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13-02-2008, 02:14
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-11-2011, 16:27 da Trixarc.)
Ciao maestri,
sono ancora qui con un argomento nuovo. Questa volta non parlo di corsa, di transgenderismo o altro, è proprio un IT (in topic): tra poco è ora di rimettersi in mare e c'è un argomento su cui so proprio poco e vorrei approfondire.
La questione delle regolazioni dell'albero, delle rotaie del genoa e via dicendo, ovviamente in relazione al vento, al mare e alle andature.
E' chiaro che la cosa migliore sarebbe vivere le esperienze necessarie sulla propria pelle, a fianco di qualcuno che sappia il fatto suo, ma questa possibilità non è percorribile in tempi brevi. Le mie grandi estati in barca a vela quando ero ancora ragazzina (dovrei dire più correttamente ragazzino, visti i tempi  ) non hanno lasciato tracce nella mia memoria (nel corso di due 'Agosti' successivi facemmo Monfalcone - Atene via Corinto e l'anno dopo Corfù - Rodi passando per 'fuori' con una bellissima barca e andando quasi sempre a vela, ma questa è un'altra storia) mentre negli anni più recenti le varie occasioni che ho avuto non mi hanno dato molto in questo senso: le persone con cui ho navigato non mettevano quasi mano al belin e con le rotaie del genoa secondo me andavano per tentativi
Quale potrebbe essere quindi il percorso migliore per approfondire un po' le basi, in modo poi da poterle mettere in pratica provando durante le uscite, ma senza andare a caso ? Ci sono dei libri adeguati ? Oppure conoscete qualche sito adatto ?
Grazie in anticipo
Mia
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un manualetto molto semplice pratico direi un tascabile della vela secondo me è 'tecniche di vela illustrata' io l'ho trovato fra i tanti il più interessante
"Non c'è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare" Seneca
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da caronte
io ci provo.se per rotaie del genoa alludi ai punti di scotta che stanno sul carrello delle tughe allora il punto giusto x fissare il punto di scotta e' sulla bisettrice dell'angolo di scotta del fiocco.mi spiego meglio:la scotta del fiocco col carrello posto sulla tuga (o sul passavanti a seconda della barca)deve formare deve formare un segmento che taglia a meta'la brancarella di scotta del fiocco tagliando a meta'l'angolo di scotta.la mano sul belin la si mette quando si vuole dare piu' o meno grasso alla randa. piu' c'e'vento e meno e'cazzato il belin vento c'e' e piu' e' cazzato il belin di essere stato chiaro.ciao bv giorgio
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
non dovrebbe essere che più c'è vento e più belin il belin per ridurre il grasso randa e viceversa?
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Grazie ragazzi: segnalazione di manualetto, segnalazioe di sito web, disussione. Siete davvero una garanzia   
Sul belin avevo anch'io letto che all'aumentare del vento bisogna cazzare, perchè così facendo la vela si smagrisce.
Anche a me però venivano le considerazioni appena fatte da Caronte...
Mia
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Caronte, mi sa che tu finirai bello bello agl'inferi a trasportare le anime dei dannati!  
Tom
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da AlessandroKirie
Ma che avete, tutti quanti l'albero rastremato, armato frazionato e che flette????
A mio modesto parere, agire sul grasso della randa col belin, su una barca da crociera armata in testa d'albero e con quegli alberi grossi e rigidi, non si ottiene nulla...
Viceversa, in questi casi si agisce sul belin per lavorare sulla catenaria dello strallo di prua.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
quoto al 100% Alessandro sul belin ribadendo che cazzandolo si tende lo strallo del genoa, si evita il sacco, la vela è più efficente e la barca sbanda meno.
In generale: vento debole lasco tutto, vento forte belin tutto.
Per il carrello del genoa:
1) vento leggero carrello avanti
(così si tesa la balumina in alto e lì la vela diventa più efficente, li c'è più vento)
2) vento forte carrello dietro
(così si tesa la base e si apre in alto la balumina - efficenza nella parte bassa della vela e quindi centro velico basso - sbanda meno)
Fai queste prove tu stessa, possibilmente da sola, e senti come reagisce la barca! più concentrata sei, più sola sei e più SENTI la barca!
Buon vento Mia
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Ribadisco: è proprio un buon posto questo   
Grazie
Mia
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Il posto migliore
ricordalo
è la tua barca, con te stessa, con il . viso!
notte Mia
Antonello
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13-02-2008, 06:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-02-2008, 06:26 da studiodip.)
Forse perchè è sardo; forse perchè ha fatto la randa sul Moro di Venezia; forse perchè è un velista tecnicamente completo, quasi imbattibile sugli Este 24: il corso di vela di Andrea Mura lo metto un poco sopra gli altri. Perdonatemi
http://www.mura.it/docs/messapunto.htm
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Anto61
un manualetto molto semplice pratico direi un tascabile della vela secondo me è 'tecniche di vela illustrata' io l'ho trovato fra i tanti il più interessante
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Mi ahnno anticipato su tutto...  Sito di Mura,di Fornasari...
Anche il manuale che ti ha suggerito Anto, di Ivar Dedekam, l'ho trovato validissimo, almeno x me che tutto ho da imparare!
Non volevo acquistarlo, mi pareva troppo stringato.
Poi me l'ha prestato un amico, l'ho letto e ne ho subito presa una copia...
Indicazioni semplicissime, che si memorizzano al volo.
Ottima poi la parte d regolazione del sartiame!
Aggiungo solo i 2 volumi 'Manuale di navigazione a vela' dell'ammiraglio Caricato, sempre ED. Incontri Nautici.
Serioso, sintetico, a volte quasi freddino, ma abbastanza didattico, c'è molto da leggere e rileggere.
Poi in mare a provare!!! Che qua sono in crisi d'astinenza ma brutta brutta brutta!
Simon
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da caronte
se tu belin il belin l'albero viene indietro e la randa penso che faccia piu'pancia.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
dalle mie parti col ventone belin il belin, ma si sa, a pescara il vento è .
scherzi a parte: facendo riferimento ad un armo frazionato, col ventone è bene depotenziare la parte alta della randa, questo lo ottieni cazzando il belin che flette la parte alta dell'albero.
con un armo in testa è ragionevolmente lo stesso, anche se cazzando alla morte si arriva ad un punto in cui l'albero si imbanana e l'effetto del belin è vanificato, bisogna tenersi sempre entro questo limite. albero imbanananato NO BUONO!
per i punti di scotta:
versione easy: poco vento avanti tanto-vento indietro
versione media: la scotta deve tirare lungo la mediana che parte dall'angolo di scotta della vela, che corrisponde alla bisettrice dell' angolo descritto dalla bugna stessa.regolare i carrelli di conseguenza.
versione tosta: è importante che il canale descritto dal fiocco/genoa e dalla randa sia parallelo, ovvero abbia la stessa ampiezza in alto e in basso, agendo sui carrelli si modifica lo svergolamento della vela, in modo da modificare la parte alta del canale al fine di renderlo parallelo. col carrello in avanti la trazione è per lo più verticale, spiattisci la balumina, diminuisci lo svergolamento. viceversa il contrario.
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Grazie anche a te, ADLCorrado, molto chiaro.
Però ti prego, cosa fa un albero imbranato ? Inciampa sulle sartie ? Gli cascano le foglie ? Che fa ?
Abbi pazienza, lo sai che ne so poco   
Mia
P.s: x Anto: non vedo l'ora di mettere in pratica tutto. Raccolgo le informazioni, cerco di memorizzarmele, stampo questo thread e poi via in mare: da metà marzo in poi penso che mi darò un gran da fare...
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Kraste
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]la mano sul belin la si mette quando si vuole dare piu' o meno grasso alla randa. piu' c'e'vento e meno e'cazzato il belin vento c'e' e piu' e' cazzato il belin di essere stato chiaro.ciao bv giorgio<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Per fortuna ADL ha già reso giustizia....

<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Fiuuuuu....  Grazie ADL, mi hai salvato da uno stato confusionario acuto... Caronte stava x buttarmi il primo anno di forsennata gavetta nel WC!!!
Simon
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poi c'è la regolazione del trasto di randa...
ma quella la rimandiamo ad un'altra discussione! 
Buon vento Mia
Antonello
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da caronte
io ci provo.se per rotaie del genoa alludi ai punti di scotta che stanno sul carrello delle tughe allora il punto giusto x fissare il punto di scotta e' sulla bisettrice dell'angolo di scotta del fiocco.mi spiego meglio:la scotta del fiocco col carrello posto sulla tuga (o sul passavanti a seconda della barca)deve formare deve formare un segmento che taglia a meta'la brancarella di scotta del fiocco tagliando a meta'l'angolo di scotta.la mano sul belin la si mette quando si vuole dare piu' o meno grasso alla randa. piu' c'e'vento e meno e'cazzato il belin vento c'e' e piu' e' cazzato il belin di essere stato chiaro.ciao bv giorgio
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Ahi!
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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siccome mi piace fare confusione, aggiungo un po' di carne al fuoco:
immagina un armo in testa. per comodità immagina a secco di vele, nel porto. tutte le sartie e lo strallo sono lì e il belin pure. inizi a tirare il belin, e lo strallo si tende di conseguenza, se ci fosse una vel aridurresti la catenaria. le sartie, se acquartierate (acquartierate: crocette inclinate verso poppa, ormai tutte così) si ritrovano con meno carico. l'albero è dritto e viene compresso verso il basso, tutti cavi attaccati alla testa tirano chi davanti chi dietro chi di lato matutti verso il basso.
tiri ancora il belin, comprimi ancora l'albero, fino al punto in cui fa 'una pancia' verso prua, il carico su strallo e sartie si riduce notevolmente (riesci a immaginarlo?). ha imbananato l'albero, le prestazioni crollano.
questo con gli armi frazionati non succede perche il punto di trazione dello strallo e del belin non coincidono, con la conseguenza che fletti la parte alta dell'albero come detto prima
PS: armio frazionati li conosco per prova diretta. armi in testa per sentito dire, quindi potrei dire inesattezze
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da caronte
io ci provo.se per rotaie del genoa alludi ai punti di scotta che stanno sul carrello delle tughe allora il punto giusto x fissare il punto di scotta e' sulla bisettrice dell'angolo di scotta del fiocco.mi spiego meglio:la scotta del fiocco col carrello posto sulla tuga (o sul passavanti a seconda della barca)deve formare deve formare un segmento che taglia a meta'la brancarella di scotta del fiocco tagliando a meta'l'angolo di scotta.
...
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in linea generale, per non commettere grossolani errori si', poi dipende dall'intensita' del vento:
con poco vento si avanza il punto di scotta e con tanto vento si arretra. in ogni caso le regolazioni vanno di pari passo con quelle della randa per avere le uscite grosso modo simili (guardando da dietro i profili delle vele) e non avere rifiuti sulla randa.
ciao
Gianni
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da caronte
se tu belin il belin l'albero viene indietro e la randa penso che faccia piu'pancia.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
pensi? hai mai fatto la prova?
se belin il belin la randa si appiattisce e quindi si smagrisce, esattamente il contrario di cio' che pensi 
Gianni
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La regola è:
vento forte, belin il belin e arretri il carrello, poco vento il contrario.
Una via di mezzo ti consente di navigare in ogni situazione senza problemi
specialmente se hai l'armo in testa.
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