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21-05-2025, 01:19
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-05-2025, 01:23 da Canadese.)
@bullo Ma in poppa piena, con vento e magari con un po' di onda, con il boma a 30/40 gradi, anche con pilota automatico, non è molto facile strambare in modo involontario? Davvero usi questo sistema e funziona?
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Si al timone ci vuole uno bravo come me che tocca poco il timone, stando al timone non si deve mai guardare a poppa ma solo sentire la barca, il problema è la randa che va ad appoggiarsi su crocette e sartiame, per questo si porta il boma quasi a bordo ed è importante far scendere l'angolo di scotta e di mura contemporaneamente, una manovra che si fa solo in regata dove tieni su tutto con vento forte e si riduce per diminuire lo sforzo che fa l'attrezzatura quando ci si infila sull'onda davanti e la barca perde velocità, aumento dell'apparente, con lo spi non si riduce mai la randa il timone rimane più leggero, poppa piena
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Ragazzi, mi fate venire dei dubbi, anche sulla mia memoria. Ridurre in poppa l'ho fatto diverse volte perchè riportarsi di bolina larga è più pericoloso perchè devi passare per il traverso. Se porti il boma al centro, come se dovessi strambare, la randa prende meno aria e riesci a recuperarla dalla balumina. Mi è successo l'anno scorso fuori da Salvore. Vele già ridotte perchè soffiava. Vedo arrivare il rinforzo con l'aria che si raffredda di colpo. Giù tutta randa e resto con un po' di fiocco. Vicino a me due non si accorgono e rimangono con le vele su. Uno ha strappato la randa, bontà sua. L'altro ha patito finchè non è riuscito a coprirsi dalle onde con la punta di Salvore e quel punto ha fatto la manovra portandosi al vento. Se la randa deve scendere, DEVE scendere. L'importante è non appoggiarla alle crocette perchè a quel punto sei morto.
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Personalmente per terzarolare in andatura di lasco/gran lasco faccio in altro modo (gia annoiato tante volte raccontando), barca testa d albero con crocette ortogonali, solitario, tutte manovre all albero, borose tradizionali, sempre restato in rotta e **mai** andato al vento. Per tornare al titolo della discussione, se si e' soli penso sia meglio limitare quanto possibile le andate e ritorno a spasso in coperta, li' mi sembra ce ne sia una di troppo: se la drizza e' in pozzetto, lascare fino a una misura presa in precedenza, andare all albero ad agganciare l anello della borosa, tornare in pozzetto per catsare la drizza; altrimenti portare la drizza all'albero (ma poi tocca obbligatoriamente andarci per issare e ammainare).
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(21-05-2025, 08:25)bullo Ha scritto: ...[] Si al timone ci vuole uno bravo come me che tocca poco il timone.
Dato che il titolo è "Presa mano di terzaruoli in solitario", se quello bravo è al timone, chi va a fare la manovra ?
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@mlipizer Sulla randa hai i carrelli o funziona anche con i cursori di plastica? Io non ho mai provato di poppa a tirare giù la randa per terzarolare, se non quando non c'è vento e vado anche a motore, ma allora tirare giu tutto è facile...
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(21-05-2025, 10:37)albert Ha scritto: Dato che il titolo è "Presa mano di terzaruoli in solitario", se quello bravo è al timone, chi va a fare la manovra ??
Per bullo nulla e' impossibile, quando esce in solitario uno sta al timone, uno fa' da mangiare, uno fa' i terzaroli, uno cambia il genoa e uno guarda attorno per vedere se ci sono altri, tutto al tempo stesso
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Se leggi tutto vedi che rispondevo dicendo di essere in equipaggio, da soli si anticipa tutto non si aspetta l'ultimo momento, in crociera poi si riduce prima si fa sempre tempo dare vela di nuovo
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cazza l'amantiglio
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@Canadese Adesso sul 32 ho i carelli, ma prima lo facevo anche con i cursori sul 24. Andare all'orza dal lasco è una manovra che evito, soprattutto se c'è onda. Comunque tutto da provare sulla propria barca. più si ha dimestichezza più si ha sicurezza.
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@mlipizer +1 Sempre usato ache io questo sistema
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Bene alla prima occasione proverò a terzarolare con vento in poppa portando la randa al centro. In effetti se anche sulla mia barca funzionasse sarebbe una bella comodità.
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Non al centro una 30° trentina di gradi rispetto all'asse longitudinale. Non capisco, vai a spasso, riduci prima, non aspettare di avere 30 e più nodi in poppa da non poter più orzare
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Concordo Bullo, nel mio caso sono molto cautelativo, stiamo parlando di una manovra a mio avviso molto rara e se dovesse succedere, uso la tecnica descritta da Mlipizer, peraltro provata in situazioni normali di test.
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22-05-2025, 13:45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-05-2025, 13:46 da ibanez.)
(20-05-2025, 14:31)bullo Ha scritto: La borosa unica se fatta bene funziona perfettamente per cloudbuster la randa rimane grassa con la base lasca, da qui si evince che la vela è un'oppinione
Un giorno chiesero a Einstein: quale è l'invenzione migliore del mondo? Lui rispose: il circuito di terzaroli a borosa unica, quando funziona bene. E la peggiore? Il circuito a borosa unica, quando non funziona bene. Scherzi a parte lho usato solo una volta su una barca in cui non funzionava bene (un un janneau di serie,, non un accrocco autocostruito) e non funzionò bene, una pena, dopo 15 minuti che la randa sbatteva o che portava come un sacco di patate, decidemmo di ammainare e rimanemmo sottoinvelatissimi con il fiocco 100%. Da allora mai più, sulla mia barca in solitario ci metto meno tempo a terzarolare (con base randa perfetta e drizza a ferro) che a scrivere questo post. E con la randa full batten a meno che non siano condizioni impossibili, la randa sbatte pochissimo (scusa albert, non sono un buon cliente)
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(22-05-2025, 13:45)ibanez Ha scritto: (scusa albert, non sono un buon cliente)
Ma perchè mai ? Non è che mi faccia piacere vedere che vengano distrutte le vele appena realizzate. Comunque il circuito a borosa unica va armato correttamente in modo che la porzione di randa ammainata stia tutta dal lato opposto delle borose, altrimenti se si passano le borose in trozza e in varea dai lati opposti si fa un malloppo di randa sul boma dentro il lazy bag che impedisce di prendere correttamente la mano.
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22-05-2025, 14:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-05-2025, 14:58 da 070.)
Io mi sono messo borosa unica, ho il boma predisposto, ho fissato un bozzello all'albero nel punto giusto (fatto varie prove) con uno stroppo passato dietro la base del boma e funziona bene, la randa ridotta è ben tesata e senza pieghe.
Devo dire che la mia randa non è molto grande, credo poco più di 20 mq..
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22-05-2025, 16:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-05-2025, 16:04 da albert.)
P.S. Non è detto che la posizione degli occhielli/anelli sulla mura dei terzaruoli della vela realizzata per i corni di trozza sia quella corretta nel caso si passi al sistema di borosa unica. Capita spesso, dal momento che la borosa di mura è più arretrata del corno, che vada in forza l'occhiello della slitta/carrello posizionato sopra alla mano di terzi e che si strappi la randa. In molte realizzazioni "francesi" per evitare il problema le slitte intermedie sono fissate all'occhiello con un elastico ... ma poi il giro d'albero e la forma della randa in condizioni normali risentono di questa elasticità ed imprecisione.
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@albert Nel mio caso il problema erano gli attriti, , vari bozzelli bloccati, borose vecchie e dure, la base non andava bene in tensione, ci rinunciammo per non distruggere la randa. Per fortuna eravamo a poche miglia dal porto di rientro da un trasferimento. Dopo poco demmo motore, il fiocchetto non aveva abbastanza potenza
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