(02-09-2023 19:37)Peo2001vela Ha scritto: Ho smontato il timone, l’asse dell’elica e sostituito la boccola.
È stato un gran lavoro. Ho approfittato per pulire tutte le staffe e cambiare i bulloni che erano corrosi nonostante tutta la ferramenta fosse inox.
Ho passato un poco fi anti vegetativa (la situazione sotto le staffe era perfetta: nessuna corrosione nessun marciume). Il resto della carena si farà a breve.
Ps sui bulloni da stringere vanno gli anodi di zinco che ancora non ho montato.
Se posso fare una paio di raccomandazioni, per completare un lavoro fatto con amore e cura:
- la corrosione della bulloneria è avvenuta perché il materiale con cui sono fatti bulloni e dadi è certamente diverso (pur essendo tutto "inox": l'inox è una famiglia, non un materiale unico) dal materiale con cui sono fatti i componenti artigianali di sostegno e fissaggio del timone. Quindi l'elettronegatività di staffe e bulloneria è diversa da quella della viteria di accoppiamento: immerso il tutto in acqua di mare, la corrosione lenta del materiale più "debole" è inevitabile. L'interposizione di rondelle in teflon tra teste delle viti e staffa da fissare, aiuterà un poco. Certo è che comunque lo stato della bulloneria (gambo e superfici di contatto tra faccia inferiore di bulloni e viti, e superfici di appoggio delle teste) meglio controllarla ad ogni carenamento (ogni volta che si svitano, sostituire i dadi con inserto anti-svitamento).
- Per i bulloni che reggono anche gli zinchi, il serraggio del relativo dado sulla faccia opposta alla testa, deve essere fatto con dado a contatto con la staffa, prima del montaggio dello zinco. Poi, sfruttando l'estensione residua del gambo del bullone, ci si monterà sopra lo zinco (magari con sede scavata nella faccia inferiore, per lasciare lo spazio al primo dado), con altro dado autobloccante di trattenuta. Se non si adotta questo assetto, non appena lo zinco comincia a perdere massa (che è il suo mestiere) il bullone non avrà più la compressione sulla staffa cui è collegato: si perde la funzione principale di robustezza dell'accoppiamento.
- Tra ogni dado e la sua sede di spinta, meglio mettere una grower (la funzione antisvitamento dell'inserto plastico è una cosa: la funzione della rondella spezzata è diversa e lavora pretensionando la filettatura sopra e sottostante).
- Considerato il lavoro fatto, una carteggiata per portare a zero le placche di vecchi trattamenti sulla pala del timone e sullo skeg, non sarebbe male.
Comunque, bravo: il bello della barca è anche nelle ore passate con la testa sgombra da altro, a curarla e rimetterla nella condizione che ce la fa poi sentire nostra, ben conosciuta come se fosse un pezzo di noi stessi, ed "amica" come un cane fedele, che sappiamo che non ci tradirà. Peace of mind.