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Centro di deriva
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yukasdog Offline
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Centro di deriva
guarda che la cosa mica e' cosi' semplice
un architetto navale ha i suoi bei problemi a
calcolare il centro di deriva.
mentre il centro di spinta e' il baricentro
volumetrico delle parti immerse (dove viene
applicate la spinta di archimede) e varia con
lo sbandamento del barco. il centro di deriva inteso
come punto di applicazione delle forze idrodinamiche
(attrito ,spinta in avanti,componenti trasversali come
scarroccio e portanza dei profili alari) varia in ogni momento
a seconda di sbandamento e velocita'.
le appendici mica spingono sempre uguale, ti chiedi perche' un
barco lo senti morto mettiamo fino a 4 nodi ed a 4 nodi e mezzo
diventa cattivo?
mettici pure l'onda se vuoi e scoprirai che nemmeno gli studi
professionali ci arrivano, usano formule semplificate, che sono
comunque roba di matematica, e programmi appositi.
poi pesano il tutto e dicono..ecco li'..dove qui? no fai una spanna avanti
che a occhio mi pare meglioBig Grin
Pero'..tu dirai, piu' o meno ...hmmmm ...se trovi qualcosa postalo
io sono lazzarone ciao
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-10-2008 05:24 da yukasdog.)
17-10-2008 04:24
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bluebarbjack Offline
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Messaggio: #22
Centro di deriva
l'architettura navale è una via di mezzo tra scienza esatta ed empirismo applicato
in pratica si sviluppa una carena sulla base di modelli noti, e la si evolve sulla base equazioni (modifiche in similitudine) ed esperienza del progettista (quella non la metterai mai su nessun computer).
I più professionali, o meglio dove il budget lo permette, si fanno prove in vasca del modello sia dritto che sbandato, ed in alcuni casi simulando anche la deriva (sempre in similitudine di Froude).
Elaborate a questo punto le curve dei centri di carena, di deriva e quanto altro necessario si passa alle prove in galleria del vento (similitudine di Reynolds) per l'analisi del 'sistema alare' generato dalle vele per permettere la valutazione in prima approssimazione del centro velico reale nelle condizioni già analizzare in vasca per lo scafo.
La correlazione tra i dati di queste due fasi permette la definizione preliminare del sistema barca-vele.
A questa seguono le prove in mare ed i tes atti a verificare lo scartamento tra i dati di progetto ed il reale.
L'elaborazione della correlazione teorico-reale permette la ridefinizione dei parametri velici secondo il sistema cosiddetto ' a spirale di progetto' dove per approssimazioni successive ridefinisci alcuni parametri iniziali, ne prevedi gli effetti e li correggi.
Ovvero, come dice la Mercedes, 'progettare, costruire, verificare, progettare, costruire, verificare....)

La maggior parte dei progettisti utilizza per risparmiare, e comunque con risultati accettabili per le normali necessità, i programmi VPP normalmente in commercio.
17-10-2008 17:40
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bluebarbjack Offline
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Centro di deriva
A frappettini
sono un ingegnere navale, e ti assicuro che non devo essere campato da nessuno.
Faccio il mio lavoro dignitosamente e , permettimi, non accetto sarcasmo sulla mia professione.
Quantomeno, firmando un progetto me ne assumo tutte le responsabilità, civili e penali, che ne conseguono.
L'architettura navale, a differenza dell'ingegneria meccanica che accompagna l'architettura navale, non è purtroppo una scienza esatta, in quanto non siamo ancora in grado di prevedere esattamente il comportsmento di un oggetto certo (lo scafo) all'interno di un sistema stocastico. Se ci riuscissimo, il problema di azzeccare il 5+1 o del 6 al superenalotto sarebbe solo storia antica.
E' per questo motivo che gli ingegneri navali continuano a restare poveri come il resto dei comuni mortali e a conseguire una laurea doppia in Ingegneria Navale e Meccanica....
17-10-2008 17:50
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bluebarbjack Offline
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Messaggio: #24
Centro di deriva
Per Nausica
Se sei interessato a progetto di imbarcazione 'classica' sui 16 metri, prova ad andare sul sito di un ottimo progettista dove puoi trovare informazioni e ottimi progetti già realizzati:
http://www.bruceroberts.com/public/HTML/...-PLANS.htm

un consiglio: non ti avventurare in progetti fatti in casa senza le opportune conoscenze in materia.
i prati sono costellati di imbarcazioni mai completate, ma principalmente devi ricordsrti che il progetto deve essere firmato da una persona abilitata, e sottoposto ad approvazione di un ente di classifica oltre che alla sua supervisione.

un progetto 'sicuro' ti garantisce inoltre sulla futura commerciabilità di quanto avrai realizzato.

auguri e buon vento
17-10-2008 18:03
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Frappettini Offline
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Centro di deriva
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bluebarbjack
A frappettini
sono un ingegnere navale, e ti assicuro che non devo essere campato da nessuno.
Faccio il mio lavoro dignitosamente e , permettimi, non accetto sarcasmo sulla mia professione.
Quantomeno, firmando un progetto me ne assumo tutte le responsabilità, civili e penali, che ne conseguono.
L'architettura navale, a differenza dell'ingegneria meccanica che accompagna l'architettura navale, non è purtroppo una scienza esatta, in quanto non siamo ancora in grado di prevedere esattamente il comportsmento di un oggetto certo (lo scafo) all'interno di un sistema stocastico. Se ci riuscissimo, il problema di azzeccare il 5+1 o del 6 al superenalotto sarebbe solo storia antica.
E' per questo motivo che gli ingegneri navali continuano a restare poveri come il resto dei comuni mortali e a conseguire una laurea doppia in Ingegneria Navale e Meccanica....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Non c'è alcuna ironia, per carità. Anzi, quando l' amico Nausica chiede maggiori dettagli, gli ho detto che la cosa è talmente complessa che ci sono degli ingegneri atti a risolvere i problemi.
Se hai letto nel mio scritto cose poco rispettose, ti assicuro che non erano volute. Dimmi cosa devo correggere e lo faccio con piacere!
17-10-2008 21:32
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bluebarbjack Offline
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Messaggio: #26
Centro di deriva
se hai un qualunque sistema di disegno cad, disegna il profilo chiuso della tua carena (solo sino al galleggiamento che ti serve) e chiedi il centro di questa figura.
questo è in prima approssimazione, almeno in assenza di vento e mare.

i progetti di Bruce Roberts non sono comunque 'sole', ma ottimi progetti diffusi in tutto il mondo.

possono piacere o meno, ma questo è un altro discorso.

'Amico mio, devi considerare che c'è una categoria di persone che, levando dubbi tipo i tuoi alla gente, ci tira a campare e pure dignitosamente, tali personaggi si chiamano ingegneri navali.'

caro frappettini, non me ne volere, ma in un mondo inflazionato di personaggi che campano proprio sulla non conoscenza di certi argomenti per spillare quattrini ti assicuro che certe battute, seppure scritte in modo scherzoso, fanno drizzare non solo i peli a chi è abituato a lavorare con una certa serietà.
per inciso, non opero nel campo della nautica ma nella costruzione navale mercantile.
per la nautica i consigli li passo gratis.
17-10-2008 22:39
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Frappettini Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #27
Centro di deriva
OK. misunderstanding chiarito
17-10-2008 22:43
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gimbo Offline
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Messaggio: #28
Centro di deriva
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bluebarbjack
L'architettura navale, a differenza dell'ingegneria meccanica che accompagna l'architettura navale, non è purtroppo una scienza esatta
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

L'ingegneria meccanica una scienza esatta????
Ma che significa?????
In ingegneria meccanica non si usano i modelli?????
17-10-2008 22:49
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altamarea Offline
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Messaggio: #29
Centro di deriva
x Nausica, l'amico Bluebarbjack ha scritto in termini tecnici e chiari le risposte ai tuoi quesiti, aggiungo in &lt;semplicese&gt;, considerando che usi mano e matita:

determina il centro velico per il fiocco (se perfattamente triangolare)con l'incontro delle tre mediane, per la randa devi dividerla in tante figure note, calcolandone l'area e il baricentro di ognuna, qualsiasi forma abbiano. Dopo si calcola il baricentro tra le due vele.

Il centro di resistenza laterale-Crl si determina dividendo il profilo laterale immerso in figure note delle quali si calcola l'area e la posizione del baricentro,in più devi aggiungere quello della pinna, skeg e timone calcolando quello totale delle parti immerse.

La corretta determinazione tra Cv e Crl è molto variabile, c'è differenza tra scafi per derive o a pinna saliente, o a carena profonda non dimenticando che per ogni vela che si riduce il Cv si sposta e si sposta anche i Crl quando lo scafo rolla o beccheggia o sale sulla cresta dell'onda. La formula fissa non può esistere, comprende molti parametri, un buon progettista troverà il compromesso migliore per soddisfarla, saluti Luigi
19-10-2008 17:16
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bluebarbjack Offline
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Messaggio: #30
Centro di deriva
In ingegneria meccanica si usano anche i modelli, ma questi sono soprattutto di tipo database per il calcolo F.E.M. (finite Elements Method)delle sollecitazioni indotte.

E' un campo diverso dall'utilizzo di modelli 'solidi' quali quelli utilizzati per l'acquisizione dei dati in similitudine, di cui ho già scritto prima.

Dal comportamento dei modelli in similitudine si estraggono i dati da inserire nel modello F.E.M. per l'elaborazione dello stess analisis.

In questo senso l'ingegneria meccanica è scienza esatta, in quanto esprime il risultato di un modello matematico sollecitato da forze note.

L'analisi delle accelerazioni variabili nel tempo viene attuata con la semplificazione derivata dall'analisi di Fourier per la determinazione delle frequenze e delle altezze significative.

l'analisi dello stress mediante l'utilizzo di sistemi ad elementi finiti non lineari richiede l'utilizzo di software e computer il cui costo non può certo essere giustificsto neppure da una Coppa America.
27-10-2008 21:54
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