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Adesso vi faccio ridere: la prima volta non avevo letto 'imbananato' l'albero, ma 'imbranato' l'albero.
Da cui la mia battuta cretina      .
'Imbananato' immagino non sia un termine velico, ma giustamente se usate i termini velici corretti con me rischio di non capire... meglio che vada a mangiare, và (che quello mi riesce sempre bene).
Mia l'imbananata (ogni riferimento ad eventuali associazioni diverse da quelle di 'imbranata' è espressamente NON desiderato  )
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da giapao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da caronte
se tu belin il belin l'albero viene indietro e la randa penso che faccia piu'pancia.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
pensi? hai mai fatto la prova?
se belin il belin la randa si appiattisce e quindi si smagrisce, esattamente il contrario di cio' che pensi 
Gianni
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Ora le ho sentite tutte....
______
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Netlix
Non so se 'imbananato' sia un termine rigorosamente tecnico.
So che esiste da sempre. Tanto da aver mandato nel dimenticatoio il termine originario.
'flesso verso poppavia' fa troppo foVVVbito...
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
con riferimento agli armi in testa 'imbananato' indica proprio una flessione indesiderata con il piede e la testa sulla verticale e la pancia a metà albero verso prua, questa è una condizione indesiderata, dovuta ad un assetto sbagliato, quinid no proprio a poppavia...
naturalmente è un termine 'tecnicissimo' anche il manuale dell'ingegnere Hoepli cita:
'data una trave caricata con nuna forza P in direzione assiale e in verso di compressione si ottiene un imbanamento pari .]'
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da AlessandroKirie
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Netlix
Certo che la storia, che cazzando il belin, la randa si 'smagrisce' (cioé si appiattisce) mi lascia dubbioso. Devo pensarci un po...
Io sapevo che si apre in alto, il vento 'sfugge' meglio, si abbassa il centro di spinta della vela, e quindi la barca sbanda di meno.
E allora sì, che é una manovra da fare in caso di rinforzo del vento.
Boh?!?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Per aprire in alto e scaricare meglio, in condizioni di vento forte, la manovra corretta, che io sappia, è quella di svergolare la randa, lascando di scotta e portando il carrello sopravento.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Vero, ma qui si parlava di regolazione carrelli e belin 
infatti se non per le regate il belin io lo lascio teso relativamente e agisco sulla regolazione vele per non diventare matto.
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Sarà anche così ma pensate che la maggior parte delle barche moderne da crociera non hanno neppure il belin regolabile ed è impensabile farlo in navigazione con chiave inglese ecc...
certo non sono nate per le regate ma navigano comunque piuttosto bene
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- Quanto manca alla boa?
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Netlix
Certo che la storia, che cazzando il belin, la randa si 'smagrisce' (cioé si appiattisce) mi lascia dubbioso. Devo pensarci un po...
Io sapevo che si apre in alto, il vento 'sfugge' meglio, si abbassa il centro di spinta della vela, e quindi la barca sbanda di meno.
E allora sì, che é una manovra da fare in caso di rinforzo del vento.
Boh?!?
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Sul frazionato, cazzando il belin, ottieni anche di spostare avanti il centro dell' albero. Che si porta appresso il tessuto della randa, 'asciugando' il grasso. Ecco perchè la randa si 'smagrisce', oltre che scaricare in alto.
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...libro dei Glenans (corso di navigazione), pagina 259 'Regolazione del fiocco': 'la concavità del fiocco arretra quando rinfresca: il suo tessuto si deforma e lo strallo si incurva sempre un poco... Se si vuole alleggerire momentaneamente la barca si può spostare indietro o in avanti il punto di tiro della scotta [per eliminare il grasso] che fa svergolare il fiocco...'
pagina 262 'Regolazione della randa: '...Nelle raffiche la testa d'albero si curva da sola (poichè le sartie alte sono poco tese) e la parte alta della vela scarica. Si può accentuare il fenomeno giocando abbondantemente e rapidamente sul belin: lo si tesa nella raffica per accrescere la curvatura dell'albero e far scaricare la caduta della randa; lo si lasca nel momento in cui il vento diminuisce perchè la vela porta completamene. In tal modo la barca conserva la massima potenza.
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da carlo b.
...libro dei Glenans (corso di navigazione), pagina 259 'Regolazione del fiocco': 'la concavità del fiocco arretra quando rinfresca: il suo tessuto si deforma e lo strallo si incurva sempre un poco... Se si vuole alleggerire momentaneamente la barca si può spostare indietro o in avanti il punto di tiro della scotta [per eliminare il grasso] che fa svergolare il fiocco...'
pagina 262 'Regolazione della randa: '...Nelle raffiche la testa d'albero si curva da sola (poichè le sartie alte sono poco tese) e la parte alta della vela scarica. Si può accentuare il fenomeno giocando abbondantemente e rapidamente sul belin: lo si tesa nella raffica per accrescere la curvatura dell'albero e far scaricare la caduta della randa; lo si lasca nel momento in cui il vento diminuisce perchè la vela porta completamene. In tal modo la barca conserva la massima potenza.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Verissimo, ma testa d' albero e frazionato sono differenti e gli armi lavorano in modo diverso. Nel t.a. l' albero è un palo e flette poco o nulla, il belin è strutturale e tesandolo più che sulla randa influisce sulla catenaria dello strallo (e quindi sulla vela di prua che generalmente su queste barche è il 'motore'). Nel frazionato il belin ha la funzione primaria di smagrire e far scaricare la randa.
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13-02-2008, 23:34
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-02-2008, 23:37 da italpa.)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Netlix
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Nel t.a. l' albero è un palo e flette poco o nulla..
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Piano. Questa é una leggenda metropolitana.
Flette. Non quanto un frazionato (soprattutto se rastremato) ma flette.
Peraltro sappiamo che in un TA il motore principale é l'enorme (rispetto a un frazionato) genoa, e quindi la randa in proporzione é più piccola. Non per niente un TA richiede di più,un gioco di genoa o un rullafiocco rispetto a un frazionato.
Certo che agendo con il belin su un TestaAlbero, si tende principalmente lo strallo di prua eliminando la catenaria del fiocco, ma appena lo strallo di prua va 'in forza', l'albero si imbanana all'indietro scaricando la parte alta della randa.
L'albero di un armo a TA é una trave sollecitata a carico di punta e grazie alle crocette quando molto acquartierate e sartie, può flettere in avanti. Non é molto 'igienico' e non si piega quanto un frazionato, ma quanto basta.
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Certo, siamo d'accordo, era un' iperbole per evidenziare le principali differenze tra gli armi, cosa che è sempre bene sottolineare per non ingenerare confusione.
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13-02-2008, 23:44
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-02-2008, 23:45 da italpa.)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Netlix
AH! .:
certe volte mi lascio trasportare e divento pedante...
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Figurati! Netlix, non sei certo pedante, precisare non guasta ..
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Adesso creo un pò di casino...
E avendo un albero bello alto, abbastanza flessibile e rastremato ma armato in testa e con belin regolabile?!?
Simon
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Capitan Simon
Adesso creo un pò di casino...
E avendo un albero bello alto, abbastanza flessibile e rastremato ma armato in testa e con belin regolabile?!?
Simon
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
si comporta da albero in testa flessibile. si imbanana prima
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Kraste
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da giapao
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da caronte
se tu belin il belin l'albero viene indietro e la randa penso che faccia piu'pancia.
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pensi? hai mai fatto la prova?
se belin il belin la randa si appiattisce e quindi si smagrisce, esattamente il contrario di cio' che pensi 
Gianni
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Ora le ho sentite tutte....
cioe'? mi sono perso qualcosa?
Gianni
______
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Meno male che qui non c'è più belin...!!!
No so cosa sarebbe uscito dalla di lui boccuccia!
Tom
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dico la' Mia', visto che qui si spara a raffica. cose giuste e non
a parte le regolazioni di fino
come base faccio cosi.
0- 5 nodi belin molle o poco cazzato - carrello avanti - trasto randa sopravvento , cazzare la randa fino ad avere il boma al centro
mai, mai sopravvento e ripeto mai il boma sopravvento. il centro e il punto massimo dopodiche si inizia a frenare.(non confondiamo il trasto dal boma.
5 - 10 nodi arretrare_ il carrello genoa (quanto? un quarto del binario )un po per volta provando - belin puntato- trasto da un quarto sopravento a meta , boma al centro o leggermente sotto se sbanda un po troppo a seconda del peso o del tipo di veleggiata.(c'é a chi piace prendersi delle sbandate)
10 _15 nodi carrello genoa indietro da meta a 3/4 binario belin cazzato - trasto randa a meta, se sbanda scarrella finche ti senti a tuo agio,
randa cazzata, ma non a ferro
15 /20 nodi carrello indietro - belin a ferro randa cazzata a ferro e agisci per lo sbandamento col trasto lascando sotto raffica e cazzando sugli scarsi , aiuta aprire leggermente il genoa , o il fiocco (mollare un filo la scotta,) per fare scappare via un po d'aria, e chiaro che sei agli estremi ma ti permette di mantenere una buona andatura e guadagnare qualche grado in bolina
comunque, si puo sempre anche dare una mano
E poi prova, e prova,
controlla sempre bolina e velocita, e inizia a giocare con le regolazioni, vedrai la differenza.
ce un gioco che faccio in solitario col vento abbastanza regolare regolo le vele blocco il timone e se le vele sono regolate giuste, la barca fila senza che ho bisogno di toccare niente se il vento a una piccola raffica, la barca orza leggermente fino a far sventare i filetti sopravvento del genoa , il rallentamento ,(minimo la fa ripoggiare ,e riprende la rotta, a volte anticipo con lo spostamento del peso (mi porto sopravvento prima che sventi il filetto ) ma qui si va sul fine.
questo per dirti, che poi da solitario, andando a prua e tenedomi al pulpito, davanti al genoa, . guardando le vele , la uscita del genoa, ha la 'stessa curvatura della randa
Ma questa e un'altra storia.
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14-02-2008, 17:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-02-2008, 17:32 da Capitan Simon.)
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote] Messaggio inserito da Netlix
Ma giusto per curiosità.... Esiste?
Non ne ho mai visti, <hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Esiste, esiste...
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]e credo sarebbero una PERICOLOSA aberrazione.<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Spero che non sia troppo aberrante e soprattutto x nulla pericolosa... Di disalberamenti o situazioni difficili, da chi ci è passato, non ne ho sentite, chiedevo x sapere un pò meglio sul come regolare il tutto, al di la dei principi di massima.
Mi sa che aumentano le quotazioni x un paio di volanti, anche se erano previste dal cantiere come NON strutturali...
Simon
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...ed io che ritenevo (a quanto parte sbagliandomi) di essere il peggior velista del mediterraneo...
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<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade . io che ritenevo (a quanto parte sbagliandomi) di essere il peggior velista del . height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Allora siamo in due, ne ho lette di 'stranezze'.
Mi sono fatto un idea, chiedo conferma:
Quanti di voi hanno cominciato andando su derive o cat ?
Alcune delle affermazioni fatte le avreste pagate con una bella scuffia (o ingavonata) educativa!
Sapeste quante ne ho fatte io...   
Buon vento, e magari tranquillo... 
Claudio
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
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Dimenticavo, per Capitan Simon:
Stai sereno, il tuo armo in testa è molto simile ad altri, non ti succede nulla, la rastrematura è minima.
Sul discorso delle volanti non strutturali, invece, ci farei un pensierino ad installarle, chiaramente in tessile. Potrebbero tornarti utili, visto che hai lo stralletto, per controventare l'eventuale tormentina montata sulle stesso, e comunque per non far pompare in avanti l'albero. Tutto questo se pensi di uscire con vento decisamente forte, sennò, ripeto, stai sereno, va bene così.
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
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