Consigli scotta/braccio spinnaker
#1
Salve a tutti,
Premetto che nonostante l'argomento sia stato già trattato nel forum non sono riuscito a schiarirmi le idee, quindi spero di non aver fatto danno nell'aprire un nuovo thread.

Ho un Nova 37 con armo in testa e uno spinnaker (di cui non so definire le dimensioni ma è sicuramente da vento medio-leggero) con circuito singolo (scotte poliestere 14mm, però troppo corte e quindi da sostituire in ogni caso). Il tangone è a bilancino.

Vorrei innanzitutto capire se valga la pena montare un circuito doppio per facilitare la strambata quando aumenta un po' il vento (magari con equipaggio ridotto). Poi non so bene come dimensionare le scotte. L'idea che mi sono fatto, dato anche il budget non elevato, è:
Scotte: poliestere (Benvenuti) 12mm
Eventuale braccio: poliestere (Benvenuti) 12/14mm + dyneema scalzato da 6mm negli ultimi 2/3 metri per ridurre il peso. (So che sarebbe bene usare solo dyneema per il braccio, ma la barca ha un armo tutt'altro che rigido quindi non so se abbia senso)

Quello che spererei di ottenere è una soluzione che mi permetta un peso non esagerato e una buona maneggevolezza senza spendere un patrimonio, dato che lo spi viene usato per qualche regata saltuaria (e dubito con vento sopra 16-18 nodi).

Chiedo lumi a voi, ringraziandovi anticipatamente.
G.B.

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#2
Su un 37', se armato in testa, quando rinfresca ci vuole un prodiere che sappia il fatto suo soprattutto in regata che si va di fretta. Fermo restando che la testa di un tangone che oscilla per l' elasticità del braccio non è per nulla simpatica soprattutto quando sei strallato, in linea di massima gli spectra/dyneema fai di conto che ti sollecitano di più la barca proprio perchè nulla concedono all' elasticità e quindi non ammortizzano gli strattoni. A questo punto io considererei nel complessivo della barca. Se non vuoi spendere in fibre esotiche, che poi esotiche ormai non lo sono più, per decenni si è usato il prestirato per il circuito di manovra standard più la scotta leggera ausiliaria con sgancio rapido in nylon (era nylon? boh) da sostituire al circuito doppio di sottovento nelle bonacce.
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#3
Interessante l'idea della scottina per la bonaccia, immagino che richieda di essere spostata ad ogni strambata se si vuole rimanere con il doppio sopravento, giusto?

Pensandoci poi rimarrebbe sempre l'opzione di utilizzare il circuito singolo con le ariette. Con l'aria che sale (e soprattutto il mare) tutto diventa molto più complicato ed effettivamente si rischia anche che lo spi rimanga nel sacco (motivo per cui non disdegnerei in futuro l'idea di un asimmetrico).

Per la questione del diametro delle scotte sento dire da qualcuno che già sotto i 12mm possono iniziare a fare male alle mani. Non ho ancora ben capito quale sia la soluzione migliore, se qualcuno volesse illuminarmi gliele sarei grato.

Grazie

G.B.

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#4
12mm è un gran bel diametro da tenere in mano, considera che quando soffia un giro sul winch glielo dai sempre. Si la scottina per la bonaccia è volante e ripristini il doppio circuito prima della strambata, poi la riagganci sull' altro lato per alleggerire e fare galleggiare la bugna con poco vento.
i moschettoni per la scottina di solito sono questi o similari:


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#5
Molto invitante, prenderò in seria considerazione questa opzione. Leggevo una vecchia discussione in cui si parlava anche di usare come scotte cime galleggianti (quelle trecce arancioni per capirci) per evitare che si impregnino d'acqua nel caso in cui andassero in mare, però credo si parlasse di barche più piccole. Qualcuno ha esperienza a proposito? So che la scelta migliore sarebbe il dyneema, che non assorbe acqua, però è parecchio più costoso e non so dove sia meglio investire al momento.

In alternativa, per un normale poliestere sarebbe meglio da 6 o da 8mm?

G.B.
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#6
Tangone a bilancino - Circuito singolo - > zero smattimenti .
Ci capisco poco di scotte, ma quelle buone fanno differenza. L'investimento vs commisurato al loro utilizzo.
Il 10 mi sembra si tenga in mano tranquillo
Lo scottino leggero quando c'è poca aria è molto utile. Io faccio una gassa molto lunga così, se tocca risostituirlo, il nodo lo hai in barca.
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#7
IL braccio non deve allungarsi, un dinema da 10 va bene.
Per la scottina leggera un polipropilene da 6 mm., sulla brancarella si fa una gassa così pesa meno.
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#8
Grazie per i consigli.

Per prima cosa mi procurerò una scottina leggera dato il poco vento frequente, poi penserò al doppio circuito.

Buon vento a tutti
G.B.


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