Inox sommerso e anti vegetativa.

[Peo2001vela]

Ho smontato il timone, l’asse dell’elica e sostituito la boccola.

È stato un gran lavoro. Ho approfittato per pulire tutte le staffe e cambiare i bulloni che erano corrosi nonostante tutta la ferramenta fosse inox.

Ho passato un poco fi anti vegetativa (la situazione sotto le staffe era perfetta: nessuna corrosione nessun marciume). Il resto della carena si farà a breve.

Il timone ruota senza sforzi e senza giochi. Mi direte che con lo skeg ci vuole poco, ma io ho lo skeg e da questo punto di vista è una fortuna.


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Mentre andavo via un operaio del cantiere mi ha raccomandato di passare un aggrappante prima di verniciare le staffe.

E qui sono rimasto perplesso.

Io non avevo nessuna intenzione di verniciare le staffe che sono di inox e stanno lì più o meno coperte di anti vegetativo scrostato da 30 anni.

E chiedo a voi: dovrei verniciare la ferramenta inox? Non è meglio lasciarla a vista?

Eugenio.

Ps sui bulloni da stringere vanno gli anodi di zinco che ancora non ho montato.

[rob]

Stesso tipo di ferramenta (ma in minore quantità), d'origine tutta coperta da antivegetativa, smontato dopo tipo 20 25 anni ed era tutto perfetto, rimontato e continuato a riverniciare con AV ogni anno. Mai dato primer (né su questa roba, né elica né niente) e non mi si è mai staccata nessuna pittura. Nel mio ho dadi/bulloni a incasso, li ho riempiti di silicone. Se lasci senza niente (e senza AV) si copre tutto di bestioline e porcherie di ogni tipo, non penso ne valga la pena (?).

[Peo2001vela]

Io pensavo alla corrosione.

Se pitturo non impedisco la passivazione del inox?


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[bullo]

Sull'inox si da un primer per inox poi 5/6 mani di pittura epossidica, poi l'AV.
L'AV per asse ed elica non è la stessa che per la carena ma specifica, per me la migliore la plesler di trieste sia il loro primer che l'av, quella di colore nero, l'elica è di bronzo.

[Lupo Grigio]

Ho smontato il timone, l’asse dell’elica e sostituito la boccola.

È stato un gran lavoro. Ho approfittato per pulire tutte le staffe e cambiare i bulloni che erano corrosi nonostante tutta la ferramenta fosse inox.

Ho passato un poco fi anti vegetativa (la situazione sotto le staffe era perfetta: nessuna corrosione nessun marciume). Il resto della carena si farà a breve.


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Ps sui bulloni da stringere vanno gli anodi di zinco che ancora non ho montato.

Se posso fare una paio di raccomandazioni, per completare un lavoro fatto con amore e cura:
- la corrosione della bulloneria è avvenuta perché il materiale con cui sono fatti bulloni e dadi è certamente diverso (pur essendo tutto "inox": l'inox è una famiglia, non un materiale unico) dal materiale con cui sono fatti i componenti artigianali di sostegno e fissaggio del timone. Quindi l'elettronegatività di staffe e bulloneria è diversa da quella della viteria di accoppiamento: immerso il tutto in acqua di mare, la corrosione lenta del materiale più "debole" è inevitabile. L'interposizione di rondelle in teflon tra teste delle viti e staffa da fissare, aiuterà un poco. Certo è che comunque lo stato della bulloneria (gambo e superfici di contatto tra faccia inferiore di bulloni e viti, e superfici di appoggio delle teste) meglio controllarla ad ogni carenamento (ogni volta che si svitano, sostituire i dadi con inserto anti-svitamento).
- Per i bulloni che reggono anche gli zinchi, il serraggio del relativo dado sulla faccia opposta alla testa, deve essere fatto con dado a contatto con la staffa, prima del montaggio dello zinco. Poi, sfruttando l'estensione residua del gambo del bullone, ci si monterà sopra lo zinco (magari con sede scavata nella faccia inferiore, per lasciare lo spazio al primo dado), con altro dado autobloccante di trattenuta. Se non si adotta questo assetto, non appena lo zinco comincia a perdere massa (che è il suo mestiere) il bullone non avrà più la compressione sulla staffa cui è collegato: si perde la funzione principale di robustezza dell'accoppiamento.
- Tra ogni dado e la sua sede di spinta, meglio mettere una grower (la funzione antisvitamento dell'inserto plastico è una cosa: la funzione della rondella spezzata è diversa e lavora pretensionando la filettatura sopra e sottostante).
- Considerato il lavoro fatto, una carteggiata per portare a zero le placche di vecchi trattamenti sulla pala del timone e sullo skeg, non sarebbe male.

Comunque, bravo: il bello della barca è anche nelle ore passate con la testa sgombra da altro, a curarla e rimetterla nella condizione che ce la fa poi sentire nostra, ben conosciuta come se fosse un pezzo di noi stessi, ed "amica" come un cane fedele, che sappiamo che non ci tradirà. Peace of mind.

[bullo]

Ma vuoi che non abbiaun zinco?

[Lupo Grigio]

Ma vuoi che non abbiaun zinco?

Ce li aveva gli zinchi, eppure ha trovato le colonnine dei bulloni corrose (lo ha scritto sopra), ed è pacifico e normale che questo avvenga. Non è che l'esistenza degli zinchi risolve qualsiasi problema di corrosione galvanica e niente altro si corroderà mai più fino alla fine dei secoli, se metto un po' di zinco a scafo.
Non funziona in questo modo.

[Peo2001vela]

Per la cronaca:


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Questa la corrosione dopo anni di lavoro e acido per scrostare e belin. Non mi sembra terribile.

Gli zinchi avevano lavorato ma non erano dissolti.
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Condivido tutti i consigli di lupo grigio.

Bulloni auto bloccanti e spaccata per fissare le staffe e zinco fissato sull’ “eccedanza” per non compromettere la solidità quando si consuma.

Ma non ho compreso se vale la pena di passare antivegetativa o meno.


Non so ma primer epossidica e antivegetativa sul inox mi sembra un po’ esagerato…. Quale vantaggio ci sarebbe?


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[Peo2001vela]

- Tra ogni dado e la sua sede di spinta, meglio mettere una grower (la funzione antisvitamento dell'inserto plastico è una cosa: la funzione della rondella spezzata è diversa e lavora pretensionando la filettatura sopra e sottostante).
- Considerato il lavoro fatto, una carteggiata per portare a zero le placche di vecchi trattamenti sulla pala del timone e sullo skeg, non sarebbe male.

Spaccata assolutamente!!!

Il problema della carteggiata è che in realtà non posso carteggiare. La capitaneria lo vieta e ho la barca sullo stallo fuori dal cantiere. È li da 4 anni e la antivegetativa blu ormai è polvere. Con una spugnetta di metallo e la idropulitrice si dissolve. Per il resto c’è il raschietto e la carta grossa.

Lo so che scoperchio un vespaio ma c’è chi nemmeno scartavetra e chi riporta a gel coat. L’alternativa per me è far fare al cantiere con spesa accessoria non banale.

Per una pulita da abusivo (magari un giorno di pioggia) e una passata col rullo a stagione finita diciamo che rischio poco. In questo periodo stanno lavorando (abusivamente) i pescatori accanto a me.


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[bullo]

L'operaio del cantiere ha parlato di aggrappante perchè sa che non c'è nessuna pittura che sta attaccata all'inox.
Sull'inox non si da un'aggrappante ma ci vuole prima di tutto un primer per poter poi dare le altre pitture.
Se avessi a che fare con derive in inox lo capiresti, portato a metallo si passa con carta 40 per renderlo ruvido prima di dare il primer.
Te l'ho spiegato di nuovo ma credo di non averti convinto.
Di zinchi ne metterei uno sull'asse e sul bulbo che credo sia di ghisa.

[Eugenio Pompei]

Se avessi a che fare con derive in inox lo capiresti, portato a metallo si passa con carta 40 per renderlo ruvido prima di dare il primer.
Te l'ho spiegato di nuovo ma credo di non averti convinto.

Sono convinto che sulle superfici idrodinamiche delle barche in acciaio inox vada data una copertura: carta 40, primer, aggrappante e antivegetativa.

Ma nel mio caso si sta parlando si qualche cm2 di ferramenta. Che se va trattata perché la vernice non aderirebbe, perché dovrebbe essere attaccata (e corrosa) dalla flora/fauna sottomarina?

Di zinchi ne metterei uno sull'asse e sul bulbo che credo sia di ghisa.-

Anche io credo che il bulbo sia in ghisa... cé qualche rigagnolo di ruggine nella parte in basso. Ma non c'é nessuno zinco sul bulbo. Potrei metterne un paio di quelli tondi ai due lati... come mi suggeriresti di fare?