cosa aiuta ad andare in equipaggio ridotto?
#1
io per equipaggio ridotto intendo 2 persone, max 3. non so se sia una considerazione giusta, ma il mio obiettivo sarebbe riuscire a fare tutto dignitosamente in 2.

stavo facendo dei ragionamenti sugli upgrade possibili all'elan e considerazioni di carattere generale su quella che, forse, un giorno potrebbe essere la prossima barca (che dovrebbe essere 'definitiva').

ora, a parte avere tutte le manovre rinviate in pozzetto, mi chiedevo cos'altro fosse di aiuto per portare una barca in equipaggio ridotto. cioe' in 2. potete consigliare qualsiasi cosa a parte 'passare il sabato in pozzetto nel marina a leggere un libro anziche' uscire in mare: quello si fa benissimo in equipaggio ridottissimo' Smile

+++
nelle barche piu' grandi si mettono i winch elettrici.
ok, ma a che servono? ovvero: in che modo aiutano a ridurre il numero di persone necessarie a navigare?
e' evidente che un motore elettrico tiri piu' di un braccio su una manizza ed e' chiaro che sia piu' comodo da usare; tuttavia i pulsanti del winch abitualmente sono a 15cm dal winch, per cui per azionarlo devo comunque andare la'.

diciamo che siamo in 2: uno timona e l'altro (o meglio l'altra) va a pigiare il pulsante e cazza la scotta col winch elettrico. fin qui facciamo meno fatica, ma non abbiamo ridotto l'equipaggio.

quando si lasca una scotta, non mi pare che un winch elettrico (a parte i moderni winch reversibili) aiuti in alcun modo.

andiamo sulle manovre: siamo 2 persone su un 50' da crociera di quelli per equipaggio ridotto. abbiamo 70 metri quadrati di randa e 80 di genoa sovrapposto. viriamo: uno che se ne fa di un winch elettrico?
io (o mia moglie) sto al timone. l'altro va a pigiare il pulsante per cazzare la scotta sulle nuove mura. chi la molla la scotta sulle vecchie mura? in alternativa: uno sta al timone, l'altro va a mollare la scotta. chi lo pigia il pulsante del winch elettrico per la scotta delle nove mura?
l'altra considerazione che facevo tra me e me e' che i winch elettrici sono lenti, molto piu' lenti di uno che tira a mano (ammesso che abbia la forza per farlo, ok): si puo' virare cazzando una scotta con un winch elettrico?

+++
il circuito di scotta randa alla tedesca semplifica molto la gestione della randa perche' puoi lavorarci da entrambi i lati, ma mi vengono 2 domande:
1. si puo' realizzare su qualsiasi barca? anche una che nasce senza?
2. teoricamente potrei cazzare sempre da una parte e lascare sempre dall'altra per cui mi trovo con la scotta tutta dalla stessa parte: qual e' una misura 'cautelativa' della lunghezza della scotta randa per un circuito alla tedesca?

+++
credo di non aver capito quasi niente. mi aiutate a schiarirmi le idee?

grazie!
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#2
Col pilota automatico la barca la porti da solo fino al limite della tua forza fisica (a ognuno la sua, io, che non sono certo ursus riesco a portare il mio gs 45).
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#3
Citazione:starghost ha scritto:
Col pilota automatico la barca la porti da solo fino al limite della tua forza fisica (a ognuno la sua, io, che non sono certo ursus riesco a portare il mio gs 45).

Quoto, pilota automatico e poi sistemi le manovre a tuo piacimento come meglio credi. Ma in due di equipaggio non è male, fai i conti con 1.
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#4
Un buon pilota automatico è meglio di una persona a bordo.
Fa le virate da solo e permette alla persona o due in pozzetto di poter manovrare.
Con un Farr 31 dotato di volanti alte e basse vado e torno in Corsica da solo e metto lo spi sino ad un certo vento, che poi sopra i 13-14 vado in difficoltà.
Basta fare tutto un poco più lento e si riesce; per le virate metto trasto randa al centro e la randa è sistemata, il fiocco genoa lo manovro con le due scotte in ogni mano che con una svolgo dal winche e con l'altra belin e mentre sto cazzando il fiocco agisco anche sul winch della volante. Per ultimo lasco la volante sottovento e la lascio in bando.
Poi ottimizzo tutto di fino, stacco l'automatico e prendo il timone.
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#5
Se vuoi aiutarti con i winch elettrici ti puoi fare un impianto dove metti pulsanti supplementari vicino ai due posti timone, ma non credere che tu non ci debba andare (dal winch intendo); le drizze e scotte dovrai sempre avvolgere/svolgere a mano.
I solitari tosti si portano più manovre possibili verso dove Piccoletto e la loro ottimizzazione di coperta può aiutare molto.
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#6
freno del boma.
puoi strambare dimenticandoti 'randa al centro' (che in due, con venti sostenuti, diventa difficile ed il pilota non capisce se la randa e' arrivata al centro col risultato di 'botte' notevoli all' attrezzatura)

un po' costoso ma efficace. Mi sono sempre chiesto perche' non sia una dotazione standard su tutte le barche!!
Smiley39Smiley39Big Grin
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#7
Quoto Luciano al 100% Wink

e aggiungo che oramai sono telecomando dipendente riuscendo a correggere a piacimento la rotta, quando sono in manovra a prua, o in momenti critici anche lontano dal pozzetto ...e credetemi è come avere una vera persona al timone che fa quello che tu vuoi (..o quasiBig GrinBig GrinWink)
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#8
Con quelle misure di vele, quando viri fai in modo di cazzare la scotta delle nuove mura appena il fiocco/genoa sventa sulle vecchie mura e va 'a collo'; ti va subito sulle nuove mura e poi operi di winch solo per la regolazione. Ti trovi il fiocco gia dentro la coperta e le draglie, altrimenti, se lo fai sventare tutto, devi riprenderlo di winche e li ci metti molto, manuale o elettrico che sia!
Bella la storia del freno del boma.... ci devo pensare!
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#9
L'equipaggio ridotto è un problema di tutti i barcaioli! Ricordiamoci comunque che il pilota automatico conta già per una persona.
Si può comunque organizzare la barca in una certa maniera: Vela di prua ridotta( non più del 110 % in modo che sia più facile virare; dotare la barca di un gennaker con frullino,evitare le abbattute con vento fresco, ecc. Voglio raccontarvi una mia esperienza dell'anno scorso, quando, con un braccio appena sgessato, perchè reduce da una frattura, sono andato qualche giorno in crocera solo con mia moglie: per issare la randa ho attaccato alla drizza un'ancora galleggiatnte filata di poppa, e andando ad una velocità di circa 4 Kn l'ancora mi ha drizzato quasi completamente la randa. Morale: ingegnandosi tutto è possibile.
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#10
Essenziale il pilota automatico ben dimensionato (altrimenti serve poco) e attrezzatura in perfetto ordine, pulita e lubrificata, cime sempre in chiaro.
Io praticamente sono quasi sempre solo e trovo di notevole aiuto:
Genoa 110% per faticare poco o niente nelle virate
Scotta randa riportata ai winch di spi vicino alla ruota sicchè quando è necessario mollo un pò di randa, vero motore della mia barca, e lascio a segno il genoa
Magic Winch per tirare su la randa quando sono proprio solo e non ho voglia di lavorare troppo
Telecomando pilota e salpaancora per gestire queste due manovre mentre si sta facendo altro
Gennaker con calza
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#11
mi sono accorto che qualcun altro ha attuato il mio sistema dell'ancora galleggiante! peccato, credevo di averlo inventato io!!
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#12
la prima cosa è un pilota automatico serio che ti porta la barca mentre tu vai in giro.
la seconda sono le lifeline+cinture per andare in giro in sicurezza
la terza è avere bene in testa cosa fare e cosa no: esempio 5 nodi dai spi vai che è una bellezza. poi sale a 15 e vuoi ammainare. e adesso?

un utile esercizio è uscire in equipaggio formato e provare a manovrare in 2 per vedere che succede. se poi ti incasini hai un po' di mani per salvaer la situazione....
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#13
Barca ed equipaggio ridotto? semplice:
1) Un buon pilota . buono intendo uno che ti porta anche a vela con vento e onda. Va bene anche se c'é il telecomando, utile nelle strambate in solitario se proprio si vuole fare i fighi in crociera
2) avvolgi fiocco
3) manovre riportate in pozzetto ( ma neanche tutte necessariamente)
4) leasy jack alla randa, magari con easy bag per ammainate comode e veloci
5) vele portanti con la calza

Un'ottima cosa sono anche le prese dei terzaroli con un'unica manovra, poi tutto dipende anche dalle dimensioni della barca.
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#14
Comincia dalla struttura della barca:
Dislocamento leggero, così hai una superficie velica ridotta rispetto alla lunghezza;
Crocette acquartierate, no volanti (o, se vuoi più prestazioni, volanti non strutturali);

Poi l'attrezzatura:
Scotta randa alla tedesca;
Gennaker su bompresso e non spi;
Winch generosi come dimensionamento;
Piano di coperta ben organizzato e manovre ben organizzate e demoltiplicate;
Pilota automatico molto buono, interfacciato a strumenti vento, con radiocomando;
Fiocco a scarsa soprapposizione (addirittura autovirante, se ti accontenti come prestazioni);
Fiocco su frullino o rollafiocco;
Genny/Code0/trinchetta su frullino
Winch elettrico alla drizza randa (aiuta a evitare fatica);
Lazy jack;
Randa su rotaia;
Strozzatori sull'albero per poter issare vela di prua e poi recuperare la drizza dal pozzetto;
Vele in laminato non taftato (più leggere);
Lifeline montate e utilizzo costante di autogonfiabile e cordone di sicurezza;


Ma più di tutto, ci vuole esperienza nel preparare e effettuare le manovre da solo. Quasi tutte le barche, con pochissimi accorgimenti, si possono portare da soli, le cose più complesse sono gli ormeggi in Imarroncinichegalleggiano.... e gli ancoraggi, quando sei in andatura è più facile. Poi ci sono quelle più adatte e quelle meno.
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#15

aggiungo: sotto i 45 piedi, timone a barra.

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



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#16
Come ti hanno già risposto, per portare una barca da soli, anche di una certa dimensione, è indispensabile, in primis, un buon pilota automatico.
Sui winches elettrici, sono dell'avviso sia sufficiente quello di drizza randa.
Sulla tedesca, vedi un po' qua:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=37224
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=36439
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=25466
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=52010

ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#17
A questo punto, dico anch' io la mia .....

1. Innanzitutto un buon pilota automatico, di quelli 'furbi', che Piccoletto anche con mare formato e che sanno virare col telecomando.
2. Organizer in coperta, in modo da poter rimandare ogni manovra su due o tre winches in alternativa.
3. Stopper a monte degli organizer in modo da poter liberare i winch in ogni momento.
4. Winch della randa elettrico, magari uno dedicato, montato sottocoperta e coi comandi a pavimento (cosi' hai le mani libere).
5. Randa con carrelli, lazy jack e lazy bag, e prese di terzaroli con un unica manovra (e con dei signori Bozzelli per facilitarle).
6. Genoa a bassa copertura e con due/tre step di arrotolamento.
7. Fiocco o trinchetta volante (con il suo attacco in coperta, strallo in Dyneema e frullino, punti di scotta e rinvii distinti da quelli del genoa).

A quel punto puoi cominciare a studiarti per bene le sequenze relative ad ogni manovra da eseguire in pozzetto.
Poi magari scopri che qualche punto qui sopra non e' cosi' fondamentale.
Di certo, se dovessi chiedere di disegnarmi un barca, sono le cose che chiederei. E sono anche le modifiche che guardo se fattibili sulle barche di serie in commercio.
Big Grin
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#18
vado in giro spesso da solo o . non utileBlush.
per quanto mi riguarda oltre naturalmente al pilota automatico e avvolgifiocco e manovre rinviate in pozzetto vorrei porre l'accento su alcune manovre o soluzioni:
-fiocco autovirante: ora che lo ho è veramente utile e divertente, permette di virare subito a tuo piacimento, unico neo: utile da 7-8 nodi di reale in su
-mi piace molto l'armo a cutter, purtroppo i cantieri ci pensano poco, ma alcuni francesi lo danno di serie su barche fatte x lunghe navigazioni
-circuito borose: ovvero cercare di semplificare al max la manovra dei terzaroli magari evitando di andare all'albero, e qui aggiungo: la randa scorre bene nella canala? come vi troverete con vento e mare?
-winch elettrici: comodi, ma ho qualche perplessità su chi li usa, non lo farei mai usare a uno poco esperto o alla mia ragazza, non li ritengo indispensabili
-life-line o almeno golfari adeguati per agganciarvi la cintura (non ci devono essere 30 nodi per usarla, la notte da solo e con . inciampare e...)
-calza o rollino per vele leggere di prua
-un particolare spesso dimenticato è l'ancoraggio, poter dare ancora da soli sarebbe il massimo, ci si deve organizzare a modo con comandi a distanza e funzionalità del musone, ancora, catena ecc
-sempre a tal proposito ricordarsi che gestire una barca da soli in mare è più facile che nelle manovre di ormeggio!
ho poi vari trucchetti sulla mia che ho aggiunto ad es per issare la randa ecc e ora neanche mi vengono in mente tuttiCool
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#19
Citazione:LiberaMente ha scritto:

le cose più complesse sono gli ormeggi in Imarroncinichegalleggiano.... e gli ancoraggi, quando sei in andatura è più facile. Poi ci sono quelle più adatte e quelle meno.
Concordo in pieno!

Le più grandi preoccupazioni quando esco da solo sono le manovre in porto, soprattutto se c'è vento fresco e magari pure senza 'barca appoggio' sottovento.

Leggo che molti adoperano la calza per gennaker o spi. Dopo anni di calza ho cominciato a non usarla più e non sono così convinto che la calza semplifichi così . di vista ovviamenteWink
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#20
Citazione:mckewoy ha scritto:

aggiungo: sotto i 45 piedi, timone a barra.
quello aiuta tantissimoBig Grin con ste ruotone come timone sei sempre lontano dalle manovreSmile
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