Non vorrei fare qui un trattato di progettazione navale, anche perchè non ne sarei in grado, ma vorrei affermare che le migliori prestazioni si ottengono quando le cose fanno il lavoro che sono destinate a fare......ovvero: le appendici servono a contrastare lo scarroccio con un ridotto angolo di incidenza creando grande portanza con relativamente poca resistenza; invece lo scafo deve servire a sostenere il piano velico e le appendici, e non deve essere chiamato a generare portanza perchè pur essendo in grado di generarla, a causa del suo rapporto di allungamento ridotto, e del profilo tozzo genera una grande resistenza, il che equivale a dire che la sua efficienza in questo campo è ridottissima.
Dunque le linee di carena per avere la massima efficienza complessiva devono essere, nella condizione in cui lavorano, il più simmetriche possibile ed allineate con la direzione del flusso del fluido.
Da qui si capisce che una carena a 'cuneo' non risponde a questi requisiti; anche se sbandata per minimizzare la superficie bagnata, ha comunque una forte asimmetria, e l'asse del volume immerso presenta un forte angolo rispetto al flusso, dunque contribuisce effettivamente in piccola percentuale alla portanza complessiva, ma per contro contribuisce in gran percentuale alla resistenza totale.
Inoltre, la necessità di tenere lo scafo sbandato in bolina in ogni condizione di vento, riduce l'efficienza del piano di deriva e del piano velico, sia a causa della minor proiezione sul piano verticale, sia a causa dell'aumento della resistenza indotta, sia a causa della diminuzione dell' angolo di incidenza causato dall'aumento dell'angolo di inclinazione delle superfici rispetto al flusso.
A fronte di questi svantaggi, ci sono indubbamente anche dei vantaggi, ovvero un incremento notevole del momento raddrizzante dovuto alla forma, incrementato ulteriormente se in presenza di ballast, un incremento dell'effetto dinamico nelle condizioni adatte alla planata ed al surfing ed una stabilità alle andature portanti dovuto all'appoggio più largo a poppa.
Con questo si capisce che se devo fare una transat des alisee od una 500 x 2 o una barcolana di lasco, la carena adatta è una, se devo andare su e giù in un bastone bolina/poppa con 6/8 nodi di vento, la carena adatta è un'altra.
C'è poi il fattore compensi: a causa dell'energia che queste carene 'bruciano' e della tela che hanno dunque la necessità di avere (e che comunque sono in grado di reggere sia in bolina che nelle andature portanti) le loro polari (e ne abbiamo un esempio qui sopra) sono sovrastimate sia dagli stessi progettisti che dai software di Orc ed Irc, col risultato che nella realtà devono competere con barche sia pur più pesanti, ma più lunghe, meno bagnate, e con prestazioni top più facilmente raggiungibili perchè meno critiche.
Dunque, se queste carene 'innovative' possono competere con successo in alcune condizioni, in regate d'altura Open in classi a lunghezza fuori tutto, dubito che, salvo ribaltamenti del sistema di compensi, potranno mai avere qualche speranza nelle regate ad handicap Irc od Orc tra le boe....
Mia oppppppinione
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Ciao