impermeabilizzazione coperta in teak
#1
Salve, vi propongo un piccolo problema da risolvere, mi ritrovo a dover impermeabilizzare la coperta in teak del mio cabinato (uno sciarrelli 33 piedi), premetto che detta coperta è ancora in buone condizioni, il teak ha uno spessore sufficiente a sopportare una lamatura, alcuni comenti sono danneggiati e sono intenzionato a rifarli, ma in generale il problema sono le microfessurazioni che si trovano un po ovunque.
In cantiere mi hanno consigliato di applicare spatolandola su tutta la coperta della resina epossidica leggermente addensata che dovrebbe andare a chiudere tutte le fessure in profondità e successivamente procedere ad una lamatura asportando così la resina che ha ricoperto il legno e lasciando solo quella che è penetrata nelle fessure. successivamente una abbondante e ripetuta applicazione di olio dovrebbe ridare al ponte la bellezza originale sigillando anche le eventuali screpolature residue . Mi domando, non avendo mai sentito parlare di questa procedura, se qualcuno lo ha già fatto o ci vede qualche controindicazione.
Ovviamente ogni consiglio o critica è bene accetto.
grazie a tutti quelli che mi daranno una risposta.
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#2
Non l'ho mai fatto ma mi sembra un consiglio valido
Planet Earth is blue And there's nothing I can do (D. Bowie)
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#3
Se mi posso permettere cercherei la soluzione in una resina piu elastica dell' epossidica , ma andrebbero fatte delle prove , bisogna vedere quanto la resina epossidica riesce ad entrare nel legno , a questo punto potresti pensare di usare una resina da infusione , molto meno viscosa della resina normalmente utilizzata , utilizzando una sacco da vuoto con una pompa da vuoto in modo da essere certo di far entrare la resina nelle vie di accesso dell'acqua .
in pratica devi fare un sacco da vuoto grande come la coperta con il butile che segue il perimetro .
Se hai dubbi sul procedimento chiedi pure , magari metti qualche foto ..
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#4
Il cantiere ha detto bene; anche quello che dice cormax é giusto.
É da capire la "capacitá" di chi fa il lavoro, non essendo un'operazione banale.
Nel senso che dopo devi avere anche un bel risultato estetico, la sola impermeabilizzazione é scontata.
Accertati delle capacitá del cantiere e delle eventuali maestranze esterne che faranno il lavoro.
Senz'altro a lavoro ultimato sará tutto brillante
La durata nel tempo é funzione diretta delle capacitá degli artigiani che ci lavoreranno
( volevo dire maestri d'ascia … oramai i piú giovani sono over 60, ma non é colpa loro, siamo noi appassionati di barche che non vogliamo piú legni a bordo, peccato )
Mettici le foto, ammirare uno Sciarrelli é sempre una gioia.
Nihil credendum nisi prius intellectum
(Abelardo)
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#5
Non vorrei dire una banalità, ma se ci sono delle fessurazioni che fanno passare l'acqua, faranno passare anche l'aria, quindi il sacco da vuoto andrebbe fatto sia in coperta sia sotto coperta, altrimenti si ottiene l'effetto contrario di quello desiderato facendo "bollire" la resina nei punti dove dovrebbe infondersi.
Per il resto la proposta del cantiere sembra sensata e giusta l'osservazione sulle resine, in proposito segnalo il prodotto della west system G-flex, un'epossidica formulata per restare con consistenza quasi gommosa, sicuramente troverai formulati simili qui in Italia senza doverti vendere organi a caso 89
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#6
ho effettuato il trattamento come consigliatomi dal cantiere, ho applicato a spatola, generosamente, 10.10.cecchi non addensata e successivamente ho lamato con il carroarmato il teak portandolo a nudo, a parte alcune vistose fessurazioni su alcuni comenti che provvederò a rifare con lo specifico prodotto della sika, sembra proprio che tutte le fessure prima ben visibili siano scomparse, il teak è ritornato perfettamente uniforme,liscio e chiaro.
per completare l'operazione ho deciso di applicare su tutto il perimetro una striscia di tessuto resinato (che poi resterà nascosto sotto la falchetta in alluminio)al fine di consolidare la superficie su cui penetreranno le viti. infine sotto la falchetta applicherò uno strip di butile che dovrebbe impedire definitivamente le infiltrazioni.
La resina elastica l'ho scartata data la tendenza ad impastare la carta abrasiva, è già stata dura lamare con la resina normale!!! anche se la resina è rigida la sua funzione è di legare la gomma dei comenti al legno riempiendo le fessure, spero che l'elasticità della gomma sia sufficiente.
se dopo tutte queste fatiche le infiltrazioni non dovessereo ., tre o quattro belle mani di flatting dovrebbero eliminare il problema.
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#7
Mi sa che sei un po' ottimista sul flatting che sigilla, hai qualche foto dell'intervento?
Giusto per curiosità
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#8
(01-05-2016, 18:10)ecortesefal Ha scritto: Salve, vi propongo un piccolo problema da risolvere, mi ritrovo a dover impermeabilizzare la coperta in teak del mio cabinato (uno sciarrelli 33 piedi), premetto che detta coperta è ancora in buone condizioni, il teak ha uno spessore sufficiente a sopportare una lamatura, alcuni comenti sono danneggiati e sono intenzionato a rifarli, ma in generale il problema sono le microfessurazioni che si trovano un po ovunque.
In cantiere mi hanno consigliato di applicare spatolandola su tutta la coperta della resina epossidica leggermente addensata che dovrebbe andare a chiudere tutte le fessure in profondità e successivamente procedere ad una lamatura asportando così la resina che ha ricoperto il legno e lasciando solo quella che è penetrata nelle fessure. successivamente una abbondante e ripetuta applicazione di olio dovrebbe ridare al ponte la bellezza originale sigillando anche le eventuali screpolature residue . Mi domando, non avendo mai sentito parlare di questa procedura, se qualcuno lo ha già fatto o ci vede qualche controindicazione.
Ovviamente ogni consiglio o critica è bene accetto.
grazie a tutti quelli che mi daranno una risposta.

Mai sentito niente di più SBAGLIATO! Olio ed epoxy non vanno d'accordo. Epoxy saturerà anche le porosità dove dovrebbe entrare l'olio.
Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
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#9
(19-05-2016, 12:01)clavy Ha scritto: Mi sa che sei un po' ottimista sul flatting che sigilla, hai qualche foto dell'intervento?
Giusto per curiosità
E anche il Flatting non va d'accordo con l'epoxy ...
Ciao,
Riccardo
http://www.barchedepocaeclassiche.it/rurik.html
www.rurik.it/La_Verità_la_sa_il_Mastro_d'Ascia.pdf
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#10
mah, ormai l'ho fatto, comunque adesso rimonto l'attrezzatura di coperta e dò l'olio al teak, se per caso dovesse aver . altrimenti, pazienza.
una foto la posterei ma non so come fare.
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#11
comunque se ci sono altre soluzioni per impermeabilizzare il teak sono aperto ad ascoltarle, ovviamente.
il problema è anche che sulla giunzione perimetrale tra lo scafo e la coperta i sono formate delle vie d'acqua dove si inseriscono le viti della falchetta, per ovviare a questo ho sigillato il legno su tutto il perimetro e ho applicato una striscia di tessuto resinato per rinforzare la giunzione tra scafo e belin dove entrano le . bene
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#12
Ciao, mi piacerebbe sapere come è andata poi con l'olio! Mi interessa questo procedimento. Grazie
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#13
io ho una soluzione che sto "brevettando"....

Ho fatto dei test su dei pezzi di teck e i risultati sono ottimi, farò il ponte del mio GS 45 e sto facendo un tavolo da esterno in teck per un ADV con figli.... Di piu non posso dire, per ora.
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#14
buongiorno a tutti, dovendo rifare la coperta in teak, trovo interessante questa soluzione volevo chiederVi se avete delle foto, i risultati ottenuti, i materiali, e sopratutto sapere se il risultato ha tenuta nel tempo
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#15
Salve
Sarei interessato ad avere info aggiuntive anch'io... vorri intervenire sulla mia coperta in teak allo stesso modo.
Si sa più nulla dell'effetto del trattamento di ecortesefal?
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#16
Scusate se intervengo
il sacco a vuoto da me proposto serviva a localizzare le infiltrazioni da sottocoperta,perché quando l'aria passa si sente, perché emette un sibilo, in questo modo avresti localizzato le perdite e saresti potuto intervenire localmente, quando, dopo aver impregnato con resina da infusione, i sibili fossero terminati , avresti potuto fare tutti trattamenti,
magari un po più logici di quelli che hai fatto fare .
Conoscenza è esperienza , il resto è solo informazione .
A.Einstein
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