28-12-2012, 02:41
Una piccola nota, non per scoraggiare, ma per giustamente indirizzare la buona volontà.
Per fare l'allicciatura (lo spostamento alternato dei denti) di una lama a occhio, ci vuole una bella esperienza e un ottimo occhio.
Escludo che riesca a farla bene chi non ha anni da marangone alle spalle; con un punzone e il martello, nemmeno a pensarci.
E' più facile con un cacciavite piatto e, appunto, molta, molta esperienza, che con il punzone.
In genere i falegnami che non hanno la macchinetta combinata (tre in una): l’affilalame, la saldalame e l’allicciatrice, mandano le lame ad affilare presso le ditte specializzate in questa operazione.
Per l’autarchia, e non avendo l’apposita macchina, ci sono due tipi di alliccialame manuali: quella specie di placchetta col manico, sulle cui guance ci sono tagli di varia misura, da usare a seconda dello spessore della lama, e una specie di pinza con appositi denti.
La prima richiede comunque una buona mano, la seconda è più semplice da usare perché l’avanzamento e lo spostamento sono da reimpostare, ma poi automatici.
Si tratta sempre di un’operazione un po’ delicata da fare con cura, perché da quella dipende la pulizia del taglio.
Il guidalama (specie di cilindretto con una gola, simile a un cuscinetto a sfere e montato su un perno saliscendi), è utile per evitare torsioni del nastro, aiuta ad andare dritto, ma è determinante per non far saltar giù dalle ruote di trascinamento il nastro.
Con una lima a triangolo, meglio se dedicata, poi si affilano i denti, e in questa operazione, è importante anche l’angolo di spoglia, che determina l’incidenza con la quale il dente aggredisce la fibra, così come l’inclinazione dell’affilatura del tagliente, che dovrebbe essere orientata a seconda del verso di allicciatura, ma questi sono sofismi.
Io credo che con un po’ di manualità, con buona volontà e calma, ma soprattutto avendolo visto fare, si riesca comunque a fare qualcosa di accettabile.
Quindi coraggio, e per tentativi ed errori, da qualche parte si arriva.
Occhio alle dita delle mani: io le ho tutte e dieci (e ventuno in totale [:246]), ma qualche segnetto di pizzicata, ce l’ho.
Per saperne qualcosa in più:
.
.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sega_a_nastro
.
http://www.timberpolis.it/shop_item.php?item=977
.
.
Per fare l'allicciatura (lo spostamento alternato dei denti) di una lama a occhio, ci vuole una bella esperienza e un ottimo occhio.
Escludo che riesca a farla bene chi non ha anni da marangone alle spalle; con un punzone e il martello, nemmeno a pensarci.
E' più facile con un cacciavite piatto e, appunto, molta, molta esperienza, che con il punzone.
In genere i falegnami che non hanno la macchinetta combinata (tre in una): l’affilalame, la saldalame e l’allicciatrice, mandano le lame ad affilare presso le ditte specializzate in questa operazione.
Per l’autarchia, e non avendo l’apposita macchina, ci sono due tipi di alliccialame manuali: quella specie di placchetta col manico, sulle cui guance ci sono tagli di varia misura, da usare a seconda dello spessore della lama, e una specie di pinza con appositi denti.
La prima richiede comunque una buona mano, la seconda è più semplice da usare perché l’avanzamento e lo spostamento sono da reimpostare, ma poi automatici.
Si tratta sempre di un’operazione un po’ delicata da fare con cura, perché da quella dipende la pulizia del taglio.
Il guidalama (specie di cilindretto con una gola, simile a un cuscinetto a sfere e montato su un perno saliscendi), è utile per evitare torsioni del nastro, aiuta ad andare dritto, ma è determinante per non far saltar giù dalle ruote di trascinamento il nastro.
Con una lima a triangolo, meglio se dedicata, poi si affilano i denti, e in questa operazione, è importante anche l’angolo di spoglia, che determina l’incidenza con la quale il dente aggredisce la fibra, così come l’inclinazione dell’affilatura del tagliente, che dovrebbe essere orientata a seconda del verso di allicciatura, ma questi sono sofismi.
Io credo che con un po’ di manualità, con buona volontà e calma, ma soprattutto avendolo visto fare, si riesca comunque a fare qualcosa di accettabile.
Quindi coraggio, e per tentativi ed errori, da qualche parte si arriva.
Occhio alle dita delle mani: io le ho tutte e dieci (e ventuno in totale [:246]), ma qualche segnetto di pizzicata, ce l’ho.
Per saperne qualcosa in più:
.
.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sega_a_nastro
.
http://www.timberpolis.it/shop_item.php?item=977
.
.
