regolazione delle vele con vento forte

[einstein]

Citazione:TestaCuore ha scritto:
... e svergolata (perchè con una velocità barca molto ridotta l'apparente è molto più influenzato dall'attrito del mare e, quindi, man mano che si sale il vento aumenta di intensità e ruota in maniera esponenziale).
giusto?

'Più la barca è veloce rispetto al vento reale, più il vento velocità acquista importanza nel vento apparente; questo allora ridonda meno dal basso in alto e lo svergolamento è ridotto.'
Nel tuo caso, poiché sei lento con poca aria, è corretto svergolare più di una barca che si avvicina alla velocità del vento reale.
ciao

[N/A]

Grazie roberto....ne ho imparata un'altra (questa vela nuova) che ora approfondirò! per il genova, invece, non ho capito se con venti leggeri (diciamo da 4 a 8) porteresti indietro o meno il carrello.
Infine, considerato che i filetti sono prioritari, perché credi che il mio genova sia così pieno??

[N/A]

Citazione:einstein ha scritto:

Citazione:TestaCuore ha scritto:
... e svergolata (perchè con una velocità barca molto ridotta l'apparente è molto più influenzato dall'attrito del mare e, quindi, man mano che si sale il vento aumenta di intensità e ruota in maniera esponenziale).
giusto?

'Più la barca è veloce rispetto al vento reale, più il vento velocità acquista importanza nel vento apparente; questo allora ridonda meno dal basso in alto e lo svergolamento è ridotto.'
Nel tuo caso, poiché sei lento con poca aria, è corretto svergolare più di una barca che si avvicina alla velocità del vento reale.
ciao

Si, infatti è ciò che dicevo

[epeter]

Provo a dare una risposta alla domanda iniziale della discussione.
Al crescere del vento ovviamente aumenta lo sbandamento, e questo di per se non è pericoloso, nel senso che non è possibile che il cabinato scuffi a causa del vento e basta (la scuffia è data da frangenti che presentino almeno un dato rapporto fra le loro dimensioni e la lunghezza dalla barca). All'aumentare dell'angolo di sbandamento non aumenta la velocità, perché diminuisce la prestazionalità dello scafo, ma aumenta la tendenza orziera e aumenta lo scarroccio per la minor efficienza trasversale della deriva. Questo causa la necessità di forti correzioni con in timone, con conseguente effetto freno sulla barca. Quando è che si riduce, in linea generale quando le correzioni da dare con il timone alla poggia diventano eccessive. Ridotte le vele, la barca sarà più equilibrata e certamente non più lenta. Oltre tutto, riducendo le vele si sforza meno tutta l'attrezzatura e le vele stesse, diminuendo la possibilità di rotture o cedimenti. In pratica poi, il momento in cui si riduce dipende moltissimo dalle condizioni al contorno: equipaggio familiare o inesperto, navigazioni in solitaria, conoscenza della barca, etc.

[borascura]

Se l'amico Bussola, che non mi sorprenderebbe se si fosse un pò disinteressato di questa discussione completamente andata alla ' deriva ', è ancora sintonizzato mi permetterei di riassumere un paio di cose semplici, ma fondamentali. Le barche a vela ( monoscafi ) con deriva fissa 'purtroppo' sbandano, ma se si potesse non farglielo fare si avrebbero solo vantaggi. Ergo con le dovute indicazioni ampiamente dibattute nella prima parte della discussione, cerca ( in base alle condizioni del vento ) di tenerla meno sbandata possibile, in genere 10/12 gradi per una barca non piatta come la tua e la mia offrono il miglior compromesso dopo di chè scarrocci molto, perdi superficie esposta al vento, non acquisti velocità per l'effetto freno del timone alla puggia. Meglio qualche metro in meno di vele al vento e un'andatura confortevole e che risale meglio. Questo per l'uso che si fa di una barca da crociera e per viaggiare il più sicuro possibile e permettersi anche di fare qualche sbaglio senza grandi conseguenze. Poi che con equipaggio addestrato, vele 'fighe', timoniere da AC e balle varie si possa fare di più credo che a te non interessi. Ciao

[Mhassi]

Ciao a tutti. A distanza di tanti anni ho trovato questa discussione utilissima. Onore a questo bel forum dove, al contrario dei social regna un um clima costruttivo e cortese e i velisti più esperti si di prestano per aiutare i meno…
Io sono senz'altro fra i secondi e ho avuto esperienza analoga a quella di bussola proprio con un 333. Uscito con previsione 13-15 kn ho issato la randa subito con due mani, ma poi in realtà c'erano 22-24 costanti con raffiche a 30 e la barca tendeva alla straorza. In breve: ho tolto la randa e ridotto il genoa e la barca era gestibile, sia pur rinunciando a boline strette, con buone velocità tra i 5,5 e i 6,5. A un certo punto il vento è calato (6/8 kn) e siccome volevo rientrare a vela ma con il fiocco ridotto ero quasi fermo, dopo aver aspettato 10/15 minuti e con qualche timore ho riaperto il genoa.
Un secondo dopo ero sotto un rafficone, falchetta in acqua e barca che puntava alla straorza, con due mani sul timone per contrastarla…
Quindi anche col fiocco solamente quando la barca è molto sbandata si va all'orza. In quel caso tenere un pezzetto di randa (volendo potrei dare una terza mano “artigianalmente” passando delle cimette negli occhielli, almeno per esperimento) avrebbe aiutato a mantener la barca equilibrata? O il vento era comunque troppo e occorreva un altro armo?

[bullo]

Penso che nessuno sappia cosa vuol dire: prendere un mano di terzaroli artigianalmente.
Le borose per la riduzione della randa devono essere già inferite.
Con forti sbandamenti il centro velico si sposta molto a lato, in fuori, la barca rimane orziera anche con il solo fiocco, se poi parliamo di un genoa grande come il tuo parzialmente avvolto che perde la forma e diventa un sacco.
La randa porta sempre all'orza in quanto il CV centro velico è più a poppa del centro deriva.
Conoscendo la tua barca di bolina fa al max 5,5 circa, parlo di bolina vera, bolina larga oltre i 7.
A vela di bolina bisognerebbe sempre ridurre prima a prua cambiando vela, levando genoa e tirando su fiocco, vela più piccola, ma col rulla fiocco non si fa.
Tornando alla tua domanda la randa anche con tre mani avrebbe aumentato la tendenza orziera.

[ibanez]

Ciao Mhassi, anche io ho un 333, sono di salerno, tu dove sei?

Dal tuo racconto si capisce che sei uscito in una giornata particolare (precisione di 13/15), poi saliti a 24 con raffiche di 30 e poco dopo 6/8 nodi. Non è una giornata in cui capire e conoscere il comportamento della barca, quindi direi che per capire quanta tela tenere devi riprovare in una giornata più stabile.

Comincio con il dirti che co una previsione di 13/15 nodi una barca come il 333 non ha bisogno di 2 mani, nè di una, nè di rollare il genoa, sono condizioni in cui imparerai a portare tutta tela, smagrendo bene le vele e volendo portando il punto di scotta una 20-ina di cm indietro.

A proposito, che genoa hai? Quello originale era molto grande, io ad esempio ho un 115% che in queste condizioni aiuta, e con venti leggeri la nostra barchetta se la cava bene comunque, quindi ti consiglierei di mettere un genoa un po più piccolo, a bugna un pò alta , facile da far virare senza dover andare a prua per metterlo all'interno delle draglie. Con quel genoa lì avresti avuto molti meno problemi.

[bullo]

Non si scrive se il vento è reale o apparente. Il comet 333 di bolina tiene su tutto genoa con LP al 150% della J fino a 18 di app.
Mettere un genoa più piccolo, cioè un genoa 3 vuol dire non camminare con i 2 3 4 nodi.
Il corredo di uno IOR era genoa I° max un leggero , medio, pesante; genoa II° 130% J; Genoa III° 115% J, poi si passava all'Olimpico; fiocco I°; fiocco II°; Fiocco III° tempesta

[ibanez]

Bullo, concordo con te, in 3 anni che ho il 333 non ho mai rollato il genoa (cosa che odio) ed ho terzarolato solo una volta, in maniera preventiva, dato che stavo per entrare in un groppo. Ho fatto due regate costiere con randa e genoa pieno con vento di terra oscillante tra 25 e 33 di apparente di bolina con randa e genoa pieno (grazie anche al fatto che il mio genoa è piccolino) ma non me la sento di consigliarlo all'amico Mhassi che mi sembra di capire che sia alle prime armi ( due mani di terzaroli con 15 nodi...e che non regati (almeno per il momento)

[bullo]

Ibanez le barche dove ho veleggiato la riduzione avveniva molto prima della tua, di bolina quando vai col trincarino, falchetta, in acqua è giunto il momento di ridurre perchè la barca scarroccia molto e su certe diminuisce anche la velocità. Esempio col comet 12 ricordo che con 33 nodi di app. F 7, 28/29 nodi reale, di bolina 45°, avevo a prua il fiocco da tempesta e la randa con tre mani, ed ero in regata. Forse anemometro pessimista?
Chissà?

[ibanez]

Bullo, parlo di regate costiere, vento di terra, bordo molto a terra, fetch nullo (zero onda), vento molto variabile di direzione e intensità.

Randa piena ben lavorata dal randista, genoa piccolo come già detto, 5 persone in falchetta oltre me e il randista.

Chi ha terzarolato si è suicidato, rimanendo sottoinvelato in molti momenti, , chi come noi ha sofferto e resistito è arrivato a ridosso dei 50 piedi