Citazione:...http://www.osculati.com/cat/Scheda.aspx?id=1092....
Consiglio pratico,
dove colleghereste il caricabatterie 220V. supponendo che abbia due uscite separate 'switchabili' in alternativa ? (1^ Motore --:-- 2^ Servizi)
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Citazione:wind e sea ha scritto:
ho un amico che mi cederebbe un ripartitore mosfet che doveva essere montato su una barca poi venduta...il ripartitore è con tre uscite e due entrate (cioè per due alternatori)....mi pare il modello che vende osculati ....posso montarlo senza problemi con il mio impianto che per adesso ha solo due batterie...e rimarrà con solo un alternatore?...inoltre l'amico dice che verso le batterie possono uscire fino a 100 A...va bene con il mio alternatore di serie (penso di 80 A)?
se tu avessi il circuito sottomano sarebbe meglio, comunque direi di sì, lasci uno dei due ingressi scollegato ed usi l'altro
Citazione:miomare ha scritto:
Citazione:...http://www.osculati.com/cat/Scheda.aspx?id=1092....
Consiglio pratico,
dove colleghereste il caricabatterie 220V. supponendo che abbia due uscite separate 'switchabili' in alternativa ? (1^ Motore --:-- 2^ Servizi)
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colleghi le uscite del caricabatterie 220V direttamente alle due batterie e il gioco è fatto
ho portato il ripartitore a casa per fare delle prove utilizzando, tester digitale, una batteria da 100 ah (ma ormai andata) ed un caricabatterie elettronico intelligente (comprato alla ferramenta)....collego il ripartitore solo ad una uscita per volta non avendo altre batterie per fare la prova...
prima osservazione: se utilizzo un programma di carica a 14,4 V o a 16 V ma a bassa intensità di corrente il caricabatteria rileva errore con relativa spia lampeggiante
prima prova (senza caricabatteria): collegando il polo positivo della batteria all'uscita B1 (dovrebbe essere quella per la bat motore) con batteria a 11,83 V, alle altre uscite B2 e B3 ed alle due entrate per alternatore si rileva 0,04 V.....con il polo positivo della batteria all'uscita B2 o B3 (uscite batt servizi) si rileva alla B1 2,11 V e alle entrate 2,13 V.
seconda prova con caricabatteria (utilizzando il programma che teoricamnte dovrebbe erogare fino a 7 A a 13,6 V) e collegamento della batteria sul B1:...la tensione di entrata di 12,72 V si rileva anche sull'entrata non utilizzata...sull'uscita B1 si rileva 12,08 V , sulle uscite B2 e B3 (non utilizzate) si rileva 12,67
terza prova con caricabatteria, 12,58 V ai morsetti d'entrata e collegamento della batteria sul B2:....si rileva sulla B1 (non utilizzata) 12.24 V...sulla B2 (utilizzata per la carica)12,26 V...sulla B3 (non utilizzata) 12,51 V
con morsetti entrata a 12,51 V: B1 (non collegata) 12,17 V.... B2 (non collegata) 12,43 V....con B3 (collegata) 12,18
quarta prova senza caricabatteria: polo positivo batteria collegato all'entrata ripartitore con 11,70 V (stesso voltaggio sull'altra entrata non collegata) ....tutte uscite B1 B2 B3 (non collegate) a 11,63 V
scusate se vi ho tediato.....ma qualche esperto mi sa dire se da queste prove (date anche le condizioni di partenza) si capisce qualcosa in più sul funzionamento di un ripartitore a mosfet?....per esempio mi pare che la caduta di tensione si verifica di più sull'uscita B1 per la batt motore...che significa?
Citazione:wind e sea ha scritto:
ho portato il ripartitore a casa per fare delle prove utilizzando, tester digitale, una batteria da 100 ah (ma ormai andata) ed un caricabatterie elettronico intelligente (comprato alla ferramenta)....collego il ripartitore solo ad una uscita per volta non avendo altre batterie per fare la prova...
prima osservazione: se utilizzo un programma di carica a 14,4 V o a 16 V ma a bassa intensità di corrente il caricabatteria rileva errore con relativa spia lampeggiante
prima prova (senza caricabatteria): collegando il polo positivo della batteria all'uscita B1 (dovrebbe essere quella per la bat motore) con batteria a 11,83 V, alle altre uscite B2 e B3 ed alle due entrate per alternatore si rileva 0,04 V.....con il polo positivo della batteria all'uscita B2 o B3 (uscite batt servizi) si rileva alla B1 2,11 V e alle entrate 2,13 V.
seconda prova con caricabatteria (utilizzando il programma che teoricamnte dovrebbe erogare fino a 7 A a 13,6 V) e collegamento della batteria sul B1:...la tensione di entrata di 12,72 V si rileva anche sull'entrata non utilizzata...sull'uscita B1 si rileva 12,08 V , sulle uscite B2 e B3 (non utilizzate) si rileva 12,67
terza prova con caricabatteria, 12,58 V ai morsetti d'entrata e collegamento della batteria sul B2:....si rileva sulla B1 (non utilizzata) 12.24 V...sulla B2 (utilizzata per la carica)12,26 V...sulla B3 (non utilizzata) 12,51 V
con morsetti entrata a 12,51 V: B1 (non collegata) 12,17 V.... B2 (non collegata) 12,43 V....con B3 (collegata) 12,18
quarta prova senza caricabatteria: polo positivo batteria collegato all'entrata ripartitore con 11,70 V (stesso voltaggio sull'altra entrata non collegata) ....tutte uscite B1 B2 B3 (non collegate) a 11,63 V
scusate se vi ho tediato.....ma qualche esperto mi sa dire se da queste prove (date anche le condizioni di partenza) si capisce qualcosa in più sul funzionamento di un ripartitore a mosfet?....per esempio mi pare che la caduta di tensione si verifica di più sull'uscita B1 per la batt motore...che significa?
perdona ma mi sfuge la logica di queste misure, inoltre non sapendo nei vari casi come era collegata la massa, è difficile capire che valore abbiano i numeri che riporti o se siano solo tensioni flottanti o errori di misure etc... perchè non fai una prova più semplice: colleghi il generatore ad un ingresso del ripartitore, la batteria ad ogni singola uscita del ripartitore (la massa del generatore e della batteria insieme)e vedi qual'è la caduta di tensione tra ingresso ed uscita del ripartitore, dovresti trovare qualcosa attorno ai decimi di volt, se sono mosfet a bassa caduta. se ripeti questa misura su ciascuno dei 2 ingressi per ciscuna delle 3 uscite (6 misure--->sei cadute di tensione tutte uguali mi aspetto), verifichi se i mosfet sono a posto, nel qual caso non vedo altri problemi, puoi usare l'oggetto.
minelfa1:....perchè non fai una prova più semplice: colleghi il generatore ad un ingresso del ripartitore, la batteria ad ogni singola uscita del ripartitore (la massa del generatore e della batteria insieme)e vedi qual'è la caduta di tensione tra ingresso ed uscita del ripartitore, dovresti trovare qualcosa attorno ai decimi di volt, se sono mosfet a bassa caduta. se ripeti questa misura su ciascuno dei 2 ingressi per ciscuna delle 3 uscite (6 misure--->sei cadute di tensione tutte uguali mi aspetto),....
....seconda prova con caricabatteria (utilizzando il programma che teoricamnte dovrebbe erogare fino a 7 A a 13,6 V) e collegamento della batteria sul B1:...la tensione di entrata di 12,72 V si rileva anche sull'entrata non utilizzata...sull'uscita B1 si rileva 12,08 V , sulle uscite B2 e B3 (non utilizzate) si rileva 12,67
terza prova con caricabatteria, 12,58 V ai morsetti d'entrata e collegamento della batteria sul B2:....si rileva sulla B1 (non utilizzata) 12.24 V...sulla B2 (utilizzata per la carica)12,26 V...sulla B3 (non utilizzata) 12,51 V
con morsetti entrata a 12,51 V: B1 (non collegata) 12,17 V.... B2 (non collegata) 12,43 V....con B3 (collegata) 12,18
mi pare che le prove descritte sopra, fatte con caricabatteria attaccato, rispettano quanto da te consigliato.....dimostrano che sulle uscite dei servizi B2, B3, c'è una caduta di tensione molto minore rispetto a quella che si misura sull'uscita B1 prevista per la batteria motore....quello che mi chiedo è perchè? n.b. il ripartitore è nuovo mai usato prima
Citazione:wind e sea ha scritto:
minelfa1:....perchè non fai una prova più semplice: colleghi il generatore ad un ingresso del ripartitore, la batteria ad ogni singola uscita del ripartitore (la massa del generatore e della batteria insieme)e vedi qual'è la caduta di tensione tra ingresso ed uscita del ripartitore, dovresti trovare qualcosa attorno ai decimi di volt, se sono mosfet a bassa caduta. se ripeti questa misura su ciascuno dei 2 ingressi per ciscuna delle 3 uscite (6 misure--->sei cadute di tensione tutte uguali mi aspetto),....
....seconda prova con caricabatteria (utilizzando il programma che teoricamnte dovrebbe erogare fino a 7 A a 13,6 V) e collegamento della batteria sul B1:...la tensione di entrata di 12,72 V si rileva anche sull'entrata non utilizzata...sull'uscita B1 si rileva 12,08 V , sulle uscite B2 e B3 (non utilizzate) si rileva 12,67
terza prova con caricabatteria, 12,58 V ai morsetti d'entrata e collegamento della batteria sul B2:....si rileva sulla B1 (non utilizzata) 12.24 V...sulla B2 (utilizzata per la carica)12,26 V...sulla B3 (non utilizzata) 12,51 V
con morsetti entrata a 12,51 V: B1 (non collegata) 12,17 V.... B2 (non collegata) 12,43 V....con B3 (collegata) 12,18
mi pare che le prove descritte sopra, fatte con caricabatteria attaccato, rispettano quanto da te consigliato.....dimostrano che sulle uscite dei servizi B2, B3, c'è una caduta di tensione molto minore rispetto a quella che si misura sull'uscita B1 prevista per la batteria motore....quello che mi chiedo è perchè? n.b. il ripartitore è nuovo mai usato prima
no, non è quello che ho suggerito, ciò che dovresti fare, se vuoi verificare il buon funzionamento dei vari mosfet è farci passare corrente e verificare che la caduta di tensione è pari a quella di targa, immagino senza avere un diagramma o uno straccio di specifica, qualcosa tipo 0,1V-0,2V (se i mosfet fossero diodi normali dovrebbe essere 0,6V-0,7V).
Quindi se colleghi un ingresso del ripartitore al caricabatterie, l'uscita B1 alla batteria, il voltmetro lo piazzi tra l'ingresso e B1, dovresti leggere qualcosa che somiglia a 0,1V.
Ciò che leggi sull'altro ingresso o sulle altre uscite dovrebbe essere zero, cioè la differenza di potenziale tra l'ingresso dove è collegato il caricabatterie e tutte le altre uscite o l'altro ingresso dovrebbe essere zero....
OK grazie minelfa ...farò anche questa prova
Ho rifatto la prova così come suggerisce minelfa1:..la batteria è abbastanza esausta ma è rimasta sotto carica per 24 h e raggiunge i 12,80 V.....con il caricabatteria collegato direttamente ai poli della batteria si ha una tensione di 13,35....collegando il morsetto positivo del caricabatteria all'entrata del ripartitore e l'uscita B1 al polo positivo della batteria la tensione fra i morsetti è di 12,40 V , fra uscita B1 e negativo batteria 12,84 V, con differenza o caduta di tensione fra entrata ed uscita B1 di 0,56V...collegando invece al polo positivo batteria le uscite B2 o B3 la tensione fra i morsetti caricabatteria è di 13,12 V....fra uscita B2 e negativo batteria 12,84 V (come con B1) con una caduta di tensione di 0,28 V
.....praticamente utilizzandole una alla volta B1, B2, B3 hanno la stessa tensione di carica ma sembra che su B1 ci sia una caduta di tensione maggiore.....tutto normale? sulle specifiche del rivenditore si parla di mosfet e di caduta max di 0,25....sarà vero una volta montato?
Citazione:wind e sea ha scritto:
Ho rifatto la prova così come suggerisce minelfa1:..la batteria è abbastanza esausta ma è rimasta sotto carica per 24 h e raggiunge i 12,80 V.....con il caricabatteria collegato direttamente ai poli della batteria si ha una tensione di 13,35....collegando il morsetto positivo del caricabatteria all'entrata del ripartitore e l'uscita B1 al polo positivo della batteria la tensione fra i morsetti è di 12,40 V , fra uscita B1 e negativo batteria 12,84 V, con differenza o caduta di tensione fra entrata ed uscita B1 di 0,56V...collegando invece al polo positivo batteria le uscite B2 o B3 la tensione fra i morsetti caricabatteria è di 13,12 V....fra uscita B2 e negativo batteria 12,84 V (come con B1) con una caduta di tensione di 0,28 V
....praticamente utilizzandole una alla volta B1, B2, B3 hanno la stessa tensione di carica ma sembra che su B1 ci sia una caduta di tensione maggiore.....tutto normale? sulle specifiche del rivenditore si parla di mosfet e di caduta max di 0,25....sarà vero una volta montato?
quindi possiamo concludere che il dispositivo funziona e che su B2 e B3 ci sono effettivamente dei mosfet a bassa caduta da 0,25V, mentre su B1 sembra esserci un normale diodo al silicio da 0,6V. Il perchè il costruttore abbia deciso di differenziare il tipo di diodo a seconda dell'uscita mi sfugge, però tant'è... se trovi la specifica di questo ripartitore o almeno il nome di vendita / la sigla, si può cercare in rete uno schematico o una spiegazione del perchè è progettato così, però mi sembra che funzioni tutto a dovere.
Ragazzi, dopo tutte queste ampie spiegazioni mi avete convinto, monto il ripartitore attivo kenix. Spero solo che vada bene il modello di 80A. Il mio alternatore eroga 60A e o due batterie, motore 115AH e servizi 230AH.
E venite da noi in Istria ce sempre vento!
Saluti e buon vento a tutti!
Prima che venga un moderatore, vai a presentarti nell'area apposita.
Nel frattempo ti dico che con l' alternatore da 60A rischi che si surriscaldi e non funzioni a dovere. Presentati, inserisci che barca hai, e potremo esserti più di aiuto!
Bv
Grazie dell'avvertimento, siccome sono nuovo all'iscrizione non mi è stato chiesto di presentarmi, se mi spieghi come devo fare lo farò. Per quanto riguarda il surriscaldamento non ho capito se alludi che si riscaldi l'alternatore ho il regolatore?
Grazie!
Allora dimmi cosa dovrei fare, il mio sistema?
(06-02-2011 01:23)minelfa1 Ha scritto: [ -> ]Citazione:sarastro ha scritto:
La serie di thread su alternatori di potenza e ripartitori di carica è molto interessante, specie per me che ci capisco poco
Ho un volvo penta 2030 con l’ alternatore standard credo da 60 A
Una batteria motore AGM da 90 A e 2 batterie servizi da 90 A, da quanto le ho montate in sostituzione di quelle al piombo tutta un’ altra vita
Però, frequentando poco i marina vorrei abbreviare i tempi di carica con l’ alternatore per essere costretto ad accendere il motore il meno possibile
Dalla discussione ho capito che sostituire l’ alternatore con uno di potenza non conviene (due alternatori ancora meno, poi comunque non c’è spazio), ho capito che conviene migliorare la curva di carica, giusto ?
Domandine terra-terra:
Sul sito della kenix trovo:
regolatori avanzati alternatori
…..tramite questo regolatore invece l'alternatore riesce a erogare molta più energia riducendo i tempi di carica di 4-8 volt
http://www.kenixmarine.com/subcat14.htm
ripartitori di carica attivi, più cari
…. racchiude in se tutte le caratteristiche tipiche di un avanzato regolatore di carica per alternatore unite ad una semplicità di cablaggio, e soprattutto la non necessità di dover modificare l'alternatore originale …
http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm
anche dalle caratteristiche, non mi è molto chiara la differenza fra i due
quale conviene ?
vale il prezzo ?
c’ è anche questo, avrebbe senso, oltre ad uno dei due regolatori ?
vale il prezzo ?
ripartitori di carica 0 volt drop
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm
... ho scritto bestialità ?
saluti velici
sarastro
....sei in una situazione molto simile alla mia attuale su cui voglio intervenire, ti spiego la differenza tra i 3 oggetti che hai analizzato per quello che ho capito dal sito della sterling che studio da un pò:
http://www.kenixmarine.com/subcat14.htm
è un regolatore più intelligente, perchè attivo, di quello fornito di serie con l'alternatore che hai già a bordo. Però per far funzionare questo regolatore, devi disattivare quello che hai già, scollegando dei fili e ricollegandoli al nuovo regolatore....se sai come fare / non hai problemi a sporcarti le mani, procedi, altrimenti non è l'oggetto che fa per te.
pro: rapidità di carica, specie se associato ad alternatore di potenza (attenzione alle alte correnti in questo caso)
contro:laboriosa istallazione
http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm
questo è intelligente come quello sopra, ma ha il vantaggio di non richiederti operazioni sul regolatore esistente, lo puoi lasciare infatti così com'è, il nuovo regolatore lo ingannerà e lo farà lavorare come se fosse intelligente. Quindi non devi sporcarti troppo le mani per l'istallazione ed ottieno lo stesso risultato di quello precedente
pro: rapidità di carica, specie se associato ad alternatore di potenza (attenzione alle alte correnti in questo caso)
contro: prezzo
http://www.kenixmarine.com/subcat73.htm
questo infine non è un regolatore, ma un ripartitore attivo, in pratica lasci lavorare il regolatore stupido di serie, ma riduci molto l'effetto caduta che si hanno sui classici ripartitori passivi e che impedisce la piena carica delle batterie
pro: non dissipi potenza nel ripartitore
contro: tempi di ricarica paragonabili a quelli di un impianto di serie, non riempi le batterie più del 70%-80%
Mi sto convincendo che per una capacita istallata tipo la tue e la mia, lo scenario più interessante sia sostituire il ripartitore passivo di serie con http://www.kenixmarine.com/subcat24.htm
associato a batterie AGM
se poi decidi di aumentare la capacità batterie e superi una capacità istallata di 300Ah, conviene anche sostituire l'alternatore di serie con uno di potenza per ridurre il tempo di ricarica, ma attenzione alla verifica di cavi e connessioni perchè le correnti in gioco salgono molto in questo caso.
Eccomi con una domanda pratica, sono nuovo del forum ho un Volvo penta modello 2003/28HP con un alternatore di 60AH e batteria motore di 115AH e batteria servizi di 230AH secondo te potrei installare il modello del regolatore attivo della Kenix di 80 o meglio quello di 120.
Saluti È grazie!
Già quello da 80A è troppo, il 120 è quindi inutile.
Quello da 80A è valido per alternatori da 80A in poi, in base al quantitativo di ampere che devi ricaricare.
Se vuoi un consiglio, installa un semplice ripartitore elettronico intelligente, e ricaricherai le batterie comunque in modo più rapido
http://www.kenixmarine.com/items/item714.htm
Altrimenti devi montare un alternatore da 80A se vorrai usare il powesplit alternator to battery
Con le batterie servizi che hai tu, una ricarica a 80A è anche esagerata, quindi ti sconsiglio quest'ultimo e ti consiglio un ripartitore intelligente.
Sul mio motore yanmar 21cv con alternatore originale, questo saliva a 110 gradi con lo sterling da 80A, sono stato costretto a mettere l'alternatore da 80A. E ho solo 2 batterie servizi da 160Ah totali, più una motore da 80Ah.
Secondo me ho fatto un acquisto inutile
Ti ringrazio, adesso mi consulto ancora con l'elettricista e poi decido. Per di più anche la seconda soluzione che mi hai dato costa meno.
Saluti e buon vento!
Infatti. Lo sterling, a mio modo di vedere, è adatto quando hai almeno 800Ah di batterie, e allora con un alternatore da 80A le ricarichi velocemente e senza rovinarle.
Se lo vuoi utilizzare per una ricarica più rapida, credo che alla lunga le batterie però ne risentano.
Dovrebbero farne un modello più piccolo, a partire da 20A