Zef in cantiere
Auguri per il tuo ZEF, naslap. E grazie per la dritta sul sito deriveurzef, non ne ero a conoscenza. Non ricordo il nr. velico del mio, mi pare 11mila e rotti, forse. Scafo bianco e controstampo giallo, panca di baglio in mogano, deriva e pala timone in mogano, bottazzo rifatto in iroko. Albero riempito di polistirolo. Aggiunta una sorta di 'posizionamento variabile' per il punto di scotta, che passa per un bozzello; una specie di equivalente povero della rotaia. Le gallocce delle drizze erano sull'albero e mi risultava complicato ammainare stando aabordo. Le ho spostate sulla paratia che divide il pozzetto dal gavone, facendo via in due bozzelli quasi a piè d'albero. Dal velaio ho fatto anche modificare la randa inserendo due maani di terzaroli. Sembra una esagerazione, ma navigando in singolo lo trovo estremamente più sicuro e comondo. La chiusura di prora era una semplice tavoletta sagomata in compensato da 6 mm. tenuta da un tirante elastico. Decisamente inefficiente. Chiusura rifatta, in mogano, con due chiavistelli di blocco a premere, ma continua a non essere perfettamente stagna, sebbene meglio di prima. Testata con barca scuffiata di 180°, lascia penetrare oltre un litro d'acqua dopo circa 15'. Col senno del poi, avrei dovuto essere meno taccagno e comprare una guarnizione neoprenica adesiva, invece del cordolo di silicone che applicai sulla vtr intorno al foro. Inserirò qualche foto per essere più eloquente. Comunque sto sostituendeo la panca di baglio, aumentando leggermente la larghezza e ricavando due gavoncini sottostanti. Anche qui, le foto saranno d'obbligo. A suo tempo, smontai la lama di deriva e levigai sino a legno lasciando essiccare alcuni giorni in una piccola stanzetta col deumidificatore a manetta per alcuni giorni. Idem con la pala del timone, la barra e lo stik. Poi diedi diverse mani di resina epossidica quindi finitura finale con poliuretanica bicomponente trasparente. Il bottazzo invece lo spennello di tanto in tanto con olio di lino cotto, allungato con acquaragia, previa spzzolatura o leggera carteggiatura. Ho anche posizionato due portacanna sullo specchio poppiero, perchè non riesco a trattenermi dal non rimorchiare un'esca finta. Anzi, col passare degli anni le uscite sono sempre più mirate allo scopo piscatorio, la vela è solo il mezzo propulsore e il vento il suo carburante. Una coppia di remi, un alighiero (che uso anche a mò di buttafuori per il fiocco, inserendo la gaffa nella bugna di scotta, per lunghi tragitti a farfalla), un ancorotto, alcuni razzi, un anulare, un giubbotto salvagente, bugliolo, bottiglia d'acqua e frutta, completano il necessario per non riuscire quasi più a muoversi a bordo! Però quando vengo intercettato dal pattugliatore della finanza, almeno sono in regola!! Sto studiando il sistema per allargare leggermente le sedute laterali, per potermi sdraiare un pò più comodamente. Ho in mente una mezza idea ma non ne sono convinto. Curiosità: la torre ritratta sul tuo Avatar (si dice così?), dove si trova?
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-04-2012 18:38 da Franzi.)
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