Questi test (ma soprattutto il link al sito Marlow), mi hanno fatto capire l'importanza della calza, l'avevo sempre considerata un elemento di protezione ma di fatto, se si rompe la calza come nella foto, la scotta/drizza diventa inutilizzabile.
Sto imparando ora a fare le mie prime impiombature su dyneema scalzato ma adesso ho le idee moooolto confuse e chiedo aiuto ai riggers o a chi ha più esperienza di me.
se eseguo una impiombatura su una drizza in dyneema scalzato, tipo quella in foto, indipendentemente da che la calza arrivi fino all' impiombatura (come spesso vedo fare sulle drizze genoa) o che si fermi a metà, lasciando scalzata tutta la parte della drizza che non arriva allo stopper (come spesso vedo fare sulle drizze spi), praticamente il carico che la drizza è in grado di reggere dipende da come è stata impalmata la calza sull' anima, o sbaglio?
cioè, supponiamo per un attimo che l'impalmatura non ci sia (o che abbia ceduto per usura), se metto in forza la drizza (per semplicità immaginiamo di essere in porto, drizza agganciata al pulpito, la metto in tensione a mano , in pratica la sto "mungendo", giusto?
cioè, se l'impalmatura è debole, potrei scalzare la drizza?
o, equivalentemente, il carico che la drizza è in grado di reggere dipende dall' impalmatura?
Soravia diceva che le cime moderne hanno delle resine per rendere solidali anima e calza, ma le cime che sto usando io per imparare a impiombare si scalzano facilmente, non c'è nulla che trattenga la calza sull' anima.
Concldendo: se faccio le impiombature come in foto posso stare tranquillo o non appena l'impalmatura cede, scalzo la drizza?
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