<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da rob
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da prop
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da ggalizia
Vorrei realizzare da me il cavo elettrico che collega la barca al pontile. Quale è secondo voi il tipo di cavo impermeabile marino adatto a fare ciò, e di quale sezione devono essere i fili ? Quanto può costare un cavo lungo 30 metri ?
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H07RN-F
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ora non mi ricordo più, ma è quello 'da cantiere', molto flessibile, che ha il rivestimento esterno in tipo 'gomma' piuttosto che 'plastica' ? insomma al tatto dà un'impressione molto migliore ?
questo HO7RN-F resiste bene agli uv col tempo ?
perché una volta ne avevamo uno (non ricordo assolutamente la marcatura) e pur rimanendo assolutamente integro, la superficie esterna della gomma lasciava delle macchie nere dappertutto, il cavo di per sé era ok, anche piegandolo a U su se stesso e strizzandolo la gomma era integra e sempre elastica, solo che maremma quanto sporcava, non tanto il pontile ma il gelcoat, o quando si strusciava un po' il cavo sopra la barca..
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HO7RN-F ha questo problema ai raggi UV per questo suggerisco l'FG7 che pur essendo meno malleabile è più resistente all'esterno
FG7, preso nota, grazie kermit
il mio non macchia passare a bordo dimostro, altrimenti lo avrei già sbarcato
potrebbe dipendere anche dal costruttore
e poi se noterete macchie quando andrete via non ricorderete nulla
l'alcol cancella tutto
a me non piace ma fg7 va benone e si risparmia molto
bv
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Sloopy Joe
Già qualcuno ha dato risposte... intanto non dici che tipo di prese devi realizzare, se hai un impianto a 220 in barca o no; 30 metri è esagerato, quando ne hai 10 o 15 sei a posto; è difficile che non ci sia una colonnina nei pressi dell'ormeggio... il cavo dovrebbe essere tripolare da 2,5 mm del tipo a doppia guaina per esterni. tipo questo, però a tre poli, che sono quelli che ti servono:
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Le prese delle colonnine hanno la messa a terra e dunque è necessario che tu colleghi anche il terzo cavo.
Poi dovresti avere un apposito quadretto interno con il salvavita
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da ggalizia
Vorrei realizzare da me il cavo elettrico che collega la barca al pontile. Quale è secondo voi il tipo di cavo impermeabile marino adatto a fare ciò, e di quale sezione devono essere i fili ? Quanto può costare un cavo lungo 30 metri ?
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Se è 3x2.5 perchè ha messa la foto del 4?
Maurizio
Cavo? Ok. Fate come volete...
La mia l'ho detta.
Saluti
io a bordo ho uno spezzone di 15 mt circa che uso abitualmente, in un gavone ne ho un altro di circa 50 mt e ad un'estremità ho messo due attacchi uno maschio e uno femmina.
E' infrequente, ma ci sono state volte che mi sono serviti tutti, compresa la doppia spina.
Complimenti ragazzi! [:107]
Tranne, ma solo in parte, Kermit ed un altro paio, avete elencato delle soluzioni che, se applicate nell'industria, mandano in galera e senza passare per il via, il progettista, l'esecutore, ed un’altra dozzina di persone.
Roba da codice penale!
La corrente elettrica non si vede, ma quando si sente è tardi.
Ed acqua, ancor quando salata, ed elettricità fanno un connubio veramente pericoloso, da non prendere alla leggera.
Solo e tutta roba testata, marchiata e di prima qualità, solo sistemi sicuri e conformi alle norme.
Anche soltanto collegandio due spine è facile collegare anche le mani al circuito...e non è una bella sensazione.
Già in altro post si era discusso del collegamento in banchina (ma credo di ricordare ce ne siano una mezza dozzina) ed erano state elencate l'unico paio di soluzioni corrette tecnicamente e legalmente; mai come nel campo dell'energia (di tutti i tipi) l'improvvisazione è dannosa.
Motore di ricerca del Forum, digitare collegamento banchina, e con umile pazienza leggere!
[:256]
oltre a norme e buon senso poi ognuno fa come gli pare MA ..
da noi in porto la direzione non ti consente tanta creatività
ad iniziare dalle spine che DEVONO ESSERE IP 65 ALTRIMENTI TE LE STACCANO senza mezzi termini
per il cavo ( lì son leggermente più tolleranti ma non troppo ) comunque c'è nel regolamento affisso in bacheca l'unico utilizzabile è H07RN oppure chi ha il marinco pronto ( quello giallo)
inutile dire che i giunti non esitono, es: pensate d'estate a quanti bambini giocano in banchina mentre state lavando la barca ...
io ne uso due spezzoni
uno più corto per casa
uno più lungo per i transiti con le banchine lontane
un altro ( raro ma...) con la spina cee 2p+t da 32A perchè mi capita di trovare colonnine con questa presa ( es villaputzu- portocorallo)
inutile dire che uso un solo cavo per volta a seconda, poi IMHO ha risparmiare su cavi e sicurezza, spendiamo tanto in bozzelli, scote strumenti ecc ecc
mentre per carloforte (l'unico per ora dove trovo la trifase) in colonnina pago la cauzione in direzione mi prestano la modifica, poi mi restituiscono i soldi alla partenza quando riconsegno - un sistema elettrico che a me non piace IMHO
bv
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da ale07
inutile dire che i giunti non esitono, es: pensate d'estate a quanti bambini giocano in banchina mentre state lavando la barca ...
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Se sono ormeggiato di prua il giunto è in barca.
Se il bimbo lo stacca allora può anche staccarmi la presa dallo specchio di poppa... ma allora sono 4 salti in padella di xxxxx suoi
BV
io mi son sbagliato e ho usato il cavo bipolare, pero' poi siccome mi hanno detto di metterci la terra ho preso un terzo filo separato e ce l'ho attorcigliato attorno attaccandolo con lo scotch, poi l'ho spelato e ci ho attaccato un altro pezzo di filo che va in acqua cosi' son sicuro che sia a terra
, non sia mai che
La messa a terra ha le sue regole, ben precise, non e' bene (NON SI DEVE) farla in acqua : immagina una dispersione e un poveraccio che nuota nei dintorni (so che nei porti e' proibito ma diciamo che 'sia caduto accidentalmente in acqua' o che sia il sub che ti da' un'occhiata alla carena) ebbene a me non piacerebbe averlo sulla coscienza e non sarei neppure contento di sapere che un amico lo ha sulla sua.
Il filo aggiunto, non essendo parte integrante del cavo, puo' essere soggetto ad impigliarsi e strapparsi con le conseguenze immaginabili (sempre in caso di dispersione).
Ma e' cosi' difficile cambiare un cavo sbagliato ? o costa cosi' tanto da giustificare il rischiare la pelle ?
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da IanSolo
La messa a terra ha le sue regole, ben precise, non e' bene (NON SI DEVE) farla in acqua : immagina una dispersione e un poveraccio che nuota nei dintorni (so che nei porti e' proibito ma diciamo che 'sia caduto accidentalmente in acqua' o che sia il sub che ti da' un'occhiata alla carena) ebbene a me non piacerebbe averlo sulla coscienza e non sarei neppure contento di sapere che un amico lo ha sulla sua.
Il filo aggiunto, non essendo parte integrante del cavo, puo' essere soggetto ad impigliarsi e strapparsi con le conseguenze immaginabili (sempre in caso di dispersione).
Ma e' cosi' difficile cambiare un cavo sbagliato ? o costa cosi' tanto da giustificare il rischiare la pelle ?
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accidenti, mi deve essere scappato ancora una volta l'omino-faccina-che-ride trasparente
Ci sono un paio di cose che non mi spiegate.....come fa un salvavita a funzionare se siamo isolati in barca...perche' in barca siamo isolati.....quindi il collegamento di terra a cosa serve????A mettere assieme due valori di terra differenti????Si perche' la mia barca ha una valore e la banchina un'altro.....personalmente la terra non la collego...datemi una buona motivazione.Per gli spezzoni....bhe cavo unico magari due ma sempre uno collegato mai giuntato
In barca, con l'umidita' che c'e', non siamo per niente isolati !!! Il collegamento di terra per la 220 V erogata dalle colonnine della banchina deve essere fatto a terra da chi ha provveduto ad installarle e deve averlo fatto bene seguendo rigide regole, e' un suo dovere sancito da norme precise e va usato !!
Se l'installatore ha fatto le cose bene (e deve farlo) non ci sono differenze apprezzabili (leggi pericolose) fra la linea di massa e l'acqua (misurando con adatto strumento).
Anche a bordo ci sono regole precise, la Norma CEI 18-56 “Impianti elettrici a bordo di navi. Parte 507: Imbarcazioni da diporto” recita :
....omissis.... Nel caso vi sia un dispositivo per l’alimentazione elettrica da una sorgente sulla terraferma, il cui impianto rientra nel campo di applicazione della Norma CEI 64-8, o da altra sorgente esterna, sulla barca deve essere installato un dispositivo per la corretta connessione del cavo flessibile proveniente da questa sorgente esterna. Deve essere previsto un cavo fisso di adeguata potenza nominale tra il punto di connessione e il quadro principale. Un interblocco deve evitare la connessione tra l’alimentazione sulla terraferma e l’alimentazione a bordo. Il commutatore deve essere del tipo adatto all’isolamento e deve includere tutte le fasi e il neutro.
Le prese fisse o mobili devono essere conformi alla EN 60309-2 (comunemente dette prese CEE).
Un morsetto di massa deve essere previsto per collegare lo scafo a una massa appropriata.
Si dovrebbe considerare in modo particolare il rischio di corrosione elettrolitica dello scafo dell’imbarcazione. Questo morsetto di massa può essere incorporato nel dispositivo di connessione alla terraferma.
La connessione con la terraferma deve essere fornita di un indicatore sul quadro principale, in modo da mostrare quando il cavo è alimentato alla tensione corretta. ... omissis ...
La buona motivazione c'e' ! almeno per il fatto che non si puo' pensare che chi stila queste norme sia un incompetente o abbia reconditi fini : di sicuro lo fa per la nostra sicurezza e lo fa al meglio. La 'massa appropriata' di cui parla e' appunto quella della connessione di banchina e dice di connettervi lo scafo (intendendo le sue parti metalliche esposte, ovviamente).
Per chi vuole leggere il resto :
http://www.voltimum.it/news/6645/s/La-si...bordo.html
e qualche traccia di riferimento :
http://www.voltimum.it/catalog/fam/GII-/...porto.html
e norme europee :
http://www.sychut.com/nav/el/ISO13297.pdf
http://www.sychut.com/nav/el/ISO10133.pdf
Poi se si vuole fare la roulette russa con la corrente liberissimi ma lontano da me ! il puzzo di bruciaticcio non mi piace.
In parole volgari.
Il magnetotermico scatta ed interrompe il circuito quando si verifica un assorbimento superiore al valore di taratura dell’interruttore; ne consegue che scatta anche quando fase e neutro, o fase e terra si toccano causando un assorbimento di corrente molto alto (alla stessa funzione assolvono i fusibili).
Il limitatore di tensione scatta interrompendo il circuito quando la tensione esce dal valore di taratura dell’interruttore, in genere 220 Volt più o meno il 10/15%.
Il differenziale agisce appunto se è diversa la differenza di potenziale tra fase e neutro; detto in altro modo se la corrente che esce dalla fase non rientra nel neutro (perché scarica a terra, perché scarica nel corpo o nel telaio metallico di qualcosa), l'interruttore scatta; non scatta se i due valori sono uguali.
Per assurdo se uno è perfettamente isolato da terra, prende in mano fase e neutro contemporaneamente e la corrente che esce dalla fase, passando nel corpo, rientra nel neutro, l'interruttore non scatta e il tipo si fulmina, facendo le veci di un qualunque utilizzo elettrico (in realtà non è proprio così perché le situazioni teoriche pure non si verificano quasi mai ed intervengono altre situazioni).
Quindi protezioni diverse per pericoli diversi, tutte necessarie
Che in barca si sia isolati è una pia opinione: non è così, né si capisce perché lo si dovrebbe essere.
Quali siano i due valori di terra differenti citati non si capisce, l'unico valore di terra è quello della banchina, se la barca è correttamente collegata al pontile (eventualmente Zinc-Saver o trasformatore d’isolamento).
Se mai la barca ha delle dispersioni, ma questo dipende da un impianto fatto male, che va rivisto e subito, o da apparecchiature difettose che devono essere cambiate.
Le buone motivazioni per collegare la terra sono, oltre alla corretta pratica impiantistica, le norme (ex Empi) CEI, IMQ, Solas, ecc.
Le apparecchiature, spine e quant'altro utilizzato in ambiente esterno devono essere IPX7…; le giunte, qualunque giunta, in ambiente umido (peggio in banchina) va eseguita con spine stagne omologate, o protette da apposito involucro impermeabile (che costa meno di 10 Euro).
Che si eseguano collegamenti, si facciano lavori, impianti, o si traffichi con tensioni, correnti, assorbimenti, terre, dispersioni, colonnine di banchina, ed altre cose di cui non si sa, né si vuole sapere, oltre che ottuso e presuntuoso è anche vietato e pericoloso per se e per gli altri.
Le correnti galvaniche, e le corrosioni elettrolitiche sono un’altra storia; a volte sono assunte come pretesti per pasticciare, ma ciò è colpevolmente sbagliato.
Non ho tempo per esprimere quello che avrei da dire ma prego tutti coloro che intervengono in particolare quando c'è di mezzo la sicurezza di parlare solo se hanno perfetta padronanza di quello che dicono.
Cosa che in molti interventi non sembra esserci.
Maurizio
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da dapnia
In parole volgari.
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Parole volgari mica tanto! Hai dato tante, importanti e circostanziate informazioni. Well done !
Non discuto le norme dico solo
e sono su un pagliolo asciutto e metto le dita nella presa la differenza di potenziali mi legge come un elettrodomestico e non fa scattare il differenziale.Questo e' corretto???se si il diferenziale e' inutile.In assoluto ogni banchina ha un suo valore di terra che e' assolutamente diverso dalla terra della barca.nulla di piu'e questo non e' sparlare ma chiedere spiegazioni logiche senza mettere in dubbio le normative.
Le norme non hanno lo scopo di vessare gli utilizzatori con inutili e costose realizzazioni servono a far costruire degli oggetti secondo regole che impediscano per quanto possibile il verificarsi di incidenti tentando anche, fin dove possibile, di evitare anche quelli voluti (pure i suicidi, se si riesce), per questa ragione oggi le prese di corrente hanno sportellini chiusi che si aprono solo inserendo la corretta spina e solo se questa e' correttamente orientata, le spine hanno una parte isolata per non esporre metallo raggiungibile con le mani fin tanto che i terminali sono in contatto con le molle che portano corrente, gli interruttori differenziali sono stati inventati, ecc.
Sempre secondo le norme tutto il materiale elettrico viene provato (il prototipo, ovviamente, la produzione deve essere conforme) cercando di aggirare le protezioni con quello che e' chiamato 'dito di prova' che e' un attrezzo che simula il piu' piccolo dito di un umano senziente con il quale si cerca di superare le protezioni : se cio' avviene il prodotto deve essere modificato in quanto non commerciabile.
Il materiale viene anche provato per la sua resistenza a scariche tipiche derivanti dalla propagazione di una fulminazione sulla linea elettrica : nelle condizioni tipiche non deve essere fonte di pericolo per esseri viventi (se l'apparecchio si rompe non e' rilevante a confronto del richio di folgorazione).
Da qui, normalmente e per un apparecchio a norme, vedo ben difficile che 'mi legga come un elettrodomestico' , puo' accadere solo a seguito di gravi incurie nell'installazione, quindi cosa rimane come possibile fonte di rischio : solo l'elettrocuzione da dispersione che si puo' avere quando l'isolamento di un apparecchio viene meno e le sue parti metalliche esposte (spesso l'involucro stesso) assumono il potenziale di rete, l'unica protezione, fra l'altro efficacissima, in questo caso e' una corretta messa a terra di tutte le parti metalliche, messa a terra che deve essere ben eseguita, controllabile e stabilmente connessa (no interruttori di mezzo), questo e' possibile solo attraverso un collegamento a un sistema situato a terra.
La messa a terra e' eseguita inserendo nel terreno (eventualmente trattato con materiali opportuni per aumentare la conduzione) di paline metalliche di lunghezza tale da dare una bassa resistenza e costante conduzione, la zona in cui sono inserite le paline e' all'interno di pozzetti di ispezione che ne consentono la periodica verifica e, se necessario la misura di conducibilita', non si tratta quindi di un giochetto ma di una razionale costruzione di un sistema efficace di protezione di cui e' certamente opportuno usufruire.
Se 'ogni banchina ha un suo valore di terra che e' assolutamente diverso dalla terra della barca' ebbene qualcuno ha commesso una grave infrazione non facendo il suo dovere e va richiamato in modo e in sede opportuna al rispetto del suo mandato, ma bisogna essere certi di questo, differenze di potenziale di qualche volt non sono importanti e possono essere dovute a numerosi fattori difficili da misurare : la misura va fatta con il cavo collegato ma con le utenze disinserite, se inserendo le utenze si osserva differenza apprezzabile (piu' di pochi volt) siamo in presenza di dispersioni che, col tempo e l'umidita' possono peggiorare e portare a seri pericoli = la messa a terra e' d'obbligo !
ANEDDOTO : anni fa una bettolina (chiatta metallica) ormeggiata ad una banchina aveva una passerella metallica da bordo al pontile, per un difetto (mancanza) del collegamento di terra mentre a bordo un operatore eseguiva delle saldature con arco elettrico anche la passerella si e' saldata alla battagliola !! segno che la corrente non ha avuto la benche' minima intenzione di andare a massa attraverso l'acqua che, ribadisco, non e' un mezzo sicuro per la messa a terra !
Spero che la spiegazione sia esauriente.
Confermo tutto. Aggiungo un altro aneddoto: conobbi un vecchio mestierante che trovava le fasi del 380v (!) col dito bagnato.
Cosa che non mi sono mai avventurato... mi sono bastate alcune 'prese' da 220v.
Per questo (magari scosso) sono ancora qui.
Saluti...