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Versione completa: Rotellina log - smontaggio in acqua
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Tornando all'argomento del titolo una soluzione per non bagnare troppo in giro che usavo anni fa' era quella di avvolgere la zona con un foglio di plastica fissato con nastro adesivo in modo da formare una specie di "manica" in cui infilavo il braccio con il tappo in mano, eseguivo l'operazione di estrazione e dopo tappato riversavo l'acqua raccoltasi nella "manica" in una padella bassa per buttarla con comodo. L'acqua residua che colava in sentina era quindi ben poca ma il vantaggio maggiore era che non c'erano schizzi da nessuna parte grazie alla barriera dovuta alla "manica".
grande ian solo ...

adotterò il sistema
La NASA Marine ha annunciato la messa in commercio di un LOG elettromagnetico senza elichetta (come quello che uso) per i primi mesi di quest'anno ad un prezzo finalmente "abbordabile" Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI . , e' interessante poiche' oltre ad avere il suo strumento indicatore ha un'uscita NMEA0183 che lo rende compatibile facilmente (direttamente o tramite economico convertitore) con praticamente tutta la strumentazione in commercio. Cio' che andra' verificata e' la compatibilita' con i passascafo esistenti anche se parlano di uno "Standard 50mm diameter transducer".
Interessante ma mi pongo alcune questioni:
Il materiale del passacafo è composito VTR /nylon, mi sembra materiale ottimo ma ricordo che qui sul forum un utente aveva avuto problemi con un passacafo/log Nasa.
Dopo il montaggio con sigillanti appropriati viene prevista una atipica resinatura del passacafo dall’interno.
Il sensore non va verniciato con antivegetativa come si fa per l'elichetta per cui d'estate andrà spesso estratto per pulirlo.
Il passacafo non ha valvola parzializzazione per cui entrerà parecchia acqua come nei vecchi Raymarine.
Tutto sommato vedo parecchie criticità, ma esigui vantaggi,che ne pensi?
(20-01-2019 22:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Interessante ma mi pongo alcune questioni:
Il materiale del passacafo è composito VTR /nylon, mi sembra materiale ottimo ma ricordo che qui sul forum un utente aveva avuto problemi con un passacafo/log Nasa.
Dopo il montaggio con sigillanti appropriati viene prevista una atipica resinatura del passacafo dall’interno.
Il sensore non va verniciato con antivegetativa come si fa per l'elichetta per cui d'estate andrà spesso estratto per pulirlo.
Il passacafo non ha valvola parzializzazione per cui entrerà parecchia acqua come nei vecchi Raymarine.
Tutto sommato vedo parecchie criticità, ma esigui vantaggi,che ne pensi?
Proprio per queste criticità ho eliminato da tempo il log,anche se vi dico quando acquistai la barca feci sostituire lo strumento vecchio con uno nuovo.Oggi ho fatto resinare all'esterno il log.Mi basta il gps per i nodi della mia barca,non faccio regate(le odio),navigo per godermi il cielo/mare e vado guardare se i nodi che faccio non sono
quelli reali o meno?
(20-01-2019 22:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Interessante ma mi pongo alcune questioni:
Il materiale del passacafo è composito VTR /nylon, mi sembra materiale ottimo ma ricordo che qui sul forum un utente aveva avuto problemi con un passacafo/log Nasa.
Dopo il montaggio con sigillanti appropriati viene prevista una atipica resinatura del passacafo dall’interno.
Questo puo' accadere (raramente) con qualunque passascafo di plastica, in quanto all'atipica resinatura non ne so' nulla e non mi risulta (ma potrei essere male informato).

(20-01-2019 22:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Il sensore non va verniciato con antivegetativa come si fa per l'elichetta per cui d'estate andrà spesso estratto per pulirlo.
Il passacafo non ha valvola parzializzazione per cui entrerà parecchia acqua come nei vecchi Raymarine.
Io ho un trasduttore di questo tipo da un paio di decenni, lo pulisco solo una volta all'anno o poco piu' e funziona senza particolari problemi, lo proteggo con antivegetativa attorno agli elettrodi (senza coprirli, ovviamente) e non si sporca particolarmente e continua a funzionare regolarmente anche con un moderato strato di sporco. Praticamente la pulizia e' fattibile in occasione del periodico carenaggio ed essendo la barca su un invaso si lavora sull'esterno e non entra acqua.

(20-01-2019 22:00)kavokcinque Ha scritto: [ -> ]Tutto sommato vedo parecchie criticità, ma esigui vantaggi,che ne pensi?
Questione di opinioni (e di aver provato), naturalmente quello che ho io non e' quello indicato (come dissi, ho usato un trasduttore NKE cui ho modificato l'elettronica per adattarla agli strumenti Raymarine) ma non mi pare che vi siano differenze sostanziali.

(20-01-2019 22:31)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Mi basta il gps per i nodi della mia barca,non faccio regate(le odio),navigo per godermi il cielo/mare e vado guardare se i nodi che faccio non sono
quelli reali o meno?
Non e' questione di regate, il LOG e' uno strumento utile (per non dire necessario) per avere una stima delle correnti mediante comparazione fra velocita' sull'acqua (da LOG) e velocita' sul fondo (da GPS) oltre che (molto piu' importante) per fare una corretta navigazione stimata in caso di assenza o alterazione del segnale GPS (gia' accaduto piu' volte). Certo che se non si fanno lunghe tratte, non si hanno destinazioni particolari e si fa' navigazione costiera (pilotaggio) poco importano queste informazioni ma allora nemmeno il GPS e' necessario e la velocita' la si puo' facilmente stimare con qualche rilevamento bussola (ma e' una mera curiosita' sapere quanto e').
Il log è fondamentale per regolare le vele, ti da la velocità sulla superficie, la velocità nave, ti dice se le regolazioni fatte sono giuste, vedi l'aumento e tanto più è grande la barca e più serve. Barca piccola senti subito le accellerazioni, grande meno.
E' per il gusto di veleggiare con le vele ben regolate, non solo in regata, di far correre la barca.
L'acqua che entra è poco più che un bicchiere se si fa in velocità.-
(09-10-2018 12:36)Vaguen Ha scritto: [ -> ]Salve a tutti, spesso la rotellina del log si blocca per le incrostazioni, quindi niente vento reale sugli strumenti, ecc. Soluzione estiva bagno e spazzola, d'accordo. Ma si dovrebbe poter svitare il pezzo dall'interno, poi mettere subito il tappo sostitutivo, quindi pulizia e operazione inversa. Però...91 aprire una via d'acqua fa un certo effetto (sempre poi che il tutto non sia incollato dall'antivegatativa). Qualcuno lo fa?

Fatto anche in navigazione... Max un litro acqua da asciugare.
Quest'anno mettero', dietro consigli di vari AdV, la MARLIN sull'elichetta (Raymarine).

Consigli particolari sull'applicazione, non dichiarati da PESLE, ma frutto di esperienze dirette, sarebbero graditi.
(20-01-2019 23:40)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Questo puo' accadere (raramente) con qualunque passascafo di plastica, in quanto all'atipica resinatura non ne so' nulla e non mi risulta (ma potrei essere male informato).

Io ho un trasduttore di questo tipo da un paio di decenni, lo pulisco solo una volta all'anno o poco piu' e funziona senza particolari problemi, lo proteggo con antivegetativa attorno agli elettrodi (senza coprirli, ovviamente) e non si sporca particolarmente e continua a funzionare regolarmente anche con un moderato strato di sporco. Praticamente la pulizia e' fattibile in occasione del periodico carenaggio ed essendo la barca su un invaso si lavora sull'esterno e non entra acqua.

Questione di opinioni (e di aver provato), naturalmente quello che ho io non e' quello indicato (come dissi, ho usato un trasduttore NKE cui ho modificato l'elettronica per adattarla agli strumenti Raymarine) ma non mi pare che vi siano differenze sostanziali.

Non e' questione di regate, il LOG e' uno strumento utile (per non dire necessario) per avere una stima delle correnti mediante comparazione fra velocita' sull'acqua (da LOG) e velocita' sul fondo (da GPS) oltre che (molto piu' importante) per fare una corretta navigazione stimata in caso di assenza o alterazione del segnale GPS (gia' accaduto piu' volte). Certo che se non si fanno lunghe tratte, non si hanno destinazioni particolari e si fa' navigazione costiera (pilotaggio) poco importano queste informazioni ma allora nemmeno il GPS e' necessario e la velocita' la si puo' facilmente stimare con qualche rilevamento bussola (ma e' una mera curiosita' sapere quanto e').
Per attraversare l'adriatico e navigare in Croazia,il log a me non serve.
(21-01-2019 00:36)bullo Ha scritto: [ -> ]Il log è fondamentale per regolare le vele, ti da la velocità sulla superficie, la velocità nave, ti dice se le regolazioni fatte sono giuste, vedi l'aumento e tanto più è grande la barca e più serve. Barca piccola senti subito le accellerazioni, grande meno.
E' per il gusto di veleggiare con le vele ben regolate, non solo in regata, di far correre la barca.
L'acqua che entra è poco più che un bicchiere se si fa in velocità.-
Perchè la stessa regolazione non si può avere con il gps ?
(21-01-2019 14:46)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Per attraversare l'adriatico e navigare in Croazia,il log a me non serve.
Chiaro che non ti e' mai capitato di traversare in condizioni avverse con il GPS fuori servizio (per numerose ragioni fra le quali guasti o sospensioni per ragioni militari come accadde vari anni fa'), LOG e bussola sono il minimo per una navigazione stimata.

(21-01-2019 14:49)GARIBALDI Ha scritto: [ -> ]Perchè la stessa regolazione non si può avere con il gps ?
Non esattamente ma credo che ti spieghera' meglio Bullo.
(21-01-2019 16:57)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Chiaro che non ti e' mai capitato di traversare in condizioni avverse con il GPS fuori servizio (per numerose ragioni fra le quali guasti o sospensioni per ragioni militari come accadde vari anni fa'), LOG e bussola sono il minimo per una navigazione stimata.

Non esattamente ma credo che ti spieghera' meglio Bullo.
Non metto in dubbio.
utile discussione che mi ha consentito di chiedere all'installatore del log di farmi vedere come si fa a toglierlo approfittando della barca fuori acqua, mi ha fatto vedere lo sportellino che una volta sfilato il log chiude il passascafo ed evita lo zampillo (almeno così ho capito da lui e dai vostri commenti)
adesso non mi resta che provarci alla prima volta in cui ne avrò bisogno
tenderei a non toglierlo quando non uso la barca ma solo quando non funziona, ma forse se una volta che ho preso la mano è tutto molto semplice come state dicendo magari mi posso ricredere

al momento però è sotto un pannello avvitato e tenuto dal bordo di altro pannello. vediamo
Barca nuova? Metterei un sensore senza rotellina già che sei a spendere.
Già speso
Procedura estiva: svito la ghiera, estraggo, chiudo col tallone (piede scalzo) prendo il log (o il tappo, a seconda di cosa sto facendo), via il tallone dentro il log. Avvito, uno strappo di scottex, finito.
Procedura invernale
Avvito la ghiera, chiudo con straccio tenuto dal tallone (con scarpa calzata ovviamente)... tutto come sopra e con lo straccio asciugo. una schifezza lo straccio nel lavandino.
Il mio porto è pulito ma lo faccio anche in navigazione ... no prob.... è roba da 15 secondi....


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Buonasera a tutti, torno a distanza di tempo sull'argomento Log. Sono possessore di un vecchio Comet 12 che, come cantava Luca Carboni, è usato ma tenuto bene, ma purtroppo mancante della rotellina del trasduttore Log.
Fatto curioso è che il trasduttore,pare essere Raymarine, mentre lo strumento in pozzetto un B&G.
Vengo al punto: dove posso trovare SOLO l'elichetta senza dover cambiare tutto, cavo compreso?
Grazie e buon vento a tutti!
(28-03-2021 20:17)Fazionet Ha scritto: [ -> ]Buonasera a tutti, torno a distanza di tempo sull'argomento Log. Sono possessore di un vecchio Comet 12 che, come cantava Luca Carboni, è usato ma tenuto bene, ma purtroppo mancante della rotellina del trasduttore Log.
Fatto curioso è che il trasduttore,pare essere Raymarine, mentre lo strumento in pozzetto un B&G.
Vengo al punto: dove posso trovare SOLO l'elichetta senza dover cambiare tutto, cavo compreso?
Grazie e buon vento a tutti!
Per cortesia, prima di tutto dovresti presentarti nella sezione Welcome on board.
Il trasduttore probabilmente e' un Airmar. Penso la trovi insieme al perno, se manca, da rivenditori Raymarine.
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