Sicuramente qualcuno ricorda che sono colui che, in altri post, suggeriva la possibilità di riduzione della randa con andature almeno al lasco cazzando oltre il dovuto il genoa o fiocco.
Ho precisato ciò perchè, a suo tempo quando ero all'oscuro di questa manovra, ho rischiato parecchio anch'io sul Garda che brevemente racconto così tanto per convalidare il consiglio, qui letto, che: quando pensi di dover ridurre è il momento di farlo!
A quel tempo avevo uno show 24 barca leggerissima e, in compagnia di un'amica e di un ragazzo con morosa e bimba, parto a tutta tela dal porto di Torri del Benaco in una bellissima giornata di sole per andare a Garda.
Fatti circa 45 minuti di bella e felice navigazione con leggero vento in poppa, casualmente, mi accorgo che una striscia bianca da nord e centro lago si sta rapidamente avvicinando verso sud (mia direzione). Beh, penso, siamo vicini a punta S.Viglio (stimo ora a circa mezzo miglio) non mi preoccupo nemmeno di ridurre tanto scapolo a sinistra e ... venga quel che venga, non mi tocca!
Pessimo pensiero!
In men che non si pensi mi sono trovato nelle peste. Il vento da poppa ha iniziato a soffiare più forte e io ... bhe, fra poco abbatto mure a sinistra e ciao!
Niente da fare. I ragazzi, poco esperti, dopo aver ammainato il genoa, cercano di ridurre la randa ma, la vela lasca e incollata alle crocette mi porta lentamente all'orza ovvero verso il centro del lago dove è già in atto una situazione veramente dura. Onde formate di un metro e mezzo e circa 30 kn di vento.
Nervosetto cerco ripetutamente di far prendere velocità alla barca orzando un pò per agevolare la sua riduzione ma le onde, maledettamente corte ma ripide, me lo impediscono e mi rimandano di gran lasco. Intanto continuo ad avanzare verso il centro.
Un'onda più carogna mi fa mettere le crocette in acqua (n.d.r.: l'equipaggio meno esperto era già sottocoperta con salvagente e tambuccio chiuso). Entra un pò d'acqua ma la barca si risolleva e ne approfitto per abbattere (con randa lascata) in quel momento, botta di c....lo, il ragazzo (che era un ragazzone) ed era rimasto aggrappato all'albero, da uno strattone all'inferitura e la randa scende un bel pò.
Ora la nuova direzione era verso la costa veronese dove c'era ancora momentaneamente meno onda anche se il vento continuava ad aumentare (il giorno dopo ho saputo che si parlava di 40 Kn e che qualcuno ci stava guardando col binoccolo). A quel punto riesco a far mettere a riva un fiocchetto e ... tutto cambia. La barca comincia a navigare al lasco ed essendo il fiocco, casualmente troppo cazzato, notai che sventava la randa da sottovento quindi ne approfittammo per toglierla del tutto.
E' cambiato tutto.
Nessuno sbattimento della randa, che tanto intimoriva l'equipaggio (e anche me!) più il moto, relativamente dolce del saliscendi dalle onde, ha reso l'equipaggio più sereno, seppur molto spaventato. Così andando siamo riusciti a scapolare punta S.Vigilio dove il mondo marino era completamente diverso!!!
Morale ripetuta? Quando pensi di dover ridurre è il momento di farlo!