IanSolo
Vecio AdV
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Dove posizionare il fusibile in linea ?
Dal punto di vista fisico (elettrico) non vi e' alcuna differenza sul proteggere con fusibile il conduttore positivo o il negativo, talora si arriva (per apparati isolati da massa e delicati) a proteggere entrambi i conduttori.
La protezione sul lato positivo e' quindi una convenzione presumibilmente nata dal fatto che storicamente per evitare corrosioni anodiche (ovvero che sono indotte dalla corrente di polarita' positiva) si ritenne opportuno collegare il polo negativo alla massa metallica dei mezzi mobili (auto, imbarcazioni, ecc.) in modo che se il conduttore positivo dovesse per qualche ragione disperdere la parte metallica verrebbe ad avere una polarita' che non puo' innescare fenomeni dannosi (e' il concetto base che guida i sistemi di 'protezione catodica attiva' contro le corrosioni galvaniche). E' stato dimostrato che, mediamente, questa logica circuitale non da' in realta' sempre i benefici attesi ma l'uso e' rimasto.
E' universalmente ritenuto opportuno mantenere la convenzione di porre i fusibili principali (o l'unico fusibile) sul conduttore positivo per ragioni di compatibilita' (omogeneita' di progettazione e sicurezza contro i cortocircuiti secondo il principio ricordato da Giampaolo.p) con le apparecchiature facenti parte dell'impianto perche' e' facile constatare che praticamente tutte seguono questo principio. L'utilizzatore di correnti piu' forti (all'avviamento) e' il motore che, salvo casi rarissimi di cui ho solo sentito parlare ma non ho mai visto, ha il negativo collegato alla massa e vuole quindi i fusibili (difficile fare altrimenti) sul positivo. L'alternatore dello stesso motore e' il generatore di corrente piu' forte ed e' collegato con la stessa logica.
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26-03-2013 04:19 |
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