Per quanto riguarda la protezione dalle scariche atmosferiche (in terra o in barca il sistema e' analogo) un'autorevole opinione (che personalmente ritengo anche piu' di un'opinione) puo' essere desunta dalle pubblicazioni di questo isituto specializzato sull'argomento :
http://www.lightningsafety.com/contents.html
e ulteriori spiegazioni dai link qui elencati :
http://www.kp44.org/LightningProtection.php
fra cui emergono :
http://www.kp44.org/LightningProtectionA...ndards.php (lo stralcio dello standard americano)
http://www.kp44.org/ftp/A_CriticalAssess...s_IEEE.pdf (la critica allo standard che lo considera insufficiente)
In pratica si desume che il collegamento alla chiglia (o piastra di massa se la chiglia e' isolata) deve avvenire tramite un cavo di sezione considerevole e distribuito su piu' bulloni possibile per migliorare al massimo la conduzione (la mia personale opinione e' che i bulloni della chiglia essendo in acciaio inox soffrano della moderatamente alta resistivita' di questo materiale scaldandosi considerevolmente quando sottoposti a correnti estremamente alte).
I famosi spezzoni di catena calati all'esterno servono a poco a causa del non garantibile e non perfetto contatto maglia-maglia che ne alza troppo la resistenza, inoltre e' opportuno avere una via piu' diretta possibile verso l'acqua e questa e' costituita piu' dall'albero che dal sartiame (quest'ultimo ha pure una sezione piu' piccola e una resistivita' piu' alta essendo in acciaio mentre l'albero e' in alluminio che e' notoriamente un discreto conduttore), e' quindi l'albero che deve essere collegato con priorita' alla piastra (o chiglia metallica) di scarico a massa, non guasta naturalmente aggiungere collegamenti al sartiame.
Il collegamento all'albero deve essere fatto in modo da non venire interessato da umidita' per limitare la corrosione (il cavo e' in rame che crea pila con l'alluminio) o deve essere adeguatamente protetto da questa, va avvitato o rivettato (tanti punti e superficie di contatto ampia) non saldato con leghe a basso punto di fusione che, durante la scarica, si squagliano interrompendo il collegamento proprio nel momento piu' critico.
Avendo un albero metallico di discreta elevazione sull'acqua parafulmine o no non cambia niente perche' ne svolge gia' lui la funzione (alla grande !).
Un conforto puo' venire dalle statistiche che rilevano si una frequenza di scariche piu' elevata sulle barche a vela (rispetto alle barche senza albero) ma contemporaneamente una sinistrosita' molto piu' bassa per le stesse e un'incidenza di mortalita' ancora piu' bassa e cio', guarda caso, viene attribuito proprio alla presenza dell'albero !
Per quanto riguarda gli zinchi se le prese a mare sono in bronzo (o materiali egualmente adatti all'acqua di mare) non ne hanno bisogno ed e' bene lasciarle isolate dal resto, zinchi invece necessitano su tutte le parti che possono avere misti di metallo e fra queste e' conclamato il sistema asse-elica (uno in acciaio e l'altra in bronzo o alluminio) o che, anche se non vicine, si possa sospettare che siano in qualche modo elettricamente connesse : per generare corrosione ci vuole contatto fra due metalli diversi (o disomogeneita' di composizione) immersi in un elettrolita (acqua di mare) se il metallo e' di un solo tipo, omogeneo e completamente immerso nell'elettrolita la pila non si forma e la corrosione non puo' esserci.