(20-02-2024 22:22)kavokcinque Ha scritto: Pur non essendo radicale come Bullo in materia di armamento e proveniendo da un t.a. di progettazione IOR con baby stay regolabile e volanti alte, sono anche io rimasto dell'idea che non ostante le crocette acquartierate , con onda importante, sia di aiuto per la stabilità dell'albero aggiungere dei punti di sostegno longitudinali.
Ho modificato il mio Bavaria Cruiser 40 non di testa mia, ma seguendo quanto già progettato da Selden per la mia barca come optional del rig standard : con le quote indicate dalla Selden ho aggiunto un Cutter stay mobile in Dyneema Ultra Wire e volanti in Dyneema scalzato. Sullo strallo ci va una trinchetta in Dacron pesante, bugna alta, garrocci per il tessile.
Non è detto che gli armi vadano tenuti come sono, un' operazione di leggero/medio "tuning" si puo' sempre fare aggiungendo quello che il cantiere risparmia per semplificare e risparmiare.
Mi ritengo un crocierista medio ma con la particolarità di cercare di ottimizzare al massimo la barca di grande serie che posso permettermi sotto tutti gli aspetti ma principalmente quello della navigazione a vela crocieristica short handed.
Tornando in tema il video di D'Albertas mi ha fatto capire che le barche che hanno le alte a murata e le basse piu' interne non hanno scelto questa soluzione solo per passare meglio verso prua come pensavo.
Non sono convinto che la soluzione delle D1 interne sia buona. Mi sembra che abbia un bel po' di difetti, non ultimo di avere bisogno di rinforzi all'interno della barca. Vanifica un po' di vantaggi delle sartie a murata (in termini di abitabilità). Comunque è una intuizione interessante che ha dei meriti.
Sullo stralletto sono d'accordo. Sul 35 avevo le diagonali basse anteriori e posteriori e l'albero si muoveva pochissimo con onda. Il 40 non ha niente davanti all'albero e fa un po' di impressione a guardarlo dal basso.
Per il resto, tutto è utile e niente è necessario. Le barche da crociera da rada & spritz non sono buone per velisti evoluti che vogliano affrontare con regolarità situazione mediamente impegnative, ma sono sicure per l'uso che ne fa il crocierista tipo. Si parla di rada e spritz, veleggiare al traverso con il vento giusto, e occasionalmente un trasferimento con un po' di tempaccio (non troppo). Fine. È un modo di vivere la vela, peraltro quello della stragrande maggioranza della gente che va in mare.
Più attrezzatura sarebbe ridondante e rimarrebbe inutilizzata, oltre a non essere usata correttamente. Ovviamente non esiste un problema di sicurezza significativo, altrimenti sarebbero tutti morti.
Chi vuole di più, si attrezza la barca o si compra una barca diversa, semplice e senza frustrazione.
La realtà è che i bullo della situazione continuano a ragionare per assoluti in maniera che trovo estremamente autoreferenziale. Ovviamente, il velista da spritz ti dirà anche che in motoscafo ci mandi tua nonna e di farti gli affari tuoi (ma io no perché sono "inclusivo").
Che poi è strano che proprio io mi metta a difendere certe barche... io che prima o poi mi compro un class 40 e sparisco
Sent from my SM-P613 using Tapatalk