In altre discussioni si è parlato della sempre più estesa diffusione di prodotti all’acqua (vernici, ecc.)
Quest’anno un mio amico ha fatto rifare la Coppercoat dopo oltre 10 anni di onorato servizio della precedente.
Nelle istruzioni tecniche applicative c’è scritto quanto segue:
“Il prodotto è a base d'acqua, quindi se l'imbarcazione non dovesse essere ben riparata, all’interno di un cantiere per es., assicurarsi delle previsioni meteo ed accertarsi di avere buone condizioni per 72 ore. Il prodotto non deve entrare in contatto con acqua durante la sua stesura quindi evitare assolutamente giornate piovose” (paragrafo 1.1 Temperatura ottimale e limiti).
Il cantiere è stato scrupoloso e quindi il pomeriggio in cui (a suo dire) avrebbe applicato le 4 mani prescritte non pioveva. Purtroppo però ha piovuto durante la notte e questo è stato il risultato
Il cantiere ha poi cercato di metterci una pezza ripassando le parti più segnate ma alcuni di quella specie di graffi si continuavano a percepire molto bene anche al tatto (insomma, ormai il pastrocchio era stato fatto e la pezza ha fatto ben poco, cioè leggermente meglio del buco).
N.B. Tengo a precisare che questa discussione non intende criticare l’operato del cantiere (che si commenta sa sé ) e raccogliere opinioni per intrapernedere una eventuale controversia legale. Il mio amico, molto propenso al quieto vivere, ha deciso di accettare le loro spiegazioni “tecniche” con l’impegno di rivedere eventualmente il lavoro all’esito di questa stagione (la barca è già ritornata in acqua da qualche settimana e sarà alata per la sosta invernale a terra orientativamente verso ottobre/novembre).