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[/hide]Arrivato il basalto! Ci mettiamo all'opera
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Scusa Kermit - dove l' hai preso, se posso chiedere?
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(23-09-2015, 15:20)lfabio Ha scritto: Scusa Kermit - dove l' hai preso, se posso chiedere? Ti ho mandato un email, fammi sapere se ti è arrivata
Ciao
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24-09-2015, 08:33
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-09-2015, 08:35 da kermit.)
Abbiamo fatto delle prove molto empiriche di resistenza alla pieghe brusche del filato in basalto(tipo prova del fil di ferro per capirci) e sembra che risponda molto bene. Un pezzetto di filato di carbonio dopo due/tre pieghe si è spezzato, il filato di basalto è durato tantissimo, il filato di kevlar ci puoi stare le ore a piegare. Insomma sembra che abbia un ottima risposta agli strapazzi e questa è già una buona cosa.
Ora facciamo un test di incollaggio al Mylar con le colle normalmente usate per le membrane
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Ho paura di no... prova con un MP?
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Marcello, questo intendevi in altro mio 3D con "materiali più innovativi?" Potrà andare bene per le vele, ma non per lavorarci gli scafi. Risparmieresti sul materiale ma ce li rimetteresti sulla mano d'opera!
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24-09-2015, 11:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-09-2015, 12:01 da kermit.)
(24-09-2015, 11:01)TestaCuore Ha scritto: Marcello, questo intendevi in altro mio 3D con "materiali più innovativi?" Potrà andare bene per le vele, ma non per lavorarci gli scafi. Risparmieresti sul materiale ma ce li rimetteresti sulla mano d'opera! E perché mai ce li rimetteresti in manodopera? Le tecniche di lavorazione e laminazione sono le stesse, inoltre avresti un materiale che è ignifugo (la resina purtroppo no), isolante per le temperature, molto silenzioso, immune all'invecchiamento ai raggi uv, più resistente dell'E glass e soprattutto non conduttivo (a differenza del carbonio) e quindi accoppiabile a tutti i metalli senza nessuna difficile e costosa precauzione per le correnti galvaniche.
Ultimo vantaggio è il costo cioè costa 10 volte meno del carbonio e su uno scafo di una barca il risparmio è notevole.
Next 37 è costruita in basalto ed anche la linea regata dei salona fa ampio uso di basalto in sostituzione del carbonio
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24-09-2015, 12:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-09-2015, 12:38 da Marco Polo.)
Veramente affascinante questa cosa.
Forse dovresti brevettare qualcosa prima che ti sfruttano l'idea.
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(24-09-2015, 11:57)kermit Ha scritto: (24-09-2015, 11:01)TestaCuore Ha scritto: Marcello, questo intendevi in altro mio 3D con "materiali più innovativi?" Potrà andare bene per le vele, ma non per lavorarci gli scafi. Risparmieresti sul materiale ma ce li rimetteresti sulla mano d'opera! E perché mai ce li rimetteresti in manodopera? Le tecniche di lavorazione e laminazione sono le stesse, inoltre avresti un materiale che è ignifugo (la resina purtroppo no), isolante per le temperature, molto silenzioso, immune all'invecchiamento ai raggi uv, più resistente dell'E glass e soprattutto non conduttivo (a differenza del carbonio) e quindi accoppiabile a tutti i metalli senza nessuna difficile e costosa precauzione per le correnti galvaniche.
Ultimo vantaggio è il costo cioè costa 10 volte meno del carbonio e su uno scafo di una barca il risparmio è notevole.
Next 37 è costruita in basalto ed anche la linea regata dei salona fa ampio uso di basalto in sostituzione del carbonio
AA38 del 2008 usava il .:
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(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
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(24-09-2015, 11:57)kermit Ha scritto: (24-09-2015, 11:01)TestaCuore Ha scritto: Marcello, questo intendevi in altro mio 3D con "materiali più innovativi?" Potrà andare bene per le vele, ma non per lavorarci gli scafi. Risparmieresti sul materiale ma ce li rimetteresti sulla mano d'opera! E perché mai ce li rimetteresti in manodopera? Le tecniche di lavorazione e laminazione sono le stesse, inoltre avresti un materiale che è ignifugo (la resina purtroppo no), isolante per le temperature, molto silenzioso, immune all'invecchiamento ai raggi uv, più resistente dell'E glass e soprattutto non conduttivo (a differenza del carbonio) e quindi accoppiabile a tutti i metalli senza nessuna difficile e costosa precauzione per le correnti galvaniche.
Ultimo vantaggio è il costo cioè costa 10 volte meno del carbonio e su uno scafo di una barca il risparmio è notevole.
Next 37 è costruita in basalto ed anche la linea regata dei salona fa ampio uso di basalto in sostituzione del carbonio Ricordo di un articolo che però ora su google no trovo che parlava di maggiori temperature necessarie, ma forse si riferivano alla produzione del filamento che, se non fatto bene (a temperature più alte del vetro), si potevano avere problemi.
Poi mi pare che sia, come la lana di roccia, un materiale che emette radon.
Infine, è un materiale amorfo e non cristallino.
Certo è che se le industrie navali non lo usano, un motivo ci sarà.....
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ma poi, è certificata CE?
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Il Salona 41 versione regata ha la sigla IBC. la B sta per basalto.
Non c'è nulla da brevettare, è usato da anni. Ovviamente i Salona sono certificati CE.
Vediamo come va avanti l'esperimento di Marcello per le vele ....
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Ma infatti potrebbe essere una . se non si spiega perchè se ne parla da tempo, soo state fata anche delle . poi nulla.
Ma chi sa quanto costa a spanne la materia prima su una barca di 50 piedi? giusto così per dare dei numeri. COsto carbonio e costo fibra basalto
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probabilmente perchè, pur essendo un ottimo materiale non è al top, mentre le sperimentazioni le fanno per le competizioni top level, dove ci sono altri budget
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Sono anni che viene testato il basalto. Nelle vecchie barche ,60 piedi della Withbread il carbonio era vietato, quindi si sperimentava in vetro S, kevlar e basalto. I rapporti resistenza e rigidezza vs peso sono un po' più alti del vetro S, ma più bassi del carbonio.
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sarebbe interessante un confronto sui vari pesi specifici delle varie fibre basalto kevlar carbonio......
la leggerezza a parità di resistenza è fondamentale....
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e come si impregna rispetto alle altre fibre ?
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si impregna alla stessa maniera
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(26-09-2015, 16:52)KARLO Ha scritto: sarebbe interessante un confronto sui vari pesi specifici delle varie fibre basalto kevlar carbonio......
la leggerezza a parità di resistenza è fondamentale.... da quello che ho potuto rapidamente verificare il punto debole delle fibre di basalto rispetto al carbonio è il Modulo Elastico, che risulta un pò superiore alle fibre di vetro ma da circa 2,5 a oltre 4 volte inferiore alle fibre del carbonio.
La differenza è troppa per essere competitivo per le applicazioni che vogliono deformazioni ridotte e leggerezza.
Infatti pesa circa come la fibra di vetro e quindi molto più del carbonio.
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