Interessante articolo sulla corrosione galvanica
#8
Citazione:FabriZena ha scritto:
Citazione:Markolone ha scritto:

L'anno scorso mi sono deciso ad installare sulla chiglia di ghisa due zinchi belli corposi (prima non aveva alcuna protezione e avevo l'impressione che la ghisa diventasse sempre più porosa). Il risultato è che in circa 15 mesi due zinchi di discrete dimensioni sono quasi spariti.
... quindi si tratta di corrosione galvanica. Ma con che cosa?

Per la corrosione galvanica servono sempre tre cose, dice l'articolo: acqua, due metalli diversi e un collegamente tra loro oltre all'acqua.
I prigionieri sono di acciaio e sono a contatto con la ghisa della chiglia, oltre che con un velo d'acqua, probabilmente.
Però inox e ghisa sono così lontani elettrochimicamente da generare così tanta corrente da consumare in un anno due zinchi?
Secondo me, il circuito è completo, ma sentiamo gli esperti.
BV!

Non e' la cella inox - ghisa a consumare gli zinchi, ma la cella ghisa - zinco (fatta apposta).

Spesso si confondono le correnti galvaniche pericolose (che nascono tra due metalli differenti accoppiati e immersi nell'elettrolito, ma anche tra parti differenti dello stesso materiale) e le correnti protettive formate dalla cella galvanica protettiva (metallo+Zinco sacrificale).

Lo zinco si mette per proteggere la ghisa. Apposta si forma una cella galvanica, dove l'anodo e' lo zinco ed il catodo e la chiglia (cosi protetta). Se non c'è l'anodo di zinco, la complessità del materiale ghisa forma delle microcelle nella ghisa, con parti della superficie che fanno da anodo (e si corrodono) e altre da catodo.

Ma gli esperti di protezione della corrosione mi dicono che la cosa più importante per proteggere il ferro e' separarlo dall'elettrolito: cioè coprirlo bene con strati di materiale protettivo. Cosi si diminuisce (o elimina, se si e' bravi e/o fortunati) la superficie esposta, diminuendo la quantità necessaria di elettroni che proteggono la chiglia e minimizzando la quantità ed il consumo degli zinchi.

Ecco le prove nominate nel primo post:

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Esiste anche l'altra ipotesi (quella di Kermit): correnti vaganti: di solito la chiglia e' protetta dagli strati protettivi, con pochissima superficie esposta. Lo zinco deve restare esposto per definizione. Se li ci sono correnti vaganti, presumo che dovrebbero attaccare gli zinchi (e consumarli)
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