Non capisco piu' questi 3d,
secondo me si parla di stile...di giochi i ruolo e non di mare...
'chi ti senti di essere'
E' evidente che ognuno vive il mare come gli pare e non ha bisogno di convincere nessuno.
A me piace andare veloce o meglio cercare di far andare al meglio la barca che sto conducendo. Per levarmi di torno il cattivo tempo o per arrivare prima alla baia dove i bimbi non vedono l'ora di sbarcare e arrivare in spiaggia a giocare. ma questo 'a me che non son te'. Anzi, a dirla tutta fuori dai denti mi piace andare veloce perche' mi da soddisfazione sentire che la barca sta andando bene, che la sto capendo... la storia della baia e dei bambini è solo per dare spiegazioni alla famiglia
.
Io mi ricordero' sempre una nottata in rada all'Elba sulla barca di Bistag (ULDB non piu' verdissimo - ma direi ancor oggi considerabile come minimo un ML), con famiglie, bimbi passeggini, canoe.... c'era una fastidiosa onda che ci faceva ballare un pochino ma si sopravviveva bene. Non lontano da noi un Ketch con linee super classiche si muoveva dondolando incessantemente tipo la mezzaluna per tritare il prezzemolo (questa è l'immagine che mi venne in mente allora). Provavo fastidio per loro. Da noi il comfort era accettabile. Gli interni della barca, vi posso assicurare, sono piu' che crocieristici, legno dove serve, cucina a U completa di tutto, porta tazze per prendersi 'sto famoso the caldo in pozzetto (che a nessuno venga mai in mente di togliercelo senno' ci potrebbero scambiare per degli sparaboe senz'anima che non si sanno godere la vita).
Bifrak, riguardo il tuo post iniziale:
leggere un libro sotto pilota automatico..... mentre peschi alla traina con 3 traine in mare.... e tua moglie che fa il bagno trainata lentamente con le vele che rifiutano anche un pochino ogni tanto
son tutte cose che SICURAMENTE puoi fare anche su un medio leggero alla pari velocità di un pesante con meno tela esposta e con in piu' la possibilità, se voglio e senza accendere il motore, di aumentare la velocità.
Cosa dovrebbe succedere a un ML con le vele regolate male perche' non mi va di alzarmi mentre leggo in pozzetto, puo' scuffiare?
Gli interni di un Baltic sono accoglienti e parecchio. Anzi, temo che lo siano molto di piu' di tante barche pesanti dove sotto certe metrature io ho solo la sensazione di essere incastrato. Sono stato ospite su un Baltic 37 con interni razionali, accoglienti, pieni di legno e accessori confortevoli. Posso ironizzare sulla barca di Aleufo e lo prendo spesso in giro ricordando la prima regata che ho fatto con lui alla quale mi presentai con una bottiglia di berlucchi e.. me la fece sbarcare per il peso (è vero!
). Ma non è altro che questione di stile di vita e quella è la sua barca che vive come crede e che di sicuro nelle mani di un altro forse avrebbe un po' piu' 'calore'. Anzi, era il suo vecchio 969 ben piu' leggero e cattivo dell'attuale V40 che pero' era assolutamente razionale e ben organizzato negli interni. Con grandi gavoni e spazi di servizio. Forse la mia barca ideale in questo momento (mannaggia a li sòrdi).
La discussione (o le varie discussioni che ci sono state sull'argomento) le sento molto in questi termini:
Si vive meglio in un appartamento in stile classico o in uno moderno?
classicisti: ma vuoi mettere a stare davanti al camino con un bicchiere di rum a vedere scoppiettare i legnetti verdi col gatto sulle ginocchia
modernisti: torno a casa, mi collego a facebook e saluto la franci e la titti e poi vado a vedermi un film d'azione sul 50' in streaming da internet mentre mi mangio un instant noodle dalla confezione di plastica seduto sul divano ikea.
Quale stile di vita è meglio?
Per me: Quello che ti scegli e che ti puoi permettere.
E per concludere questo per me lungo intervento... Bifrak, tu inizi il tuo intervento con una domanda:
Perchè per stare bene in mare anzi in barca bisogna sempre curarsi della velocità massima e quindi di regolare a puntino le vele, avere la barca leggera, l'equipaggio leggero.....?
è retorica o qualcuno ha detto davvero che 'bisogna...'? Dimmi chi è che te lo riporto sulla buona strada de
ER LIBBERO PENSIERO
Un Gatto bianco, ch'era presidente
der circolo del Libbero Pensiero,
sentì che un Gatto nero,
libbero pensatore come lui,
je faceva la critica
riguardo a la politica
ch'era contraria a li principî sui.
Giacché nun badi a li fattacci tui,
je disse er Gatto bianco inviperito -
rassegnerai le propie dimissione
e uscirai da le file der partito:
ché qui la pôi pensà libberamente
come te pare a te, ma a condizzione
che t'associ a l'idee der presidente
e a le proposte de la commissione!
È vero, ho torto, ho aggito malamente...-
rispose er Gatto nero.
E pe' restà nel Libbero Pensiero
da quela vorta nun pensò più gnente.
Trilussa
Buon vento a tutti,