Citazione:Maro ha scritto:
Bravo, di tutto rispetto la tua capacità di fare ed esser concreto!Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Tre domande.
-Niente antiosmosi sullo scafo ( visto che eri nelle condizioni ideali, che dici di esser arrivato a gelcoat, che la rotorbitale non rispetta la precedente e che il CC coadiuva ma non lo è )?
-Quanto CC ti è andato ( mi pare, dall'importo, 8 confezioni )?
-Sai che devi attivarla ( levigare con carta fine) prima di andare in acqua?
Ti garantisco che in acqua sarà una soddisfazione pulire con un colpo di spugna (ruvida) il limo senza vedere nuvole di AV volare in acqua e non risalire con piedi, mani e spalle strisciati di AV.
- Una volta passato di rotorbitale ho ritenuto opportuno trattare bulbo, timone zone limitrofe alle prese a mare e la parte più bassa della carena (sottoposta a maggior pressione osmotica) con epossidica csystem 1010 del Cecchi prima del CC.
Queste parti le ho dovute carteggiare prima del CC.
- Ci sono andate 8 confezioni di prodotto (che tra resina indurente e sfere di rame sono circa 3,5 kg di prodotto a confezione). Il calcolo della quantità lo ha fatto il venditore ed io non ho sindacato, ma trovo sia stato corretto.
In realtà ho usato 7 confezioni perchè una confezione la devo ancora usare per la parte inferiore del bulbo, e dei punti di taccaggio, naturalemente ne avavnzerà un po che userò per rinforzare i punti critici.
- per la carteggiatura si lo sapevo ed aspetto di farla poco prima della messa in acqua.
Grazie per il feedback circa la pulizia e nello stesso tempo, visto che uso molto la barca, spero di poter saltare anche qualche anno per l'alaggio/varo/pulizia (diciamo da fare ogni 2 anni) ottenendone ulteriori contributi economici ed ecologici.
Bel lavoro!!!...complimenti!!!
Ma le prese a mare poi le hai lasciate com'erano o sbaglio???
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:ale07 ha scritto:
CASPITA !! che lavoro e a tempo di record !!! veramente a tempo di record, hai lavorato di brutto
un vero marinaio ruspante!!!!
bravo è evidente che non sei cresciuto a spinaccine e quattro salti in padella
bv
Altro che spinacine , io sono cresciuto in campagna ed ho cominciato a lavorare da bambino con la terra e sul cingolato ci lavoravo già quando facevo le elementari.
Comunque i tempi sono stati i seguenti:
- Raschiatura gelcoat e carteggiatura con rotorbitale 4 giorni
- Lucidatura opera morta, trattamento epossidico bulbo timone e skeg e prese a mare, pulitura e a/v e ingrassaggio elica, smontaggio boccola, preparazione generale (nastratura pulizia a terra ecc.) 1 giorno
- Stesura Coppercoat, tre mani più tempi tecnici di attesa poco meno di 1 giorno.
- Orario di lavoro 7-18 con una pausa di 1 ora alle 13
- costi dei materiali 750 euro il Coppercoat più materiali di consumo (meno di 100 euro).
Forza lavoro 1 persona per i lavori duri (io), 2 persone per quelli più leggeri (io e mia moglie), il supporto psicologico e logistico di una donna aiuta moltissimo; quando pensi di non farcela più e ti arriva un bel ghiacciolo o una birretta fresca o un caffè (funzione dell'ora) è qualcosa che non ha prezzo.
Bravo Marcello, proprio complimenti . Non posso che ammirare la tua voglia di farti le cose da solo, soprattutto con il risultato che vedo. E poi mi piace che non manchi mai di riservare un pò di gloria anche a tua moglie. Un salutone a tutti e due. Sergio
Citazione:Ulisse 47 ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:ale07 ha scritto:
CASPITA !! che lavoro e a tempo di record !!! veramente a tempo di record, hai lavorato di brutto
un vero marinaio ruspante!!!!
bravo è evidente che non sei cresciuto a spinaccine e quattro salti in padella
bv
Altro che spinacine , io sono cresciuto in campagna ed ho cominciato a lavorare da bambino con la terra e sul cingolato ci lavoravo già quando facevo le elementari.
Comunque i tempi sono stati i seguenti:
- Raschiatura gelcoat e carteggiatura con rotorbitale 4 giorni
- Lucidatura opera morta, trattamento epossidico bulbo timone e skeg e prese a mare, pulitura e a/v e ingrassaggio elica, smontaggio boccola, preparazione generale (nastratura pulizia a terra ecc.) 1 giorno
- Stesura Coppercoat, tre mani più tempi tecnici di attesa poco meno di 1 giorno.
- Orario di lavoro 7-18 con una pausa di 1 ora alle 13
- costi dei materiali 750 euro il Coppercoat più materiali di consumo (meno di 100 euro).
Forza lavoro 1 persona per i lavori duri (io), 2 persone per quelli più leggeri (io e mia moglie), il supporto psicologico e logistico di una donna aiuta moltissimo; quando pensi di non farcela più e ti arriva un bel ghiacciolo o una birretta fresca o un caffè (funzione dell'ora) è qualcosa che non ha prezzo.
Bravo Marcello, proprio complimenti . Non posso che ammirare la tua voglia di farti le cose da solo, soprattutto con il risultato che vedo. E poi mi piace che non manchi mai di riservare un pò di gloria anche a tua moglie. Un salutone a tutti e due. Sergio
Ciao Sergio credimi non per circostanza che esalto il ruolo di mia moglie ma ci sono stati dei momenti che ero li a grattare un cm per volta sotto il sole con 35 e passa gradi e stramaledici il giorno che hai deciso di fare il lavoro da solo, poi arriva tua moglie che è andata a fare la spesa ed esclama 'hai fatto tantissimo, praticamente hai quasi finito' e ti porta qualcosa da sgranocchiare e da bere, allora un po ti consoli
Ciao Kermit,
come non unirsi al coro di complimenti per il gran lavoro che hai fatto!
Sto seguendo le chiacchiere sulla CC e devo riconoscere che mi intriga non poco; uso la barca tutto l'hanno e mi piange il cuore doverla tirare su a lungo per farla asciugare e fare carena, quindi mi solleticano i vantaggi di cui avete parlato.
L'unica cosa che non riesco a farmi andar giù è quella di carteggiare il gelcoat. La mia barca attuale è di aprile 2009 ed ha ancora l'AV del varo; durante la preparazione sono stato presente e la preparazione è stata un meticoloso sgrassaggio e poi un aggrappante dato a spruzzo a cui sono seguite due mani di AV, sempre a spruzzo. Sotto quindi il gelcoat è immacolato, tu che ne dici?
Grazie in anticipo per il tuo parere
Pacman
Citazione:pacman ha scritto:
Ciao Kermit,
come non unirsi al coro di complimenti per il gran lavoro che hai fatto!
Sto seguendo le chiacchiere sulla CC e devo riconoscere che mi intriga non poco; uso la barca tutto l'hanno e mi piange il cuore doverla tirare su a lungo per farla asciugare e fare carena, quindi mi solleticano i vantaggi di cui avete parlato.
L'unica cosa che non riesco a farmi andar giù è quella di carteggiare il gelcoat. La mia barca attuale è di aprile 2009 ed ha ancora l'AV del varo; durante la preparazione sono stato presente e la preparazione è stata un meticoloso sgrassaggio e poi un aggrappante dato a spruzzo a cui sono seguite due mani di AV, sempre a spruzzo. Sotto quindi il gelcoat è immacolato, tu che ne dici?
Grazie in anticipo per il tuo parere
Pacman
Secondo me il passaggio con una carta grana 120 al fine di far aggrappare bene il trattamento CC non costituisce assolutamente un problema. In pratica è come pulire il gelcoat. Tra le altre cose ho potuto appurare che i cicli di lavorazione della Beneteau sono veramente di qualità e lo spessore del gelcoat sotto la linea di galleggiamento è notevole
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:pacman ha scritto:
Ciao Kermit,
come non unirsi al coro di complimenti per il gran lavoro che hai fatto!
Sto seguendo le chiacchiere sulla CC e devo riconoscere che mi intriga non poco; uso la barca tutto l'hanno e mi piange il cuore doverla tirare su a lungo per farla asciugare e fare carena, quindi mi solleticano i vantaggi di cui avete parlato.
L'unica cosa che non riesco a farmi andar giù è quella di carteggiare il gelcoat. La mia barca attuale è di aprile 2009 ed ha ancora l'AV del varo; durante la preparazione sono stato presente e la preparazione è stata un meticoloso sgrassaggio e poi un aggrappante dato a spruzzo a cui sono seguite due mani di AV, sempre a spruzzo. Sotto quindi il gelcoat è immacolato, tu che ne dici?
Grazie in anticipo per il tuo parere
Pacman
Secondo me il passaggio con una carta grana 120 al fine di far aggrappare bene il trattamento CC non costituisce assolutamente un problema. In pratica è come pulire il gelcoat. Tra le altre cose ho potuto appurare che i cicli di lavorazione della Beneteau sono veramente di qualità e lo spessore del gelcoat sotto la linea di galleggiamento è notevole
Per tranquillità di tutti: mi feci confermare per scritto da Beneteau che il passaggio con carta fine (450 / 600, mi pare) era da loro condiviso e non avrebbe intaccato la garanzia anti osmosi.
Parlo di applicazione su scafo nuovo e privo di AV.
Nel mese di giugno ho messo a mare il mio 36 dopo aver fatto carena con copper coat. Sono stati utilizzati 8 confezioni, ho avuto qualche problema con i rulli ma risolto dal cantiere brillantemente. A oggi le uniche traccie di denti di cane o vegetazione si trovano su l'elica e sulla base dello spirometro. a giudicare dalle carene delle altre barche con autolevigante di varie marche sono pienamente soddisfatto.
Filippo
Marcellino , hai fatto un lavorone!!!!
Un abbraccio, Zandrino.
Citazione:Frizzz ha scritto:
Io ho usato 10 kg di Coppercoat per il mio cat dandogli 5 mani, pensavo rendesse di meno, il problema é che essendo abbastanza 'dura' ci abbiamo messo tre giorni in due per completare le carene.
Mi é sembrato che la barca sia leggermente piú veloce ma forse é solo una mia impressione, per il momento si é formata solo una patina verdognola che viene via abbastanza bene con una spugna abrasiva, vedremo quest'inverno che succederá.
Grazie Frizzz per il feedback anch'io spero che sia più scorrevole dell'A/V autolevigante. Visto che ci hai messo 3 giorni ti volevo chiedere come hai sovraverniciato una volta che una mano ha tirato, hai carteggiato? Che rulli hai usato?
Per la sovraverniciatura non mi sono preoccupato piú di tanto, la casa consiglia di carteggiare leggermente nel caso si fosse indurita, ma non é stato il mio caso, ho sempre dato la CC su fondo ancora morbido.
I rullini sono stati un problema, se ne usa uno per mano, quindi nel mio caso 5 mani per due scafi= 10 rullini, che devono essere di mohair di qualitá altrimenti lasciano il pelo, io li ho acquistati in colorificio a 10 euri.
Prima del varo carteggiata finale con carta del 200 e poi splash!
Ho deciso di non fare i piedi e le eliche ma penso che la prossima volta che la alo (spero tra tre anni!) acquisteró altri due kili per finire il lavoro.
Prima dell'inverno mi faró un bagnetto per pulire la carena dal limo e spero di non trovare sorprese, al momento sono estremamente soddisfatto.
Un consiglio per chi intende mettere la CC: lo sverniciatore della Jotun o della Veneziani permette di lavorare velocemente e di non intaccare il gelcoat, inoltre é anche piú economico rispetto alla sverniciatura con la levigatrice, le prossime barche le faró sempre cosí evitando polvere e bestemmie!
forse mi è sfuggito...ma non ho capito se la polvere di rame è già miscelata o è da miscelare e se la resina è bicomponente...
....inoltre mi pare di aver capito (leggendo nel forum) che qualcuno ha fatto esperimenti con epoxi + polvere di rame...ha funzionato? e in quale percentuale è il rame? e che dimensioni devono avere le particellle di rame? e deve essere rame puro o può essere utilizzata una lega?..inoltre l'utilizzo di rame in acqua può creare problemi per se o per altri con le correnti galvaniche?
Allora, per quel che riguarda le correnti galvaniche non ci sono problemi, me lo ha confermato anche Tross, sono anni che la testa sulle sue barche e non ha mai avuto problemi.
La CC si presenta come una epossidica bicomponente da miscelare con una polvere sottilissima di rame, una volta composta asciuga velocemente e va rimestata per evitare che il rame si depositi sul fondo.
Citazione:wind e sea ha scritto:
forse mi è sfuggito...ma non ho capito se la polvere di rame è già miscelata o è da miscelare e se la resina è bicomponente...
....inoltre mi pare di aver capito (leggendo nel forum) che qualcuno ha fatto esperimenti con epoxi + polvere di rame...ha funzionato? e in quale percentuale è il rame? e che dimensioni devono avere le particellle di rame? e deve essere rame puro o può essere utilizzata una lega?..inoltre l'utilizzo di rame in acqua può creare problemi per se o per altri con le correnti galvaniche?
Per il discorso correnti galvaniche ti hanno già risposto, per la quantità di rame in ogni miscelazione devo dirti che c'è ne va veramenta tanto, per ogni LT di resina epossidica ci vanno 2,5 kg di rame. Nel mio caso con 8 LT di prodotto ci sono andati 20 KG di rame.
In sostanza sulla carena ci va una bella 'corazza' di 30 kg di roba.
Altra nota è sul tipo di epossidica che nel CC non è la stessa che trovi in commercio tipo il C1010 della Cecchi ecc, l'epossidica del CC è priva di solventi e credo sia in soluzione acquaosa, mi sembra molto simile all'epossidica (dall'odore e consistenza) che si usa sulle pavimentazioni industriali.
Ad ogni modo credo che, visto l'esiguo risparmio,e visto che è una cosa che fai una sola volta nella vita, fare esperimenti sulla carena della barca non sia proprio il caso.
Citazione:albert ha scritto:
Per l'alpa 34 (10 mt) se ne sono andati 6.5 kg.
Piccolo commento:
Quest'anno secondo alaggio...dopo 11 mesi di inattività assoluta....nessuna concrezione nè dente di cane, un po' di limo, passata di idropulitrice.....come nuova....
Però, per il quadro completo.....c'è un ma....non so se kermit sia un patito del decimo di nodo o della regata.....la superficie, con la finitura standard rullo + carteggiatina ravvivante prima del varo, ha una rugosità superficiale che non ha nulla a che vedere con quella di una av da regata. Dunque le prestazioni a vela, soprattutto con poca aria, ne risentono un pochino....
Ciao
Torno un attimo su questo intervento perchè vorrei chiarire con Maro e Albert alcuni punti della seconda parte del messaggio di Albert.
Mi si dice che il CC appena si ossida un po assume la caratteristica tipo 'pelle di squalo', ossia il puntino scoperto di rame si ossida e si sente in rilievo al tatto.
Questo è effettivamente vero fuori dell'acqua se ad esempio la superficie si bagna, soprattutto con acqua salata, e si asciuga all'aria ma sott'acqua cosa mi dite?
Voglio dire che mi è sembrato un trattamento in cui la barca deve stare rigorosamente in acqua (come piace a me
.
Giusto per darvi le mie impressioni della prima navigazione con il CC che ho fatto ieri devo dire che sono rimasto impressionato dalla scorrevolezza della barca, in tanti anni di AV autolevigante non mi ricordavo di aver mai provato simili sensazioni. Mi sembrava un'altra barca e velisticamente parlando è diventata pure difficile da interpretare perchè veramente molto nervosa al timone (mi scappava da tutte le parti
).
Un dettaglio: ogni volta che ho fatto carena mi è toccato ritarare il log di qualche decimo di nodo (credo a seguito dell'aumento di velocità dello strato limite), ma questa volta l'ho dovuto ritarare di quasi un nodo!!!!
Per finire: prima di mettere la barca in acqua ho carteggiato con carta ad acqua con granazione crescente fino alla 1000, la superficie è più omeno lucida con un po di bucciatino.
A voi la parola
Torno sul problema della rugosità.
Quando Dennis Conner riprese la Coppa a Perth, la sua carena era ricoperta da uno scotch rugoso della 3M che produceva quelle che erano chiamkate 'riblets' (rib = costole).
Dopo attento studio, l'ISAF (all'epoca IYRU) le vietò.
Non mi meraviglia assolutamente che se la carena risulta più rugosa la velocità ne tragga un vantaggio, in quanto la rugosità diminuisce grandemente lo spessore dello strato limite che altro non è che acqua che lo scafo si trascina dietro.
kermit:....Ad ogni modo credo che, visto l'esiguo risparmio,e visto che è una cosa che fai una sola volta nella vita, fare esperimenti sulla carena della barca non sia proprio il caso.
kermit:...per ogni LT di resina epossidica ci vanno 2,5 kg di rame. Nel mio caso con 8 LT di prodotto ci sono andati 20 KG di rame.
In sostanza sulla carena ci va una bella 'corazza' di 30 kg di roba.
sono d'accordo sul fatto che per fare esperimenti bisogna fare attenzione...infatti la mia idea sarebbe quella di provare su una piccola barchetta di circa 4 metri e di scarso valore ....se poi funzionasse su quella si potrebbe provare su una più grande...mi pare che si parlava di 100 euro al kg ma ciò è riferito al prezzo della resina? e quindi alle 800 euro bisognerebbe aggiungere il prezzo del rame? e quanto potrebbe costare la polvere di rame , ammesso che si riesca a trovarla in commercio?
un'altra osservazione : in passato l'opera viva delle imbarcazioni, si rivestiva di lamine di rame ....penso che da qui nasca l'idea del CC...ma si rivestivano anche di lamine di piombo...potrebbe la polvere di piombo sostituire la polvere di rame? (a parte forse problemi ambientali)
'mi scappava da tutte le parti'...aspetta che questa me la devo propio scrivere....
Citazione:sono d'accordo sul fatto che per fare esperimenti bisogna fare attenzione...infatti la mia idea sarebbe quella di provare su una piccola barchetta di circa 4 metri e di scarso valore ....se poi funzionasse su quella si potrebbe provare su una più grande...mi pare che si parlava di 100 euro al kg ma ciò è riferito al prezzo della resina? e quindi alle 800 euro bisognerebbe aggiungere il prezzo del rame? e quanto potrebbe costare la polvere di rame , ammesso che si riesca a trovarla in commercio?
Il prezzo del CC è incluso i 2,5 kg di rame (1 lt di resina+2,5 kg di rame)
Citazione:DARIUS ha scritto:
'mi scappava da tutte le parti'...aspetta che questa me la devo propio scrivere....
Ti è piaciuta eh?