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mi sono affidato ad un perito per il prezzo, cmq in 25 anni si certo che ha fatto manutenzione all'albero, e ai cavi elettrici etc , solo le sartie non ha mai cambiato, ma l'albero lo ha tolto e rimesso su per manutenzioni e per fare dei lavoretti di sistemazione, penso anche per mettere drizze trinchetta, gennaker, strallo per trinchetta etc...
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Oltre agli interventi degli esperti sul forum, ho trovato spiegate con logica facilmente comprensibili molti elementi base che, spesso, vengono solo accennati nei corsi di vela, neanche citati in quelli patente: [hide] http://www.maurofornasari.com/corsi.htm[/hide] In particolare sull'albero nelle diverse configurazioni: [hide] http://www.maurofornasari.com/corso_2/pag9.htm[/hide] e consiglio questa pagina anche per ragionare sui paranchi (visto che la patta d'oca fa un paranco 2:1) [hide] .[/hide]
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Giusto scaricare a fine veleggiata l'attrezzatura mollando il belin, il coso si chiama tendi belin. Per il resto bisognerebbe vedere. Di che barca si tratta?
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11-09-2024, 14:50
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-09-2024, 19:26 da nokia1.)
Quindi è impossibile tenere armati un genoa e un fiocco "pesante" ? L'unico modo, mi sembra di aver letto, è quello di cambiare vela al rinforzo del vento, che da solo in barca non è il massimo. Un aiuto è avere questo pre feeder e feeder che aiutano nell'issare la nuova vela. Video molto utile
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@bullo Ti riferisci a me ?
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Non in particolare. Il discorso è che risponde un tecnico come Alberto velaio da 40 anni, progg. di qualche barca, uno che ha regatato con tutti i tipi di barca, uno che costruiva i frulloni nell'85 che adesso chiamano CODE, ostrega bisogna credergli.
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Mi dispiace di aver dato l'impressione di non credere, non era mia intenzione anche perché si comprende dalle risposte l'indubbia preparazione di Albert. Fino a qualche tempo fa possedevo un Farr31 barca favolosa con la quale regate ecc. e anche crociere spartane con la famiglia e/o amici. Per me il rollafiocco è un esperienza "nuova" ad esclusione di quando noleggio. Non per ripetere le stesse cose ma lo trovo un aggeggio comodissimo per la crociera, fra l'altro evita di portare dietro diverse vele, per me ne basterebbe una a circa il 50% del fiocco ma valida ! e poi la torm. che cmq ci vuole in ogni caso. Chiaramente essendo abituato ad avere la vela giusta per ogni condizione con due canalette e via, con il rolla mi manca qualcosa sulla mia barca che ora e' un gs 35 barca peraltro molto valida. Ho superato i 60 e ho anche un Tornado che ho messo in vendita su subito.it dopo l'acquisto del G S . Ritornando sull'argomento rollafiocco per il noleggio ci sta solo il rolla ma sulla tua barca vorresti qualcosa in più e cerchi soluzioni che poi ti rendi conto che non sono attuabili o quantomeno non vanno bene. Per avvicinarmi a sopperire a questa mancanza e grazie ai vostri consigli alla fine avrei deciso così: 1)Punto fisso su albero e qui avrei bisogno ancora di un chiarimento: per fissarlo inscatolato dall'interno il lavoro non è semplice, già sentito il . lo fisso esterno quali accortezze dovrei mettere in atto? Bullo suggeriva il collarino. Con il collarino raggiungo la "sicurezza" dello scatolato ? La domanda a scanso di equivoci è indirizzata sia a Bullo che Albert o a chi voglia dire la sua senza dar l'impressione di essere scettico rispetto al consiglio di Bullo. 2)Punto fisso in coperta su strutturale gavone ancora: murandolo qui va bene ? non mi interessa che sia parallelo al principale non lo userei armato eventualmente con genoa. Faccio la domanda perché sull'albero sarebbe in alto appena sotto l'attacco del Genoa per evitare le volanti ecc. e vorrei capire se è meglio murarlo a pochi cm dal punto di mura del genoa oppure va bene anche più a poppa ?
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12-09-2024, 18:48
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-09-2024, 18:49 da bullo.)
Per inscatolarlo da dentro devi avere l'albero a terra, è la soluzione migliore, la soluzione del collarino si può fare col bansigo sempre molto complicata a lavore lassù col bansigo. Va bene anche più a poppa.
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1) Non si fissa esterno, forse ti sei perso un mio precedente intervento.
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Si fa una fresatura verticale, si infilano dentro il profilo le due L le si avvitano tra loro e le si rivettano al profilo dall'esterno. Se un cantiere non sa come si fa, cambia cantiere. La cravatta a lungo andare ti rovina l'anodizzazione esterna dell'albero e l'installazione è molto più invasiva perchè richiede un perno passante che rischia di interferire con le drizze all'interno del profilo.
2) devi ancorare una landa o al dritto di prua in basso se la vuoi a prua oppure ad una paratia con una piastra sottocoperta ed un padeye abbattibile doppio della wichard avvitato sulla coperta. Un anello serve per lo strallo, l'altro per la mura della vela.
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Albert per l'albero ci sono anche gli attacchi Selden senz'altro più costosi, tipo questo, ed in coperta un cavallotto ad U come li valuti a parte il rischio di appoggiarci un piede? Grazie
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landa strallo.png (Dimensione: 22,77 KB / Download: 469)
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Prima di tutto grazie per i consigli. Avrei ancora una domanda il rinvio della drizza in testa d'albero per lo strallo di trinchetta può essere fissato esterno ?
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Deve se per caso utilizzi una drizza di rispetto in TA devi montare un guida drizza 10 cm piú basso dell'attacco stesso
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@Wally L'attacco per il martelletto è un po' più difficile da installare, perchè va infilato tutto nell'albero e bisogna stare attenti a non farlo cadere dentro. Inoltre su uno strallo amovibile questo sistema richiede un bloccaggio aggiuntivo perchè quando viene sganciato in coperta può succedere che poi una drizza si impigli al di sotto, il martelletto ruoti e lo strallo si sganci e cada in coperta. La fortuna è cieca, ma la sfiga in questi casi ci vede benissimo. Il cavallotto a U (che va messo per lungo) è un impiccio in coperta e, dato che non ha snodi, quando viene sollecitato succede che crei delle infiltrazioni.
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Oltre al rischio di uscire, il martelletto è fatto per avviare il cavo con un certo angolo rispetto alla superficie dell'albero, quando si toglie lo strallo amovibile lo si porta a piede d'albero e lo si tende perché non sbatta il martelletto lavora in verticale quindi male.
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Anche l'attacco Sparcraft con il foro potrebbe lavorare male con stralletto a riposo, cosi' ad occhio...
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Non capisco perchè: se lo stralletto finisce con la sua forcella snodata che si fissa col perno nel foro ha tutti i gradi di libertà necessari.
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La quantità di stralletti rimovibili che si vedono con questo attacco (non riesco a ruotare di pochi gradi ma immaginare l'albero verticale), il martelletto che soffre con il cavo tirato giù teso in verticale che fà la sua bella bozza sotto al terminale... Non sarà nelle regole dell'arte (spero) ma troppi se ne vedono.
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tterminal.jpg (Dimensione: 21,23 KB / Download: 354)
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Se lo strallo e' amovibile, l'attacco in coperta deve essere calpestabile senza diventare una trappola. Il wichard nell'ultima foto di Albert (msg #317) non crea problemi, neanche a gente scalza. Se dovesse servire, sui siti francesi si trova una misura in piu' di quelle vendute in Italia.
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@albert Vero non ci avevo pensato.
@rob Hai ragione, il disegno chiarisce. Io ho una via di mezzo, martelletto con occhio al quale è legato (legatura specifica fatta dal rigger) l'anello ad alto carico sul quale è impiombato lo strallo tessile in Ultra Wire. Devo controllare che posizione assume con lo stralletto in posizione laterale.
P.s. : ho trovato una foto, sembra accettabile. In coperta ho messo il doppio golfare Wichard, wl compatibile con il resto, che è la "punta dell'iceberg" del lavoro fatto sotto,per rinforzare la paratia e i suoi collegamenti con scafo e coperta per renderla idonea ad ospitare robusta landa e controlanda.
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