I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Fiocco autovirante - nuova moda?
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(28-06-2019 22:24)ZK Ha scritto: [ -> ]con poco vento una barca col genoa quando incontra una barca con l' albero lungo e nata per i fiocchi, se dotata di Code.. e' una barca che ammaina tutto e da motore.

uhhhmmm, sicuro sicuro?
e le automobili nere sono sempre dei cattivi? comunque si, se la boa la hai a cinquecento miglia di distanza può essere, non a caso il code zero lo hanno inventato per i VOR.
Quando dico Code... non mi riferisco ai code 0 ma a vele ben meno allunate, molto più simili a un Genoa che ad un genny.
Si tratta di tornare al futuro remoto... di quando le barche a vela avevano come minimo tre stralli di prua e le tre vele relative.
Si failla, ne sono sicuro. Jib top - mast Head se vuoi darci un occhio. Roba che non si usa nelle regate in compensato
(29-06-2019 07:13)ZK Ha scritto: [ -> ]Quando dico Code... non mi riferisco ai code 0 ma a vele ben meno allunate, molto più simili a un Genoa che ad un genny....
e siamo d'accordo, ma non siamo più al punto del fiocco autovirante. che poi. potremmo semplificare parlando del numero di vele di prua imbarcate: una, due... o cinque, sei vele a bordo?
nel secondo caso, mi sembra che si possa ben imbarcare un fiocco aurovirante, mantenendo la barca molto ben invelata

(29-06-2019 07:13)ZK Ha scritto: [ -> ]Roba che non si usa nelle regate in compensato
sicuro sicuro?
Su una buona barca si riduce o ci si mette in difesa intorno ai 12 nodi di reale. Con 6 puoi raddoppiare la tela sotto ne hai sempre e comunque poca. Se parti Con l albero lungo e il fiocchetto aumenti facile. Se parti già col Genoa al 140 col code credimi... migliori di poco.
Quello che dici non è il tipo di vela ma una faccenda di aspect ratio: i Farr degli anni settanta con gli allori iridati sul capo vennero in mediterraneo con grandi aspettative ma combinarono poco o nulla perchè erano sì leggere ma avevano un piano velico basso e lungo, roba che lavora bene solo con venti forti. Poi lo capì e direi fin troppo bene, anche lui.
A pari SV è noto che i piani velici allungati, nelle brezzoline , rendano meglio altrimenti il superhornet avrebbe le ali di un aliante ma il presupposto è la parità di SV... perchè qui si parla di castrare una barca togliendole un genoa a favore di un autovirante.
Una barca che con appena 12 nodi difende e riduce secondo me è una barca buona ad andare forte con meno di dieci nodi. Non ci vedo molte altre cose per cui possa essere essere comprata.
(29-06-2019 10:40)nape Ha scritto: [ -> ]... perchè qui si parla di castrare una barca togliendole un genoa a favore di un autovirante.
...

azz pare che al solito io non abbia letto tutto... chiedo venia, ero rimasto agli hanse.. se nata col genoa... l'autovirante non riuscira mai a garantirle la velocita che serve a far portare la chiglia come deve...
Nape nel 91 usavo già genoa in testa senza strallo, cos'era? Io lo chiamavo frullone.
Io so che a parità di SV le vele alte e strette sopportano angoli d'incidenza minori, stringi di più; al contrario basse e larghe incidenza superiore e maggior forza aerodinamica.
La vela è un'oppppppinione.-
e poi bisogna dirlo che conta anche lo scafo e il suo dislocamento o no?
Il piano velico basso e lungo restituisce enorme potenza quando riceve molta potenza cioè vento. Alto e stretto comincia a tirare molto con poco e con un angolo migliore ma raggiunge presto, già con poco vento (vabbè che è tutto relativo), il suo limite. Poi c’è pure la faccenda che un centro velico basso fa sbandare meno, poi etc.etc. e si finisce che la barca è un progetto nel suo insieme, non un piano velico o una pinna di sei metri e le modifiche di questo genere dovrebbero uscire dai disegnatori delle stesse barche come sviluppo congruente del progetto di partenza sennò il tutto diventa solo un’accozzaglia idee, magari singolarmente anche buone, tenute con lo scotch.
Non escluderei che la gente non faccia più bolina perchè tutte queste soluzioni per far poca fatica, alla fine, restituiscano veramente una bolina da schifo che ti fa passare la voglia di farla.
(29-06-2019 12:52)bullo Ha scritto: [ -> ]Nape nel 91 usavo già genoa in testa senza strallo, cos'era? Io lo chiamavo frullone.
Io so che a parità di SV le vele alte e strette sopportano angoli d'incidenza minori, stringi di più; al contrario basse e larghe incidenza superiore e maggior forza aerodinamica.
La vela è un'oppppppinione.-

le ali lunghe hanno un miglior rendimento.
per fare andare le barche serve la potenza (forza per velocita), la forza serve quando le ormeggi.

per gli scafi veloci ci vogliono le vele allungate, per quelli lenti... il motore.
Cerco di spiegartelo con un esempio ma sono sicuro che non lo capirai.
Se vai di bolina con un olimpico da 20 mq. stringi di più se alzi un fiocco sempre da 20 mq. più largo e più basso e vai al traverso rende di più, la barca camminerà di più.
Vedi è difficile capirsi io quando dico che una barca è potente è perchè sbanda poco e riesce a tener su tela.
Con mare e onda non è detto che l'olimpico renda meglio di un fiocco normale in quanto il beccheggio fa fileggiare la vela e sei costretto a poggiare.
La vela è un'opppppinione e un compromesssssso.-
si, ZK, è vero ma secondo me con dei limiti applicativi e provo a spiegarmi: idealmente da un estremo diciamo che hai i libera del Garda e da quell’altro un HR, uno di quelli che hanno fatto la storia. A pari SV, se metti il piano velico del libera del Garda sull’ HR, forse, quando questo mette il musone nel cavo di un’onda, non lo tiri su mai. Ci furono dei frazionati grossi di prima generazione di progettisti famosissimi per le loro barche da regata che non andavano neanche a spingerli perchè i loro progettisti si ostinavano a mantenere il dislocamento dei testa d’albero poi, dalla Francia, arrivò Diva a dimostrare il teorema e cambiare il mondo.
Un po’ come nelle auto: coppia a mille giri o a cinquemila? rapporti lunghi o corti? Come dici tu è la destinazione d’uso che conta.
lo so bullo sono discorsi tra sordi.
e la cosa brutta e' che io non e' che non ti capisco, non ti voglio capire.
tocca che le cose giuste che sai ti sforzi di spiegarle.. senno e' inutile.

ragioni di andature e non di intensita del vento?
ragioni di potenza ma e' riferita al raddrizzamento, quasi che la velocita della barca non conti nulla?

le vele vedono il vento apparente e le resistenze di appendice anche se non le vedi contano veramente molto e dipendono fortemente dall' allngamento dell' ala.

se hai una barca molto veloce la superficie delle vele conta poco, se e' lenta molto di piu.

quando c'e' poco vento... quel poco sta tutto lassu.. te ne sei accorto lo so, come ti sei accorto che la tela in alto genera sbandamento.

le situazioni estreme piacciono pure a me, e le situazioni in mare rasentano spesso l' assurdo.

pensa a un mare con piu di 6 metri d'onda, quando stai nel cavo sei nella patana, quando ne esci ci trovi 30 o piu nodi... con quale vela ti trovi meglio? e' una domanda retorica, non c'e' bisogno che tu mi risponda, io ho gia le mie risposte e ognuno deve darsi le sue, la regola generale dipende da troppi fattori, se non sei su quella barca con quell' equipaggio non puoi salire in cattedra e darla.
se hai una barca col palo piu lungo hai piu possibilita di trovare l' assetto giusto per navigare, a tirare su una vela piu corta sei sempre a tempo, il viceversa non ci sta.
Ho preso un Hanse 400 e ho provato per una stagione la combinazione autovirante e avvolgibile su frullino (+ code /forse reacher 55 mq, piccolino + gennaker).
Sotto i 12 di reale con AV una pena. Ma velocità a parte, proprio male a sentirla in mano.
E poi un gran lavoro: su il code, giù il code, su il Genn, giù il genn, fuori il fiocco, dentro il fiocco, su il code di nuovo. Cavolo sembrava di essere su barca vela!! Smile) .
Comunque quasi mai completamente soddisfatto tra bolina e traverso. Spesso il code era già troppo e il fiocco troppo poco. Se c'era da stringere con l'AV quasi sempre sotto invelato. Vela mai a segno appena c'era da lascare e poggiare.

L'anno dopo sono dovuto ripassare a orecchie base da San Albert da Nogaro a fare un genoa.
Un'altra musica: meno lavoro, più reattiva, velocissima.
Non tornerei indietro.
Io ho usato l'autovirante con un amico sul suo dehler 41 in grecia nelle cicladi.
Un piacere, ma c'erano sempre almeno 20 nodi.

In mediterraneo penso che almeno un fiocco 105 o 108 sia indispensabile, se si vuole andare a vela rilassati. Così copri almeno le andature dalla bolina ai 120 gradi senza dover fare cambi di vele. Code e gennaker se vai con amici e in barca ci sono almeno due-tre persone in grado di manovrare va bene, altrimenti è una palla.


L'alternativa?
Il motore.
.
(01-07-2019 11:59)LiberaMente Ha scritto: [ -> ]Io ho usato l'autovirante con un amico sul suo dehler 41 in grecia nelle cicladi.
Un piacere, ma c'erano sempre almeno 20 nodi.

In mediterraneo penso che almeno un fiocco 105 o 108 sia indispensabile, se si vuole andare a vela rilassati. Così copri almeno le andature dalla bolina ai 120 gradi senza dover fare cambi di vele. Code e gennaker se vai con amici e in barca ci sono almeno due-tre persone in grado di manovrare va bene, altrimenti è una palla.


L'alternativa?
Il motore.
Pensa che io mi annoio se ho solo una vela a prua....Smiley4

L'autovirante è comodo quando si va da soli, quando c'è molto vento e quando si usa più vele a prua, ma da noi bisogna abbinarlo a un code piccolo, massimo 160%, però vedo che quando si decide di fare la vela si vuole sempre esagerare e si finisce per fare vele il più grandi possibile che poi diventano difficili da gestire appena si alza un minimo l'apparente
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