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il mio oceanis411 ha la falchetta in tek.
La falchetta è composta da varie sezioni in massello di tek opportunamente sagomato. Una di queste sezioni, quella corrispondente alla zona dove è montata la galloccia di poppa di sx, si è fratturata in + punti. Probabilmente per reazione a deformazioni eccessive subite dalla galloccia sotto sforzo.
Potrei sostituirla, ma oltre al costo ingente del ricambio originale Beneteau, mi impensierisce anche il dover smontare la galloccia che la attraversa e poi rimontare e sigillare il tutto, un lavoro non da poco.
Vorrei provare a riportare le parti fratturate in giusta posizione con l'aiuto di morsetti e zeppe, per poi incollarle.
Quale colla dovrei impiegare per ottenere un risultato duraturo?
Consigli dagli esperti sono graditi
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Non sono un esperto ma la scollatura di un pannello in teak tempo fa la sistemai con l'epoxy
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se ha bevuto acqua salata è tempo perso altrimenti serve comunque un primer.
puoi consolidare ulteriormente con l'inserimento di pioli da 6\8 qualora lo spessore lo permettesse.
qualche foto aiuterebbe.
il primer potrebbe essere la stessa colla molto diluita con solvente e quando comincia a tirare si mette la colla definitiva.
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(13-07-2018, 07:38)andros Ha scritto: qualche foto aiuterebbe.
In effetti son curioso di capire che tipo di rotture hai avuto sulla falchetta. Io pure ho qualche scheggiatura ma solo in prossimità del baglio massimo a causa di urti tra barche all'ormeggio durante sburianate.......
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(13-07-2018, 09:33)kitegorico Ha scritto: In effetti son curioso di capire che tipo di rotture hai avuto sulla falchetta. Io pure ho qualche scheggiatura ma solo in prossimità del baglio massimo a causa di urti tra barche all'ormeggio durante sburianate....... Il massello del trincarino (quella parte sulla falchetta si chiama così) del 411 è un pezzo sagomato in teak che è facilissimo da sostituire e replicare.
E' lavoro di bassa falegnameria e basta comprare un pezzo di massello di di teak della giusta misura e dopo aver smontato il pezzo spaccato si porta come campione in una falegnameria per farlo sagomare uguale.
Le parti del trincarino sono giuntate con un taglio diagonale e bloccate con le viti che sono opportunamente nascoste da tappi di teak, il tutto "incollato" con sikaflex con la falchetta.
In genere si spacca la parte a poppa perchè nel tempo la bitta o meglio i perni filettati della bitta si allentano e la bitta si muove sotto sforzo facendo cuneo nel trincarino, basterebbe ricordarsi che le bitte gallocce ecc. ogni tanto andrebbero controllate e riserrate (questo su tutte le barche a prescindere..), come sapete i dadi autobloccanti sull'acciaio inox è meglio non usarli e il normale dado ogni tanto va controllato perchè si allenta
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(13-07-2018, 14:03)kermit Ha scritto: come sapete i dadi autobloccanti sull'acciaio inox è meglio non usarli e il normale dado ogni tanto va controllato perchè si allenta
Questa mi è nuova, puoi spiegarmi come mai?
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-07-2018, 22:42 da kermit.)
(13-07-2018, 19:40)ibanez Ha scritto: Questa mi è nuova, puoi spiegarmi come mai?
L'acciaio inox è un materiale bastardo sui filetti basta poco per sfilettare e grippare i dadi autobloccanti sull'inox fanno molto attrito io per esperienza li evito e comunque sulla mia barca che è un 45 piedi non ho trovato da nessuna parte un dado autobloccante anche messo dal cantiere forse un motivo ci sarà
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(13-07-2018, 22:40)kermit Ha scritto: L'acciaio inox è un materiale bastardo sui filetti basta poco per sfilettare e grippare i dadi autobloccanti sull'inox fanno molto attrito io per esperienza li evito e comunque sulla mia barca che è un 45 piedi non ho trovato da nessuna parte un dado autobloccante anche messo dal cantiere forse un motivo ci sarà non trovi autobloccanti in barca perchè non ci sono i presupposti al loro uso.
affermare che l'autobloccante aumenta il "vizio" dell'inox a grippare è fuorviante essendo la parte frenante di materiale plastico.
qui qualche cenno all'uso:
./
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-2018, 08:49 da kermit.)
(14-07-2018, 08:14)andros Ha scritto: non trovi autobloccanti in barca perchè non ci sono i presupposti al loro uso.
affermare che l'autobloccante aumenta il "vizio" dell'inox a grippare è fuorviante essendo la parte frenante di materiale plastico.
qui qualche cenno all'uso:
./ Io parlo della mia esperienza in barca con gli autobloccanti e per me tendono ad inchiodarsi, strano che un cantiere come beneteau fissa tutte le bitte/gallocce di tutte le sue barche senza usare nemmeno un dado l'autobloccante, non tiriamo fuori il discorso del risparmio perchè si parla di centesimi........
Ad ogni modo se proprio vogliamo approfondire ci sono pubblicazioni tecniche che sostengono quella che è la mia esperienza e che dicono che può succedere, magari sarebbe utile leggere qui:
.
per una sintesi veloce riporto il pezzo interessato:
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Un dado inox grippa quando viene tirato eccessivamente, il filetto va in trazione e si deforma. Il momento resistente creato dall inserto in nylon è minimo e non genera significative forze assiali sui filetti.
In barca non ci sono vibrazioni e gli autobloccanti in generale non servono ma proprio sulle bitte di ormeggio li metterei..
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(15-07-2018, 08:59)ibanez Ha scritto: Un dado inox grippa quando viene tirato eccessivamente, il filetto va in trazione e si deforma. Il momento resistente creato dall inserto in nylon è minimo e non genera significative forze assiali sui filetti.
In barca non ci sono vibrazioni e gli autobloccanti in generale non servono ma proprio sulle bitte di ormeggio li metterei.. Sulla tua barca ci sono sulle bitte/gallocce?
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-07-2018, 22:28 da dapnia.)
(14-07-2018, 08:37)kermit Ha scritto: per una sintesi veloce riporto il pezzo interessato:
[hide][/hide]
E no!
In Italiano me lo devi dire in inglese son capaci tutti
Aggiungo che la domanda è perché la galloccia si muove?
Le gallocce non devono ninnare quindi o c'è poca ciccia sotto a tenerle ferme o sono molli dall'inizio e va risolto quello prima di far cose
Sotto in genere non ci sono autobloccanti perché già avvitare un dado normale è difficile in certe posizioni, se poi lo si deve portare a baciare non con le dita ma già con la chiave dopo i primi due giri diventa lunga (e il fumus salvis peculi ci starebbe)
Gli autobloccanti si mettono dove ci sono dei movimenti del perno, se devono andare a baciare e stringere, in assenza di forti vibrazioni non servono
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vi ringrazio per tutti gli interventi.
Mi suggerite di fare quello che già nel mio intervento avevo detto di non voler fare. 
Mi impensierisce procedere alla sostituzione del pezzo proprio perchè per farlo devo prima smontare la galloccia e poi rimontare il tutto e sigillare. Era per evitare questo che chiedevo consigli in merito all'incollaggio dell'esistente.
Andros mi dice che se ha bevuto acqua salata non c'è modo di incollarla. Bhe , con il mare che c'è stato a settembre dello scorso anno quando rientravo dalla Grecia verso Ancona, la falchetta in acqua ci è andata più di una volta. Allora non c'è proprio possibilità di ricomporla ed incollarla????
Allora il legno che è stato in mare non si incolla più???
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(16-07-2018, 01:11)Anghelos Ha scritto: vi ringrazio per tutti gli interventi.
Mi suggerite di fare quello che già nel mio intervento avevo detto di non voler fare.
Mi impensierisce procedere alla sostituzione del pezzo proprio perchè per farlo devo prima smontare la galloccia e poi rimontare il tutto e sigillare. Era per evitare questo che chiedevo consigli in merito all'incollaggio dell'esistente.
Andros mi dice che se ha bevuto acqua salata non c'è modo di incollarla. Bhe , con il mare che c'è stato a settembre dello scorso anno quando rientravo dalla Grecia verso Ancona, la falchetta in acqua ci è andata più di una volta. Allora non c'è proprio possibilità di ricomporla ed incollarla????
Allora il legno che è stato in mare non si incolla più??? Scusa Anghelos almeno io pensavo che lo volessi riparare    se sapevo che volevi dare un "sberciecata" nemmeno m'impegnavo nella risposta.
Comunque togliere la bitta sono veramente 5 minuti (2 . autobloccanti) ed eliminare la parte rotta sono 3-4 viti da svitare e due colpi di . me lo trattate male il 411 è una barca a cui sono affezionato e merita un po .:
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ho letto tutto di corsa e senza foto non saprei che dire, aggiugo solo che se il legno è molto microfessurato una passata di paraloid B al 10/15 per cento è cosa buona e giusta.
Poi se interessa spiego meglio ora son di corsissima...
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Ciao Argo
Il legno non è microfessurato, ma presenta proprio spacchi che vanno da zero a quasi 1/2centimetro. Su una superficie del blocchetto di tek che è di circa cm. 10 x cm.80, di spacchi ce ne sono 4-5 ; un paio di questi spacchi sono molto ravvicinati.
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(17-07-2018, 19:52)Anghelos Ha scritto: Ciao Argo
Il legno non è microfessurato, ma presenta proprio spacchi che vanno da zero a quasi 1/2centimetro. Su una superficie del blocchetto di tek che è di circa cm. 10 x cm.80, di spacchi c oke ne sono 4-5 ; un paio di questi spacchi sono molto ravvicinati.
Allora é da rifare. Senza se e senza ma.
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Allora é da rifare. Senza se e senza ma.
+1
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(18-07-2018, 13:09)freya Ha scritto: Allora é da rifare. Senza se e senza ma.
+1
allora se lo devo rifare dove trovo il tek????
Ho cercato in giro e si trovano solo tavole spessore massimo 27 mm.
A me serve minimo 8 cm. di spessore-
diciamo almeno: 8x12x80
Chi sa darmi indicazioni su come reperirlo???
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