In realtà l'aspiratore del vano motore, non previsto dalla casa e gestito digitalmente nella mia barca lo avevo già realizzato per conto mio e da un paio di stagioni e se ne stava lì a fare perfettamente il lavoro per cui lo avevo progettato ma dopo che è capitato uno spiacevole incidente ad un carissimo amico, la questione mi ha fatto riflettere non poco al punto di progettare anche ulteriore allarme
totalmente indipendente per la temperatura del motore.
Avevamo fatto una mattinata intera di piacevoli bordi andando poi a dare fondo davanti al Castello di Santa Severa per il pranzo e per qualche bagno. Poi ci eravamo trattenuti anche più del dovuto ed in banchina c'era già chi ci stata aspettando per cui decidemmo di fare il ritorno totalmente a motore evitando i bordi controvento ma, seppur procedevamo ad un tranquillo regime di crociera, al traverso di Capo Linaro iniziò ad uscire del fumo dal tambuccio e, prima ancora che il mio amico al timone se ne rendesse conto, mi precipitai sottocoperta e con un certo sollievo (purtroppo solo mio) constatai che quel fumo non era dovuto a del fuoco ma solo a del vapore fproveniente da un motore ormai cotto.
Nonostante il mio amico aveva fatto il tagliando da non molto, si è rotta la cinta dell'alternatore che nei motori Volvo fa girare anche la pompa interna per il circuito di raffreddamento primario (non la girante).
Il motore è andato in ebollizione ed il cicalino dell'allarme non ha suonato e noi, purtroppo solo poi, abbiamo constatato che trovandosi all'esterno con il sole, acqua ed umidità i contatti del cicalino erano ossidati creando falzi contatti. Premendo il test all'ormeggio funzionava tutto regolarmente ma in navigazione con le vibrazioni della barca accentuate dal regime del motore, funzionavano solo le spie ed il cicalino solo qualche volta. Un gadget da pochi euro che ha causato danni seri e grossi al motore con pesanti ripercussioni economiche.
Quell'esperienza mi ha turbato non poco ma mi ha fatto anche riflettere molto sul fatto che quasi tutti i pannelli motore, in particolare quelli Volvo, hanno tutti delle belle spie multiple ma invece hanno tutti un'unico cicalino per tutti i tipi di allarme ed altrettanto spesso, quei pannelli, sono anche posizionati in posti non proprio a portata d'occhio e con la luce del giorno le spie sono molto poco visibili.
Alla fine e specialmente per la temperatura del motore dove le molteplici varianti in gioco la rendono facilmente volubile (cinta, pompa interna, girante, perdite, ecc.), le mie riflessioni mi hanno portato a convincermi che la cosa migliore per la mia barca sarebbe stata quella di dotarsi di un'ulteriore allarme totalmente indipendente dal circuito standard.
Premesso che come ben si vede dalla foto 01, in precedenza avevo già montato un termostato digitale con la la sua sonda posizionata sul soffitto del vano motore (a fianco della tubatura stessa), grazie al quale potevo monitorare e gestire costantemente la temperatura attraverso un'estrattore. Utilizzando quindi la stessa semplice linearità dell'impianto e sempre come ben si vede dalla foro 01, ho semplicemente sostituito con pochissimi euro il precedente termostato che era singolo con uno doppio a due sonde indipendenti l'una dall'altra.
Un canale del termostato (quello blu nella foto 01) con la sua relativa sonda posizionata sempre sul soffitto del vano motore, l'ho lasciato dedicato sempre al controllo della temperatura del vano motore attraverso l'aspiratore.
L'altro canale del termostato (quello rosso nella foto 01) con la sua sonda indipendente, l'ho invece dedicato a gestire una sirena da 130 Decibel posizionata all'interno del vano motore ma ben udibile da qualsiasi punto della barca anche mentre il motore va al massimo regime.
Per la sonda ho semplicemente fatto una breve ricerca con un termometro ad infrarossi per trovare un punto esterno sulla testata più conveniente al mio scopo ma che avesse la temperatura superficiale corrispondente a quella misurata dal bulbo standard che poi è anche la stessa temperatura misurata sul termostato. Poi come ben si vede dalla
foto 02, con della semplice colla termica ad alta resistenza, su quel punto ho fissato un blocchetto di alluminio forato dove dentro vi è stata posizionata appunto la sonda del termostato dedicato.
Sono bastati poi un paio di test su navigazioni non tanto brevi per vedere la massima temperatura di lavoro del motore misurata dal termostato in oggetto e, visto anche la semplicità dell'operazione, regolare l'allarme su una temperatura superiore di circa 5/8 gradi ma non ancora pericolosa per il motore.
Testato e ritestato per tutta l'estate, oggi con soddisfazione il mio motore lavora ad una temperatura che oscilla dai 73 agli 80 gradi e se, per qualsiasi motivo (busta di plastica nell'aspirazione, cinta rotta, perdita di liquido refrigerante, ecc.), la temperatura dovesse salire fino ad 88 gradi la sirena inizia ad urlare in modo ben udibile.
Non ho inventato l'uovo di colombo ma per fosse interessato ho speso circa 10 Euro per il termostato doppio; circa 11 Euro per la sirena da 25W e circa 6 euro per la colla termica.