(04-01-2016 15:41)cavallone Ha scritto: (02-01-2016 19:48)albert Ha scritto: Contestavo solo il fatto di dover adeguare in regata dotazioni ed altro alla normativa nazionale
Che tra l'altro è il più banale e sciatto errore in cui cadono, purtroppo, anche rinomati Circoli Organizzatori,
e così facendo tali sciatti Organizzatori, non fanno altro che confondere ancor di più le idee agli utenti finali, cioè ai regatanti , i quali non sempre sono in gradi di vautare con occhio critico ciò che gli viene proposto /per iscritto/ ...
Avevo "abbandonato" l'argomento, ma dato che l'hai riportato a galla, aggiungo alcune considerazioni.
Forse pochi (circoli compresi) hanno notato questo articolo nella normativa, riferito alle unità da diporto (comma 1 lettera a):
2. Le disposizioni del presente capo non si applicano a:
a) per quanto riguarda il comma 1, lettera a):
1) unita' destinate unicamente alle regate, comprese le unita' a remi e le unita' per l'addestramento al canottaggio, e identificate in tal senso dal costruttore;
E forse nessuno si è mai allenato ed ha mai regatato con un prototipo da regata senza documenti se non il certificato di conformità e la dichiarazione del circolo vistata dalla cp ....
Dunque, anche se le regate non si svolgono in un circuito chiuso al traffico, sono considerate delle competizioni e come tali esulano dalla normativa corrente, ma hanno la loro: esempio banale ne è il RR che sostituisce le NIPAM.
Inoltre i limiti di navigazione per allenamenti e regate sono stabiliti dalla normativa federale e non dalla targetta dell'omologazione.
Poi ovviamente ognuno si regolerà per la sicurezza propria e del suo equipaggio come crede più opportuno.
Ciao
P.S. Montego Bay non è solo una spiaggia alla moda