggio turistico fai dieci nodi e mezzo con un 38 piedi ( hai visto il track) vuol dire che i trenta nodi ci sono e non essendo al lago ma in Grecia ti garantisco che c'è anche una bella onda. Sei hai sei marcantoni che sanno dove mettere le mani ,grazie . se sei praticamente solo,mi piacerebbe vederti ,sarei veramente curioso anche solo di vedere come stai in equilibrio in barca.
La randa si stampa sulle crocette ( dritte ) e non viene giù nemmeno se accendi un cero a S.Bullo  . Perché devo ammazzarmi se con una virata secca ( con la barra e uno Ior la barca la posteggio in un parkeggio della Coop  ) in tre secondi sono al vento e la randa scende da sola ? Ti giuro che per imperizia i ragazzi non hanno neanche messo il carrello al centro è ripreso la scotta. Ero io che ( molto bravo   ) ho tenuto la barca al vento. Inutile altre considerazioni,la domanda verteva su questo e qualcuno ha molto onestamente detto : NO !
Ma siccome credo che queste discussioni possano in fin dei conti esserci di aiuto ed io sono una delle persone più aperte di sto mondo, ho trovato la traccia di quel momento ,quando ho dovuto prendere a mio figlio la barra e mettere la barca al vento. Come potete vedere ( errori a parte ) abbiamo fatto relativamente in fretta ,senza rischiare nulla ! Salutoni a tutti !
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Che significa essere membro dell'accademia della Crusca, io non conosco il significato, devi spiegarti e non parlare senza farmi capire.
A mi me par che semo co poche idee e ben confuse ma el problema più grosso el xè capirse su cossa stemo disendo perchè disemo dei termini strani, scherzosi, ma tii capissi soo ti, qua invesse bisogna farli capir a tutti anche ai più insemenii.
A mi non me nè frega niente de a manovra che ti ga fato.
In barca fasso queo che vogio e anca ti ti fa queo che ti vol ti.
Ripeto il problema xè capirse.
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30-08-2015, 13:35
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-08-2015, 13:38 da ZK.)
m' e' successo poche volte di dover ridurre in poppa, non posso certo fare l' esperto.
ho sempre messo prua al vento e perso pochissimi secondi a farlo.
penso che se stai per vincere una regata te la tieni tutta su, se non sei tra i primi tre... che te ne frega di perdere un minuto, col rischio che si prenda su una crocetta e che ti si apra per lungo? poi? genova e motore?
ci sono delle difese che si possono attuare prima di dare una mano? non ne ho letto!
opss @mimita scusa non ti avevo letto.
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Bullo ,termino qui ! Volevo solo sdrammatizzare una semplice discussione ( tecnicamente ci sarebbe da sviscerare ) Comunque membro dell'Accademia della Crusca ( cosa seria ) sono quelli che detta in modo semplice , danno sempre i termini giusti ad ogni parola. Non era un offesa ....Anzi ,una valorizzazione ! Piss end lav !
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03-09-2015, 10:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-09-2015, 10:35 da ciro_ma_non_ferrara.)
(28-08-2015, 23:00)rob Ha scritto: comunque nell'interesse della saggezza collettiva, dopo aver provato, se riporti le tue osservazioni positive o negative puo' essere utile per tutti
Posso confermare che mi è già capitato di terzarolare con vento fresco fino a 25 nodi, al lasco stretto e senza modificare la rotta.
Se sono al gran lasco o in poppa stringo un po', è il sistema che adopero per ridurre alle portanti..
Sulla mia basta lascare totalmente la scotta, alzare il boma con l'amantiglio, mollare la drizza e approfittare delle orzate che la barca immancabilmente fa sotto pilota, per calare piano piano fino ad agganciare un anello sul corno di trozza.
Poi dal pozzetto riporto la drizza alla giusta tensione, sempre con calma e sfruttando le orzate, mollo l'amantiglio e belin.
Proverò alla prima occasione il tuo metodo, che se mi dici funzionante anche con una trinchetta, dovrebbe permettermi di ridurre anche con andatura un po' più larga.
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secondo me ,come in tutte le cose,ed in barca in modo particolare, non esiste un sistema solo di fare le cose e soprattuto no esiste la verita', la stessa manovra fatta con equipaggio di gorilla al lago è completamente diversa dalla manovra che fai se attraversi con la tua mogliettina, tranquilli e paciosi godendoti i le albe e i tramonti degli Alisei tentando di non rompere niente o quasi
Negli anni di grazia,quando l'aliseo è stabile e magari anche ''rinforzato,, onda lunga e grossa,la randa io non la terzorolo neanche ,se ne sta proprio a nanna,uso,murata sul bompresso, una vela frullata con cavo antitrsione tangonata con il boma e il genoa tangonato,nel caso di groppo forte,quasi sempre di notte ,in un secondo ho chiuso la vela frullata ,do 30 gradi al pilota,sempre in modalita vento,strambo e sulle nuove mura riduco il genoa il necessario per far passare il merdone al lasco con solo il genoa ridotto alla bisogna
Con questa andatura da ''catetere,, in 2,abbiamo impiegato 19 gg da gran canaria a st lucia senza il minimo sbattimento,con altre barche piu' grosse e con equipaggi completi ho impiegato 17 gg spaccando spy,e tangoni.
Spero che il ''catetere rig,,con tutti i suoi limiti e difetti, funzioni bene anche sulla nuova barca , se cosi ' non fosse dovro' cercare una nouva suluzione x le vele di prua e cmq ho la certezza che oltre i 15 kn alle portanti in oceano la mia randa sta a riposo
La storia cambia completamente se sei imbarcato su una barca non tua dove l armatore gasato vuole tirare come un belin e allora ''la randa non si riduce ma si cuce''ma questo non è il mio mondo .
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poi dimenticavo che ai Caraibi ho anche incontrato chi ha fatto tutta la traversata in fil di ruota con solo la randa e il pilota in modo bussola, lamentavano che la barca fosse un po' orziera giu' dalle onde e le stambate involantarie erano fastidiose ....
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Provato il metodo Rob sabato con 15/18 di reale e poca onda
Io ho l'autovirante e l'operazione non mi è riuscita, probabilmente a causa del dimensionamento ridotto del fiocco 41 mq rispetto alla randa 56 mq
Qualcun altro con l'autovirante ci ha provato ed ha avuto successo? Non escludo affatto che l'insuccesso sia dovuto alla mia conduzione. ;-((
Comunque grazie Rob per lo spunto
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17-09-2015, 18:39
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-09-2015, 18:40 da matteo.)
A me invece la manovra di Rob funziona. Usata diverse volte, l'ultima quest'estate in Corsica con 20 kts di reale.
Ho genoa 135% delle stesse dimensioni della randa (in totale 65 mq di vele bianche).
Grazie ancora
matteo
P.S. il genoa bisogna cazzarlo parecchio, come se si andasse di bolina. Solo così fa fileggiare l'inferitura della randa e la sventa non poco
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