Allora, mentre per prendere la mano di bolina si lascano scotta e vang e per ammainare rande a ralinga o senza carrelli dure a scendere si deve cazzare in basso la brancarella di mura del terzaruolo con una manovra tipo cunningham, altrimenti non vien giù nulla, in poppa la storia è completamente diversa: la tensione di balumina va mantenuta per evitare lo svergolamento, dunque vang e scotta non si devono toccare, la vela viene ammainata con la borosa di scotta che durante la manovra “sostituisce” il tratto di balumina lasca tra il boma e la brancarella, e mantiene il carico di scotta sul tratto di balumina tra la brancarella e la penna: così facendo la randa non si ribalta al di là delle sartie, cosa che, se la randa è fullbatten, porta ad uno sfracello di stecche e tasche relative e ad incastrare tutto. La drizza va lascata lentamente con uno o due colli sul winch e allo stesso ritmo di quanto viene cazzata la borosa. Nella fattispecie avrebbe potuto farlo “l’acrobata” ... se si è in due lo deve fare necessariamente il timoniere, senza distrarsi dalla conduzione ...
Ovviamente non bisogna nemmeno esagerare con la tensione che va dosata appunto lascando la drizza, per non strappare via la randa dalla canalina o dalle slitte.
Non so se sono stato sufficientemente chiaro.
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