Citazione:federico_lisa ha scritto:
come vedete sono un grande ingeniere e disegnatore
ad ogni modo a mio avviso non esiste un momento, mentre si naviga a vela, in cui la scassa è sotto uno sforzo come con una cima legata sopra di lei, dato che il grosso dello sforzo è sempre esercitato dal sartiame, a difesa della mia teoria c'è una mia, seppur diversa esperienza pratica: la mia barca piccolo (la deriva anitra2) ha una scassa dell'albero in legno, in larghezza uguale all'innesto dell'albero, ma un po' più lunga, ho sempre pensato che fosse fatta così per poter regolare in qualche modo la posizione dell'albero, se io pongo l'albero al centro li ci resta anche se il vento è forte o se mi metto a scuotere deliberatamente l'albero, tuttavia per spostare l'albero più avanti o più indietro mi basta titare una manata all'albero appena al di sopra della base, non credo di essere più forte del vento che spinge la mia barca, semplicemente faccio un'azione che il vento non piò fare, esattamente come la mia famigerata 'cima killer', certo forse ci potrebbero volere onde molto alte, e vento forte, ma credo sia meglio non farlo.
In realtà le linguette d'alluminio servono più per centrarlo quando lo monti che per tenerlo fermo, se per assurdo una volta armato, con strallo, patarazzo e sartie ottimizzate, le linguette potresti anche toglierle.
Detto questo, come giustamente dice FranzDima,
le gallocce sono lì apposta per le cime! ma se proprio non hai altri posti io non mi preoccuperei, soprattutto se usata come cima supplementare.
Certo non ci legherei le uniche 4 cime che devono tenere la barca in banchina (anche perchè poi segherebbero tutto quello che trovano sul loro percorso)