(16-04-2018 11:11)angelo2 Ha scritto: Domandona da incompetente quale sono.... L'usura delle componenti, è determinata dalla modalità d'uso o dal tempo cronologico? Qualche anno or sono, il precedente proprietario ha fatto fare una valutazione dal rigger, andava tutto bene ed ha consigliato "solo" la sostituzione dello strallo di prua.... Ripeterò questa primavera tale ispezione....
Purtroppo la tua domanda non ha una risposta:
Quello che emerge dalle varie analisi è che ci sono fattori di stress diversi per le sartie (ricordando però che sono solo un elemento di una catena e che la catena è forte tanto quanto il suo anello più debole attacco lande - lande - snodi - arridatoi - sartie - attacco all'albero - albero):
- Il fattore del carico ciclico nei punti di continuità (il cavo) che porta ad affaticamento del materiale: e qui l'analisi del sito linkato tende ad escludere che ci possano essere problemi perché il materiale è surdimensionato.
- Il fattore del carico ciclico a livello nodale, cioè a livello di pressature del cavo su aste filettate e martelletti. Qui invece influiscono sia i cicli fatti in navigazione, sia quelli in darsena o con barca a secco a causa delle risonanza del vento. Oltre ai cicli di lavoro influisce anche il metodo e la qualità della pressatura fatta, che determina spesso un indebolimento e alterazione della lega.
- Il fattore elettrochimico in questo caso influisce il tempo per cui la lega è immersa in un bagno salino con concentrazioni variabili, (e nei casi peggiori con la formazione di cristalli salini negli interstizi della pressatura).
Il secondo e terzo fattore possono lavorare in modo combinato, nel senso che una lavorazione del materiale inadeguata rende la lega più attaccabile dal punto di vista elettrochimico.
Riuscire a valutare il deperimento della lega è molto difficile con controlli non distruttivi, soprattutto nei punti nodali (si fa nei punti di continuità del cavo).
Il problema del deperimento delle leghe è simile a quello che si riscontra con l'ottone e più raramente con il bronzo, in cui un materiale in apparenza in ordine ha invece perso le sue caratteristiche meccaniche.
P.S. Spero che i tecnici abbiano pietà della mia descrizione tanto sintetica quanto primitiva, ma spero altrettanto che possa essere un inizio per la comprensione del problema.