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Versione completa: Dissalatore? Quale?
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Ho montato sul mio 35 piedi (con 110 litri di serbatoio) uno Spectra Ventura 150 manuale e la qualità della vita in crociera ha subito un'impennata cambiando radicalmente il modo di vivere la vacanza. Mentre prima passavo i miei venti giorni in giro per la Grecia Ionica sgomitando ogni due giorni per rifornirmi e subendo la mancanza di acqua nei trasferimenti un po' piu' lunghi, ora vivo molto più sereno, libero nella programmazione delle tappe. Consuma circa 9 A/h per una produzione nominale di 24 L/h (effettivi poco meno di 20 a 13,6 V). Unico difetto il costo, ma.. arrivare in rada dopo 27 ore di navigazione (passata a cucinare e docciarsi) con il serbatoio pieno non ha prezzo! Installazione abbastanza semplice (per il carico dell'acqua salata ho montato una T sul tubo di imbarco del WC e per lo scarico mi sono inserito sulla esistente linea dello scarico di sentina), peso circa 15 kg, ingombro contenuto (70 cm x 30 x 20 circa oltre alla pompa grande come una normale autoclave ed il filtro come quelli che si vedono ogni tanto in banchina, quelli lunghi per intenderci) e si smonta svitando quattro dadi. Costo di gestione annuo per la manutenzione circa 70 euro dati dal glicole polipropilenico necessario per l'invernaggio e dal filtro 5 micron di ricambio. Unico rimpianto non averlo montato prima!
Buongiorno a tutti,
seguo con interesse poiche sto pensando di realizzare anche io un impianto per la mia barca.
Se gentilmente l'amico ORTEIP visto che ha gia realizzato il suo puo fugarmi qualche dubbio che mi è sorto addentrandomi nell'argomento:
-Nello scegliere la pompa HP come ci si deve orientare con la capacita di litri ora dichiarata in rapporto alle membrane?
- queste pompe vengono vendute gia con l'elettrofrizione oppure vanno assemblate adattando elettrofrizioni di altra derivazione( dico una stupidaggine quelle per i condizionatori delle auto)
se possibile avere qualche indicazione di marca modello ecc
Volendo invece optare per la soluzione con motore da 220 volt , con l'uso di un gruppo elettrogeno, che potenza doverbbe avere il motore?
questo tanto per avere dati piu precisi per cominciare a valutare, ed eventualmente avere pareri su pro e contro.
Grazie
(27-09-2019 09:11)pietro58 Ha scritto: [ -> ]Buongiorno a tutti,
seguo con interesse poiche sto pensando di realizzare anche io un impianto per la mia barca.
Se gentilmente l'amico ORTEIP visto che ha gia realizzato il suo puo fugarmi qualche dubbio che mi è sorto addentrandomi nell'argomento:
-Nello scegliere la pompa HP come ci si deve orientare con la capacita di litri ora dichiarata in rapporto alle membrane?
- queste pompe vengono vendute gia con l'elettrofrizione oppure vanno assemblate adattando elettrofrizioni di altra derivazione( dico una stupidaggine quelle per i condizionatori delle auto)
se possibile avere qualche indicazione di marca modello ecc
Volendo invece optare per la soluzione con motore da 220 volt , con l'uso di un gruppo elettrogeno, che potenza doverbbe avere il motore?
questo tanto per avere dati piu precisi per cominciare a valutare, ed eventualmente avere pareri su pro e contro.
Grazie

Intanto dai un'occhiata qui che c'è un discorso un pò più completo, più tecnico e molte informazioni utili sulla semplicità del principio di funzionamento di un desalinatore:

http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=117885
Io sommarizzerei come segue.
Il primo problema sono la pompa e la motorizzazione. Tutto il resto é noia.

Le pompe che la letteratura propone sono sempre e solo a 3 pistoni con portate comprese tra 11L/1' e 15L/1' e in grado di garantire pressioni di mandata superiori a 60bar.
Particolare enfasi per il materiale dei pistoni visto che operano in acqua salata. Bronzo o (meglio ) SS sono le scelte immediate.
AL top della wish list sarebbe la DANFOSS APP 08 ma costa un botto.
https://www.lenntech.com/products/Danfos...index.html

Parimenti alcuni comprano una idropulitrice Karcher all'OBI, smontano il gruppo pompa+motore elettrico ed il gioco é fatto.
Perché Karcher? perché pare i pistoncini siano in plastica (ma essendo molle e quant'altro in acciaio credo che la vita dell'oggetto non superi i 2 o 3 anni; ma tanto costa 60 o 70 Euro...)

A complicare le cose ho un amico che ha una normale pompa a lobi azionata da un motore in C.C. e funziona.

Per quanto riguarda la potenza del motore di solito é la pompa che definisce la potenza richiesta. La trovi nelle specifiche della pompa che sceglierai (se prendi la Karcher il gruppo include il motore a 220V sui 1.4kW).
La DANFOSS richiede almeno 1.5kW , meglio di più che di meno.

Quando scegli la pompa e l'accoppi al motore occhio agli RPM richiesti dalla prima. Eventualmente dovrai interporre puleggia e cinghia per farli quagliare.
(27-09-2019 11:26)scud Ha scritto: [ -> ]Io sommarizzerei come segue.
Il primo problema sono la pompa e la motorizzazione. Tutto il resto é noia.

Le pompe che la letteratura propone sono sempre e solo a 3 pistoni con portate comprese tra 11L/1' e 15L/1' e in grado di garantire pressioni di mandata superiori a 60bar.
Particolare enfasi per il materiale dei pistoni visto che operano in acqua salata. Bronzo o (meglio ) SS sono le scelte immediate.
AL top della wish list sarebbe la DANFOSS APP 08 ma costa un botto.
https://www.lenntech.com/products/Danfos...index.html

Parimenti alcuni comprano una idropulitrice Karcher all'OBI, smontano il gruppo pompa+motore elettrico ed il gioco é fatto.
Perché Karcher? perché pare i pistoncini siano in plastica (ma essendo molle e quant'altro in acciaio credo che la vita dell'oggetto non superi i 2 o 3 anni; ma tanto costa 60 o 70 Euro...)

A complicare le cose ho un amico che ha una normale pompa a lobi azionata da un motore in C.C. e funziona. Non capisco come perché la pressione non dovrebbe essere sufficiente ma.....

Per quanto riguarda la potenza del motore di solito é la pompa che definisce la potenza richiesta. La trovi nelle specifiche della pompa che sceglierai (se prendi la Karcher il gruppo include il motore a 220V sui 1.4kW).
La DANFOSS richiede almeno 1.5kW , meglio di più che di meno.

Quando scegli la pompa e l'accoppi al motore occhio agli RPM richiesti dalla prima. Eventualmente dovrai interporre puleggia e cinghia per farli quagliare.
Son interessato a installare un dissalatore Schenker Wiki da 30 l/h. E' portatile, pesa sui 25 kg, dunque facile da farci manutenzione. Il consumo è di circa 10 a/h a 100 w/h, dunque tollerabile con un pacco batterie e magari con l'alternatore di un volvo penta.
Dico subito che io amo avere la possibilità di fare la doccia comoda per tutti (4 persone in media) ogni giorno e non mi piace, soprattutto in estate, perdere tempo nei porti a fare il pieno d'acqua: di solito ce ne stiamo in giro per rade per più di una settimana... prima di dover fare rifornimento di cibo e gasolio. Qualcuno può dire la sua esperienza sui dissalatori?
Di sicuro, per vari fattori, avrai una resa reale di 22/25 lt ora. Andrebbe bene se lo tieni acceso alcune ore, diciamo 3 almeno, ma solo su batterie la vedo dura, e produrre solo col motore acceso rompe i marroni alla lunga.
Si abbinerebbe bene a un pannello solare, così produci acqua anche in rada nel silenzio
a me attirano parecchio i dissalatori portatili che non necessitano di installazione

è da un po' che sto guardando il rainman (https://www.rainmandesal.com/12vdc-watermaker/), che però nella versione 12V ha la soluzione da circa 30 litri/h vede un consumo di 410W... davvero eccessivo

questo della shenker, a pari produzione assorbe solo 110W! praticamente un quarto del rainman, davvero interessante
chissà da come mai di questa grande differenza di assorbimento...

quanto costa il wiki?
(21-08-2019 09:30)Luciano53 Ha scritto: [ -> ]Riprendo il mio quesito del messaggio 22.
Un dissalatore per acqua potabile è una macchina costosa e complessa come gestione.
dissalatore poco sofisticato che faccia questa funzione?

Dopo l'installazione ho fatto testare l'acqua prodotta che ha tutte le caratteristiche di potabilità. Tale caratteristica per essere certificata ha bisogno di interventi onerosi quanto inutili. Dalla membrana, funzionante, non passa alcuna impurità. Per maggiore sicurezza ci metti un filtro a carboni e sei a posto. Certo l'acqua non deve passare da un serbatoio ma arrivare direttamente dal dissalatore al rubinetto. Io ne ho uno installato fisso sul lavello cucina ed uso quello.

Ah il test è stato fatto in porto. E sapete come sono le acque portuali. Bevuta personalmente era ottima.

Il mio dissalatore ZP produce oltre 200 litri ora consumando energia elettrica ridicola e non lo cambierei con nulla al mondo. Ora con questo non è stata eliminata l'acqua minerale gasata ma come naturale per tutti gli usi di bordo usiamo quella. evitando il porto :-)
Stessa macchina, ho aggiunto un bel gasatore da 39€ per accontentare gli amanti delle bollicine...anch'io ho fatto le analisi (che ripeterò tra poco) e all'istituto si sono stupiti della qualità, sapendo che proveniva da un dissalatore. Però non carico mai in porto.
Credo che misurare il TDS non sia sufficiente a giudicare la bontà dell'acqua, più importante sapere la presenza di virus e batteri
(27-03-2024 16:33)Resolution Ha scritto: [ -> ]Credo che misurare il TDS non sia sufficiente a giudicare la bontà dell'acqua, più importante sapere la presenza di virus e batteri

Infatti ho richiesto le analisi sia chimiche che batteriologiche, cioè "uso umano".
Non le metto perchè sono 6 pagine.
(27-03-2024 19:44)jacques-2 Ha scritto: [ -> ]Infatti ho richiesto le analisi sia chimiche che batteriologiche, cioè "uso umano".
Non le metto perchè sono 6 pagine.

Era riferito a post precedenti nei quali si parlava di TDS
(28-03-2024 19:39)Resolution Ha scritto: [ -> ]Era riferito a post precedenti nei quali si parlava di TDS

Più che giusto, il Tds (la quantità di sali presenti) ed il PH vanno misurati ad ogni carico perchè da quelle misurazioni si puó sapere se l’acqua è adatta o meno al corpo umano.
Le acque con la presenza di pochissimi sali sotto i 100 come quelli sopra i 1500 sono potenzialmente dannose al corpo umano e per i suoi reni anche se poi, tutto sommato, il pericolo potrebbe essere quasi inesistente visto l’uso limitatissimo che se ne fa solo durante le vacanze ma certamente invece, per chi come me realizza impianti ad uso alimentare che poi devono essere certificati, per noi la cosa non è trascurabile. Il fisico umano non reagisce sempre allo stesso modo; ci potrebbe essere chi ha problemi anche con consumazioni limitate di acque fuori parametri e per chi fa impianti certificati sarebbe un grosso problema.

Comunque le misurazioni del TDS e del PH sono importanti ma loro da sole non assicurano la potabilità delle acque ed è per questo che, chi ne fa uso alimentare e la beve, dovrebbe fare almeno una volta l’anno dei prelievi prima di utilizzare l’acqua e farli analizzare dal punto di vista sia della potabilità che batteriologico per il consumo umano.

In ogni caso, oltre il tds, il ph e l’analisi; per tutti quelli che ne fanno consumo bevendola ma anche per la cucina e per il lavaggio delle stoviglie, si raccomanda sempre l’utilizzo di lampade UV sterilizzatrici.
Io ne ho montata una sotto il lavandino e funziona.

PS - La pressione non va regolata a sentimento sii 50/55/60 bar come qualcuno suggerisce qualcuno; pena rovinare le membrane, accorciarne la vita ed avere un’acqua apparentemente desalinata al sapore ma potenzialmente dannosa.
Le membrane hanno dei parametri ben precisi per la pressione di esercizio e vengono forniti con un certificato al momento dell’acquisto.
La pressione di esercizio deve essere esattamente quella con al massimo una tolleranza di non oltre 2 bar in più.
Far lavorare a 60 bar una membrana che invece dovrebbe lavorare a 40 oppure a 50 bar, certamente avremo anche una produzione di acqua leggermente maggiore ma l’acqua sarà di bassissima qualità e le membrane dureranno molto poco.

Da considerare che le mie le ho cambiate dopo 16 anni quando hanno iniziato a manifestare una produzione di TDS intorno ai 700
(29-03-2024 12:30)orteip Ha scritto: [ -> ]Più che giusto, il Tds (la quantità di sali presenti) ed il PH vanno misurati ad ogni carico perchè da quelle misurazioni si puó sapere se l’acqua è adatta o meno al corpo umano.
Le acque con la presenza di pochissimi sali sotto i 100 come quelli sopra i 1500 sono potenzialmente dannose al corpo umano e per i suoi reni anche se poi, tutto sommato, il pericolo potrebbe essere quasi inesistente visto l’uso limitatissimo che se ne fa solo durante le vacanze ma certamente invece, per chi come me realizza impianti ad uso alimentare che poi devono essere certificati, per noi la cosa non è trascurabile. Il fisico umano non reagisce sempre allo stesso modo; ci potrebbe essere chi ha problemi anche con consumazioni limitate di acque fuori parametri e per chi fa impianti certificati sarebbe un grosso problema.

Comunque le misurazioni del TDS e del PH sono importanti ma loro da sole non assicurano la potabilità delle acque ed è per questo che, chi ne fa uso alimentare e la beve, dovrebbe fare almeno una volta l’anno dei prelievi prima di utilizzare l’acqua e farli analizzare dal punto di vista sia della potabilità che batteriologico per il consumo umano.

In ogni caso, oltre il tds, il ph e l’analisi; per tutti quelli che ne fanno consumo bevendola ma anche per la cucina e per il lavaggio delle stoviglie, si raccomanda sempre l’utilizzo di lampade UV sterilizzatrici.
Io ne ho montata una sotto il lavandino e funziona.

PS - La pressione non va regolata a sentimento sii 50/55/60 bar come qualcuno suggerisce qualcuno; pena rovinare le membrane, accorciarne la vita ed avere un’acqua apparentemente desalinata al sapore ma potenzialmente dannosa.
Le membrane hanno dei parametri ben precisi per la pressione di esercizio e vengono forniti con un certificato al momento dell’acquisto.
La pressione di esercizio deve essere esattamente quella con al massimo una tolleranza di non oltre 2 bar in più.
Far lavorare a 60 bar una membrana che invece dovrebbe lavorare a 40 oppure a 50 bar, certamente avremo anche una produzione di acqua leggermente maggiore ma l’acqua sarà di bassissima qualità e le membrane dureranno molto poco.

Da considerare che le mie le ho cambiate dopo 16 anni quando hanno iniziato a manifestare una produzione di TDS intorno ai 700

Io uso bere l'acqua dei serbatoi e, oltre alla solita serie di filtri, sto usando questa https://shop.waterpassion.it/prodotto/bw...XEQAvD_BwE
Ho fatto l'analisi con il kit ma per il controllo di virus e batteri penso ci voglia un laboratorio specializzato.
(29-03-2024 15:25)Resolution Ha scritto: [ -> ]Io uso bere l'acqua dei serbatoi e, oltre alla solita serie di filtri, sto usando questa https://shop.waterpassion.it/prodotto/bw...XEQAvD_BwE
Ho fatto l'analisi con il kit ma per il controllo di virus e batteri penso ci voglia un laboratorio specializzato.

Certo ci vuole un laboratorio non specializzato ma un qualsiasi laboratorio di analisi Certificato ISO che abbia macchine e personale idoneo. Certamente non è il laboratorietto sotto casa.
Tuttavia se si ha una lampada sterilizzatrice UV che costa intorno ai 130/150 euro comunque si ha una maggior sicurezza ma questo non esclude la presenza di batteri pontenzialmente pericolosi che se presenti in quantità elevata, una sola lampada e perdippiù piccola è sufficiente ad eliminarne appena il 30%, da qui la necessità dell’analisi.
Io prima di berla e farla bere alla mia famiglia, sapendo quante impurità batteriologiche possono esserci, faccio fare una bella analisi tutti gli anni sia potabilizzazione che batteriologica oltre ad avere la lampada sterilizzatrice UV, poi ciascuno fa quello che ritiene più opportuno.

Io di norma, proprio verso questi tempi (Aprile/Maggio), esco con la barca a largo (più ti avvicini alla costa, più l’acqua è bassa, più si scalda rispetto all’altra e più prolificazione di batteri c’è) ed inizio a far girare il desalinatore senza farlo passare per la lampada sterilizzatrice (la lascio spenta), il tutto per pulirlo da tutti i trattamenti di rimessaggio fatti o per eliminare comunque qualsiasi residuo vecchio. Diciamo che le prime uscite sono a vuoto (circa i primi 200 litri desalinato e buttati in mare); poi misuro TDS e PH con gli strumentini che costano pochissimo e, se rientra nei parametri idonei al consumo umano (segno che le membrane lavorano bene), utilizzando i contenitori per l’analisi delle urine (mi raccomando che non siano riciclati :-)) prelevo un campione senza farlo passare per la lampada sterilizzatrice ed uno dopo il trattamento e faccio analizzare dopo di chè decido se berla oppure no.
(29-03-2024 15:25)Resolution Ha scritto: [ -> ]Io uso bere l'acqua dei serbatoi e, oltre alla solita serie di filtri, sto usando questa https://shop.waterpassion.it/prodotto/bw...XEQAvD_BwE

ma la lampada sterilizzatrice UV è alimentata a 220V?
non capisco bene la descrizione dal sito della "BWT UVC Light Guard innovativa lampada UVC" indica: Alimentazione 220 volt-50/60 Hz con alimentatore DC 12 V
(10-04-2024 11:30)Nanshan Ha scritto: [ -> ]ma la lampada sterilizzatrice UV è alimentata a 220V?
non capisco bene la descrizione dal sito della "BWT UVC Light Guard innovativa lampada UVC" indica: Alimentazione 220 volt-50/60 Hz con alimentatore DC 12 V

Al momento l'alimento a 220, ma è in programma portare la 12
A suo tempo, parlammo con dei medici a proposito del.consumo di acqua desalinizzata. Tutti ci dissero che non era un problema la mancanza di sali, che sarebbero stati compensati dal cibo. Giusto per dire , i più grandi produttori di birra al mondo, utilizzano desalinizzatori per la produzione, per questioni di sicurezza e controllo del prodotto. Comunque abbiamo bevuto acqua desalinizzata per più di 4 anni quotidianamente, problemi zero.
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