(16-07-2018 17:40)albert Ha scritto: [ -> ]...
Nell'ammainata con la calza e vento forte, la scotta non va mai lascata, anzi, la vela va stallata dietro alla randa e, quando l'imbuto della calza è a metà altezza, si lasca la mura, in modo che il gennaker continui a stare al riparo dietro e vicino alla randa.
Uno degli errori più comuni è infatti quello di lascare la scotta, così il gennaker si proietta sopravvento, si espone, diventa instabile e innesca una sbandata sopravvento, il timoniere inesperto contrasta e straorza. Poi, se a scotta lasca il gennaker sbatte tutto aperto nel vento, non si riuscirà più ad ammainare l'imbuto ...
Lasco la scotta e solo all'ultimo la tack. Almeno cosi non ho mai avuto problemi per chiudere.
Non ho mai provato con vento fortissimo, ma già sopra i 20 la calza non viene giù se non mollando la scotta.
Provo alla prima occcasione a mollare la tack come da te consigliato.
E con lo spi ??
(17-07-2018 14:11)lord Ha scritto: [ -> ]Lasco la scotta e solo all'ultimo la tack. Almeno cosi non ho mai avuto problemi per chiudere.
Non ho mai provato con vento fortissimo, ma già sopra i 20 la calza non viene giù se non mollando la scotta.
Provo alla prima occcasione a mollare la tack come da te consigliato.
E con lo spi ??
avendo la calza ho fatto anch'io sempre così e mai un problema fino ad ora ...
adesso ho un pò di confusione ...
penso pure io che il modo consigliato da albert sia quello piu facile, di sicuro lo e' se senza randa.
altrettanto sicuro che se avete un barber sulla scotta chiuderlo aiuta.. e poi cosi si elude la ritrosia ad avvicinarsi a prua e la cima di chiusura lavora meglio
Ho avuto modo di usare sulla mia barca, per molti anni, il genny con la calza; forse per via del taglio della vela e/o per la conformazione della bocca della calza ma se non lascavo di brutto scotta, la penna del genny rimaneva aperta e la calza non scendeva neanche di un metro.
(17-07-2018 13:29)lorenzo.picco Ha scritto: [ -> ]1- stavo andando solo di gennaker, senza randa
Vabbè, se non ce lo dici subito
...
... questo a mio avviso è stato l'errore che ha scatenato la serie successiva di spiacevoli eventi ....
(17-07-2018 15:36)albert Ha scritto: [ -> ]Vabbè, se non ce lo dici subito ...
... questo a mio avviso è stato l'errore che ha scatenato la serie successiva di spiacevoli eventi ....
Straquoto...chi gira con una vela sola prima o poi si incarta
mai incartato col solo fiocco, a volte con la sola randa, di sicuro se ci sta il genny prima ci sta la randa.. salvo forse se fai scuola vela e devi far vedere al timoniere in erba come si deve comportare con le orecchie.
e certo che se uno orza invece di puggiare... a me capita per qualche secondo tutte le volte che salgo su una barca col timone a ruota.. ci do dalla parte sbagliata.
Alberto bisogna avere una sfera di cristallo per capire.
La prima cosa faccio quando vado in barca isso la randa anche se vado a motore.
La vela però è un'opppppppinione e anche un mistero.-
Era per dire che andare in barca e farsi prendere dalla pigrizia porta nel tempo al calo di capacità tecniche e fisiche nel condurre la barca, si perde la buona abitudine di fare il peeling e si ricorre a tecniche apparentemente facili (la calza ecc) ma non danno margini se qualcosa va storto.
Sul timone dalla parte contraria non saprei cosa dirti, mai capitato, un po come dimenticarsi il proprio nome
mi succede quando il timone a ruota non da reazioni, il contrario... mandare la barra dal lato sbagliato non mi capita mai.
dipende dal modo che hai di timonare, se lo usi per andare in un posto o se lo usi per stare nel vento.
la randa su, dipende alle condizioni meteo, ne ho fatte tante di miglia senza,dai 30 nodi in su, specie in poppa, tendo a farne a meno...un' atteggiamento da sfigato che se la deve far durare piu di due anni immagino.
(17-07-2018 19:48)bullo Ha scritto: [ -> ]Alberto bisogna avere una sfera di cristallo per capire.
La prima cosa faccio quando vado in barca isso la randa anche se vado a motore.
La vela però è un'opppppppinione e anche un mistero.-
+1 senza mi par d esser nudo. È anche una questione di estetica
(17-07-2018 20:24)ZK Ha scritto: [ -> ]mi succede quando il timone a ruota non da reazioni, il contrario... mandare la barra dal lato sbagliato non mi capita mai.
dipende dal modo che hai di timonare, se lo usi per andare in un posto o se lo usi per stare nel vento.
la randa su, dipende alle condizioni meteo, ne ho fatte tante di miglia senza,dai 30 nodi in su, specie in poppa, tendo a farne a meno...un' atteggiamento da sfigato che se la deve far durare piu di due anni immagino.
Che ti devo dire io in 10 anni ho usato due rande una distrutta in regata che è partita con 18 nodi ed è finita a quasi 35 nodi, lo considero un evento eccezionale e difatti me la rimborsano, l'altra ce l'ho ancora su ma dopo 10 anni insomma sarebbe finita.
Anche il fiocco originale e che ha 10 anni d'estate lo uso e va ancora, cioè non mi sembra che le vele le tratti tanto male pur usandole molto e gli incidenti capitano a tutti.
Mi ricordo un sydney 39 che in una Giannutri qualche vela l'ha frantumata mi pare che a bordo ci fossi anche tu... e anche le ultime vele che ho visto domenica non mi sembravano il massimo della buona salute come dire si fa presto a criticare ma spesso si razzola molto male.
Comunque io le vele tendo ad usarle molto e se c'è da rifarle nuove lo faccio anche volentieri e ci spendo i soldini è una passione ela barca mi piace godermela certo non le faccio rifare a te..questo lo capisci no? il velaio deve essere sempre uno che ci capisca parecchio
tutto vero? il sydney ha fatto la coppa italia, tu l' hai guardata con la bava alla bocca!
(17-07-2018 21:42)ZK Ha scritto: [ -> ]tutto vero? il sydney ha fatto la coppa italia, tu l' hai guardata con la bava alla bocca!
Il sydney ha fatto una figura inqualificabile tra genneker accartocciati OCS, scontrarella con la boa e per fortuna che si diceva di stare bene nella squadra di classe A......parlavate delle altre barche.... Io onestamente mi sono divertito assai solo a vedere voi...
Il confronto è promettente: se continua così raggiunge i livelli della Vandèe Globe
(17-07-2018 22:26)soravia Ha scritto: [ -> ]Il confronto è promettente: se continua così raggiunge i livelli della Vandèe Globe
in effetti.... comunque hai ragione dopo cena meglio non replicare a ZK ... se vedessi nella sezione regate altro che vendèe globe BV
(16-07-2018 17:40)albert Ha scritto: [ -> ]Nell'ammainata con la calza e vento forte, la scotta non va mai lascata, anzi, la vela va stallata dietro alla randa e, quando l'imbuto della calza è a metà altezza, si lasca la mura, in modo che il gennaker continui a stare al riparo dietro e vicino alla randa.
Uno degli errori più comuni è infatti quello di lascare la scotta, così il gennaker si proietta sopravvento, si espone, diventa instabile e innesca una sbandata sopravvento, il timoniere inesperto contrasta e straorza. Poi, se a scotta lasca il gennaker sbatte tutto aperto nel vento, non si riuscirà più ad ammainare l'imbuto .....
Da tener presente anche che ogni manovra per rallentare la barca fa aumentare l'apparente e dunque rende più fisiche e difficoltose tutte le manovre ....
Ecco.
La calza è un accessorio come tutti, che per funzionare bene deve essere realizzato come si deve e gestita correttamente.
Io non rinuncerei mai alla calza in crociera, ammainare da soli un gennaker grande con vento fresco non è banale, hai un lenzuolone da gestire con solo due mani che NON deve più prendere aria una volta lascata la drizza.
Tirarlo in pozzetto e mandarlo in quadrato da sotto il boma agendo da soli è lento e camurrioso. C'è anche da rimetterlo nel suo sacco come si deve, e magari giuncarlo, che è sempre un lavoro palloso da fare.
Con la calza hai la garanzia di chiuderlo sempre almeno un bel pezzo, al quel punto la belva è gestibile. E una volta chiuso, ci si può occupare con comodo di altre incombenze tipo aprire il fiocco, poi con comodo si fa scivolare il salamone sotto coperta.
(18-07-2018 13:44)ishmael Ha scritto: [ -> ]Ecco.
La calza è un accessorio come tutti, che per funzionare bene deve essere realizzato come si deve e gestita correttamente.
Io non rinuncerei mai alla calza in crociera, ammainare da soli un gennaker grande con vento fresco non è banale, hai un lenzuolone da gestire con solo due mani che NON deve più prendere aria una volta lascata la drizza.
Tirarlo in pozzetto e mandarlo in quadrato da sotto il boma agendo da soli è lento e camurrioso. C'è anche da rimetterlo nel suo sacco come si deve, e magari giuncarlo, che è sempre un lavoro palloso da fare.
Con la calza hai la garanzia di chiuderlo sempre almeno un bel pezzo, al quel punto la belva è gestibile. E una volta chiuso, ci si può occupare con comodo di altre incombenze tipo aprire il fiocco, poi con comodo si fa scivolare il salamone sotto coperta.
Rispondo solo perché tra me e te ci corre un h ma la penso all opposto di te
Se usi la calza sei un equipaggio ridotto, se metti il gennaker con equipaggio ridotto e poco vento tutto ok (ma potevi fare senza)... se metti gennaker con tanto vento ed equipaggio ridotto lo sai fare bene e non ti serve la calza... se apri la tack con il fiocco su allla fine I casini che puoi fare sono relativi. Se ti si incasina la calza in testa come rimedi? Sali in testa con equipaggio ridotto ...
Ma allora cosa l’hanno ideata a fare? Se il gennaker sta nella casa non è che puoi decidere di issarlo senza, comodamente. Se si incasina la calza (non capisco come possa accadere) molli la drizza e ammaini a mano.
Per me la calza è un ottimo ausilio ed esco spesso da solo.
Credo che di genny con calza, in crociera, se ne vedranno, in futuro,molti di meno.... l'evoluzione della specie porterà ai comodi code, col frullone.... io usavo, sulla mia precedente genny con calza anche da solo.... sulla attuale non lo ho.... credo che opterò , quando sarà possibile , per un code...