(23-02-2016 10:13)Horatio Nelson Ha scritto: Caspita! Lavorone!
Grazie per il reportage , comincio a farti le prime domande:
- hai dovuto cambiare più dischi del dremel per usura?sempre due dischi accoppiati per 3 mm di spessore ?
-hai poi resinato il fondo?
- quando ho acquistato il sis440 mi hanno dato anche un nastro adesivo sottile per foderare il fondo,tu l'hai usato?
- dopo lo stecchino hai riposizionato le viti?
- io difficilmente potrò dedicare più giorni alla volta, secondo te è un lavoro frazionabile nel tempo, o una volta cominciato deve essere portato a termine? Quanti mq puoi fare in un giorno?
- dopo la gommatura con nastro posto lateralmente ,penso tu abbia spalmato/schiacciato con spatola la gomma facendola andare a filo teak, perché devi ancora scartavetrare? O hai fatto in maniera differente?
Ciao
Stefano
P.s. Ora ti tocca una settimana di meritato....lavoro
Ciao Stefano, esatto, ora mi riposo in ufficio!
Andiamo con ordine: no, ho abbandonato la scelta dei 2 dischi accoppiati perché in realtà non riuscivano ad asportare almeno messo momento e addirittura con un po' di usura dei dischi lasciavano una sottile lamina di teak tra i 2 dischi. Quindi ne ho usato uno per volta, consumandone un paio. Per fare circa 3 metri lineari per una media di 11 comenti. Tanto la cosa più importante è riuscire a fare il taglio perfettamente a filo tra doga e gomma e un solo disco lavora benissimo, sono comunque necessarie due passate, da una parte e dall'altra del comento.
Questa del dremel è la fase più critica di tutto il lavoro, se fatta bene tutto il resto viene via facilissimo e anche le fasi successive di finitura si accorciano tantissimo. Mi sono accorto della grande differenza tra i punti dove avevo i dischi perfetti e io ero bello fresco a quelli dove ero stanco e avevo i dischi "fumanti" che mi impedivano di vedere bene. La prossima volta proverò anche il disco a filo, per vedere se si guadagna ulteriormente in precisione, e magari anche una doga guida, per rendere ancora più preciso e sicuro il taglio.
Invece, ho saltato il passaggio della resinatura del fondo perché le mie doghe erano già incollate benissimo.
Non ho usato nemmeno il nastrino isolante, in quanto ho eliminato tutto il legno e sono arrivato sulla vetroresina. Ho quindi preferito passare direttamente il sigillante a garanzia di una migliore impermeabilità.
Per i tempi, dipende se la barca è all'aperto o al chiuso e anche se il meteo è favorevole o meno. Quando apri i comenti, il ristagno d'acqua nelle fughe potrebbe fare malissimo, quindi penso che tutto vada programmato di conseguenza. Io ho impiegato 3 giorni per fare circa 33 metri di fughe, tieni però presente che ne ho perso più di uno a togliere le viti e sigillare i buchi. Se non hai questo problema, puoi tranquillamente fare una quindicina di metri di fughe al giorno.
Esatto, ho schiacciato la gomma con una spatola dopo l'applicazione. Devo solo tagliare la gomma in eccesso, con la spatola tagliente del fein o con uno scalpello e la carteggiata finale è proprio uno scrupolo per regolare anche l'aspetto della gomma e toglierle il lucido del taglio vivo, oltre a riprendere le sbavature sui bordi sotto al nastro, che ci sono sempre.
Comunque, è sicuramente una faticaccia, ma la soddisfazione di vedere il ponte rinnovarsi è altrettanto notevole!!!