Ci sono diversi tipi di BMS che hanno funzionalità diverse.
Le cose che fanno tutti:
- verificare la tensione di ogni singola cella che sia nei parametri (il default è 2.5-3.65V ma molti mettono 3-3.6V)
- tentare di equilibrare la tensione delle celle se la differenza è troppo alta. Gli algoritmi e le tecniche sono varie, ma il concetto è questo. Ci sono BMS attivi, che fisicamente trasferiscono carica da una cella ad un'altra, o passivi che inibiscono la carica di una cella quando è più carica delle altre
- monitorare la corrente che sia entro un certo range (in e out)
- opzionale: monitoraggio temperatura
Le differenze vengono con le azioni che il BMS fa quando si verificano eventi anomali:
- BMS a Mosfets: tipicamente possono fermare la carica o la scarica selettivamente. Se la tensione di una o più cella è troppo alta o la corrente in ingresso (carica) è troppo alta possono interrompere la carica ma lasciare attiva la carica. Stesso discorso per la scarica, se la tensione di una o più celle e troppo bassa la corrente in uscita (scarica) è troppo alta possono inibire la scarica solamente.
- BMS con attuatore: sono BMS che hanno una o due uscite che pilotano un disgiuntore (un relè per intendersi). In questo caso l'installatore deve scegliere il relè dimensionato per la situazione. Ce ne sono di due tipi: a due canali e a un canale. Quelli a due canali possono pilotare carica e scarica separatamente (come quelli a mosfets), quelli ad un canale invece staccano tutto in caso di problemi.
Di solito i BMS senza stadio di potenza (che pilotano i relè esterni) sono di qualità superiore ma comportano costi più alti (i relè da 200A non li regalano).
La corrente gestibile da questi BMS dipende dai relè che usi.
Quelli a mosfets sono più economici, più semplici da installare ma difficilmente vanno oltre i 150/200A.
Le batterie drop-in hanno tutte BMS a mosfets e il 99% degli impianti DIY pure.
BV
(11-04-2022 08:49)unsoldino Ha scritto: ecco, scusate ma ho un dubbio: il BMS stacca la batteria nel senso che, se la tensione va oltre i 13,1V la esclude dalla ricarica o, viceversa , la disconnette dall'impianto? La mia idea, magari romantica, è di un circuito che, verifica che le varie (4) celle abbiano una tensione/resistenza simile (altrimenti esclude le celle fuori parametro), e al di sotto/sopra di un certo limite ne stacca o la connessione in uscita oppure la connessione in ingresso. Insomma un gate bidirezionale. Fatta salve la funzione di controllo delle temperature delle varie celle. Sbaglio?