30-08-2017, 14:59
(30-08-2017, 14:04)gorniele Ha scritto: Quel dado non dovrebbe reggere carico ma solo evitare che si sviti l'arridatoio.
Perché si è rotto di netto? Quali carichi ha subito? Può essere che l'arridatoio abbia ceduto trasferendo forze sul dado che si è spaccato?
Io per sicurezza, già che ci sei, smonterei tutto l'arridatoio e lo controllerei per benino.
Infatti, il dado, facendo pressione sull'arridatoio aumentando l'attrito delle filettature, ha la funzione di anti-svitamento.
Potrebbe essere indotto alla rottura se "tirato" oltre misura.
Tuttavia, guardando la foro, sembrerebbe di vedere una classica frattura da "laminazione fredda" parallela all'asse del dado.
Spiego meglio: generalmente i dadi vengono ricavati da barre esagonali.
Queste sono ricavate, a loro volta, da laminazione a caldo (a volte trafilate a freddo).
Succede che , durante la laminazione e per svariate cause, parti della barra si incrudiscano producendo nel materiale delle tensioni (quasi sempre parallele all'asse della barra) che restano anche dopo la lavorazione meccanica di tornitura.
Le parti incrudite sono le prime a reagire malamente agli sforzi mecanici ed alle tensioni microcristalline generate dall'ambiente marino.
In breve: si tratta di dadi di qualità "ordinaria".
Come quelli che potresti trovare in qualunque negozio di ferramenta.
L'ideale sarebbe di sostituire questi dadi con altri marcati "A3" oppure "A5".
Questi, infatti, contenendo Titanio o Niobio, sono immuni dalla corrosione microcristallina. Non dalla laminazione fredda per la quale occorre fortuna oppure qualità certificata.
B.V.
