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Come collegare un charge battery DCDC?
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(11-04-2023 16:23)AndreaB72 Ha scritto:  ...
Problema: il collegamento fra batteria e motorino (da best practices ABYC) non è protetto da fusibile mentre il collegamento fra alternatore e dispositivo di ricarica/batteria lo è.
...

Non voglio proporre la mia soluzione come la migliore in assoluto (per carita') ma al di la' delle corrette considerazioni sulle modifiche di un impianto esistente (che se si decide di cambiare come proposto [come milioni di automobili nel mondo] ... non vedo grandi problematiche che son modifiche tutto sommato semplici), volendo sarebbe possibile interporci un bel fusibilone (bello grosso eh ... io ce l'ho da 100 A ma non sulla BM) .

Se invece si installasse un fusibile sulla BM direttamente al morsetto o nei pressi (c'e' chi lo vuole [io non ce l'ho, per scelta] ) va installato un tipo un po' particolare (che non fonde subito credo tipo ANL) e va ben dimensionato considerato che di spunto il motorino avviamento da 1400 watt picchia parecchio (quindi, teoricamente 120 A ca. ... puo' arrivare a 7-8 volte tanto sullo spunto seppur di durata infinitesimale).
Credo un ANL da 200 A andrebbe bene (ma non sono esperto su questo e non so che fusibili montano su BM [chi li monta ne avevamo parlato qui : https://forum.amicidellavela.it/showthre...d=146590])
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-04-2023 18:27 da ....)
11-04-2023 18:15
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kavokcinque Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(09-04-2023 17:38)traballi carlo Ha scritto:  Ho capito che questo non serve più con il battery charger dc dc , come lo sistemo elegantemente ?
Immagino non basti sradicarlo .
Come li colleghiamo sti cavi ? [Immagine: 7a62f175c785385771266db7880f284b.jpg]


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Anche io ho un Bavaria allestito così.
Se mi decidessi a mettere un Dc Dc semplicemente scollegherei il cavo che dal ripartitore va al bs.
Di modo che la modifica sia retrofittabile.
Tra l'altro sui Bavaria non è semplice togliere cavi e metterci le mani perché l'impianto elettrico non é ne ordinato ne raccolto.
Sulla mia persino una cosa semplice come collegare il DC Dc agli staccabatteria sarebbe un impresa dato che l'accesso al retro dei medesimi non c'è.
Indipendentemente dalla linee di pensiero su come modificare bisogna vedere anche su che barca e su che impianto si deve intervenire. Più si modifica più occorre essere capaci perché poi se si guasta qualcosa e non siamo in grado di capire cosa, ho l' impressione che neanche l'elettricista che chiameremo ci tirerà fuori dai guai.
11-04-2023 21:43
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Messaggio: #63
RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Retrofittabile ?!?

A che pro ?

Con tutto il rispetto : o la fai ... o non la fai ... (la introduzione del DC-DC)


Ti capisco eh (me lo hai fatto vedere in foto) per l'intervento sugli staccabaterie che li han "murati" ... dentro una paratia ... ma nel tuo caso han sbagliato loro e devi trovare il modo di intervenire (sia mai che ci devi far qualcosa che fai ?!?).

Chi vuole venire a vedere cosa ho fatto sulla mia ... passi pure da Viareggio : e' diventato TUTTO piu' chiaro (comprensibile alla prima occhiata), semplice e piu' facilmente manutenibile.
Se trovo le foto del prima e del dopo ... eeeeehhh se c'e' differenza ... avevo il separatore sopra il motore (a sx e non a dx ma quasi come in foto di @traballi [lui ben piu' ordinato]) cavi che vanno e che vengono ... su giu' ... un casino a comprenderlo ...
Ora : un solo cavo rosso 35 mmq parte dal motore (motorino avviamento) e per 2 mt lineari ca. va diretto (buco nella paratia) al vano batterie sulla BM . punto

Tornare indietro ?!? Fossi matto ...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-04-2023 22:39 da ....)
11-04-2023 22:29
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kavokcinque Offline
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Messaggio: #64
RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Per utenti non elettricamente evoluti come te o altri e su barche di grande serie con motori lontani dalla zona carteggio/ batterie/ pannelli elettrici, con fasci di cavi e corrugati passati per vari metri, attraverso cabine, paratie, cuccette ecc. mettere mano personalmente con modifiche radicali non è semplice, anzi direi quasi impossibile. Te sei capace e il tuo HR sicuramente concepito meglio e più accessibile.
Mi batti 2 a 0.
11-04-2023 23:18
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Messaggio: #65
RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Guarda @kavok ... si tratta solo di volerlo fare ...

Anche chiamando un elettrico ... e' roba da poco tempo. Basta aver le idee chiare di cosa si vuol fare (tu o chi per te ... non lui che mmmmh va guidato) ...

Chiaro se devi rifar impianto elettrico (non e' il tuo caso) ... ci vuole tempo e capacita' per non fare arrosti ed un profi e' consigliabile anche perche' han la mano (e gli attrezzi) a far le connessioni a modino.
Anche la sostituzione di uno staccabatterie, dopo una decina d'anni puo' esser richiesto (si ossidano le lamelle interne) ... in qualche modo devi trovar modo di poter intervenire (non puoi gettar via il bambino per cambiare l'acqua sporca)
11-04-2023 23:55
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AndreaB72 Offline
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Messaggio: #66
RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Non mi ricordo dove ne avevamo parlato.
Il punto comunque è che mettere le mani nell'impianto elettrico è ingegneria e come tale è un'attività che deve essere fatta avendo in mente le migliori pratiche ingegneristiche.
Fare overload di funzioni (far fare più cose ad un dispositivo) può essere utile per ottimizzare certi aspetti (costi, peso, ...) ma introduce rigidità e compromessi. In alcuni casi il guadagno giustifica il compromesso, in altri no.
Nel nostro caso per esempio c'è l'impossibilità di proteggere il circuito di carica da alternatore.
Fare overload toglie anche chiarezza al sistema che diventa più difficile da mantenere: un eventuale nuovo proprietario o un tecnico che sale a bordo potrebbe non capire che cavolo è stato fatto - specialmente quando non rimane documentazione e il progetto non è più conforme all'originale. Ci sono anche potenziali conseguenze inaspettate: mi viene in mente un corto dell'impianto di ricarica che compromette la possibilità di accendere il motore.
Sono anche soluzioni che spesso non consentono di ripristinare lo stato iniziale facilmente: sfilare roba è facile, reinfilarla no.
Mi ricordo che una giustificazione era "ma le auto sono in questo modo". È una situazione diversa: si parla di pochi Wh rispetto ai banchi giganteschi che abbiamo a bordo (si parla di diversi KWh), il progetto è standard e documentato, la mancanza di spazio potrebbe giustificare una scelta del genere, ed il rischio in strada on è comparabile a quello in mare.
Consideriamo anche che la maggior parte delle barche ha un ripartitore a diodi che di fatto implementa la sicurezza del fusibile (non proprio, ma quasi): i diodi infatti non permettono ad un corto lungo la linea di fare danno, un po' perché non fanno passare corrente dalla batteria (fonte di corrente più importante) verso l'alternatore, un po' perché il diodo bruciato si comporta quasi come un fusibile. Il verso opposto è irrilevante perché i diodi del regolatore fanno da fusibili (cioè l'alternatore muore prima di fare danno). Questo per rispondere al "perché il fusibile non ce lo ha messo il cantiere?". In questo caso bisogna anche considerare l'interazione di diversi interventi apparentemente non collegati.
In definitiva, nel caso della barca non vedo nessun vantaggio apprezzabile a fare una "semplificazione" del genere per cui non mi sentirei di consigliarla. Se la trovassi sulla mia barca la eliminerei e metterei un cavo dedicato con fusibile (vicino alla batteria ovviamente); magari non sarebbe un lavoro urgente ma lo farei.
Ovviamente, se poi sfilare un cavo risultasse l'apice della soddisfazione allora il beneficio giustificherebbe il compromesso ed in questo raccomanderei di aggiungere documentazione al corredo della barca (tipo un bello schema aggiornato e ben disegnato).

(11-04-2023 17:10)maumariani Ha scritto:  Esiste anche un discorso di consistenza di un progetto e della sua modificabilità, ma non è risultato di vostro interesse già in passato quindi lo salto
AndreaB72

Credo di essermi perso delle puntate precedenti...

Quello che scrivi è in linea generale condivisibile e merita la dovuta attenzione quindi vorrei quantomeno leggerlo se volessi gentilmente indicarmelo.

A titolo personale mi interessa e molto.

Grazie

La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
12-04-2023 10:47
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squale Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(12-04-2023 10:47)AndreaB72 Ha scritto:  Non mi ricordo dove ne avevamo parlato.
Il punto comunque è che mettere le mani nell'impianto elettrico è ingegneria e come tale è un'attività che deve essere fatta avendo in mente le migliori pratiche ingegneristiche.
Fare overload di funzioni (far fare più cose ad un dispositivo) può essere utile per ottimizzare certi aspetti (costi, peso, ...) ma introduce rigidità e compromessi. In alcuni casi il guadagno giustifica il compromesso, in altri no.
Nel nostro caso per esempio c'è l'impossibilità di proteggere il circuito di carica da alternatore.
Fare overload toglie anche chiarezza al sistema che diventa più difficile da mantenere: un eventuale nuovo proprietario o un tecnico che sale a bordo potrebbe non capire che cavolo è stato fatto - specialmente quando non rimane documentazione e il progetto non è più conforme all'originale. Ci sono anche potenziali conseguenze inaspettate: mi viene in mente un corto dell'impianto di ricarica che compromette la possibilità di accendere il motore.
Sono anche soluzioni che spesso non consentono di ripristinare lo stato iniziale facilmente: sfilare roba è facile, reinfilarla no.
Mi ricordo che una giustificazione era "ma le auto sono in questo modo". È una situazione diversa: si parla di pochi Wh rispetto ai banchi giganteschi che abbiamo a bordo (si parla di diversi KWh), il progetto è standard e documentato, la mancanza di spazio potrebbe giustificare una scelta del genere, ed il rischio in strada on è comparabile a quello in mare.
Consideriamo anche che la maggior parte delle barche ha un ripartitore a diodi che di fatto implementa la sicurezza del fusibile (non proprio, ma quasi): i diodi infatti non permettono ad un corto lungo la linea di fare danno, un po' perché non fanno passare corrente dalla batteria (fonte di corrente più importante) verso l'alternatore, un po' perché il diodo bruciato si comporta quasi come un fusibile. Il verso opposto è irrilevante perché i diodi del regolatore fanno da fusibili (cioè l'alternatore muore prima di fare danno). Questo per rispondere al "perché il fusibile non ce lo ha messo il cantiere?". In questo caso bisogna anche considerare l'interazione di diversi interventi apparentemente non collegati.
In definitiva, nel caso della barca non vedo nessun vantaggio apprezzabile a fare una "semplificazione" del genere per cui non mi sentirei di consigliarla. Se la trovassi sulla mia barca la eliminerei e metterei un cavo dedicato con fusibile (vicino alla batteria ovviamente); magari non sarebbe un lavoro urgente ma lo farei.
Ovviamente, se poi sfilare un cavo risultasse l'apice della soddisfazione allora il beneficio giustificherebbe il compromesso ed in questo raccomanderei di aggiungere documentazione al corredo della barca (tipo un bello schema aggiornato e ben disegnato).

Dopo questo discorso il mio quesito è imbarazzante, ma ormai i cavi li ho " sfilati " quindi vediamo di non fare altri danni.
In realtà ho già posto il problema ma non sono sicuro di essermi spiegato bene.

Mi viene qualche dubbio che non sia la stessa cosa!!


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Dove c'è gusto, non c'è perdenza!
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2023 11:55 da squale.)
12-04-2023 11:52
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AndreaB72 Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Stavo parlando di sfilare il cavo che va dall'alternatore alla batteria motore (o ripartitore). In questi casi qualcuno collega il motorino di avviamento all'alternatore in modo da usare il cavo del motorino di avviamento anche per portare corrente dall'alternatore alla batteria.
Qual'è invece la domanda? Smile

(12-04-2023 11:52)squale Ha scritto:  Dopo questo discorso il mio quesito è imbarazzante, ma ormai i cavi li ho " sfilati " quindi vediamo di non fare altri danni.
In realtà ho già posto il problema ma non sono sicuro di essermi spiegato bene.

Mi viene qualche dubbio che non sia la stessa cosa!!

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12-04-2023 12:02
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squale Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(12-04-2023 12:02)AndreaB72 Ha scritto:  Stavo parlando di sfilare il cavo che va dall'alternatore alla batteria motore (o ripartitore). In questi casi qualcuno collega il motorino di avviamento all'alternatore in modo da usare il cavo del motorino di avviamento anche per portare corrente dall'alternatore alla batteria.
Qual'è invece la domanda? Smile

Ciao #Andrea72,
il mio " sfilare " era ironico, perchè io sono uno di quelli che " copia dal compagno di banco" e " scrive sotto dettatura".
Essendo cosciente della mia ignoranza preferisco chiedere lumi.
Lo schema sopra nel manuale mostra una connessione on-off , io ho fatto come nel " disegno . E' corretto ?
Grazie

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12-04-2023 13:40
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AndreaB72 Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Si, è ok.
Quello che ottieni con quel collegamento è che il DC/DC si attiva solo quando hai il quadro acceso, ho meglio non si attiva se non hai il quadro acceso.
Considera che questo non è abbastanza: in realtà il DC/DC deve attivarsi quando arriva potenza dall'alternatore che non è la stessa cosa di avere il quadro acceso.
Per risolvere questo problema Victron ha messo nel DC/DC una logica per cui si attiva solo se la tensione supera una certa soglia. In questo modo si spera che il DC/DC parta solo quando c'è l'alternatore che pompa (invece di scaricare la batteria motore).

In pratica, mettendo l'H sotto chiave, impedisci al DC/DC di attivarsi quando non hai il motore nonostante la tensione sia oltre la soglia di attivazione. Questo potrebbe succedere per esempio se hai la batteria motore servita da un CB o dal solare - in questo caso la tensione potrebbe salire oltre soglia e attivare il DC/DC in momenti sbagliati.

Il quando attivarsi è il problema tipico dei DC/DC e non è di semplice soluzione. Io ho usato un approccio diverso che mi consente di non usare il settaggio con le soglie, ma non è necessariamente una configurazione che consiglio. In pratica io ho connesso l'H al D+ dell'alternatore (con alcune modifiche) per cui mi si attiva se e solo se l'alternatore è in tensione (Renogy per esempio suggerisce questo metodo).




(12-04-2023 13:40)squale Ha scritto:  Ciao #Andrea72,
il mio " sfilare " era ironico, perchè io sono uno di quelli che " copia dal compagno di banco" e " scrive sotto dettatura".
Essendo cosciente della mia ignoranza preferisco chiedere lumi.
Lo schema sopra nel manuale mostra una connessione on-off , io ho fatto come nel " disegno . E' corretto ?
Grazie

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12-04-2023 14:48
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(12-04-2023 10:47)AndreaB72 Ha scritto:  Non mi ricordo dove ne avevamo parlato.
Il punto comunque è che mettere le mani nell'impianto elettrico è ingegneria e come tale è un'attività che deve essere fatta avendo in mente le migliori pratiche ingegneristiche.
Fare overload di funzioni (far fare più cose ad un dispositivo) può essere utile per ottimizzare certi aspetti (costi, peso, ...) ma introduce rigidità e compromessi. In alcuni casi il guadagno giustifica il compromesso, in altri no.
Nel nostro caso per esempio c'è l'impossibilità di proteggere il circuito di carica da alternatore.
Fare overload toglie anche chiarezza al sistema che diventa più difficile da mantenere: un eventuale nuovo proprietario o un tecnico che sale a bordo potrebbe non capire che cavolo è stato fatto - specialmente quando non rimane documentazione e il progetto non è più conforme all'originale. Ci sono anche potenziali conseguenze inaspettate: mi viene in mente un corto dell'impianto di ricarica che compromette la possibilità di accendere il motore.
Sono anche soluzioni che spesso non consentono di ripristinare lo stato iniziale facilmente: sfilare roba è facile, reinfilarla no.
Mi ricordo che una giustificazione era "ma le auto sono in questo modo". È una situazione diversa: si parla di pochi Wh rispetto ai banchi giganteschi che abbiamo a bordo (si parla di diversi KWh), il progetto è standard e documentato, la mancanza di spazio potrebbe giustificare una scelta del genere, ed il rischio in strada on è comparabile a quello in mare.
Consideriamo anche che la maggior parte delle barche ha un ripartitore a diodi che di fatto implementa la sicurezza del fusibile (non proprio, ma quasi): i diodi infatti non permettono ad un corto lungo la linea di fare danno, un po' perché non fanno passare corrente dalla batteria (fonte di corrente più importante) verso l'alternatore, un po' perché il diodo bruciato si comporta quasi come un fusibile. Il verso opposto è irrilevante perché i diodi del regolatore fanno da fusibili (cioè l'alternatore muore prima di fare danno). Questo per rispondere al "perché il fusibile non ce lo ha messo il cantiere?". In questo caso bisogna anche considerare l'interazione di diversi interventi apparentemente non collegati.
In definitiva, nel caso della barca non vedo nessun vantaggio apprezzabile a fare una "semplificazione" del genere per cui non mi sentirei di consigliarla. Se la trovassi sulla mia barca la eliminerei e metterei un cavo dedicato con fusibile (vicino alla batteria ovviamente); magari non sarebbe un lavoro urgente ma lo farei.
Ovviamente, se poi sfilare un cavo risultasse l'apice della soddisfazione allora il beneficio giustificherebbe il compromesso ed in questo raccomanderei di aggiungere documentazione al corredo della barca (tipo un bello schema aggiornato e ben disegnato).

Toglere il separatore in caso di introduzione di un DC-DC e' una modifica semplice.
Fra l'altro propedeutica per tante modifiche impianto fra cui anche introduzione del litio (ci son tanti modi eh ma il separatore diventa inutile quasi sempre se si mette il DC-DC sia che si metta piccolo per BM o "grande" per BS).

Cosa facciamo ... non facciamo nulla finche' non ci viene ingegnere a bordo con i nuovi disegni impianto ?!? (sto esagerando volutamente ma non per litigare eh).

Per favore Andrea ... rimaniamo sul semplice come piace ad entrambi.
Gli impianti si stanno evolvendo (giocoforza) ... basta guardare i camper ... e gli elettricisti pure (seguiranno).
In caso di introduzione DC-DC (come anzidetto), conservare il separatore aggiungerebbe complessità' inutile (anche per l'elettricista che si troverà' ad intervenire che diventa incomprensibile). Imho : la logica conseguenza di levare il separatore (e suoi cavi diventati inutili) oggi e' D O V U T O (quanti impianti lo conservano dopo introduzione Dc-DC ?!?).
Sbaglio o anche te lo hai messo in "garage" (o giu' di li' ... ed anche altri che ora non rammento perche' appunto voglio rimanere costruttivo [sempre]) ?

@squale hai fatto strabene a sfilare ... senza pietà' !!! Smiley36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2023 20:41 da ....)
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AndreaB72 Offline
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Messaggio: #72
RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Adriano, anche questa volta non hai capito cosa ho scritto. Ti ripresenti con il discorso del separatore senza che neanche abbia suggerito tenerlo, ma semplicemente spiegavo come possa fare da sicurezza e di come i cantieri possano evitare il fusibile. Stavo infatti parlando del "cavetto" fra alternatore e motorino di avviamento e rispondendo a chi ha chiesto perché non c'è fusibile fra alternatore e batteria motore.

Fortunatamente non devo convincere nessuno e neanche ho bisogno di approvazione. Non sono nemmeno un organismo di controllo o di certificazione per cui non mi interessa minimamente quali modifiche vengano fatte sulle barche che non sono la mia.



(12-04-2023 20:27)... Ha scritto:  Toglere il separatore in caso di introduzione di un DC-DC e' una modifica semplice.
Fra l'altro propedeutica per tante modifiche impianto fra cui anche introduzione del litio (ci son tanti modi eh ma il separatore diventa inutile quasi sempre se si mette il DC-DC sia che si metta piccolo per BM o "grande" per BS).

Cosa facciamo ... non facciamo nulla finche' non ci viene ingegnere a bordo con i nuovi disegni impianto ?!? (sto esagerando volutamente ma non per litigare eh).

Per favore Andrea ... rimaniamo sul semplice come piace ad entrambi.
Gli impianti si stanno evolvendo (giocoforza) ... basta guardare i camper ... e gli elettricisti pure (seguiranno).
In caso di introduzione DC-DC (come anzidetto), conservare il separatore aggiungerebbe complessità' inutile (anche per l'elettricista che si troverà' ad intervenire che diventa incomprensibile). Imho : la logica conseguenza di levare il separatore (e suoi cavi diventati inutili) oggi e' D O V U T O (quanti impianti lo conservano dopo introduzione Dc-DC ?!?).
Sbaglio o anche te lo hai messo in "garage" (o giu' di li' ... ed anche altri che ora non rammento perche' appunto voglio rimanere costruttivo [sempre]) ?

@squale hai fatto strabene a sfilare ... senza pietà' !!! Smiley36



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12-04-2023 22:57
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maumariani Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Spero di fare una domanda per tutti quelli che come me si stanno apprestando a inserire il DC DC nel loro impianto e non danno del tu ai circuiti elettrici.
Ovviamente potrei dire cose inesatte, ma questo è quanto ho dedotto dalle vostre illuminanti dissertazioni:
Se togliamo l'isolatore (separatore che dir si voglia), mi sembra di capire che si perde una certa protezione indotta dai diodi in esso contenuti per quanto riguarda il segmanto BM/alternatore.
Esiste un modo per ovviare a ciò?
12-04-2023 23:41
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(12-04-2023 22:57)AndreaB72 Ha scritto:  Adriano, anche questa volta non hai capito cosa ho scritto. Ti ripresenti con il discorso del separatore senza che neanche abbia suggerito tenerlo, ma semplicemente spiegavo come possa fare da sicurezza e di come i cantieri possano evitare il fusibile. Stavo infatti parlando del "cavetto" fra alternatore e motorino di avviamento e rispondendo a chi ha chiesto perché non c'è fusibile fra alternatore e batteria motore.

Fortunatamente non devo convincere nessuno e neanche ho bisogno di approvazione. Non sono nemmeno un organismo di controllo o di certificazione per cui non mi interessa minimamente quali modifiche vengano fatte sulle barche che non sono la mia.


Guarda Andrea … così mi fai torto (che io ho evitato al maximo).
O no ?!?



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13-04-2023 06:00
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giorgio8596 Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(12-04-2023 23:41)maumariani Ha scritto:  Spero di fare una domanda per tutti quelli che come me si stanno apprestando a inserire il DC DC nel loro impianto e non danno del tu ai circuiti elettrici.
Ovviamente potrei dire cose inesatte, ma questo è quanto ho dedotto dalle vostre illuminanti dissertazioni:
Se togliamo l'isolatore (separatore che dir si voglia), mi sembra di capire che si perde una certa protezione indotta dai diodi in esso contenuti per quanto riguarda il segmanto BM/alternatore.
Esiste un modo per ovviare a ciò?

Ne avevamo parlato anche qui:
https://forum.amicidellavela.it/showthre...268&page=4
al messaggio #63. Cosa fare nel caso si bruci il DC-DC in mezzo al mare, cosa poco probabile ma comunque successa (ad ...).
Se uno ha mantenuto il partitore installato (pur se scollegato), puo' ricablare lo stesso partitore, ammesso che ne sia capace, isolando il DC-DC defunto, magari anche utilizzando gli stessi cavi, se ci ha pensato prima quando ha installato il DC-DC.
L'importante e' che ogni elemento presente faccia la funzione per cui e' stato pensato e progettato (si spera), e solo quella. Il partitore era stato pensato per poter ricaricare due diverse batterie da un unico alternatore, per le povere barche dotate di un solo alternatore, cioe' penso circa il 95%. Quello il partitore deve fare e il suo scopo deve finire li' (anche se, come dice Andrea, puo' costituire un ulteriore blocco ad altri eventi).
La funzione di protezione deve essere demandata ad un altro apposito dispositivo, che quello deve fare, cioe' ad es. un fusibile.
Detto questo, mai penserei di mettere un fusibile dedicato sul cavo tra alternatore e batteria, perche' se per un qualsiasi motivo questo saltasse, mi ucciderebbe immediatamente anche la piastra diodi dell'unico alternatore presente a bordo.

Semmai si puo' pensare ad un fusibile generale di batteria, ben dimensionato per carichi ben piu' importanti della corrente erogata dall'alternatore, opportunamente ritardato, che intervenga solo nel caso di un corto massivo in prossimita' della batteria, capace di darmi fuoco a tutta la barca, nel qual caso "ubi maior minor cessat" e mi accollo anche il trapasso dell'alternatore (nel malaugurato caso che il motore fosse in moto al momento del fattaccio). Naturalmente il cavo alternatore-batteria deve risultare comunque protetto da questo fusibile, cioe' di adeguata sezione.

E da qui il passo successivo, che riguarda sempre l'aspetto sicurezza generale. Mai collegherei l'alternatore al motorino di avviamento. Queste sono nefandezze che solo i cantieri riescono a concepire, per risparmiare quattro lire di cavo. E il fatto che anche Volvo lo preveda, a mio parere conta come il due di picche con la briscola a spade.
L'alternatore deve avere la sua linea dedicata che va direttamente al partitore (se c'e') e da questo al nodo positivo generale, in parallelo all'altra linea che dallo stesso nodo positivo torna invece al motorino di avviamento. Questo per lo stesso medesimo motivo, cioe' di non interporre su una medesima linea dispositivi che hanno scopi e funzionalita' diverse, anche se e' vero che dal punto di vista strettamente delle circuitazioni, il collegamento alternatore-motorino non cambia niente. Dovrebbe essere invece particolarmente curata la protezione fisica di queste due linee, con guaine dedicate, dadi terminali di sicurezza e percorsi sicuri e fuori da qualsiasi accidentalita' (corpi rotanti, ecc).

Dal nodo positivo generale di quel banco poi, andro' a prendermi anche l'alimentazione per il DC-DC, la cui uscita andra' invece al nodo dell'altro banco batterie da ricaricare.
A chi puo' interessare, nel caso si bruci il DC-DC, si puo' quindi pensare di staccare il cavo alternatore-nodo positivo e collegarlo all'ingresso del partitore (tenuto installato ma dormiente), e staccare il cavo nodo-DC-DC e collegarlo dall'uscita del partitore al nodo stesso, e un cavo di scorta dalla seconda uscita del partitore all'altro banco batterie, ripristinando quindi una capacita' operativa del sistema.

Detto questo, e' vero che il montaggio del DC-DC e' schematicamente semplice, ma vorrei ricordare che, per le sezioni dei cavi richiesti e per la vicinanza alla batteria, questa parte dell'impianto e' interessata da correnti molto elevate, quindi gli interventi devono essere effettuati con competenza e con le dovute attenzioni, e mi riferisco a capicorda, pressature, isolamento dei terminali, ecc. ecc. A scatenare un putiferio ci vuol niente.

Ultima cosa, l'attivazione del DC-DC. Io preferisco un semplice interruttore sul quadro, che semplicemente accendo e spengo quando voglio io, a seconda dello stato della batteria. Oltretutto, quando sono collegato a terra, posso girare il CB sul banco motore e caricare quindi il banco servizi o alimentare la barca senza bisogno del motore.
13-04-2023 15:54
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maumariani Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(13-04-2023 15:54)giorgio8596 Ha scritto:  L'alternatore deve avere la sua linea dedicata che va direttamente al partitore (se c'e') e da questo al nodo positivo generale, in parallelo all'altra linea che dallo stesso nodo positivo torna invece al motorino di avviamento. Questo per lo stesso medesimo motivo, cioe' di non interporre su una medesima linea dispositivi che hanno scopi e funzionalita' diverse, anche se e' vero che dal punto di vista strettamente delle circuitazioni, il collegamento alternatore-motorino non cambia niente. Dovrebbe essere invece particolarmente curata la protezione fisica di queste due linee, con guaine dedicate, dadi terminali di sicurezza e percorsi sicuri e fuori da qualsiasi accidentalita' (corpi rotanti, ecc).

@giorgio8596
Intanto grazie per la circostanziata risposta anche se non ho ben compreso come agire nello specifico.
Cioè dovrei lasciare la circuitazione esistente (nel mio caso specifico) dall'alternatore bypassando il partitore e collegandomi al polo positivo per poi tornare indietro con una linea parallela per collegare il motorino d'avviamento. E questo li difende entrambi rispetto al collegarli direttamente visto che si trovano fisicamente praticamente appaiati?
Mi sfugge qualcosa?
Grazie ancora
13-04-2023 21:09
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Lasciare il partitore "mezzo" attaccato ... ma non per una prova (cosa piu' che comprensibile ... anche per un periodo di test che magari si vuol vedere se funziona) ... ma lasciarlo per poi ... in futuro ... riattaccarlo alla bisogna ... ragazzi ... ma dite sul serio ?!?

Introducendo il DC-DC : o si fa la modifica di togliere il partitore ed i cavi rimasti orfani ... oppure NON la si fa (la modifica) perche' si vuol continuare a tenere il partitore (per mille motivi).
Volendo (de gustibus) si puo' lasciare anche cavo lungo da alternatore a BM (che diventa solo un cavo doppione).

Sappiate solo che tutte le macchine del mondo su cui si viaggia tutti quanti ... tutti i santi giorni ... hanno un cavo di 30 cm ca. da alternatore a motorino di avviamento (e' cosi' ... e pure senza fusibile : aprite il cofano e controllate !!!).
Poi si puo' parlar di tutto quanto che "io non lo voglio cosi'" ... "non mi piace" ... "e' insicuro perche' rispetto al diodo fa passare corrente anche indietro" ... qualunque cosa vogliate ... la Volvo Penta ha torto (ahahah) ... etc.etc.

Scegliete e rimaniamo, per favore, sul sicuro, certo, semplice, comprensibile ... che lasciare roba "mezza" montata (o anzi mezza smontata) ... abbiamo ottenuto la peggiore delle due configurazioni
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-04-2023 21:43 da ....)
13-04-2023 21:22
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
(13-04-2023 15:54)giorgio8596 Ha scritto:  ...
La funzione di protezione deve essere demandata ad un altro apposito dispositivo, che quello deve fare, cioe' ad es. un fusibile.
Detto questo, mai penserei di mettere un fusibile dedicato sul cavo tra alternatore e batteria, perche' se per un qualsiasi motivo questo saltasse, mi ucciderebbe immediatamente anche la piastra diodi dell'unico alternatore presente a bordo.

Semmai si puo' pensare ad un fusibile generale di batteria, ben dimensionato per carichi ben piu' importanti della corrente erogata dall'alternatore, opportunamente ritardato, che intervenga solo nel caso di un corto massivo in prossimita' della batteria, capace di darmi fuoco a tutta la barca, nel qual caso "ubi maior minor cessat" e mi accollo anche il trapasso dell'alternatore (nel malaugurato caso che il motore fosse in moto al momento del fattaccio). Naturalmente il cavo alternatore-batteria deve risultare comunque protetto da questo fusibile, cioe' di adeguata sezione.

...

Dovrebbe essere invece particolarmente curata la protezione fisica di queste due linee, con guaine dedicate, dadi terminali di sicurezza e percorsi sicuri e fuori da qualsiasi accidentalita' (corpi rotanti, ecc).

Dal nodo positivo generale di quel banco poi, andro' a prendermi anche l'alimentazione per il DC-DC, la cui uscita andra' invece al nodo dell'altro banco batterie da ricaricare.

...

Detto questo, e' vero che il montaggio del DC-DC e' schematicamente semplice, ma vorrei ricordare che, per le sezioni dei cavi richiesti e per la vicinanza alla batteria, questa parte dell'impianto e' interessata da correnti molto elevate, quindi gli interventi devono essere effettuati con competenza e con le dovute attenzioni, e mi riferisco a capicorda, pressature, isolamento dei terminali, ecc. ecc. A scatenare un putiferio ci vuol niente.

Ultima cosa, l'attivazione del DC-DC. Io preferisco un semplice interruttore sul quadro, che semplicemente accendo e spengo quando voglio io, a seconda dello stato della batteria. Oltretutto, quando sono collegato a terra, posso girare il CB sul banco motore e caricare quindi il banco servizi o alimentare la barca senza bisogno del motore.

Concordo con queste affermazioni di @giorgio estratte dal suo msg originario (ho tolto cio' che non concordo per massima chiarezza).

Il fusibile alla BM (io) non lo metto ma chi volesse proprio metterlo ... "ubi maior minor cessat" rende perfettamente idea
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-04-2023 22:36 da ....)
13-04-2023 22:18
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maumariani Offline
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Visto che ... non concorda sull'unico punto del quale chiedevo lumi @giorgio8596, mi vedo rassegnato a ripetere la domanda che mi sembra abbia generato opposte scuole di pensiero: a parte un generico fusibile ^ 200 Ah nei pressi del positivo batteria (per chi lo gradisse) non ci sono sistemi alternativi da interporre nel tratto motorino avviamento/alternatore versus BM per evitare problemi di overload che ha citato AndreaB72? Vi ringrazio sentitamente prima di procedere a sfoltire la giungla di rame...
14-04-2023 07:48
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traballi carlo Online
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RE: Come collegare un charge battery DCDC?
Ecco ! Appunto ! Son qua con il mio DC DC da montare e queste apprezzabilissime opinioni , tutte con un loro valore, vanno praticizzate.
Io gradirei che fosse nell’ottica di tagliare e sostituire meno cavi possibili , visto che sono … farmacista !
Io metterei in “ dialogo “ tra bm e bs tramite il dc dc e staccherei dal parzializzatore il cavo che porta alle bs che si sovrapporrebbe in maniera non intelligente ( e magari romperebbe i maroni ! ) .
Ho detto una caz@ta ?
Ok , torno a far sciroppi e supposte 26
14-04-2023 08:37
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