copertura e disturbo quanto si propagano?
Kermit, so che non mi vuoi male e non te ne voglio nemmeno io, però certe volte parli a sproposito. Senza offesa, ti spiego perchè: quando facciamo le regate nel golfo di salerno (ma no partecipo solo a quelle e per questo non voglio comunque dire di essere un regattante, anzi) se siamo in 20 avremo un cancelletto, se siamo in 50 abbiamo un cancello proporzionato. Altrimenti, non si spiegherebbe perchè si finisce ad ogni regata per sfasciare le barche!
Il discorso che fa alessandro anche io l'ho sempre rifiutato, pensandola come la pensi tu! Ma devo dire che mi sto ricredendo, perchè anche qui, con l'esperienza, la pratica e le casistiche, mi sto rendendo conto che, come dice ale, bisogna mettere tutto sul piatto della bilancia! Per esempio vedendo che un mio diretto concorrente che solitamente batto quando egli parte nel gruppo insieme a me, nel momento in cui parte, invece, libero dagli altri, arriva poi in boa prima di me....allora inizio a pensare che la VERA legge della regata è solo una: vince chi è in grado di adeguarsi alle infinite possibilità che si presentano, riuscendo a rapportarsi con i diretti avversari.
Pertanto, l'idea che mi sto facendo è che è inutile buttarsi con quelle da regata se sai che non c'è speranza, a meno che non ci siano delle condizioni di vento tali per cui la mia barca va che è una bomba, ossia con vento superiore ai 15 nodi. In tali circostanze, infatti, 2 volte su 2 sono arrivato primo in reale, anche su quelle da regata; in tali condizioni, infatti, bolino e mantengo velocità superiori altri!
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