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Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
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francesco72 Offline
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Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Ciao a tutti. Sono molti anni che non scrivo su questo forum. Ora ho deciso di autocostruirmi una piccola barca a vela di 7,5m. Ho trovato posto in giardino e, mentre aspetto di ricevere il progetto, sto provvedendo a sistemare il piano per poter erigere una "tenda" che sarà il mio cantiere.

La barca è un progetto di David Reard, lui lo ha chiamato Rocket 750. E' uno "scow" (non so nemmeno esattamente cosa significhi, se non che ha una forma a saponetta).

E' la versione con armo tradizionale e motore entrobordo di questa:

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Non ho esperienza di autocostruzione e sto leggendo un bellissimo libro di Paolo Lodigiani:

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Come prima fase devo realizzare lo scalo di costruzione. Non ho ancora i piani e quindi non posso realizzarlo, ma ho pensato ad un modo per ancorarlo a terra e poter regolare la sua altezza nei punti di appoggio per metterlo in bolla.

Ho pensato di realizzare le due "travi" parallele principali dello scalo con delle travi in abete lamellare per avere il massimo della stabilità. Poi i "travetti" a cui dovrò assicurare le ordinate li realizzerò con travi in abete o altro legno massello. Avete dei suggerimenti?

Proiettandomi un po' più avanti, io mi immagino da solo con le ordinate larghe quasi 3 m, che cerco di metterle, un po' più su, un po' più giu', un po' più a destra ... ecco, ci siamo, no, è inclinata verso prua, tirala un po' verso poppa ... fissala così ... eh, bravo ma se la fisso rimane inclinata dillà. Esiste una tecnica collaudata? Un amico mi ha detto che se le faccio tagliare CNC (e vorrei farlo, ma non ho ancora cercato chi me lo faccia), posso fare loro un buco nella stessa posizione spaziale per poi tirare al loro interno un filo da pesca e verificarne l'allineamento. Ma questa è più una tecnica per controllare l'allineamento una volta posizionata la o le ordinate.

Per quanto riguarda il taglio CNC voi avete qualche indirizzo a cui rivolgermi? Inoltre mi chiedo, nel caso di taglio presso un terzista, chi si debba occupare delle giunzioni. Ho letto che i fogli di compensato marino sono grandi al massimo 3120x1530mm e quindi immagino che per alcune ordinate sia necessaria una giunzione. Se faccio tagliare CNC le ordinate, chi si occupa della giunzione?

Stesso dubbio per il fasciame. Spero che il progettista mi consegni anche lo sviluppo in piano del fasciame, mi piacerebbe farmi tagliare anche quello CNC.

Vi chiedo un ultimo aiuto. Il progettista nel contratto ha indicato il materiale che mi verrà consegnato con i piani di costruzione. Lo ha descritto in francese e molte cose non ho capito cosa siano. Mi potete aiutare? Pensate che manchi qualcosa che mi potrebbe essere utile nella costruzione? Io mi sono affidato al fatto che David Reard ha progettato molte barche e molti autocostruttori sono arrivati alla fine (lui dice tutti) e che lui stesso un autocostruttore.

1 Plans des formes générales coque et pont ou fichier rhino pour découpe
(??? file Rhinocerus ??? pour ???)
2 Plan d’échantillonnage général
(???)
3 Plan de structure de puits
(???)
4 Plan de pont
(Piano di coperta?)
5 Plan de voilure
(Piano velico?)
6 Plan d’aménagement
(???)
7 Plans de ferronnerie inox spécifique
(Piano di ferramenta inox specifica?)
8 Plans cadènes carbone
(???)
9 Plans de safran (forme et échantillonnage)
(???)
10 Plans de quille
(???)
11 Devis de poids et courbe de stabilité pour certification CE
(Di questo documento ne ho un esempio e mi servirà per la certificazione)

Sto scrivendo la mia avventura su un BLOG ma non so quanto gli amministratori gradiscano che io posti il link qui. In ogni caso posso copia/incollare i post anche in questo thread. Penso sia una bellissima e folle avventura che vale la pena condividere.

Grazie
Francesco

P.S.
La foto che vedete in allegato è lo scalo di costruzione di un francese che sta costruendo un Bepox 750 ... si trova su Facebook ( Construction Voilier Bepox 751 )


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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-04-2021 19:07 da francesco72.)
27-04-2021 19:03
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rob Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Ciao Francesco, ho sempre il tuo gyro/pilota Smile



1 Plans des formes générales coque et pont ou fichier rhino pour découpe
(??? file Rhinocerus ??? pour ???)

Piano delle forme di scafo e coperta, oppure file Rhino per taglio
(Rhino è uno dei programmi di CAD più usati per il diesgno delle barche)

2 Plan d’échantillonnage général

Piano generale dei dimensionamenti

3 Plan de structure de puits
(???)

Piano della struttura del pozzo di deriva

4 Plan de pont
Piano di coperta
5 Plan de voilure
Piano velico
6 Plan d’aménagement

Piano delle sistemazioni interne


7 Plans de ferronnerie inox spécifique
(Piano di ferramenta inox specifica
8 Plans cadènes carbone

Piani costruttivi delle lande in carbonio

9 Plans de safran (forme et échantillonnage)

Piano del timone, forma e dimensionamenti

10 Plans de quille

Piano lama di deriva


11 Devis de poids et courbe de stabilité pour certification CE
(Di questo documento ne ho un esempio e mi servirà per la certificazione)

Sto scrivendo la mia avventura su un BLOG ma non so quanto gli amministratori gradiscano che io posti il link qui. In ogni caso posso copia/incollare i post anche in questo thread. Penso sia una bellissima e folle avventura che vale la pena condividere.



PS metti pure il blog, anzi Smile
27-04-2021 19:27
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andream Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(27-04-2021 19:27)rob Ha scritto:  ...Penso sia una bellissima e folle avventura che vale la pena condividere.

PS metti pure il blog, anzi Smile

Vero! Per il resto invidio un po' tutto: tempo, coraggio/follia, voglia, etc... Buon vento e tienici aggiornati

[]...Ma misi me per l'alto mare aperto...[]
Ulisse - Inferno, Canto XXVI, v.100
27-04-2021 19:35
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(27-04-2021 19:27)rob Ha scritto:  Ciao Francesco, ho sempre il tuo gyro/pilota Smile

[...]

Ciao Rob! Sono contento che il gyro funzioni. Io l'ho solo "prodotto", l'ha disegnato il mio amico Pico.

Per ora il blog ha pochi post, ma esiste da appena una settimana:

http://www.lamiabarcavela.com

Penso anche di aver capito come vengono allineate le seste. Ora approfondisco e poi posto.

Grazie per la traduzione, utilissima!!! Non ho capito comunque se mi darà lo sviluppo in piano del fasciame.

Rhino é Rhinoceros?

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27-04-2021 22:10
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Sikander Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Ciao anch'io come te sto affrontando l'autocostruzione, io sto finendo un Caribbea 30 progetto Dudley Dix, uno sloop da 9 m (discussione; https://forum.amicidellavela.it/showthre...d=141199). Ho iniziato nel 2014 e adesso siamo nel 2021 conto di impiegare ancora 9-12 mesi per il varo. Questo facendo tutto da solo, ma proprio da solo !...Tieni presente che io ho dedicato almeno 5 pomeriggi alla settimana in media, a volte di più, per il lavoro.
Adesso dal Piemonte, mi sono spostato in Liguria (non ne potevo più del brutto clima della mia regione), e in queste settimane sto costruendo una copertura analoga a quella che vorresti fare tu, e posso anche su questo darti qualche consiglio.
Prima di cominciare alcuni punti/guida di carattere generale utili a tutti gli autocostruttori:
1- Costruire una barca in proprio va fatto soprattutto per il piacere della costruzione in sè stessa, per imparare nuove cose e per creare una barca che sia differente da quelle di serie ("un fine non un mezzo". Pierre Gutelle). E' un errore autocostruire per risparmiare denaro nell'acquisto, in questo caso meglio dirigersi verso l'usato.
2- Calcolare bene lo sforzo personale ed economico nel lungo periodo. Il vero fattore discriminante sono il tempo e l'impegno necessari. Molti cominciano bene, ma non calcolano correttamente (senza colpa) la durata della costruzione, poi per impegni personali e di lavoro o cause economiche non finiscono. Fare una barca da sè è bellissimo, ma attento alla durata del cantiere. Ovviamente anche i costi fissi vanno limitati. Tu hai scelto di farla in un prato, immagino che non dovrai pagare l'affitto; bravo buona scelta !
3- Informarsi prima sul tipo di navigazione che si farà con la barca autocostruita; in Italia se non vuoi andare oltre 6 mg nautiche dalla costa, e se non devi andare all'estero puoi anche non dichiarare nulla a nessuno. Se vuoi andare oltre le 6 mg, ma entro le 12 mg, puoi chiedere una certificazione di poche centinaia di euro che prende in considerazione il bordo libero (opera morta) e la capacità di autoraddrizzamento del vascello. Se vuoi andare all'estero e navigare oltre le 12 mg avrai tre strade: A) fare una marcatura CE, costosa, parliamo di alcune migliaia di euro, B) oppure far fare una certificazione di navigabilità (non costosa come il CE, ma comunque onerosa) ad un ente certificatore per iscriverla nel RID in Italia; C) fare un iscrizione in un registro straniero con normative più semplici e costi più economici di quelli italiani per l'autocostruzione (ad esempio la Francia). Attento a cosa ti dicono alcuni (non tutti) periti nautici su questo argomento così importante; spesso fanno i furbi e cercano di proporti come unica alternativa il CE, non cascarci !

Benissimo il libro dell'arch. Lodigiani (che ho avuto modo di incontrare a Milano oltre 6 anni fa); io aggiungerei anche in lingua italiana il libro di Pierre Gutelle "Come costruirsi la barca in legno".
Ottimo anche per l'uso delle resine e delle fibre il libro in lingua inglese dei fratelli Gougeon "on Boat Construction: Wood and West System Materials" . Forse di tutti e tre è il più completo.

Fatta la premessa rispondo ad alcune tue domande sui supporti per la costruzione e l'uso del CNC. Anch'io come te mi sono imbattuto nei mille dubbi e mille domande sulla procedura di costruzione e di realizzazione del supporto temporaneo (scalo). Io all'epoca adottati un approccio classico, anche se dispendioso in termini di tempo, che tuttavia ripaga in termini di rappresentazione della costruzione e di comprensione, cioè la TRACCIATURA sul pavimento di tutte le linee d'acqua in scala 1:1. Tu essendo su un prato potresti usare del cellophane e dei pennarelli indelebili. Posso capire che alcuni lo vogliano evitare, ma a lungo andare risparmia molti malintesi riguardo ai disegni.
La barca è composta principalmente da elementi longitudinali detti "correnti" ed elementi trasversali; quelli permanenti sono detti "paratie", mentre quelli temporanei, utili come supporto sono le "seste". Le steste o paratie possono essere prodotte con cnc se il progettista ti fornisce i file in formato cad o con estensione .DXF. In mancanza dovrai ottenerle tramite la tracciatura in scala 1:1 e successivamente riportarle sui pannelli da tagliare e piallare. Sinceramente ti consiglio di farti dare i file autocad dal tuo progettista; se non te li fornisce, io cambierei progetto.
Se tu disegni sul pavimento il tracciato, come feci io, capirai subito a quale altezza sulla linea longitudinale disporre le seste e le paratie, che sono lo scheletro dello scafo, sulle quali in seguito disporrai i lunghi travetti detti "correnti". Per trovare la quota delle paratie/seste sulla linea verticale puoi usare o il metodo del cavo d'acciaio o, come me, una livella laser.
Per prima cosa, come hai già scritto tu, dovrai realizzare i due "binari" in legno lunghi almeno quanto la barca se non di più; questi vanno ancorati al suolo con supporti metallici e nel caso tuo, essendo un prato dovrai fare delle piccole buche in cui gettare del cemento in cui affondare i supporti metallici dello scalo in legno; facendo riferimento alle linee d'acqua del progetto (meglio se riportate sul pavimento o su un disegno in scala 1: 1), io ho istallato coppie di pali verticali in legno, messi in bolla, e successivamente bloccati in posizione con spezzoni di travetto, su cui in seguito ho avvitato con viti e blocchetti le paratie/seste dello scafo.
ATTENZIONE ! le singole viti inizialmente sono sufficienti per supportare solo la singola paratia/sesta, ma man mano che la costruzione va avanti il peso del fasciame e degli stucchi diventerà importante; quindi oltre alle viti, vanno utilizzate delle castagnole resinate allo scalo/supporto su cui poggeranno le paratie/seste. il rischio è che lasciando solo delle viti, lo sforzo di taglio laceri la paratia/sesta o spezzi la vite !

Comunque l'argomento è vasto, non facilmente affrontabile su un forum.
Leggi più che puoi !

Se hai bisogno scrivimi anche um MP, sarò liero di aiutarti.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-04-2021 22:51 da Sikander.)
27-04-2021 22:39
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rob Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(27-04-2021 22:10)francesco72 Ha scritto:  Non ho capito comunque se mi darà lo sviluppo in piano del fasciame.

Plans des formes générales coque et pont ou fichier rhino pour découpe


Dipende da dove si mette un'ipotetica virgola, che non c'è

Piano delle forme è il disegno delle tre viste: dall'alto con sezioni di piani paralleli al galleggiamento, di fronte con sezioni di piani verticali e perpendicolari all'asse longitudinale (da un lato da prua a mezzeria, dall'altro dalla mezzeria alla poppa), di profilo ocn le sezioni di piani verticali e paralleli all'asse longitudinale. Nell'altra metà delle linee d'acqua le diagonali. Nel piano delle forme "standard" non ci sono gli sviluppi del fasciame, chiedigli se ti fornisce anche i "développés de bordé", o développé des panneaux.
I file Rhino fanno il lavoro, immagino ti diano le coordinate dei singoli pannelli piani un po' come i ferzi delle vele; Rhino non l'ho mai usato facevo a mano, con le superfici sviluppabili un divertimento folle 20
27-04-2021 22:44
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(27-04-2021 22:39)Sikander Ha scritto:  Ciao anch'io come te sto affrontando l'autocostruzione, io sto finendo un Caribbea 30 progetto Dudley Dix, uno sloop da 9 m (discussione; https://forum.amicidellavela.it/showthre...d=141199). [...]

Ciao! Ho visto io thread e complimenti per la costanza e la perseveranza. Il progetto che ho scelto io è un po' più piccolo e un po' più semplice del tuo Caribbea 30. Ha lo scafo in compensato, quindi a spigolo, e non ha i correnti. Spero che questo mi faciliti un po' il lavoro

Citazione:Prima di cominciare alcuni punti/guida di carattere generale utili a tutti gli autocostruttori:
1- Costruire una barca in proprio va fatto soprattutto per il piacere della costruzione in sè stessa, per imparare nuove cose e per creare una barca che sia differente da quelle di serie ("un fine non un mezzo". Pierre Gutelle). E' un errore autocostruire per risparmiare denaro nell'acquisto, in questo caso meglio dirigersi verso l'usato.

Le motivazioni possono essere tante, intime e, a volte sconosciute anche a chi intraprende l'autocostruzione. Il risparmio è un tema delicato, dipende dal momento e dal particolare modello. In alternativa a questa stavo cercando un First 25.7 oppure un 260 usato. Non si trova nulla a meno di 23/25 mila Euro e stiamo parlando di scafi che hanno almeno 20 anni, con dotazioni inesistenti, motori con un sacco di ore, giù di manutenzione, ancora con le vele originali ... Qualcosa di "a posto", di quel modello, parte dai 30/35 e per avere un esemplare in ottime condizioni ne servono almeno 40. Penso di riuscire a costruire una barca nuova, qualitativamente migliore del First 25.7, con un budget simile all'acquisto dell'usato se non considero, naturalmente, il grande costo dell'autocostruzione: il mio tempo. Questo è il motivo per cui bisognerebbe pensarci bene. Trarrò le conclusioni quando riuscirò ad arrivare alla fine della costruzione. Tu queste le puoi fare visto che già ci sei.

Citazione:2- Calcolare bene lo sforzo personale ed economico nel lungo periodo. Il vero fattore discriminante sono il tempo e l'impegno necessari. Molti cominciano bene, ma non calcolano correttamente (senza colpa) la durata della costruzione, poi per impegni personali e di lavoro o cause economiche non finiscono. Fare una barca da sè è bellissimo, ma attento alla durata del cantiere. Ovviamente anche i costi fissi vanno limitati. Tu hai scelto di farla in un prato, immagino che non dovrai pagare l'affitto; bravo buona scelta !

E' il giardino di casa. Ho chiesto l'autorizzazione per erigere un tendone 5x8m.

Citazione:3- Informarsi prima sul tipo di navigazione che si farà con la barca autocostruita; in Italia se non vuoi andare oltre 6 mg nautiche dalla costa, e se non devi andare all'estero puoi anche non dichiarare nulla a nessuno. Se vuoi andare oltre le 6 mg, ma entro le 12 mg, puoi chiedere una certificazione di poche centinaia di euro che prende in considerazione il bordo libero (opera morta) e la capacità di autoraddrizzamento del vascello. Se vuoi andare all'estero e navigare oltre le 12 mg avrai tre strade: A) fare una marcatura CE, costosa, parliamo di alcune migliaia di euro, B) oppure far fare una certificazione di navigabilità (non costosa come il CE, ma comunque onerosa) ad un ente certificatore per iscriverla nel RID in Italia; C) fare un iscrizione in un registro straniero con normative più semplici e costi più economici di quelli italiani per l'autocostruzione (ad esempio la Francia). Attento a cosa ti dicono alcuni (non tutti) periti nautici su questo argomento così importante; spesso fanno i furbi e cercano di proporti come unica alternativa il CE, non cascarci !

Questa è una cosa molto interessante, che vale la pena approfondire. Voglio iscrivere la mia barca perchè voglio, in estate, andare in Corsica partendo dalla Liguria e non voglio essere costretto a passare per l'Elba tutte le volte. Io non venderò la barca nè nei primi cinque anni nè mai, ma qualcosa mi dice che sarei più tranquillo se la mia barca avesse una certificazione CE a tutti gli effetti. Mi sto informando con due enti (Enave e Istituto Giordano) e sono in attesa di risposte da entrambi. Sembra che il costo sia la produzione di tutta la documentazione necessaria a produrre i documenti obbligatori, come, ad esempio, il manuale del proprietario: schemi elettrici, schemi idraulici, ... Ho chiesto loro di poter essere io a fornire tutta questa documentazione e loro a fare semplicemente da "intermediari". Vediamo che dicono, visto che il costo pieno di una certificazione, anche di un esemplare unico, si aggira intorno ai 5000 Euro tra una cosa e l'altra. Follia. Se ci sono altre strade tengo buono il tuo contatto per un confronto in privato: GRAZIE!

Citazione:Benissimo il libro dell'arch. Lodigiani (che ho avuto modo di incontrare a Milano oltre 6 anni fa);

A me lui piace da matti. E' di una chiarezza cristallina! Anche il portolano di Corsica e Sardegna: il mio preferito.

Citazione: io aggiungerei anche in lingua italiana il libro di Pierre Gutelle "Come costruirsi la barca in legno".
Ottimo anche per l'uso delle resine e delle fibre il libro in lingua inglese dei fratelli Gougeon "on Boat Construction: Wood and West System Materials" . Forse di tutti e tre è il più completo.

Li compro, grazie.

Citazione:Fatta la premessa rispondo ad alcune tue domande sui supporti per la costruzione e l'uso del CNC. Anch'io come te mi sono imbattuto nei mille dubbi e mille domande sulla procedura di costruzione e di realizzazione del supporto temporaneo (scalo). Io all'epoca adottati un approccio classico, anche se dispendioso in termini di tempo, che tuttavia ripaga in termini di rappresentazione della costruzione e di comprensione, cioè la TRACCIATURA sul pavimento di tutte le linee d'acqua in scala 1:1. Tu essendo su un prato potresti usare del cellophane e dei pennarelli indelebili. Posso capire che alcuni lo vogliano evitare, ma a lungo andare risparmia molti malintesi riguardo ai disegni.

Io questa la eviterei. Ho paura che richieda moltissimo tempo e che ne possa fare a meno.

Citazione:La barca è composta principalmente da elementi longitudinali detti "correnti" ed elementi trasversali; quelli permanenti sono detti "paratie", mentre quelli temporanei, utili come supporto sono le "seste". Le steste o paratie possono essere prodotte con cnc se il progettista ti fornisce i file in formato cad o con estensione .DXF. In mancanza dovrai ottenerle tramite la tracciatura in scala 1:1 e successivamente riportarle sui pannelli da tagliare e piallare. Sinceramente ti consiglio di farti dare i file autocad dal tuo progettista; se non te li fornisce, io cambierei progetto.
David Reard fornisce anche il file di Rhinoceros in 3D dal quale si possono ricavare tutti i disegni 2D nei più diffusi formati (tra cui anche DXF). Uso un software simile (Fusion 360) e penso che le caratteristiche siano molto simili, anche se Rhino ha una parte di modellazione solida che sembra molto più bella.

Citazione:Se tu disegni sul pavimento il tracciato, come feci io, capirai subito a quale altezza sulla linea longitudinale disporre le seste e le paratie, che sono lo scheletro dello scafo, sulle quali in seguito disporrai i lunghi travetti detti "correnti". Per trovare la quota delle paratie/seste sulla linea verticale puoi usare o il metodo del cavo d'acciaio o, come me, una livella laser.

Non conosco come si usa una livella laser. Mi sembra una cosa bellissima ma non saprei come utilizzarla per lo scopo: mi devo documentare. E' solo che cerco di affrontare i problemi man mano che mi si presentano, pur cercando di prevedere (penso già a come farò a ribaltare lo scafo, ad esempio).

Citazione:Per prima cosa, come hai già scritto tu, dovrai realizzare i due "binari" in legno lunghi almeno quanto la barca se non di più; questi vanno ancorati al suolo con supporti metallici e nel caso tuo, essendo un prato dovrai fare delle piccole buche in cui gettare del cemento in cui affondare i supporti metallici dello scalo in legno; facendo riferimento alle linee d'acqua del progetto (meglio se riportate sul pavimento o su un disegno in scala 1: 1), io ho istallato coppie di pali verticali in legno, messi in bolla, e successivamente bloccati in posizione con spezzoni di travetto, su cui in seguito ho avvitato con viti e blocchetti le paratie/seste dello scafo.

Penso che un sistema per posizionare le seste e le paratie (scusa, le chiamavo ordinate) da solo sia quello di essere molto preciso nel mettere i supporti (i due travetti verticali in bolla) avendo accortezza di riportare dei fori sia sui travetti che sulle seste/paratie esattamente dove devono essere posizionate in modo tale da poterli assicurare già in una posizione quasi definitiva. La precisione la si può ottenere in seguito se si ha la possibilità di avere qualche mm di "gioco" nell'accoppiamento che io farei con viti e dadi passanti opportunamente dimensionati per la questione che tu spieghi qui di seguito:

Citazione:ATTENZIONE ! le singole viti inizialmente sono sufficienti per supportare solo la singola paratia/sesta, ma man mano che la costruzione va avanti il peso del fasciame e degli stucchi diventerà importante; quindi oltre alle viti, vanno utilizzate delle castagnole resinate allo scalo/supporto su cui poggeranno le paratie/seste. il rischio è che lasciando solo delle viti, lo sforzo di taglio laceri la paratia/sesta o spezzi la vite !

Citazione:Comunque l'argomento è vasto, non facilmente affrontabile su un forum.
Leggi più che puoi !

Se hai bisogno scrivimi anche um MP, sarò liero di aiutarti.

Lo farò, ti ringrazio. Rendere pubblici gli scambi, però, potrebbe aiutare in futuro altri aspiranti autocostruttori. Io non lo sono ancora: ho solo commissionato il progetto per ora.

GRAZIE MILLE PER LA RISPOSTA

(27-04-2021 22:44)rob Ha scritto:  Plans des formes générales coque et pont ou fichier rhino pour découpe


Dipende da dove si mette un'ipotetica virgola, che non c'è

Piano delle forme è il disegno delle tre viste: dall'alto con sezioni di piani paralleli al galleggiamento, di fronte con sezioni di piani verticali e perpendicolari all'asse longitudinale (da un lato da prua a mezzeria, dall'altro dalla mezzeria alla poppa), di profilo ocn le sezioni di piani verticali e paralleli all'asse longitudinale. Nell'altra metà delle linee d'acqua le diagonali. Nel piano delle forme "standard" non ci sono gli sviluppi del fasciame, chiedigli se ti fornisce anche i "développés de bordé", o développé des panneaux.
I file Rhino fanno il lavoro, immagino ti diano le coordinate dei singoli pannelli piani un po' come i ferzi delle vele; Rhino non l'ho mai usato facevo a mano, con le superfici sviluppabili un divertimento folle 20

Ora gli scrivo una mail chiedendogli se mi da anche "développés de bordé" o "développé des panneaux". In ogni caso mi sono documentato e Rhinoceros ha un comando (come spiegato qui: https://it.discourse.mcneel.com/t/svilup...piano/1376 ) che esegue lo sviluppo in piano delle forme 3D (che sono, ovviamente, sviluppabili).

_UnrollSrf o SviluppaSrf per la versione italiana

Vediamo ... per ora GRAZIE MILLE
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-04-2021 13:40 da francesco72.)
28-04-2021 13:34
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Sikander Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Strano che la tua barca non abbia correnti; anche le barche a spigolo di solito ne hanno. Sarà più complicato fissare i pannelli e ritagliarli, ma non voglio entrare nel merito non conoscendo il progetto.
Sul fatto che le barche usate siano spesso delle ciufeche che ingoiano denaro in riparazioni è vero; io ho comprato un Beneteau da 12 metri, certificato da noto perito, ci ho speso quasi 30 mila euro in lavori, salvo poi scoprire che con temporali forti entrava un pochino di acqua dalla giuntura scafo coperta !
Tuttavia so di velisti che con pazienza hanno cercato e trovato delle occasioni non troppo costose e con cifre non esagerate le hanno messe a posto; ma è una minoranza. E comunque bisogna andare su barche che non abbiano più di 10 anni al massimo. Quello che scrivi è vero in linea di principio, ma non credere che una volta finita la tua barca costi molto meno di una barca nuova di pari livello !
Io avrò risparmiato il 5 % forse il 10 % del prezzo del nuovo. Tuttavia il tempo, la fatica, l'impegno e i rischi non possono essere giustificati dal un risparmio così piccolo; ci devono essere motivazioni più profonde e radicali. Per me é stato soprattutto fare uno scafo unico con rifiniture particolarissime. Vedi tu, ma ricorda che se non hai esperienza (come me 5 anni fa) quando subentra la fatica e i costi, nel lungo periodo, dovrai avere motivazioni molto forti. Io che avevo motivazioni diverse dalle tue, ho comunque constatato che la massima "un fine non un mezzo" é molto più valida di quanto non appaia. Pensaci bene ai "tuoi perché", saranno quelli che ti daranno il carburante per continuare quando sarai alle corde, stanco morto, con non pochi dubbi e meno soldi...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-04-2021 15:39 da Sikander.)
28-04-2021 15:13
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(28-04-2021 15:13)Sikander Ha scritto:  Strano che la tua barca non abbia correnti; anche le barche a spigolo di solito ne hanno. Sarà più complicato fissare i pannelli e ritagliarli, ma non voglio entrare nel merito non conoscendo il progetto.

Questo è un Bepox 750 sempre di Reard (immagini prese da https://www.facebook.com/revelard.antonin ):

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Non le ha proprio.

Citazione:Sul fatto che le barche usate siano spesso delle ciufeche che ingoiano denaro in riparazioni è vero; io ho comprato un Beneteau da 12 metri, certificato da noto perito, [...] Pensaci bene ai "tuoi perché", saranno quelli che ti daranno il carburante per continuare quando sarai alle corde, stanco morto, con non pochi dubbi e meno soldi...

In questo momento non è possibile stabilire quanto siano forti i miei perchè. Se arriverò alla fine i miei perchè saranno stati abbastanza forti, senza dimenticare che avrò avuto anche un po' di fortuna (non credo nella massima "volere è potere").

Capisco ed apprezzo comunque il tuo discorso, lo prendo come un avvertimento "paterno" e molto affettuoso.

Grazie
Francesco
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-04-2021 18:41 da francesco72.)
28-04-2021 18:39
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Sikander Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Per quanto riguarda l'uso della livella laser, che costa circa 60-70 euro l'uso è semplice. Hai due fasci di luce rossa uno verticale e l'altro orrizzontale; la livella ha un sistema automatico di messa in bolla, che quando il treppiede è nella posizione corretta ti avvisa tramite una spia. Per montare le seste e le paratie sullo scalo, basta allineare il fascio verticale con l'asse longitudinale dello scalo e trovare la quota rispetto al fascio orrizzontale. Quindi potrai centrare con gli opportuni riferimenti che ti sarai dato, il pannello della paratia/sesta. Qui un link ad un video di spiegazione: https://www.youtube.com/watch?v=FzwFRYhluHs . L'alternativa è tendere un cavo di acciaio da almeno 5 mm, molto tesato lungo l'asse longitudinale, ma deve essere tesato a morte, perché sennò si sposta o trema a ogni tocco; questo presuppone che ci siano due sostegni verticali da un capo all'altro robusti abbastanza da reggere a varie centinaia di kg di trazione, pensaci bene. In quel caso ogni sesta/paratia dovrà essere perfettamente tagliata in due parti uguali. Dovrai trovare il punto centrale sia sulla quota verticale che su quella ozzizontale dove passa il cavo e quindi montare la semi paratia o semi sesta in modo da centrare la posizione rispetto al cavo. In questo caso dovrai prevedere uno smusso al centro della sesta per far passare il cavo altrimenti lo spessore dello stesso ti impedirà di far combaciare le due metà. In poche parole una volta fissate le due metà del pannello dovrà risultare un forellino attraverso il quale passa il cavo. Personalmente non ho addottato questa tecnica e ho preferito il laser, anche perché se il cavo si allenta devi ricominciare tutto da capo, senza contare che un cavo tesato a morte, se si stacca può tranquillamente cavarti un occhio...Smiley3 Inoltre con il laser in caso di paratie vuote al centro (per es. una porta), puoi comunque trovare i riferimenti più agevolmente che con un cavo d'acciaio.

P.S. Fa piacere che non hai frainteso le mie raccomandazioni, come dici tu erano dei "consigli paterni"; con questo non voglio assolutamente scoraggiarti anzi tutt'altro ! Io quando scrissi all'epoca su questo forum nel 2014 per chiedere consigli, fui inizialmente sbeffeggiato da altri ADV, che facevano i sapientoni, quindi capisco il tuo stato d'animo. Se ti serve aiuto puoi scrivermi sempre; ricordatelo ! 19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-04-2021 21:43 da Sikander.)
28-04-2021 21:28
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carlo1974 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
come mai hai scelto un disegno così originale ? considera che già un'autocostruito un domani è difficilmente vendibile se non svalutandolo parecchio . un progetto così originale , temo che non abbia alcum mercato nell'usato . certo , adesso la cosa non ti interessa , ma ....metti che a lavoro finito t'innamori di un'altra barca o comunque per qualche motivo tu debba per forza di cose venderla . un progetto così strano , rischia di essere invendibile .
per il resto , io tifo per tutti gl'autocostruttori !

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
28-04-2021 21:52
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(28-04-2021 21:28)Sikander Ha scritto:  Per quanto riguarda l'uso della livella laser, che costa circa 60-70 euro [...] Qui un link ad un video di spiegazione: https://www.youtube.com/watch?v=FzwFRYhluHs .

Comprata ieri sera su Amazon. Tre fasci addirittura! 80 Euro ben spesi, fosse anche solo per la realizzazione dello scalo. Grazie.

Citazione:L'alternativa è tendere un cavo di acciaio da almeno 5 mm, [...]Inoltre con il laser in caso di paratie vuote al centro (per es. una porta), puoi comunque trovare i riferimenti più agevolmente che con un cavo d'acciaio.

Parafrasando la frase di Tom Cruise in un famoso film: mi avevi già convinto con le prime righe 19

Citazione:[b]P.S. Fa piacere che non hai frainteso le mie raccomandazioni, come dici tu erano dei "consigli paterni"; con questo non voglio assolutamente scoraggiarti anzi tutt'altro ! Io quando scrissi all'epoca su questo forum nel 2014 per chiedere consigli, fui inizialmente sbeffeggiato da altri ADV, che facevano i sapientoni, quindi capisco il tuo stato d'animo. Se ti serve aiuto puoi scrivermi sempre; ricordatelo ! 19

Sono alle prese con la ricerca del fornitore per il compensato, che sia anche in grado di fare il taglio con quello che loro chiamano "pantografo" e che invece per me è una fresa CNC. Ho anche un preventivo dell'istituto Giordano per la certificazione CE, allineato alle cifre che già sapevo, che mi lascia un po' perplesso. Vado avanti, spero di trovare soluzioni.

Ciao
Francesco
29-04-2021 10:32
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(28-04-2021 21:52)carlo1974 Ha scritto:  come mai hai scelto un disegno così originale ? considera che già un'autocostruito un domani è difficilmente vendibile se non svalutandolo parecchio . un progetto così originale , temo che non abbia alcum mercato nell'usato . certo , adesso la cosa non ti interessa , ma ....metti che a lavoro finito t'innamori di un'altra barca o comunque per qualche motivo tu debba per forza di cose venderla . un progetto così strano , rischia di essere invendibile .
per il resto , io tifo per tutti gl'autocostruttori !

Ciao Carlo! Una decina di anni fa, mentre sognavo di comprare una barca, presi in considerazione il Walkabout39, progetto di David Reard. Per me, allora, non aveva delle linee interessanti, preferivo quelle di barche come il Dufour40, ad esempio. Tralasciando la qualità costruttiva (la prima in compensato ed epossidica, un prodotto curato artigianalmente. la seconda in vetroresina, prodotta in grande serie) preferivo comunque avere una barca "tradizionale". Oggi, se guardo il Walkabout mi sembra una bellissima barca.

Mi sono informato ed ho letto sulla filosofia dei progetti di Reard e lui tende a progettare barche leggere e divertenti, con attenzione alla sicurezza. Vedendo le foto dei cantieri di chi sta realizzando o a ha realizzato i suoi progetti ho la sensazione che la costruzione sia più semplice di altre barche di pari lunghezza. La prua larga probabilmente la penalizzerà un po' di bolina e con onda corta, ma la barca è leggera e penso se la caverà comunque.

Insomma mi sono affidato al fatto che Reard sono più di vent'anni che progetta barche, è lui stesso un autocostruttore, la sua filosofia è quella di costruire barche leggere, divertenti e sicure.

Una cosa che mi paice molto della prua tonda è che la cuccetta di prua è immensa Smiley4Smiley4Smiley4

Ciao
Francesco
29-04-2021 10:45
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mlipizer Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
I Walkabout mi piacciono tantissimo.
Ma perchè questo tuo progetto prevede una vela latina e non una square top, secondo me più gestibile (ed anche bella da vedere)?

Trieste - Beneteau First 30jk
29-04-2021 12:09
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(29-04-2021 12:09)mlipizer Ha scritto:  I Walkabout mi piacciono tantissimo.
Ma perchè questo tuo progetto prevede una vela latina e non una square top, secondo me più gestibile (ed anche bella da vedere)?

Ciao! La mia, in comune con i Walkabout, ha solo il progettista e il materiale di costruzione.

Come ho scritto, il progetto a cui Reard sta lavorando, il progetto che gli ho commissionato, è la versione con armo tradizionale (vela bermudiana o Marconi) di questa che ho postato. In più ho chiesto che avesse il motore entrobordo.

Forse ho fatto male a scrivere "armo tradizionale", è fuorviante.

Ciao
Francesco
29-04-2021 12:45
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mlipizer Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Io ho guardato la figura...(come nei fumetti ;-) )

A me piace.
Non sarà neanche troppo complicata da costruire se è in compensato marino a spigolo. Neanche i singoli pannelli dovrebbero essere troppo pesanti da maneggiare da solo.

Mi fa solo un po' paura la tua non esperienza di autocostruzione. Nel senso che io credo (neanch'io ho mai costruito una barca intera) che la cosa più difficile potrebbe essere l'utilizzo delle resine. Come sei messo a manualità con la vetroresina?

Trieste - Beneteau First 30jk
29-04-2021 17:48
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bistag Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Sono felice di ritrovare un vecchio amico che vuole fare questa meravigliosa "bischerata" (sono di Firenze oltre che autocostruttore e lo posso dire).Se fate una ricerca sul forum autocostruzione con utente bistag trovate tutte le discussione che abbiamo fatto in passato sull'argomento.
Le barche autocostruite come commentato nelle discussioni sono invendibili almeno in Italia ma abitando Francesco in Piemonte con un progetto Reard può confidare nel mercato francese che sarà sicuramente interessato (nel caso di una ipotetica vendita) visto che l'autocostruzione in Francia non è così bistrattata come da noi.
Detto questo come ti ho detto per telefono sono disponibile a venire qualche weekend ad aiutarti nella costruzione.
I progetti di Reard sono una gioia perché utilizzano al meglio i metodi costruttivi attuali.
Non ci sono più i correnti di spigolo bensì è tutto fatto con epoxy e nastri di tessuto di vetro un risparmio di tempo (oltre che di peso) impressionante.
Poi tutti i pezzi li puoi avere tagliati CNC ed è un altro bel risparmio di tempo oltre che molto più preciso.
Spero che tu inizi prestoThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanimThumbsupsmileyanim!.... tienici aggiornati......

Buon Vento!
Giovanni
Think harder.....remember who you are....
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 29-04-2021 18:27 da bistag.)
29-04-2021 18:12
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francesco72 Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(29-04-2021 17:48)mlipizer Ha scritto:  Io ho guardato la figura...(come nei fumetti ;-) )

A me piace.
Non sarà neanche troppo complicata da costruire se è in compensato marino a spigolo. Neanche i singoli pannelli dovrebbero essere troppo pesanti da maneggiare da solo.

Mi fa solo un po' paura la tua non esperienza di autocostruzione. Nel senso che io credo (neanch'io ho mai costruito una barca intera) che la cosa più difficile potrebbe essere l'utilizzo delle resine. Come sei messo a manualità con la vetroresina?
Non ho mai costruito una barca e non ho mai usato le resine.

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30-04-2021 07:45
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Sikander Offline
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RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
(29-04-2021 17:48)mlipizer Ha scritto:  Io ho guardato la figura...(come nei fumetti ;-) )

A me piace.
Non sarà neanche troppo complicata da costruire se è in compensato marino a spigolo. Neanche i singoli pannelli dovrebbero essere troppo pesanti da maneggiare da solo.

Mi fa solo un po' paura la tua non esperienza di autocostruzione. Nel senso che io credo (neanch'io ho mai costruito una barca intera) che la cosa più difficile potrebbe essere l'utilizzo delle resine. Come sei messo a manualità con la vetroresina?

Ti assicuro che le resine, una volta imparati i rapporti di miscelazione (basta una bilancia), e le velocità di indurimento, non sono assolutamente complicate da usare. In particolare se sono resine epossidiche. Discorso un pò diverso per le poliestere, ma non più di tanto. A me l'unico elemento che mi aveva creato qualche problema è stato far gli incastri e le giunzioni per il legno (farli bene).
Ad esempio il legno soprattutto se massello, si scheggia e si sfibra se lavorato nella direzione sbagliata. Il compensato a sua volta, anche se di qualità, tende a delaminarsi quando lo si lavora con la fresa, ecc...
La mancanza di esperienza non è determinante; se usi il cervello e hai passione e costanza, impari dai primi errori e poi non li fai più.
30-04-2021 14:56
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bobspiderman Offline
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Messaggio: #20
RE: Autocostruzione Rocket 750 (David Reard)
Reard fa barche, tra l'altro, velocissime.

Lo contattai in passato per poi scoprire il progetto "Walkabout". Purtroppo non ho tempo, altrimenti mi sarei cimentato pure io.

Complimenti per la tua voglia, tienici aggiornati.
01-05-2021 12:34
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