Ne approfitto di questa discussione per fare qualche domanda. Ho acquistato il mio first 36.7 pochi mesi fa. Quasi tutti i weekend vado e accendo il motore per circa 15-20 minuti, se non esco. Mi domandavo se va bene o sarebbe meglio caricare le batterie con un caricabatteria, che magari me ne indica lo stato di salute.
Cioè il caricabatterie si usa per evitare di accendere il motore oppure è necessario per mantenere efficienti e dorature le batterie?
dipende dal caricabatterie e da quanto frequentemente usi la barca. Con un caricabatterie di ultima generazione, che è più un sistema di gestione che un semplice sistema di ricarica, aiuti molto la salute delle batterie. La semplice messa in moto, soprattutto se con motore che viene fatto girare al minimo, spesso reintegra o poco più la corrente spesa per l'avviamento, per cui non serve moltissimo ai tuoi scopi. E, poi dipende anche da quanto è sofisticato il tuo sistema elettro-energetico, se le batterie servizi sono gestite anche dall'alternatore e come.... Insomma, meglio se ci dici anche che tipo di impianto hai, altrimenti non esiste risposta univoca
Infatti. Le cose cambiano quando inizi a usare in modo intensivo i servizi (frigorifero, etc.).
Finché vai solo per un controllo o una breve uscita, non hai bisogno di un (altro) caricabatterie; così come non ne hai bisogno per l'automobile.
Puoi comunque iniziare a prendere l'abitudine di guardare il voltmetro, quando vai via e quando ritorni.
(06-05-2022 18:32)tandu Ha scritto: [ -> ]Ne approfitto di questa discussione per fare qualche domanda. Ho acquistato il mio first 36.7 pochi mesi fa. Quasi tutti i weekend vado e accendo il motore per circa 15-20 minuti, se non esco. Mi domandavo se va bene o sarebbe meglio caricare le batterie con un caricabatteria, che magari me ne indica lo stato di salute.
Cioè il caricabatterie si usa per evitare di accendere il motore oppure è necessario per mantenere efficienti e dorature le batterie?
Approfittane per ingranare al fine di cercare di tenere l'elica più pulita.
(06-05-2022 18:32)tandu Ha scritto: [ -> ]Ne approfitto di questa discussione per fare qualche domanda. Ho acquistato il mio first 36.7 pochi mesi fa. Quasi tutti i weekend vado e accendo il motore per circa 15-20 minuti, se non esco. Mi domandavo se va bene o sarebbe meglio caricare le batterie con un caricabatteria, che magari me ne indica lo stato di salute.
Cioè il caricabatterie si usa per evitare di accendere il motore oppure è necessario per mantenere efficienti e dorature le batterie?
Le batterie se sono buone stanno bene da sole anche due mesi, mente il motore in moto in banchina non sta benissimo visto che soprattutto in inverno non raggiunge la temperatura adeguata e i residui di combustione si accumulano ovunque.
Lasciatele in pace ste pore batterie!
Repetita:
Oggi ho controllato lo stato batterie. Dopo una ricarica completa con ricondzionamento,durata 20 ore (caricabatterie victron) ho staccato il caricabatterie ed aspettato qualche minuto. La carica risultava 12.7. Quindi ho acceso frigo e strumenti e luci. Dopo un ora e mezza sotto carico la carica è scesa parecchio cioè a 12.1 ed una volta spento luci frigo etc è risalito un po fino a 12.3
Il tester BA101 però continua a dirmi batteria sana e buonabatteria.
Ho ricollegato il caricabatterie lasciando, oltre la ricarica normale, la funzione ricondizionamento( fino a 16.2 e basso carico corrente tipo 2.4 ) alta tensione e bassa corrente.
Qualche gentile parere?
(06-05-2022 18:32)tandu Ha scritto: [ -> ]Mi domandavo se va bene o sarebbe meglio caricare le batterie con un caricabatteria, che magari me ne indica lo stato di salute.
Cioè il caricabatterie si usa per evitare di accendere il motore oppure è necessario per mantenere efficienti e dorature le batterie?
Molto meglio il caricabatterie, l’alternatore è un rozzo.
BV!
Che test fai con il BA? Lui misura la capacità di spunto, non la carica - l'assunzione è che se hai spunto hai anche una batteria sana.
Se però i dati della batteria non sono impostati bene il BA ti da risultati sbagliati.
Sulla batteria dovresti trovare scritto il CA o CCA - quelli sono i parametri da mettere nello strumento (in genere una roba intorno ai 900-1000A per una batteria da avviamento da circa 100Ah)
Riguardo al ricondizionamento a 16.2V... a me sembra il modo migliore di romperle le batterie, ma vedo che in tanti lo fanno quindi avrà un senso.
Ad occhio serve a staccare i residui dalle piastre, ma se residui non ce ne sono direi che va solo in overcharge.
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(07-05-2022 18:27)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Che test fai con il BA? Lui misura la capacità di spunto, non la carica - l'assunzione è che se hai spunto hai anche una batteria sana.
Se però i dati della batteria non sono impostati bene il BA ti da risultati sbagliati.
Sulla batteria dovresti trovare scritto il CA o CCA - quelli sono i parametri da mettere nello strumento (in genere una roba intorno ai 900-1000A per una batteria da avviamento da circa 100Ah)
Riguardo al ricondizionamento a 16.2V... a me sembra il modo migliore di romperle le batterie, ma vedo che in tanti lo fanno quindi avrà un senso.
Ad occhio serve a staccare i residui dalle piastre, ma se residui non ce ne sono direi che va solo in overcharge.
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+1, assolutamente
comunque, ad occhio e senza sapere la capacità delle batterie, direi che la tensione di 12,3 come descritto da Sergiot sia un po' bassa, impressione di batterie vicine alla frutta....
Non so . Non me ne intendo fino a questo punto ma mi pare che tutte le funzioni indicate da Andrea e Unsoldino siano comprese nell'aggegino
Vi allego un link descrittivo:
https://www.youtube.com/watch?v=hdApPz8gs_A
Provo ad allegare una foto
Non conosco lo strumento indicato, ed è ovvio che vada "istruito" su cosa si va a misurare, suppongo inoltre (semplificando) che faccia una misura di resistenza a frequenza variabile...ma posso garantire che le misure di "conduttanza" spesso non danno misure congruenti con una prova di scarica. Se il valore indicato può ritenersi "abbastanza" affidabile ai fini della capacità di spunto, lo è molto meno ai fini della reale capacità accumulata. Negli anni passati abbiamo eseguito test su molte batterie, semplicemente portandole dal 100% ad un valore attorno a 1.85V/cella scaricandole con correnti di 1/20 della capacità per poi poter dare all'armatore un valore percentuale in riferimento al valore nominale (C20) dichiarato delle batterie, per farlo lasciavamo a bordo un apparecchietto che scaricava e ricaricava 3 volte il banco batterie registrando di ciascun ciclo il tempo, gli A/h caricati e scaricati; su batterie così testate e della cui condizione avevamo certezza, abbiamo poi avuto occasione di provare simili strumenti da 100 euro a oltre 500 euro, ed a parte la differenza di risultati quello che sicuramente appariva chiaro era l'inaffidabilità, la misura di conduttanza era sempre molto più "ottimista"... a onor del vero però, se le batterie erano di OTTIMA qualità ed entro il 50% di capacità reale i risultati si avvicinavano più frequentemente alla verità mentre con batterie di scarsa qualità e "finite" i risultati erano veramente inutilizzabili, ma non saprei dire il perchè !
m
Questo è il test appena fatto
Dopo 15 minuti di frigo risulta scesamdal 100% al 70%
Le probabilità di sopravvivenza di queste batterie mi sembrano tristemente scarse
mi sembra che negli interventi precedenti sia stato detto tutto quanto può servire per comprendere come valutare le batterie di bordo: potrebbe essere utile conservare in rilievo questa discussione
Sergiot, quel "CHARGE: 71%" consiglio di non guardarlo nemmeno. Lo mettono perché piace, ma tra tutte le misure dello strumento è di gran lunga la meno precisa.
La "carica" che invece va vista la trovi in altre due schermate. Questa esce quando testi la batteria insieme all'alternatore (quando lo strumento ti richiede di aumentare i giri del motore). Oltre a vedere se sovra/sotto-carica, ti dà l’ondulazione (RIPPLE), che indica se il ponte raddrizzatore è stabile e funziona normalmente.
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Questa invece misura lo spunto. Come diceva Andrea, devi impostarlo sul valore CA/CCA scritto sulla batteria, con il numero preceduto dalla sigla che trovi (SAE, EN, etc.). Lo strumento ti chiede di avviare (questo qui sotto è pronto per la pensione):
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Il prodotto è di derivazione automobilistica - meglio, camionistica - e questi due test sono la cosa che sa fare meglio. Quello che hai visto tu è il test di resistenza interna, che per i motivi che diceva Maema va preso con una buona dose di cautela.
perdonatemi, non utilizzo mai gli smilie e voglio provarci:
Non aggiungo niente a quanto molti sanno , ma una riflessione può venire dall'energia richiesta per le due principali esigenze.... vediamolo in termini di apprezzamento (!) "la soddisfazione" che se ne ricava, cioè, chi chiede al motore di avviarsi si aspetta che questo avvenga mentre gira la chiave, dopodichè ha un occhio benevolo nei confronti della batteria e del motore
, così chi si aspetta dopo un giorno in rada di bere una birra fresca è felice se la trova gelata
...
Ma,
per avviare un motore di 40/50Hp servono circa 250A per 3"-5" secondi, stiamo parlando di circa 4W/h, (da qui si comprende che un piccolo power-bank litio riesce a farlo), mentre per starsene in rada 1 giorno servono circa 150-170 A/h approssimativamente 2Kw/h... questo giusto per avere idea di cosa si chiede alle batterie servizi e cosa alla batteria avviamento.