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....non so se mi si spegneva anche il motore visto che ho una valvola elettrica sul circuito della nafta.
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Normalmente le elettrovalvole sono utilizzate per spegnere il motore togliendogli carburante. Tali valvole, bloccano il carburante quando le alimenti, quindi se anche tu per una qualsiasi ragione dovessi levare la batteria, il motore rimane acceso. In quel caso, per spegnerlo devi agire manualmente sull'apposita leva solitamente posizionata vicino alla pompa del gasolio.
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E' probabile che Vesna si riferisca all'elettrovalvola di intercettazione prevista sul circuito carburante che proviene dal serbatoio, elettrovalvola che puo' essere montata in luogo della valvola manuale con azionamento remoto (quella col cordino, per intenderci, che e' la minima richiesta), questa, a differenza della valvola di spegnimento (scarico pressione del circuito iniettori), lascia scorrere il carburante quando eccitata perche', agendo come sicurezza, garantisce che disinserendo la chiave il carburante non possa defluire dal serbatoio proteggendo automaticamente dal rischio di favorire l'estendersi di un incendio in atto.
Tutte le valvole elettriche di intercettazione per uso nautico progettate per carburanti sono munite di una levetta sul corpo per l'attivazione manuale in caso di mancanza di corrente, se ci si ricorda di azionarla alla bisogna non si corre il rischio di avere lo spegnimento del motore.
Ho letto tutto la discussione e ho notato che nessuno ha nominato le batterie al gel.
Ora, io essendo poco ferato sull'argomento, chiedo a chi di voi ne sa più di me: in caso di malfunzionamento in fase di ricarica (alternatore o caricabatteria), sono più sicure?
Grazie anticipatamente! B.V.
Consiglio leggere la Discussione 'BATTERIE AGM ACQUISTATE...DOVEROSA SEGNALAZIONE' che affronta il tema.
Purtroppo abiamo diverse discussioni in corso in parallelo, che discutono spesso le stesse tematiche.
C'è qualcuno che letto tutti i consigli degli amici riesce a estrapolare la soluzione migliore nel caso le batterie bollino in navigazione e non si vuole spegnere il motore e non si vogliano fare danni.
Da quanto ho capito prima bisogna disinserire la valvola elettrica sul circuito del gasolio spostando la levetta sul suo corpo(quindi sempre aperta)ma poi....
Poi stacchi i cavi che vanno alle batterie.....bruci l'alternatore e stai attento a non far mai spegnere il otore e vai dove devi.Tanto i danni ci sono gia'....almeno non li peggiori.
E' cosi', ma se non e' possibile fare di meglio ... si manda giu' il rospo oppure si spegne il motore e si aspetta, con pazienza, il vento : anni fa, per un guasto non di questo tipo ma che costringeva a scelta analoga, attesi 11 ore 30 miglia al largo della Sicilia (le previsioni meteo erano buone !).
Allora, se avete un impianto che prevede batterie servizi e batteria motore separati non c'è nessun problema a staccare la batteria che che è andata in corto anche senza spegnere il motore.
Il regolatore di tensione se ha sottocarico una batteria non si rovina affatto.
Se avete un sistema con batterie motore/servizi in parallelo si può spegnere il quadro elettrico senza spegnere il motore che di fatto interrompe l'eccitazione dell'alternatore e smette di generare corrente.
Ovvio che non è raccomandabile stare a lungo con il quadro spento dal momento che vi vengono a mancare le spie della pressione olio e temperatura dell'acqua
Quindi dovevo spegnere il quadro sfilando la chiave e così facendo non eccitavo più l'alternatore e le batterie si sarebbero lentamente raffreddate!Avrei avuto tutti i servizi funzionanti finchè le batterie avevano la carica?L'unico inconveniente era non conoscere la temperatura acqua e la pressione olio?E pensare che molti mi avevano sempre raccomandato di spegnere prima il motore e poi chiudere il quadro sfilando la chiave altrimenti non so quanti guai.Saranno state tutte leggende metropolitane....?
Ma se io staccavo sono il filo che eccitava l'alternatore senza chiudere il quadro che succedeva?A parte che non so quale è dei 3 fili che escono da esso.
Citazione:vesna ha scritto:
Ma se io staccavo sono il filo che eccitava l'alternatore senza chiudere il quadro che succedeva?A parte che non so quale è dei 3 fili che escono da esso.
Non credo sia possibile rispondere se non descrivi il tipo di alternatore e di circuito:
- come ho scritto più sopra, se hai un regolatore esterno è certo che puoi tenere il quadro attaccato toglendo solo l'alimentazione al regolatore;
- se hai un alternatore con regolatore interno dove l'eccitazione dell'alternatore serve solo ad avviarlo (perchè dopo il regolatore è alimentato direttamente dal 'D1' cioè l'uscita aggiuntiva del 'diode trio', l'alternatore continua a caricare; devi staccare qui, o al ponticello che (spesso) porta l'alimentazione al regolatore;
- tuttavia se spegni il motore, stacchi l'eccitazione alternatore dal quadro o all'alternatore, e hai batteria per riavviare (es. il danno era limitato ai 'servizi e al regolatore e hai la batteria start in buone condizioni) quando riavvii l'alternatore non riparte (di massima... se hai magnetismo residuo al rotore potrebbe partire lo stesso... se succede rispegni e stacchi il famoso Diodo trio!)
Se mandi modelli e foto dell'alternatore (da dietro, ai cablaggi!!!) si può provare a sciogliere i dubbi.
Consiglio a tutti gli ADV che non sapessero come funziona il loro sistema di scoprirlo nella calma dei lavori invernali!
Ma qual'è il voltaggio tollerato da una batteria da 12v 100ah.Cioè se misuro la tensione che esce dall'alternatore in movimento quando sono sicuro che il regolatore funziona male?Come faccio a capire se una batteria è in corto o semplicemente molto calda in navigazione,considerando che il voltometro indichi 15V.Supponiamo che il motore sia in moto da 30 ore.
Per fare il controllo che dici tu non serve un voltmetro ma un amperometro.Ossia l'amperometro ti indica quanta corrente entra nella tua batteria.Il voltmetro segna solo che ci sono dei volt.Semplifichiamo con la solita acqua.Un rubinetto eroga acqua...ma la domanda e' quanta?per potere rimepire la vasca.Spero di essermi capito.Gli alternatori hanno un regolatore che mentre le batterie si saturano di energia loro fanno erogare sempre meno allì'alternatore.
Allora riformulando la domanda.Quandi Amper sono troppi in uscita dall'alternatore per una batteria da 100ah.Cioè se misuro con l'amperometro l'uscita dall'alternatore a quali valori e per quanto tempo sono sicuro che sono troppi per una batteria da 100A che misura 15v con il voltometro.
Citazione:vesna ha scritto:
Ma qual'è il voltaggio tollerato da una batteria da 100ah.Cioè se misuro la tensione che esce dall'alternatore in movimento quando sono sicuro che il regolatore funziona male?
Tanto per cambiare... dipende!
Di massima dai 14,1Volt max per una gel ai 14,4 per una Agm, ai 14,7 per una ad acido libero, ai 15 e passa per le piombo-calcio.
Questi (approssimativi! sentire il produttore!)sono tutti voltaggi per forzare una moderata ebollizione accelerando la carica (termine fase bulk-absorption) ma se dovessero essere sostenuti a lungo porterebbero alla progressiva evaporazione del liquido batterria. I caricabatteria evoluti e giustamente settati per la batteria installata, li mantengono fino a quando, a quel voltaggio, la corrente si riduce a circa 1Ah, (di più se abbiamo un caricabatteria potente studiato per un grosso banco servizi), per poi ridurre il voltaggio ai valori float (tra i 13 e 13,8V a seconda del tipo di batteria per cui sono programmati).
Tutto quanto sopra a circa 25°C, perchè i voltaggi devono essere più alti al diminuire della temperatura della BATTERIA e viceversa (0,2-0,3V /10°C).
Anche qui ritengo importante che ciascun 'comandante' sappia quale voltaggio dovrebbe essere circa giusto col proprio impianto quando la carica sta per completarsi e su float.
In verità soprattutto le acido libero sono molto tolleranti, (se il regolatore è impostato per il tipo sbagliato), ma ben diverso è scoprire che l'alternatore ( o il caricabatteria) cerca di caricare a valori diversi da quelli per cui è stato 'settato'... perchè la situazione può degenerare rapidamente.. anche in modo esplosivo!
Citazione:vesna ha scritto:
Ma qual'è il voltaggio tollerato da una batteria da 12v 100ah.Cioè se misuro la tensione che esce dall'alternatore in movimento quando sono sicuro che il regolatore funziona male?Come faccio a capire se una batteria è in corto o semplicemente molto calda in navigazione,considerando che il voltometro indichi 15V.Supponiamo che il motore sia in moto da 30 ore.
Misurando durante la ricarica la tensione fra i due poli DIRETTAMENTE SULLA batteria, la tensione non deve mai superare 14,8V. Se la tensione misurata in questo modo e' superiore, allora sicuramente il regolatore dell'alternatore e' guasto.
Se invece si sospetta un elemento della batteria in corto, occorre misurare la tensione della batteria a vuoto (staccandola dall'impianto per essere sicuri). Se la tensione risulta inferiore a 10,5V esistono due possibilita': o la batteria e molto scarica (allora occorre ricaricarla al piu' presto), oppure uno o piu' elementi sono in corto, e la batteria e' irreparabile e va sostituita.
Citazione:vesna ha scritto:
Allora riformulando la domanda.Quandi Amper sono troppi in uscita dall'alternatore per una batteria da 100ah.Cioè se misuro con l'amperometro l'uscita dall'alternatore a quali valori e per quanto tempo sono sicuro che sono troppi per una batteria da 100A che misura 15v con il voltometro.
Ci siamo sovrapposti!
Se leggi 15 V in carica e non hai delle piombo-calcio hai un problema, stacca l'alternatore/caricabatteria.
Fanno eccezzione le fasi di equalizzazione controllata (fino a 15,6-16V), dover comunque ad una 100Ah dovrebbero essere forniti max 1-2 ah con una attentissima e costante monitorizzazione della temperatura (mai sopra i 50°C) e del liquido (pronto rabbocco se scende). Questa operazione serve a rigenerare periodicamente dai fenomeni di solfatazione ma è pericolosa per chi non sa esattamente cosa sta facendo.
Il numero di Ah max è molto meno critico se la batteria è in piena carica (tensioni inferiori a quelle del precedente post a seconda del tipo di batteria). Una raccomandazione (prudente ) molto conosciuto vuole che farle durare non dovrebbero essere caricate sopra al 10% del valore di targa, quindi 10A per una 100Ah.
Concorde (produttore di AGM di alta qualità) sostiene che le sue possono tollerare fino a 5 VOLTE (500a per una 100Ah), con un minimo di 0,2 volte (20A) per non accocciarne la vita.
Credo sia (nuovamente!) scoprire dal produttore delle PROPRIE batterie cosa è perfetto per una lunga vita, cosa è tollerato, e su questi valori impostare l'impianto e verificandoli col tester.
Se inspiegabilmente qualcosa cambia... c'è un problema e si interviene!
Citazione:ASK ha scritto:
Citazione:vesna ha scritto:
Ma qual'è il voltaggio tollerato da una batteria da 12v 100ah.Cioè se misuro la tensione che esce dall'alternatore in movimento quando sono sicuro che il regolatore funziona male?Come faccio a capire se una batteria è in corto o semplicemente molto calda in navigazione,considerando che il voltometro indichi 15V.Supponiamo che il motore sia in moto da 30 ore.
Misurando durante la ricarica la tensione fra i due poli DIRETTAMENTE SULLA batteria, la tensione non deve mai superare 14,8V. Se la tensione misurata in questo modo e' superiore, allora sicuramente il regolatore dell'alternatore e' guasto.
Se invece si sospetta un elemento della batteria in corto, occorre misurare la tensione della batteria a vuoto (staccandola dall'impianto per essere sicuri). Se la tensione risulta inferiore a 10,5V esistono due possibilita': o la batteria e molto scarica (allora occorre ricaricarla al piu' presto), oppure uno o piu' elementi sono in corto, e la batteria e' irreparabile e va sostituita.
Questo tuo test per la batteria guasta a vuoto non da sempre i risultati giusti. Ho personalmente visto batterie che davano intorno i 12V senza carica, bastava attaccare qualsiasi utenza, anche piccola e' la tensione scendeva di colpo a 8V o meno...
Non per niente i elettrauto usano delle 'pinze' con resistenza per fare una prima stima della batteria...
Nella batteria sovraccaricata bollono tutte le celle, nelle batterie guaste spesso solo alcune.
Purtroppo la mia imbarcazione non è dotata di impianto evoluto sopratutto a riguardo della carica batterie,però volevo capire i limiti e come gestirli al meglio,sostituendo la mia conoscenza ad apparecchiature elettroniche.
Ho dei dubbi sui valori che voi amici avete gentilmente postato,Ho dei dubbi sopratutto sull'interpretazione.
Ad esempio leggere un valore di 15V sul voltometro e devo fare ancora 1 ora o devo fare altre 30 ore fa la differenza?Tenere accesa una piccola utenza che fa scendere il voltaggio diciamo di 1-2 Volt peggiora la situazione?
Citazione:Giorgio ha scritto:
Per fare il controllo che dici tu non serve un voltmetro ma un amperometro.Ossia l'amperometro ti indica quanta corrente entra nella tua batteria.Il voltmetro segna solo che ci sono dei volt.Semplifichiamo con la solita acqua.Un rubinetto eroga acqua...ma la domanda e' quanta?per potere rimepire la vasca.Spero di essermi capito.Gli alternatori hanno un regolatore che mentre le batterie si saturano di energia loro fanno erogare sempre meno allì'alternatore.
Ha ragione, ma non del tutto. Sono due misure importanti, ma differenti. Non per caso tante automobili hanno un voltmetro con tre zone: l'inferiore e la superiore sono proibite (non carica / carica troppo) e la zona permessa (tutto a posto).
Se il regolatore dell'alternatore non e' apposto, può succedere che la tensione sale fuori i necessari 13 -14,5V, Ho viso regolatori instabili che andavano fino a 17V, con conseguenti guasti alle batterie...
Citazione:vesna ha scritto:
Purtroppo la mia imbarcazione non è dotata di impianto evoluto sopratutto a riguardo della carica batterie,però volevo capire i limiti e come gestirli al meglio,sostituendo la mia conoscenza ad apparecchiature elettroniche.
Ho dei dubbi sui valori che voi amici avete gentilmente postato,Ho dei dubbi sopratutto sull'interpretazione.
Ad esempio leggere un valore di 15V sul voltometro e devo fare ancora 1 ora o devo fare altre 30 ore fa la differenza?Tenere accesa una piccola utenza che fa scendere il voltaggio diciamo di 1-2 Volt peggiora la situazione?
I regolatori degli alternatori sono semplici e di solito funzionano bene per anni... Io metterei un voltmetro (l'amperometro c'è l'ho già), giusto per non essere ciechi... Poi farei (lo faccio!
) ogni tanto una revisione all'alternatore (regolatore incluso) al mio elettrauto di fiducia.
Trovi a freddo un metodo per distaccare la carica dell'alternatore in caso di guai (tanto se l'alternatore di da 16-17V e' già partito ed e' da cambiare/riparare) e tieni in barca un JumpStart o una manovella...
Sulle macchine queste filosofie chi se le fa? Eppure l'istallazione dei sistemi semplici in barca e simile...